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Kirad

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Ammetto che quando guardai la prima volta questo film lo scambiai all'inizio per un altro capitolo della serie di Ring, una confusione dovuta al fatto che Ju-On nasce chiaramente come clone della famosa saga diretta da Hideo Nakata: anche qui abbiamo uno spirito vendicativo femminile con veste bianca e lunghi capelli neri e pure in questo caso si parla di maledizioni contagiose, che colpiscono anche tramite la tecnologia. Eppure Takashi Shimizu è riuscito in un'opera che riesce a pochi, ossia realizzare un film che riprende e poi sviluppa in modo proprio il soggetto dell’originale e riesce a raggiungere bene il suo scopo, ovvero trasmettere paura e inquietudine. Perchè subito dopo aver visto Ju-On si può davvero avere il timore che la temibile Kayako o suo figlio Toshio possano sbucare da chissà dove!
Intendiamoci, Shimizu non è un genio della regia, lo si può considerare un buon mestierante e sebbene in questo film si possa notare che non ha ancora molta esperienza (alcune inquadrature mi danno una sensazione di prodotto amatoriale) è riuscito comunque a rendere in maniera efficace l'idea della maledizione che come una trappola ti avvinghia, non lascia scampo e quando colpisce sono spesso bei momenti di suspense e tensione. Già è azzeccata la scelta di usare come luogo maledetto una casa con molti spazi piccoli che trasmette una sensazione di chiuso quasi disturbante, come se fosse una trappola. Poi nel corso della narrazione vediamo Kayako colpire implacabile chiunque in qualunque luogo (giustamente famosa la scena del letto), in qualunque condizione (contrariamente a certe tradizioni dell'horror, in Ju-On non ti salvi nemmeno se è giorno o non sei da solo) e persino attraverso il tempo (ci sono diversi salti temporali avanti e indietro), facendo molte volte scomparire le proprie vittime in una dimensione ignota (anche questo un elemento efficacemente disturbante).
Forse in tutta questa varietà di momenti c'è pure uno dei limiti del film, che non ha una vera trama, mostra di volta in volta le diverse vittime ed essendo molte rischia di diventare troppo dispersivo e di far perdere il filo. Poco da dire per il resto: gli effetti speciali sono pochi e abbastanza artigianali, la recitazione è nella norma (veramente brava Takako Fuji/Kayako) e anche le musiche mi sono sembrate quelle solite da film horror.
Insomma, è un film non perfetto ma che funziona molto bene.


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MarMetroMurder

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"Meh..." è stato ciò che ho pensato non appena ho finito di vedere il film.
Francamente non capisco come mai questo film sia considerato uno dei migliori film nel campo del cinema horror. Prima di iniziare, voglio dire subito che non ho visto i capitoli precedenti a questo e che quindi non so esattamente tutta la storia, ma dato che questo film è diviso in saghe, non mi serve guardare gli altri film prima di poter giudicare questo.

Il film è diviso in varie parti e ci sono vari personaggi, ogni parte è incentrata su un determinato personaggio che viene perseguitato e attaccato da questo bambino magro con la pelle bianchissima e quella che sembra essere sua sorella maggiore (ripeto, non ho visto i capitoli precedenti). Si può dire che il film sia incentrato principalmente su Rika, che appare nella prima e nell'ultima parte del film.
Una cosa che ha reso leggermente confusionaria la visione è stata la scelta di non mettere le sequenze in ordine cronologico, ma bensì di metterle... a caso. Già, eccetto la scena finale tutte le scene sono praticamente messe a caso... almeno da quello che ho potuto notare io.
Ma la cosa che secondo me scredita il film sono la pochissima scorrevolezza e il fatto che non faccia affatto paura. Francamente ho trovato il film veramente noioso, soprattutto nella parte centrale. Poi una cosa che mi è veramente dispiaciuta è il fatto che non fa affatto paura, dico sul serio: avevo enormi aspettative prima di guardare questo film, mi aspettavo un bel film horror che facesse seriamente paura, ma ci sono solo delle scene che mettono un pelo di inquietudine, nulla di più.

