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LaMelina

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Tratto dal secondo capitolo della novel che ha ispirato la serie dei nuotatori più famosi del panorama anime giapponese, High☆Speed!: Free! Starting Days, ultima fatica della Kyoto Animation, narra del periodo in cui Haruka e Makoto hanno frequentato il primo anno di scuola media all'Iwatobi. Dopo la partenza di Rin per l'Australia, Haruka si sente molto frustrato e, ogni volta che rientra in piscina, pensa alla staffetta che aveva corso alle elementari insieme a lui, Makoto, e Nagisa, e si sente solo. Sia Haru, sia Makoto iniziano a porsi la domanda se vogliono veramente continuare col nuoto. In questa delicata fase sono persone esterne al duo, come compagni di classe, senpai del club di nuoto, ad innescare il punto di domanda. È soprattutto diventando amici di Asahi e Ikuya, due kurasumeito di Haru, che scattano tutta una serie di gelosie, incomprensioni, sentimenti contrastanti che scaturiscono da un cambiamento in atto, cambiamento che porterà Makoto e Haruka ad essere quello che sono in Free!. Ed infatti la risposta alla quale giungono è scontata, perché sappiamo bene com'è che proseguirà la storia, però è stato bello affrontare tutto il percorso di crescita che ha portato i personaggi a maturare un certo tipo di attitudine alla vita, ma innanzitutto al nuoto.

Il film di High☆Speed! mi è piaciuto, come d'altronde mi era piaciuto Free!. Per tematiche e spirito rassomiglia alla prima serie, anche se in alcune dinamiche ricorda molto Eternal Summer, ossia la seconda. Per esempio, lo scontrarsi di Haruka e Makoto su piccoli dilemmi che li bloccano fino quasi ad allontanarli, richiama alla mente la famosa scena sulla terrazza della seconda stagione in cui i due amici di infanzia litigano. La pellicola si concentra molto sul cambiamento interiore che coglie i protagonisti durante l'adolescenza. La mia paura più grande era che la KyoAni marcasse esageratamente alcuni passaggi, rendendo i personaggi più "emo" di quello che non sono già, cosa che in Free! è accaduta spesso e mi ha infastidita non poco. Ma buttato giù com'è buttato, il film ci sta tutto, nel senso che pur essendo ancora bambini delle medie che si "impallinano" il cervello su problemi più grandi di loro, anche il modo di affrontarle certe situazioni, il tutto resta piuttosto in linea con l'età che hanno. Certo rimane il fatto che siano ragazzini profondi rispetto alla media dei loro coetanei, i quali è raro si interroghino su qualcosa che va oltre la semplice quotidianità. Tuttavia, non si parla veramente di un prodotto KyoAni se non si mette in conto che una spruzzata di autismo gratuito qua e là ci deve sempre essere. Insomma, in alcune scene non mi sono risparmiata dal fare esclamazioni del tipo: "Uh marò, che pathos!".

Free! ha sempre posto l'attenzione sulla caratterizzazione dei personaggi, facendo in modo che essi stringessero fra le mani il successo della serie. Perché se da un lato la buona riuscita di Free! è da attribuirsi al fanservice, dall'altro senza quei personaggi, con quel carattere e quella passione, la serie non avrebbe conquistato così tanto la miriade di spettatrici alle quali è arrivata. Forte di questo, High☆Speed! pone l'accento sulla medesima cosa. A testimonianza di ciò ci sono Ikuya e Asahi, le due nuove leve del team dei nuotatori della KyoAni, che nonostante siano piccini e poco appetibili, grazie all'ottima caratterizzazione hanno fin da subito scavato una culla nel cuore del fandom, dal quale da oggi in poi saranno coccolati e protetti.

L'assenza di alcuni personaggi principali di Free!, se da un certo punto di vista conferisce unicità al film, facendo concentrare lo spettatore sui nuovi acquisti, dall'altro rattrista. Mi riferisco alla quasi totale mancanza di Nagisa e Rei, che vengono relegati al ruolo di gradite comparse. D'altra parte, Rei nella novel non esiste e Nagisa è più piccolo di Haruka e Makoto, quindi frequenta ancora le scuole elementari. Per Rin invece c'è da fare un discorso a parte. Anche se il rosso è in Australia e la sua sagoma compare raramente nel corso del film, la sua presenza si sente di più di altre, perché Rin rappresenta per Haru un costante pensiero con il quale confrontarsi. A questo punto tocca ai due nuovi arrivati, Asahi e Ikuya, rimpiazzare Rin, Nagisa e Rei. A mia modesta opinione se la sono cavata bene. Asahi ricopre il ruolo di chi smorza la tensione con ingenuità e crea occasioni carine per rilassarsi un attimino. Ikuya invece mostra di sé un lato tenerissimo, di chi non riesce a venir fuori da solo da una brutta situazione che gli sta scomoda e si aggrappa timidamente alle persone per tentare di lasciarsela alle spalle. Asahi e Ikuya insieme formano un duo divertente, che ben si va ad amalgamare alla consolidata coppia di Haruka e Makoto.

