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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Dato che nella serie regolare si era glissato sul quarto di finale contro la scuola italiana di Anzio, ecco la riparazione: un bell’oav di quaranta minuti che descrive la grande battaglia compiutamente. L’inizio è un profluvio di stereotipi e luoghi comuni sugli Italiani, con un comandante duce, la scalinata di piazza di Spagna riprodotta fedelmente, e, ovviamente, le ragazze interessate all’arte dei carri ma, ancor di più a mangiare...
Poi la storia diventerà più seria con tattiche, battaglie e strategie e riuscirà a catturare lo spettatore, anche si sa già come finirà. Naturalmente a fine episodio non può mancare la melodia di “O surdato nammurado”… La grafica e la regia sono le stesse della serie classica, così come le sigle. In conclusione siamo in presenza di un buon oav , di valida fattura e non certo di cassetta. Dato che non vi è nulla di più, nulla di meno rispetto alla serie televisiva, anche il voto non cambia ed è 7.


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grandebonzo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Sulle note spassùse di "Funiculì funiculà", da un palcoscenico che rievoca la celebre scalinata di Trinità dei Monti, il duce Anchovy arringa le sue commilitoni: i quarti di finale del Campionato Nazionale di Sensha-dō non saranno una passeggiata, ma l'ardimento delle ambasciatrici della cultura italiana in Giappone avrà comunque la meglio. "Spezzeremo le reni al Liceo Ooarai, ve lo dico con certezza assoluta!"
Sì, però non senza aver fatto prima una bella scorpacciata di pasta alla carbonara...

"Kore ga Hontou no Anzio-sen Desu!", episodio speciale collocabile a cavallo delle puntate 7 e 8 dell'anime "Girls und Panzer", ci mostra quello che, per mancanza di tempo, era stato vergognosamente glissato nella serie principale, liquidandolo con un misero fotogramma - tra l'altro, ma solo in apparenza, poco rispettoso delle combattenti nostrane. Un rigurgito campanilista da tifoso amareggiato non aveva pertanto tardato a farsi sentire; per fortuna, questo doveroso approfondimento sullo svolgimento e sui retroscena del confronto italo-giapponese colma con dovizia di particolari la suddetta lacuna.
I trentasette minuti dell'OAV permettono infatti alla trama di dipanarsi senza fretta, per mostrare poi, con la consueta cura, manovre campali e scontri bellici, che, nonostante l'esito scontato della battaglia, si rivelano adrenalinici e ben congegnati. Meno spazio alla tattica stavolta, e largo invece a frenetici inseguimenti, che i Carri Veloci italiani in dotazione alla squadra di Anzio, considerata la loro misera potenza di fuoco, interpretano a meraviglia; relegati i Semoventi da 75/18 a duelli da corrida, la passerella d'onore è riservata a un Carro Armato P40, che, almeno nella finzione, saprà dar filo da torcere ai Panzer delle nostre beniamine.

Oltre ai coreografici scontri a fuoco, punto di forza del brand, questa volta si trova pure il tempo per l'analisi di qualche personaggio secondario dello sconfinato cast (in particolare, 'Cesar' del team Ippopotami), nonché per una simpatica sbirciata alle qualità delle avversarie italiane: festaiole, amichevoli, fracassone, a volte sfrontate ma sempre corrette, le giovani 'fasciste' riflettono in maniera piuttosto veritiera, e certamente non offensiva, i luoghi comuni giapponesi (e non solo) sui nostri connazionali. Anche l'arte di arrangiarsi, storica dote del popolo italico, riecheggia in alcune divertenti trovate, sia durante gli scontri sia nelle chiassose e caotiche 'sagre' per raccogliere i fondi per il torneo.
Non fa dunque scalpore che abbiano un'etimologia di natura gastronomica ('Carpaccio', 'Maccheroni'...) i nomi scelti dalla squadra di Anzio per capitani e missioni, tra l'altro insolitamente ben pronunciati; degno inoltre di nota il fatto che, nonostante spesso si faccia uso di vocaboli della lingua del Bel Paese, non si sentano strafalcioni o si commettano marchiani errori ortografici.

Poco da dire sul comparto tecnico, che si attesta sui livelli più alti della serie TV, con animazioni fluide e una CG di ottimo livello. A parte la già menzionata "Funiculì funiculà" e un accenno de "Il canto degli Arditi", l'OST non presenta invece nuove tracce.

Tenendo conto di diversi riferimenti contestualizzabili solo avendo visto la serie, questo OAV è un must unicamente per chi ha già apprezzato le evoluzioni marziali e le vicissitudini personali di Miho e compagne. Diversamente, si rischia di non coglierne pienamente il senso.
Un ottimo intrattenimento in attesa di ulteriori declinazioni del mondo di "Girls und Panzer".