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RiDaIoLaxD

Volumi letti: 8/8 --- Voto 10
Trama: le protagoniste principali di "Sugar Sugar Rune" sono Chocola e Vanilla, due streghe e migliori amiche in competizione per diventare la regina di Extramondo. La competizione consiste nel recarsi nel mondo degli umani dove devono catturare i cristalli del cuore. Questi cristalli sono le emozioni degli esseri umani ovvero la fonte di energia di Extramondo e la gara consiste in prenderne il più possibile, chi ne prenderà di più diventerà la regina. Le protagoniste decidono di intraprendere questo percorso promettendosi di rimanere migliori amiche qualunque sarà il risultato. Riusciranno a rimanere amiche o la competizione distruggerà la loro amicizia?

I personaggi sono tutti ben caratterizzati dalle protagoniste Chocola e Vanilla, ai fedeli amici, fino al "malvagio" Pierre. Tutti hanno una storia che ve li farà conoscere più approfonditamente che ve li farà odiare o amare. Una nota positiva è che nessun personaggio è inutile o fastidioso, ognuno di essi ha il suo scopo all'interno della storia.

I disegni sono favolosi, i particolari sono tantissimi e tutto fa capire che c'è stato un grande lavoro dietro di essi. Lo sfondo delle tavole è dettagliato e vi farà immergere nel mondo magico di quest'opera.

Lo consiglio se avete la possibilità di leggerlo è una vera perla.


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Nagisa98

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
Nel 2003, sulle pagine della rivista Nakayoshi, compare il primo capitolo di “Sugar Sugar Rune”, manga scritto e disegnato da Moyoco Anno. L’opera, terminata nel 2007 e raccolta in 8 volumi, è stata pubblicata in Italia dalla casa editrice Star Comics.

La storia racconta le avventure di Chocola e della sua amica Vanilla, due streghe che abitano nell’immaginario regno di Extramondo. Le due bambine, entrambe candidate al trono, verranno spedite sulla Terra per decidere chi tra di loro diventerà la nuova regina. Vincerà colei che raccoglierà la quantità maggiore di Ecuré, una sorta di fonte di energia utilizzata anche come moneta. Questa scaturisce dai sentimenti degli esseri umani e si cristallizza in cuori aventi colori diversi.

Accade spesso, tra appassionati di anime e manga, che si decida di recuperare l’opera originale che ha dato vita a uno dei tanti “cartoni animati” che ci aveva tenuto compagnia da bambini. Dopo “Mermaid Melody”, a me è capitato lo stesso con il qui presente “Sugar Sugar Rune”: ma se con le sirene l’esperienza mi aveva portato a rivalutare completamente il titolo (complice magari qualche anno e un po’ di intelligenza in più), fortunatamente lo stesso non è si è verificato con le streghette nate dalla penna e dalla matita di Moyoco Anno. Nonostante le profonde differenze, la lettura della versione cartacea non ha minimamente intaccato il bel ricordo – seppur sfocato – che ho di quella animata; anzi, potrei facilmente affermare che il manga sia notevolmente superiore all’anime.

La trama dell’opera, ad un primo sguardo, non sembra avere nulla di innovativo: molti, infatti, avranno notato quanto questa sia simile a quella di “Majokko Megu-chan”, meglio noto in Italia con il nome “Bia la sfida della magia” (prodotto di cui conosco solo l’incipit, dato che non appartiene proprio alla mia generazione). Visti i tanti punti in comune, si potrebbe considerare “Sugar Sugar Rune” una specie di omaggio; se così non fosse, la sensei ha comunque dimostrato di aver creato una storia che va al di là della semplice scopiazzatura. L’intreccio di “Sugar Sugar Rune”, all’inizio abbastanza lineare, si arricchisce via via di misteri e sviluppi sorprendenti, in grado di catturare l’attenzione del lettore. Tra colpi di scena e flashback illuminanti, l’opera raggiunge il suo climax negli ultimi volumi, per poi concludersi con un finale per nulla scontato e che rende giustizia a tutti i suoi personaggi.
Il target a cui il manga è rivolto non è quello adulto, ma neanche quello troppo infantile a cui sono indirizzati altri majokko come “Ojamajo Doremi”. La lettrice ideale sarebbe una bambina dell’età di Chocola e Vanilla: quasi preadolescente, imparerebbe a scoprire, assieme alla protagonista, il significato e il valore dei vari sentimenti, quale l’amicizia, l’amore o la gelosia. Una questione come quella di “catturare i cuori dei ragazzi”, che poteva apparire abbastanza frivola, viene in realtà trattata dall’autrice con la massima delicatezza.

