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Potetochippusu

Episodi visti: 9/9 --- Voto 9,5
È stato uno dei primi drama giapponesi che ho apprezzato di tutto cuore, una tra le serie che ho preferito negli ultimi anni, anche rispetto ai prodotti dell’Occidente. Si tratta di una serie sull’industria dei videogiochi, realizzata da chi veramente la apprezza e la conosce, o per lo meno risulta veramente credibile nel raccontarla. Ciascuna puntata porta avanti trama orizzontale e verticale in armonia, rimanendo interessante fino alla fine e senza perdersi in inutili divagazioni o dimenticando pezzi di qua e di là.
Se si è anche solo vagamente appassionati a questo mondo si apprezzeranno senz’altro le pillole sull’aspetto prettamente tecnico della creazione e commercializzazione dei videogiochi, tutti gli altri, in ogni caso, vedranno una serie di buoni sentimenti, improntata sul desiderio di riscatto (a tutte le età). Sotto questo profilo ritengo che “Atom” sia riuscita dove “Mythic Quest” (la serie Apple Original) ha fallito: trovare l’equilibrio perfetto tra le due anime della storia, vita e videogiochi.
Non le assegno dieci solo per qualche ingenuità registica sul finire, ma rimane un prodotto bellissimo da guardare tutto d’un fiato.


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Godaime Hokage

Episodi visti: 9/9 --- Voto 7
In mezzo a tante serie in cui si parla di amore, nelle sfaccettature più varie, si potrebbe trovare anche "Atom no Ko".
In questo caso l'amore narrato non è quello tra uomo e donna, o tra uomo e uomo o tra donna e donna, ma l'amore per un'azienda produttrice di giocattoli, che si ritrova al centro delle vicende ed è protagonista insieme ai vari personaggi che ruotano intorno ad essa.
Ma andiamo con ordine.
Nella storia fanno la loro comparsa tre gruppi di attori principali:
1) La Atom è una piccola azienda che produce giocattoli da una vita; tra i molti giochi creati sono molto noti i giochi racchiusi nelle capsule che sono un po' come i Kinder sorpresa, ma senza cioccolato. Oltre ad essi è detentrice di un brevetto per la tecnologia atomroid, con cui vengono realizzati dei giochi con articolazioni snodate che simulano perfettamente i movimenti del corpo umano. La Atom è come una grande famiglia ed i suoi dipendenti sono molto affezionati ad essa ed al proprietario, Tominaga Shigeo.
Shigeo ha un'unica figlia, Umi, che lavora in banca nella divisione prestiti. E proprio a lei si rivolge per chiedere un prestito per portare avanti la ditta nel periodo di crisi che sta attraversando. Ma Umi rifiuta il prestito perché non ci sono i presupposti per concederlo.
Malauguratamente, una notte, la sede dell'azienda viene devastata da un incendio. Per la Atom le cose diventano sempre più problematiche. Siccome poi piove sempre sul bagnato al povero Shigeo viene un ictus.
2) Okitsu Akihiko è l'AD della Sagas, gigantesca azienda che ha diverse divisioni, tra cui motori di ricerca e videogiochi. La Sagas sviluppa dei videogiochi che attirano le masse, ma che non rendono sul lungo periodo perché monotoni. Certo, se potesse utilizzare la tecnologia atomroid della Atom la strada per una nuova generazione di videogame le sarebbe spianata. Quindi Okitsu mette gli occhi sulla Atom e cerca di impadronirsi dell'azienda ad ogni costo e con ogni metodo, supportato dal direttore di banca capo di Umi, un uomo avido e doppiogiochista.
3)Azumi Nayuta è un giovane meccanico, la cui vera passione era la programmazione di videogame. Insieme all'amico Sugō Hayato faceva parte del duo John Doe. I due progettavano videogame per il loro amico Ogata Koya, il quale qualche anno prima decise di presentarsi alla Sagas per proporre la loro ultima creazione. Inutile dire che Okitsu li fregò per bene e si impadronì del gioco; a causa di questo fatto Koya si suicidò e Nayuta decise di smettere di creare videogame. Invece Hayato andò a lavorare alla Sagas. Questo fatto venne visto da Nayuta come un affronto ed i due troncarono i rapporti.
Nayuta è un grandissimo fan della Atom e la sua strada, quella della Atom stessa, della Sagas e di Hayato convergeranno verso un'unica direzione.
Umi, che prende in mano le redini dell'azienda dopo il terribile incendio, decide di cambiarne la mission e di iniziare a creare videogame. Ma per farlo ha bisogno di John Doe.
Con non poche difficoltà rintraccia Nayuta e lo convince a lavorare con lei. Nayuta lo fa per due motivi: è fan della Atom e vuole vendicarsi di Okitsu.
Da questo momento comincia una lotta all'ultimo sangue del pesce piccolo contro lo squalo. Ripresi i contatti tra Nayuta e Hayato, soprattutto per merito di Umi, il duo John Doe rivive e tra mille difficoltà cerca di portare a termine la missione: salvare la Atom dal tracollo, dare una bella lezione a Okitsu e riprendere a creare i videogame che a Koya piacevano tanto.
Il percorso sarà irto di ostacoli dietro l'angolo e costellato da più di un colpo di scena.
Lo squalo divorerà il pesciolino, oppure la Atom riuscirà a risolvere i problemi e a lanciare sul mercato il nuovo gioco, rinascendo dalle proprie ceneri?
Questa serie offre uno spaccato del mondo degli affari in Giappone: il mercato è spietato, il più forte attira sempre nuovi alleati, anche con l'utilizzo di mazzette ben elargite, persino ai politici (la corruzione è di casa in ogni paese) mentre il più debole cerca di sopravvivere con le poche risorse che ha. Il più astuto vince, le clausole dei contratti sono fatte appositamente come un capestro che frega irrimediabilmente il povero disgraziato.
Ma c'è sempre una speranza di rivalsa, di rivincita, di vittoria. E la perseveranza, il duro lavoro ed il gioco di squadra finiscono per ripagare tutti i sacrifici fatti per raggiungere l'obiettivo finale.
Se sperate in un contorno rosa, non è questo il caso. Non ci sono risvolti romantici, ma solo affari e dedizione al proprio lavoro, che è anche la propria vita.
I personaggi si integrano molto bene tra loro e si completano. Nayuta e Hayato sono un binomio perfetto, sia lavorativamente che dal punto di vista personale; infatti hanno caratteri diametralmente opposti e sono l'uno fonte di ispirazione dell'altro. Umi è il collante della Atom, ne riprende in mano il destino e guida i dipendenti verso lo scopo finale. Okitsu è un ottimo antagonista, freddo, spietato e calcolatore. Il direttore di banca è il classico personaggio che prenderesti a sberle per quanto è biforcuto, ma è fondamentale per il raggiungimento degli scopi di Okitsu.
Nel complesso la serie è piacevole, ogni episodio tiene da un lato in ansia e dall'altro invoglia a vedere l'episodio successivo per sapere come andrà a finire. L'argomento è originale e viene anche data un'idea di come si sviluppa un videogame.
Voto 7.