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Kondo

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Ricordate Jessica Fletcher? L’inneffabile “signora in giallo”, iettatrice seriale, che ovunque andasse portava morte e sventura e che nonostante fosse una semplice anziana scrittrice riusciva a risolvere qualunque caso meglio di Sherlock Holmes?
Perfetto. Ora chiudete gli occhi, immaginatela 17enne, coi capelli verdi e le lentiggini, catapultatela nella Cina imperiale e puff! si materializzerà Maomao, la protagonista dei Diari della Speziale.

Maomao è una ragazza di umili origini, estremamente intelligente, che vive nel quartiere a luci rosse della città. Lavora da speziale in un bordello, un giorno viene rapita e si ritrova a fare da serva all’interno della corte dell’imperatore. Ben presto però le sue grandi doti verranno notate da un funzionario di rango altissimo (Jinshi) e comincerà così a frequentare gli ambienti più elevati della corte scoprendone i lati più sordidi. Si tratta infatti di un covo di serpi in cui intrighi, tradimenti e omicidi sono all’ordine del giorno e Maomao sarà chiamata ogni volta a trovare il bandolo della matassa e risolvere il mistero.

Personaggi
Un lato che ho apprezzato molto di questo anime è la caratterizzazione dei personaggi. Maomao in primis è approfondita molto bene, nelle sue stranezze, nelle sue passioni (per i veleni e le erbe). E’ ben conscia della caducità della vita di una plebea, del fatto che basti un piccolo errore per venire condannata a morte, per cui è molto guardinga e pesa bene le parole.
E’ davvero un gran bel personaggio anche se a essere onesti bisognava bilanciare un po’ meglio le sue skill: considerata la sua età e le sue origini Maomao è davvero troppo “Over Powered”. Se fosse solo che è intelligentissima e risolve i misteri con il ragionamento e la deduzione lo capirei, ma lei sembra possedere proprio delle conoscenze sconfinate su qualsiasi campo del sapere umano. Alla fine sarebbe solo una 17enne che faceva la speziale in un bordello, va bene che conosca alla perfezione spezie e veleni (e arti erotiche!) ma lei conosce anche la metallurgia meglio di qualunque fabbro, la medicina meglio di qualunque medico, le colture meglio di qualunque contadino/fiorista… ci manca solo che risolva i misteri con la fisica quantistica.
Al di la di questo aspetto è un personaggio coerente e intrigante che rende interessante tutta la trama.

Di contro c’è Jinshi: un uomo androgino di una bellezza celestiale, abituato ad avere tutte le donne ai suoi piedi. E’ molto emotivo, talvolta infantile e questo crea un bel contrasto con Maomao che invece è razionale, fredda ed emotivamente distaccata (e che non se lo fila di pezza perchè pensa che sia un eunuco… ma lo sarà davvero?). Ah ovviamente Jinshi si è subito innamorato di Maomao. Non ve l’avevo detto? Ok, ora lo sapete.

Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, a partire dalle 4 consorti dell’imperatore (ognuna diversa dall’altra), l’assistente di Jinshi (Gaoshun), il medico cialtrone, il misterioso “monocolo” e altri personaggi secondari che vengono via via fuori. Certo, mi chiedo come facessero a vivere prima dell’arrivo di Maomao visto che senza di lei sono tutti degli emeriti incapaci. Era la pacchia dei furfanti!

Trama
Sulla trama si poteva lavorare meglio: va avanti a misteri che a volte sono un po’ noiosi e a se stanti. C’è da dire che alcuni successivamente si riallacciano tra loro acquisendo un senso ma li per li lasciano uno sgradevole retrogusto di filler. Inoltre certe volte la risoluzione risulta talmente forzata che fa quasi ridere.
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no davvero come dovrei reagire davanti al mistero del fabbro? Si risolveva posizionando la brocca davanti alla finestra nella posizione e direzione esatte al millimetro e nel preciso momento del giorno in modo che la luce del sole ci passasse attraverso e andasse a concentrarsi tipo lente di ingrandimento esattamente nella minuscola fessura della serratura della cassettiera di fronte e che ciò bastasse a far sciogliere il metallo interno che colando su uno stampino avrebbe creato una nuova chiave per aprire i cassetti superiori… eh la miseria! Va bene la sospensione dell’incredulità ma a tutto c’è un limite