Da questo punto di vista, la vivace Chocola intraprende un lungo percorso di maturazione che la porterà a distaccarsi notevolmente dall’immagine peperina e un po’ sguaiata che la contraddistingueva in precedenza; alla fine della serie manterrà comunque l’innocenza e l’ingenuità tipiche della sua età, e proprio con i puri occhi di una bambina si approccerà al complicato sentimento dell’amore. Vanilla, purtroppo, viene spesso messa in ombra dalla protagonista; tuttavia non si può certo dire che sia stata trattata in maniera superficiale, dato che sarà proprio lei a imparare cosa significhino la tristezza, la solitudine e la mancanza di autostima. Funzione quasi analoga sarà svolta da Pierre, il protagonista maschile: dapprima freddo come il ghiaccio, anch’egli dovrà riscoprire i sentimenti positivi oscurati dal suo Noir. I personaggi secondari, infine, sono tutti abbastanza approfonditi e godono di una buona caratterizzazione, sebbene non brillino come i principali.

Altra nota vincente del manga è rappresentata dall’elemento favolistico che fa da cornice all’opera di formazione: ciò che invoglia di più alla lettura, infatti, è la continua scoperta delle tradizioni, dei luoghi e delle regole di Extramondo (da ricordare, ad esempio, la caratteristica “Notte di Valpurga”). A questo proposito la matita della Anno svolge un lavoro eccelso: se nei primi capitoli il tratto poteva risultare impreciso e non tanto gradevole, gli episodi a venire sono testimoni di un grandissimo miglioramento. Ecco, dunque, che ogni pagina si rivela una piacevole ed affascinante esperienza visiva: acconciature ricercate si accompagnano ad abiti di una raffinata eleganza che ricordano il mondo delle streghe; le ambientazioni suggestive presentano strade acciottolate e case dai tetti appuntiti, sempre sullo sfondo di una notte oscura con la tipica falce di luna; oggetti strani e preziosi caratterizzano la vita quotidiana delle due protagoniste assieme a dolci all’aspetto delizioso. Anche il layout di ogni pagina si rivela tutt’altro che banale, grazie a retini e ricami che vanno a sostituire i consueti bordi delle vignette.

In conclusione, “Sugar Sugar Rune” si dimostra un mahou shoujo più che buono, grazie al quale le più giovani potranno crescere assieme a Chocola e Vanilla. I lettori più adulti, invece, apprezzeranno la storia non troppo complessa ma comunque interessante, oltre che l’affascinante stile grafico. Voto: 8.


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Pannero

Volumi letti: 7/8 --- Voto 4
Vi ricordate quel bell'anime anni '70 arrivato in Italia col nome "Bia e la sfida della magia" con le animazioni di Shingo Araki e quella storia tanto carina? Bene, se ve lo ricordate allora non avete bisogno di leggere "Sugar sugar Rune" in quanto la trama è bella ripresa para para dal sopracitato anime.

Esattamente come in "Bia" le due protagoniste sono due contendenti per il titolo di regina del regno della magia, e esattamente con in "Bia" sono state mandate a fare un apprendistato sulla Terra. Copia e incolla. Niente da aggiungere, veramente niente.
La storia avrà sviluppi pressocché diversi, ma non posso dare un buon giudizio a un manga la cui cornice è palesemente ripresa da un'opera giá esistente, cosí come non sono mai riuscita a farmi piacere "Lovely Complex" per le forti somiglianze di soggetto con "The Kabocha wine" (in Italia "Sun College").