In High☆Speed!, però, è soprattutto il personaggio di Haruka a venire fuori in maniera diversa, rivelandosi una vera è propria sorpresa. Ha sempre la risposta pronta, è reattivo, è lui a prendere di petto le persone, si impunta sulle decisioni, un Haru come non lo avete mai visto! Nel mio immaginario era un personaggio passivo, che dipendeva dagli altri, e invece sapere che dietro tante piccole cose c'è consapevolezza, me lo ha fatto riscoprire in positivo come protagonista. Di una cosa mi sono resa conto durante la visione, che questo prequel aiuta a capire meglio alcuni comportamenti che i personaggi hanno tenuto nella serie. Perciò se è comprensibile che la KyoAni abbia posposto la proiezione di High☆Speed! sulla base che liceali nel fior fior della crescita, ignudi e muscolosi coinvolgono di più di bambini senza la tartaruga; dall'altra parte la caratterizzazione degli stessi perde l'approfondimento che nella novel c'era stato e che spiegherebbe molti di quegli atteggiamenti strani che, per continuare il discorso di prima, hanno fatto guadagnare a Haru l'appellativo di personaggio autistico.
Il resto del cast è variegato e valido. Ritroviamo Kisumi, che aveva già fatto la sua comparsa nella seconda serie di Free!; poi ci sono i membri dell'Iwatobi Swim Club, come il capitano Natsuya, che è anche fratello di Ikuya, e il manager Nao. Avrei voluto approfondire meglio la conoscenza dei senpai, sapere un po' di più sul rapporto che li lega, ma non c'è stato modo di vederli uscire bene, perché il tempo era quello che era.

Uno dei meriti di High☆Speed! è stato quello di aver utilizzato pochissimo fanservice fisico, dove per fanservice fisico intendo le riprese mirate a mettere in luce il corpo marmoreo dei protagonisti, sul quale la KyoAni ha giocato molto nella serie. D'altro canto, se avessero continuato sulla stessa falsariga, si sarebbe passato dallo sho(jo)nen allo shota, e la differenza non sta solo nella sillaba finale! Infatti indugiare su bambini delle medie in costume da bagno sarebbe stato davvero di cattivo gusto. Io avrei fatto scattare l'immediata denuncia per presunta pedofilia! C'è stato però un altro tipo di fanservice che non mi è per niente dispiaciuto. Mi riferisco alla scena madre di High☆Speed!, ossia la nuotata in piscina che Makoto e Haruka fanno per ritrovare l'intesa persa, nella quale i due ragazzini sembrano quasi danzare sott'acqua, armonizzando le scie dei propri corpi come due estremità di un fiocco. La danza dell'amore, per come è stata orchestrata, sembrava più una mancata scena di sesso che consacrerebbe la MakoHaru a coppia canon, che un chiarimento fra due amichetti che hanno bisticciato. C'è l'intreccio di due corpi che si cercano, che per fortuna la KyoAni ha avuto il buon cuore di lasciar vestiti, altrimenti non si sa cosa sarebbe potuto venir fuori! Ci sono anche mani nella mani, la chiacchierata post atto mentre si guarda il soffitto e si fa il punto del rapporto, una pseudo-dichiarazione d'amore con la quale si confermano i propri sentimenti al compagno... Da brava yaoista quale sono (e non mi vergogno di esserlo!) non potevo non apprezzare robe così!

Tecnicamente High☆Speed! è fatto molto bene. Ma non c'è da meravigliarsi, stiamo pur sempre parlando di un prodotto della Kyoto Animation! Fa un grande effetto poi vederlo al cinema, perché attraverso il maxi schermo arriva tutto più amplificato. Mi è piaciuta moltissimo la colonna sonora, nella quale ho riconosciuto anche dei temi d'accompagnamento della serie di Free!. Soprattutto l'ending realizzata dagli OLDCODEX, band di cui fa parte il doppiatore di Makoto, Suzuki "Tattsun" Tatsuhisa, è una continua delizia per le mie orecchie. Adoro tutto di "Aching Horns", dall'intro allo scream. A fine film mi ha quasi commossa ascoltarla.

Se con questa recensione sono riuscita a convincervi anche solo un po' a dare una possibilità a High☆Speed!: Free! Starting Days, mi ritengo soddisfatta. È rilassante, simpatico, delicato, e mostra un lato di alcuni personaggi di Free! che non si era ancora visto nella serie. Non è il film della vita, e sicuramente non diventerà il vostro preferito, ma è una visione piacevole, che consiglio pure a chi Free! non lo ha mai guardato. Essendo un prequel, infatti, è fruibile anche da quelli che ignorano completamente di che si parla. Perciò, see you next water time...!