Non do un'insufficienza a questo film perché dire che "mi ha fatto schifo" mi sembra troppo; il fatto è che mi è piaciuto abbastanza, ma mi aspettavo seriamente di più. Ma, a parer mio, almeno un 7 se lo merita, perché ho notato che il regista ha voluto che gli spettatori fossero concentrati: infatti ci sono molte scene dove appaiono il bambino o la sorella, ma non sempre è facile accorgersene.
Alla fin fine lo consiglio, anche se non è esattamente questo capolavoro che osannano tutti, è un film abbastanza carino e fatto bene.

Utente28606

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Utente28606

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Un grande film, non c'è che dire. Per prima, avevo visto la versione americana di "Ju-on", "The Grudge", che si differenzia dalla versione originale giapponese, per lo più dal punto di vista strettamente grafico. Ebbene, un film horror, per essere tale, deve saper incutere nello spettatore inquietudine, non solo se è solo in casa, ma anche se è all'aperto, alla luce del sole, in mezzo ad una città. Non posso dire altro che, "Ju-on", è riuscito a mettermi ansia come mai nessun film ha fatto - sebbene io non sia un grande intenditore del genere - e la versione originale, non è da meno. Mi avevano consigliato addirittura di non vederla in lingua originale sottotitolata, come volevo fare, altrimenti ci sarei rimasto secco. Ma, ho deciso tuttavia di farlo. E come ben si sa, i fan sub bisogna seguirli, per non perdersi qualche battuta interessante. Se lo si guarda in lingua originale, si può distogliere lo sguardo durante una scena di tensione, e seguirlo lo stesso. Così avevo fatto con il remake, certamente più famoso, americano, che adesso vanta tre capitoli e attualmente siamo in attesa del quarto, mentre la versione originale dispone di soli due capitoli.

"Ju-on" è la prova che per fare un film che metta in suggestione, non è necessario di grandi costi di produzione, o chissà quale miriade di effetti speciali. Consiglio a tutti di vederlo, magari non farà paura come ne ha fatta a me - e più di tanta, poi, non me ne ha fatta venire in effetti -, ma è di certo una perla del genere, non solo del J-horror, che vanta lavori tra i quali "Dark Water" e il certamente molto più conosciuto "Ring" (famoso sopratutto per il suo remake americano, "The Ring" e il seguito), ma dei lungometraggi in generale, dell'orrore e non.


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MpThedevil

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
"Ju-on: Rancore" è un film di Takashi Shimizu del 2002, appartiene al filone J-Horror, che ha iniziato ad avere successo planetario dopo Ringu. E' stato realizzato un remake statunitense di questo film, "The Grudge" (2006).
La trama è divisa in vari capitoli, cronologicamente non coerenti tra di loro, che alla fine si collegano (stessa cosa accade in "Ju-On 2"), creando l'effetto di horror psicologico tanto caro alla filmografia orientale. I protagonisti sono perseguitati dal fantasma di una donna e quello di un bambino, morti violentemente in una casa. Tutti quelli che entrano nell'edificio si trascinano addosso la maledizione Ju-on.

Ju-on si propone violentemente nel panorama horror, diventando quasi subito un cult del genere. Considerando che esso è un film low-budget è quasi un capolavoro del genere, dimostra che non c'è bisogno di milioni di dollari per fare un buon film e che un bambino poco truccato può incutere più timore di un effetto speciale. Questa è la perla del regista che, ultimamente, sta perdendo colpi.
Consiglio a tutti quelli che amano gli horror la visione di Ju-On, perché riesce ad aprire un nuovo universo di film che meritano molto più di certe schifezze che escono adesso.

Pochi sanno che la prima volta che Tayako e Toshio (i due fantasmi del film) sono apparsi su uno schermo risale al 1998, con un episodio di un'antologia horror intitolato "Gakkô no kaidan G". Successivamente riscosse talmente tanto successo che fu girato un film solo per la televisione ("Ju-On The Course", 2000), di cui fu subito prodotto un seguito visto l'enorme successo. Nel 2002 sbarca al cinema con il miglior film del brand. In seguito arriva Ju-On 2, un film discreto ma nulla di che. Le versioni americane invece sono la pecore nere della serie. Anche se il primo The Grudge era accettabile, gli altri sono uno peggio dell'altro, e su alcuni siti di cinema non superano nemmeno il 4 (su 10). E' stato recentemente annunciato "The Grudge 4", che probabilmente sarà la morte del brand (almeno negli USA). Ultimamente in Giappone sono stati girati 2 film da 60 minuti della serie Ju-On.