L'unico, e veramente unico, aspetto degno di considerazione di "Sugar sugar rune", che si trascina comunque in maniera sciatta e banalottta, è il meraviglioso comparto grafico. Le tavole sono veramente particolari e coerenti con lo stile solido e compatto scelto dalla Anno: ricche di dettagli e retini, sono i disegni e lo stile l'unico punto di forza del manga.

Ancora una volta la Anno, che voleva dimostrarsi una valida mangaka per bambini (se non erro questo manga venne pubblicato su "Nakayoshi" in Giappone, la stessa rivista di "Sailor Moon" e che si rivolge a un pubblico molto giovane), riesce a tenere a galla un soggetto banale e annacquato solo grazie al suo tratto particolare e inconfondibile. E confermo di non aver apprezzato le sue capacitá narrative né qui né nei suoi manga per un pubblico piú maturo, ritendendola ben troppo sopravvalutata, quando probabilmente se si dedicasse solo ai disegni sarebbe una vera e propria fuoriclasse.


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Mikoto

Volumi letti: 8/8 --- Voto 9
Ci sono opere che, indipendentemente dal genere, dal target o dalla tipologia di storia, sono in grado di trasmettere sempre e comunque delle emozioni e di lasciare qualcosa nel lettore, grazie alla sensibilità matura e raffinata che le contraddistingue. Sugar Sugar Rune, manga in otto volumi della famosa Moyoco Anno, è una di queste.

Si tratta di una serie majokko che vede per protagoniste l'esuberante Chocola e la sua migliore amica Vanilla, due streghette originarie del Mondo Magico inviate nel mondo degli umani per rubare loro i cristalli del cuore dei sentimenti. Chi delle due riuscirà a prenderne il maggior numero diventerà la prossima regina del loro mondo, succedendo a Candy, la madre di Vanilla. Ad ostacolarle vi saranno però alcune creature oscure chiamate Orchi.

Da quest'incipit, semplice e lineare, Moyoco Anno riesce con grande abilità a tirar fuori una storia molto interessante, avvincente, matura e nuova sotto molti punti di vista.
Notevole è, inoltre, l'attenzione posta sull'ambientazione del mondo magico e l'introspezione psicologica dei protagonisti. Del Regno, infatti, si conosceranno man mano le regole e le leggi che lo regolano, le tradizioni, i paesaggi tipici, gli edifici e i luoghi più importanti, gli avvenimenti che hanno portato alla sua origine e anche molti dei suoi abitanti, ognuno dei quali con caratteristiche ben precise. Grazie a questa ricostruzione così precisa di questo mondo fittizio, tra le pagine del manga si respirerà costantemente un'atmosfera di magia e di mistero, rafforzata dai nomi di derivazione francese che possiedono gran parte degli oggetti, delle città, degli incantesimi, dei personaggi e dai disegni, a mio parere meravigliosi, della mangaka, che adatta il proprio stile alla storia che racconta. In Sugar Sugar Rune troveremo quindi tavole estremamente particolareggiate, dalla costruzione interessante, ricchissime di dettagli e retini che permettono al lettore di vederle quasi a colori, percependo anche odori e sapori nonostante il manga sia in bianco e nero. A completare il tutto vi è un character design personale, molto espressivo e di indubbio fascino, molto efficace soprattutto nella rappresentazione delle donne, grazie anche alla cura maniacale per abiti e accessori profusa dalla Anno.
Passando ai personaggi, durante la lettura ho riscontrato con grande piacere che, oltre che graficamente, risultano ottimamente caratterizzati anche psicologicamente. Tutti, inoltre, chi più e chi meno, saranno soggetti ad un percorso di crescita, che li porterà ad affrontare le proprie paure e i propri difetti e a trovare quindi il proprio ruolo. Nei manga di Moyoco Anno bene e male non corrispondono necessariamente a "buoni e cattivi": così come nel più bello e intenso dei sentimenti è presente l'invidia, l'odio o la gelosia, anche nella persona più dolce è presente un lato oscuro, così come anche la creatura più crudele può nascondere un lato gentile. Potrà sembrare ovvio, ma non sempre è un dato di cui si tiene conto in un'opera di fantasia ed è grazie a questa rappresentazione più realistica del carattere del cast che anche la storia di SSR guadagna in profondità e bellezza, non cadendo nella banalità anche grazie al talento che ha l'autrice nel trasmettere le emozioni e gli stati d'animo dei suoi protagonisti con poche vignette.