Un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso sono certi plot twist: li per li sono sorprendenti e danno l’effetto “wow” però poi ripensandoci rendono inspiegabili gli episodi precedenti. Mi riferisco soprattutto a
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“monocolo”, il padre di Maomao. Per diverse puntate viene dipinto come un astuto e perverso calcolatore, mette in difficoltà Jinshi (che da sempre ne sta alla larga) con richieste subdole, chiede di investigare su casi che poi si collegano all’attentato, sembra che sia invischiato in tutto questo. Poi vuole da anni riscattare dal bordello Maomao a tutti i costi la quale invece palesemente lo detesta, non vuole saperne di lui, cerca di evitarlo. Immaginiamo sia perchè ha abbandonato la madre sifilitica o perchè non ha mai voluto riconoscere Maomao come sua figlia (o addirittura andiamo a supporre che la malattia della madre sia stata proprio causata da lui, che sia una persona sadica o deviata, e che dietro il tentativo di riscatto ci sia qualche desiderio perverso verso Maomao, magari vuole farle la stessa cosa…).
Insomma se lei, che capisce sempre tutto, lo odia a tal punto evidentemente si deve celare qualcosa di molto brutto dietro questo personaggio e le sue azioni.
Invece alla fine si scopre che “monocolo” non è affatto cattivo, al contrario è una specie di santo! Amava davvero la madre di Maomao, purtroppo fu allontanato contro la sua volontà per tre anni proprio quando lei rimase incinta di Maomao (e lui non ne sapeva niente) e dopo 17 anni ancora la ama e addirittura alla fine la riscatta lo stesso dal bordello per vivere il resto della vita con lei nonostante sia sifilitica. E il fatto che volesse riscattare Maomao era solo per amore di padre: voleva renderla una ragazza libera e che fosse ufficialmente riconosciuta come sua figlia. Wow! Che roba!
Però a questo punto, superato il gasamento per il plot twist della madonna, cominci a chiederti: ma allora cosa diavolo abbiamo visto finora?
Per quale motivo “monocolo”, visto che ne era ancora innamorato, ha aspettato 17 anni per riscattare la madre di Maomao?
Per quale motivo ordiva tutti quegli intrighi per mettere in difficoltà Jinshi?
Per quale motivo Maomao lo odiava a morte? Praticamente lui non aveva alcuna colpa sulla malattia della madre e sul fatto di non esserle stato vicino quando ha partorito, voleva essere padre e per questo voleva riscattare Maomao dal bordello… è una bravissima persona! Che senso aveva tutto quell’astio?
BOH!


Inoltre mi sarebbe piaciuto vedere un barlume di evoluzione sentimentale tra Maomao e Jinshi ma finora non se ne vede nemmeno l’ombra. Maomao al momento pare completamente refrattaria verso i sentimenti umani, si esalta solo per i suoi amati veleni, non tradisce alcuna emozione nè verso Jinshi nè verso gli altri personaggi. Spero che in futuro vedremo una maturazione sotto questo aspetto perchè altrimenti sarà difficile emozionarsi davvero per questa serie: per ora l’ho guardata con piacere ma a livello emotivo mi ha lasciato molto freddo.

Disegni e musiche
Il comparto tecnico è sicuramente un punto forte di questo anime. I disegni sono molto belli, puliti e certe sequenze topiche sono scenograficamente stupende. Anche le musiche di accompagnamento esaltano egregiamente i momenti più emozionanti.
Le sigle op/end non mi hanno entusiasmato, più belle da vedere (la immagini) che da ascoltare.

In definitiva è un ottimo anime, gli manca qualcosa per eccellere a livello di trama e di coinvolgimento emotivo, tuttavia lo consiglio e sicuramente vedrò la seconda stagione quando uscirà.


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AsyLife

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Questa serie mi ha appassionata fin dai primi episodi, sia per la sua originalità nelle ambientazioni e nei personaggi, sia per la storia ricca di tematiche spesso drammatiche che delineano benissimo il contesto socio-politico del mondo descritto.

Storia 9
Ambientata in un fittizio antico Impero Cinese, la storia segue le vicende di Maomao, una speziale che viene rapita dal quartiere dei piaceri dove lavora con il padre. Strappata agli affetti e ai suoi amatissimi veleni, si ritrova catapultata a lavorare per la corte imperiale, dove, grazie alle sue conoscenze, si trova invischiata spesso in inganni e misteri, diventando presto sia un asset importante all’interno della corte che l’assaggiatrice ufficiale per una delle consorti dell’Imperatore.
Personalmente, ho trovato la trama veramente ben fatta e originale, sia per l’ambientazione cinese, che non si vede spesso negli anime giapponesi, sia anche per la profondità dei dettagli: nulla viene lasciato al caso, ogni particolare è lì per un motivo e, anche se all’apparenza può sembrare insignificante, tutti i tasselli che vengono seminati durante gli episodi alla fine si mescolano in un puzzle perfetto.
Non tutti gli episodi mantengono lo stesso livello d’intensità, ma in generale sono sempre interessanti.