Tutti questi pregi, uniti ad una narrazione fluida e corale, contribuiscono a rendere Sugar Sugar Rune un'ottima serie, nonché una delle migliori nel suo genere. Nonostante sia perlopiù indirizzato ad un pubblico di bambine, inoltre, non vi è alcuna traccia del buonismo solitamente presente in manga con questo target: le tematiche affrontate vengono tutte gestite in maniera seria, verosimile, con maestria, consapevolezza e anche un leggerissimo tocco di cinismo. In otto volumi si parla di amore (in ogni sua sfumatura), amicizia ma anche di politica e di tematiche delicate e complesse, come il rapporto madre-figlia e perfino la morte. Grande importanza è data inoltre al sacrificio e al duro lavoro: anche solo nei primi due volumi, ad esempio, decisamente più leggeri e di set-up rispetto alla parte centrale e al finale, protagoniste (e comprimari) dovranno fare diversi sforzi per ottenere i più semplici degli oggetti, come nel caso delle bacchette magiche o dei famigli.

Per chiunque sia alla ricerca di un'ottima opera, ricca di sentimenti ed emozioni,sorretta da una trama complessa e ricca di risvolti, da personaggi psicologicamente approfonditi e da una grafica personale e curata, Sugar Sugar Rune è quindi un acquisto caldamente consigliato.


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Kotaro

Volumi letti: 8/8 --- Voto 7
Fra i tanti manga di genere majokko, "Sugar Sugar Rune" di Moyoco Anno riesce a farsi ricordare non tanto per l'originalità della trama, quanto per il particolare stile grafico con cui è realizzato, per l'efficace maniera in cui mescola elementi già visti in molte altre opere del genere e per l'interessante introspezione dei suoi personaggi.

L'esuberante Chocola e l'introversa e insicura Vanilla sono due streghette catapultate nel mondo umano con una grande missione: "catturare" i cuori della gente per vincere la gara che deciderà chi delle due diverrà la regina del loro regno magico.
Da questo presupposto abbastanza semplice si snoda una trama articolata, interessante e ricca di spunti, primo fra tutti la dualità fra le due protagoniste: amiche da sempre e ora, loro malgrado, rivali, mostrano a pieno titolo le rispettive differenze caratteriali. Se Chocola si rivela immediatamente la vera e propria protagonista della storia e risulta subito facile, per il lettore, simpatizzare con tutto ciò che la riguarda, la situazione di Vanilla sarà, tuttavia, più complessa. Vuoi perché la storia è narrata dal punto di vista di Chocola e dunque Vanilla è "la rivale", vuoi perché il carattere della streghetta dai capelli ricci è debole, frignone, tormentato, talmente timido e innocentino da risultare irritante, ci vuole un po' e bisogna attraversare numerosi risvolti della trama per riuscire a prenderla in simpatia.
In ogni caso, per quanto migliorabile, anche l'approfondimento psicologico di Vanilla è buono, ma la più allegra e simpatica Chocola la sovrasta, rubandole la scena, quasi sempre.

Per quanto lo spazio dedicato ad altri personaggi, tutto sommato ben caratterizzati, non manchi, si capisce che "Sugar Sugar Rune" si sbilancia quasi sempre in favore di Chocola, che, come da copione, è figlia d'arte e centro di un poligono amoroso con diversi spasimanti. Il suo cuore, però, batte solo per Pierre, formale protagonista maschile della storia e altro vertice della tormentata love story che fa da perno a tutto il manga.
Non si può dire che Pierre sia un personaggio molto simpatico: un biondino effeminato e snob da prendere a badilate sui denti i tre quarti delle volte che compare. Nonostante questo, però, la storia d'amore che coinvolge lui e Chocola si rivela inaspettatamente appassionante e i tormenti che nascono nel cuore del gelido snobbone dopo l'incontro con quella streghetta impacciata e solare non lo aiuteranno a rendersi più simpatico, ma c'è da dire che sono molto interessanti e ben resi.

La storia d'amore fra i due protagonisti si fa sempre più tormentata e difficile col proseguire delle vicende, una sorta di Romeo e Giulietta in versione fantasy che si fa punta di diamante di una trama intricata e apocalittica, con lotte fra fazioni, mostri, disastri e battaglie finali di una certa intensità.
Cominciata sulla Terra, con diversi episodi di ambientazione scolastica dove a prevalere è la commedia con elementi magici, la storia di "Sugar Sugar Rune" si fa più complessa e immaginifica man mano che va avanti, con l'istituzione di un mondo di fantasia ben costruito, con le sue regole tutte particolari, i suoi personaggi sui generis, la sua storia e le sue leggende. Nulla che non si sia già visto da altre parti (si sente a chiare lettere l'influenza di manga come "Tokimeki Tonight"), ma funziona.

Quel che funziona meno, e che è il più grande difetto ma anche l'elemento di maggior originalità di questa serie, è l'aspetto grafico.
Il disegno di Moyoco Anno, fra occhi a forma di uovo, orecchie a punta e canini sporgenti, è particolare ed estremamente curato in molti aspetti, ma il più delle volte sgradevole all'occhio. Fortunatamente, migliora di molto andando avanti coi volumi, fino a raggiungere un certo livello di bellezza nella raffigurazione di un certo tipo di personaggi, principalmente le donne adulte, ritratte con un fascino maturo e con un'attenzione quasi maniacale per il trucco, gli abiti e gli accessori.
Agli altri personaggi, purtroppo, va peggio: o sono orribili ragazzini con gli occhi sbilenchi a forma di uovo, o sono personaggi maschili sempre bellissimi ed effeminatissimi: addirittura la stirpe degli orchi, che tradizione vorrebbe grossi, brutti e cattivi, è qui composta da fotomodelli effeminatissimi.
Ha un suo stile, inequivocabile e molto personale, ma "Sugar Sugar Rune" disturba, con questi suoi disegni molto particolari, con questi nomi finto-francesi affibbiati a casaccio a qualsiasi personaggio, oggetto o magia, e con questa sua perenne atmosfera da festa di Halloween filtrata attraverso gli occhi di Tim Burton, dove orrore, vampiri e mostri si fanno fashion, bellocci e stilosi.

Andando oltre l'aspetto grafico più o meno disturbante, non si può dire che la storia di "Sugar Sugar Rune" non sia interessante o coinvolgente. Anzi, nonostante l'antipatia del partner maschile, il connubio fra una love story tormentata e appassionante e apocalittiche battaglie fantasy riesce a rinverdire i fasti di altre opere majokko dall'impianto simile che in passato hanno riscosso maggior successo.
Qualche personaggio secondario (come la stessa Vanilla) magari aveva bisogno di qualche episodio dedicato in più, dal momento che Chocola e Pierre li sovrastano nella maggior parte dei casi, ma la trama di "Sugar Sugar Rune" è intricata e interessante, ricca di risvolti e colpi di scena, e, se si riesce a passar sopra all'aspetto grafico non proprio esaltante, la lettura sarà godibilissima.
Un manga assai particolare, da consigliare agli appassionati del genere majokko, che, fra alti e bassi, molto probabilmente, lo adoreranno.


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CrocifissionePop

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
"Sugar sugar rune" è un'opera di Moyoco Anno, edita in Italia dalla Star Comics nel fine 2008 inizio 2009.