Personaggi 9
Il pezzo forte di quest’anime è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi, tutti pieni di sfaccettature e complessità che li rendono realistici, sia personaggi principali che secondari.
Spesso negli anime i personaggi femminili sono poco interessanti, poco approfonditi o vivono in funzione dei personaggi maschili, in questo caso non succede. In particolare la protagonista, Maomao, forse è uno dei personaggi femminili meglio congegnati di sempre. Maomao è una donna forte non perché debba dimostrare di essere meglio di un uomo (nel contesto storico in cui vive sarebbe comunque impossibile), ma perché viene dipinta come una donna vera, con debolezze, interessi particolari e un’astuzia fuori dal comune, che alla fine fa in modo che le sue opinioni abbiano un valore inestimabile per chiunque le stia intorno.
Il coprotagonista di questa storia è Jinshi, supervisore della corte interna, il quale più la trama prosegue, più acquista un ruolo importante. Lui è il vero mistero de “Il monologo della speziale”, il bellissimo eunuco all’apparenza perfetto che dietro questa facciata nasconde insicurezze e infantilità, rendendolo estremamente umano e sensibile ai problemi altrui.
Insieme, Maomao e Jinshi, costituiscono uno dei pilastri fondamentali della trama, il contrasto perfetto tra nobiltà e plebe, i quali, nonostante appaiano come il giorno e la notte, alla fine sono più simili di quanto loro stessi ne siano consapevoli.

Tematiche 8
A mio parere i misteri che vengono affrontati nella trama fanno da sfondo alle tematiche, e questo la rende una storia estremamente interessante, quasi fosse più uno slice-of-life condito di mistero.
Le tematiche affrontante si basano principalmente su vita di corte, conflitti/scandali, condizione della donna e, come accennato qui sopra, contrasto tra nobiltà e plebe. In particolare, viene snocciolato bene il confronto tra le consorti imperiali e le cortigiane che lavorano nel quartiere dei piaceri.
Quello che mi è piaciuto di più è come vengono raccontanti i dettagli scomodi, quelli che normalmente non si tratterebbero. L’anime non si fa problemi a raccontare in modo crudo usanze o avvenimenti, fa in modo che l’orrore che si insinua nello spettatore venga sempre contrapposto all’indifferenza di Maomao, che vive le vicende con estrema passività e normalità, perché è la sua condizione di esistenza.
In generale, trovo che i temi siano meglio sviluppati nel manga, ma risultano sempre ricchi di pathos.

Animazioni 9
La bellezza dei disegni, i colori vivaci, il design dei personaggi e delle ambientazioni: il comparto tecnico ha fatto un lavoro superbo, mantenendo quasi sempre una qualità altissima; ho trovato che fosse più carente in un paio di episodi, ma parliamo di piccolezze.
Le light novel di questa storia hanno due adattamenti manga, uno di Minori Kurata e l’altro di Nekokurage; l’anime è tratto da quest’ultimo, e devo dire che è stata la scelta migliore per quel che riguarda i disegni e il design dei personaggi, non sarebbe stato così suggestivo altrimenti.
Menzione d'onore per le inquadrature sugli occhi dei personaggi.

Colonna sonora 8
Le musiche in generale sono sempre adatte al contesto e apprezzabili; se proprio qualcosa non mi è piaciuto, sono stati un paio di episodi con dei pezzi di sola musica e riassuntino finale, per me evitabili.
Le sigle d’apertura e chiusura, al di là della bellezza nelle animazioni, mi sono piaciute molto, specialmente la prima opening e la seconda ending.

In generale, per le emozioni che è riuscito a suscitarmi questo anime, mi sento di dare un 9 pieno. Devo ringraziare questo anime, perché non mi succede spesso di scoprire una storia che mi appassioni totalmente, facendomi leggere sia il manga che tutte le light novel disponibili.
Consiglio a coloro a cui piacciono le trame ricche di particolari e mistero di provare a guardarlo.
Attendo la seconda stagione: avendo letto le novel, so che sarà una bomba.