La mia descrizione degli elementi magici (non della trama)sarà piuttosto accurata per esaminare quella che io reputo una delle più interessanti opere Majokko degli ultimi anni.
Descrizione degli elementi magici:
Parallelo al mondo umano esiste il Mondo magico, universo nel quale sono presenti streghe e maghi. 
Il potere è nelle mani della figura della regina (o almeno così sembra), la quale viene scelta attraverso una particolare prova. 
Prima di spiegare in cosa consiste la prova va spiegato in cosa consiste la moneta corrente del Mondo Magico. Essa consiste in dei -cristalli del cuore-, i quali vengono generati dagli umani ogni qual volta provano un'emozione ed hanno ognuno diverso valore in corrispondenza al sentimento. Questi si dividono in (ecurè potrebbe equivalere ad euro):
- Il cristallo "Piss" (giallo)che vale 5 ecurè e rappresenta la sorpresa;
- il cristallo verde, dell'amicizia;
- il cristallo arancione del ''lieve amore a prima vista", che vale 300 ecurè;
- il cristallo viola che rappresenta l'attrazione fisica;
- il cristallo rosa, dell'innamoramento:
- il cristallo rosso del puro amore.
Sono presenti anche altre due forme di cristalli, il Noir, ed il Cuore bianco. Il Noir, è il cuore totalmente nero di chi prova sentimenti come la gelosia, l'odio e la solitudine. Mentre il Cuore bianco è la conseguenza della purificazione di un Noir e permette la ri-trasformazione di un famiglio alle sue precedenti sembianze umane. Il famiglio è una strega/mago il quale in seguito ad una punizione è stato trasformato o in rana, o in topo o in serpente ed i rari casi in gatto. 
Questi cristalli vengono catturati dai maghi/streghe sulla terra suscitando sentimenti (quali quelli riportati sopra) verso un essere umano. 
La prova per la scelta della regina consiste nel mandare le candidate scelte sulla terra al fine che compiano un'azione di conquista di più possibili ecurè. La pretendente che alla fine della gara avrà più punti diverrà regina.
Come in quasi ogni opera majokko,o comunque d'avventura o fantasy, la storia vede lo scontro di un mondo dominante pacifico ed un mondo del "male". 
Non racconto quella che nella storia è chiamata Genesi, perché piuttosto interessante, ma passo a descrivere gli elementi che compongono questa Genesi. 
Il mondo magico fu creato da maghi i quali successivamente diviso il regno, la parte dominante divenne quella che guidava il popolo ed abitava il palazzo reale, e la parte esiliata fu chiamata Orchi, creature dai poteri distruttivi che mirano tramite una guerra alla riconquista dell'intero Mondo magico. Dato che, la parte dominante detiene anche la padronanza delle ecurè, gli Orchi furono costretti a sopravvivere tramite l'utilizzo dei Noir, così facendo, cercarono di approfittare di quello che è lo stato degradato dell'animo umano per tramutare nei cuori i sentimenti negativi che generano Noir. La trasformazione di un Noir in cristallo bianco avviene attraverso il Filtre, rarissimo mago dalla capacità di purificare i cuori neri, in quanto un mago che tocca un noir o si indebolisce o muore, sopratutto se questo viene catturato. Una banale quantomeno interessante visione che la Anno apporta sotto questo punto di vista, che nelle altre opere majokko di stessa struttura narrativa è assente, è la critica sia al corrotto animo umano sia al corrotto metodo di dominio del governo. 
Ogni qual volta nella scena appaiono questi Noir, i discorsi virano sempre su come sia facile generare dei Noir nell'animo umano, in quanto questi sentimenti (gelosia, odio, ecc..) siano già "trapiantati" all'interno del cuore. 
La nota sulla -politica- è data inizialmente come frecciatina dalla battuta di uno dei personaggi che riporto letteralmente:
<< Da che mondo è mondo, è sempre la stessa storia. Con la parola istruzione, gli adulti mascherano i loro intenti di manipolazione dei giovani.>>
Altre frecciate, vanno a manifestarsi quando la situazione tra gli orchi ed il regno viene a degenerarsi ulteriormente, e si vedrà come il parlamento sia una massa di corrotti che mirano ad incrementare i propri poteri, aiutando gli Orchi a ribaltare il parlamento ed a far abdicare la Regina. 
Qui si mostra appunto, come il ruolo della Regina sia un ruolo completamente inutile, quale solo quello di essere un'immagine rassicurante per il popolo quando poi a livello di scelte e decisione è totalmente succube del parlamento. 
Nonostante un nemico possa essere il parlamento e con esso il regno stesso, la parte dell'antagonista oltre agli Orchi è dato dal mago generatore del Mondo magico. Infatti, un carattere comune di molte storie di genere majokko è la presenza di un personaggio-antagonista principale il quale si trova in una determinata situazione quasi astratta e "celestiale" che non gli permette di operare in prima persona il male. Basti pensare ad altre opere come Pretty Cure o Sailor Moon. Qui il discorso non cambia, infatti, questo personaggio superiore è il creatore assoluto, successivamente fatto cadere al potere ed imprigionato per l'eternità. Questo personaggio è onnisciente nella storia ma diventa fondamentale solo alla fine. E' lui a dirigere il male ma in modo indiretto, infatti, istruirà e crescerà un suo discepolo chiamato Il principe ad operare come guida degli Orchi, proprio per la sua impossibilità anche a fare magie.
La storia è ricca di moltissimi riferimenti a quelle che sono le tipiche leggende magiche propinate da secoli ed anche medievali e alchemiche. Basti anche solo pensare alla presenza della figura della Mandragola nella prova che le contendenti devono affrontare a metà anno od alla festa del 30 aprile vigilia di Santa Valpurga, adottata come festa dove tutti i maghi sulla terra si riuniscono e festeggiano sul monte Brocken, dove appunto la tradizione della festa della santa afferma che lì si radunavano le streghe.
Tutti i nomi sono riferimenti a cibo o aromi, trascritti in francese, aumentando quell'alone di magico.
Il paese da dove provengono le pretendenti e dove si trova il castello reale è Villa Viole, Villa Viola, il quale è costantemente cosparso di un'atmosfera magica ed a volte surreale. Una notazione assai poetica è il paragone tra il cielo della terra e quello del Mondo magico definito come il cielo innaturale dove le stelle vengono ritagliate.
Originali trovate, per un fumetto incentrato totalmente su un mondo magico, sono piccole caratteristiche che danno un senso di solennità alla storia, come ad esempio la presenza del castello del re degli Orchi sotto quello del castello reale. 
La principale distinzione tra umani e maghi è l'avere un solo cuore. Gli umani possono generare migliaia di sentimenti, mentre i maghi hanno in possesso un solo cuore che donano, letteralmente, alla persona amata, e nel caso del tradimento pena la morte.
Un'altra regola adiacente alla questione dei cuori è quella dell'impossibilità per un mago/strega di innamorarsi di un umano, pena questa volta, della trasformazione in famiglio o del vagare per l'eternità nell'oscurità.
Trovate innovative sono presenti nella -costruzione della bacchetta- in quanto i maghi devono inizialmente acquistare un bastoncino di legno e successivamente tutti gli accessori che compongono poi poteri che il mago esibisce.
La struttura della trama, come da solito copione, si conclude con una guerra tra fazioni, ed il lieto fine.

Trama: Chocola Meilleur e Vanilla Mieux sono le candidate al trono scelte ed inviate sulla terra per la loro conquista dei cuori. 
Chocola è di carattere forte, estroverso, caparbio ed arrogante mentre Vanilla il suo totale opposto, timida, impacciata e lagnona. A queste si affiancheranno personaggi simpatici ed interessanti tutti ben caratterizzati, come la classe delle ragazze, Rockin' Robin, il mentore delle ragazze, Pierre, il principe degli Orchi, Houx e Saule i cavalieri delle due, i famigli Duke di Chocola e Blanca di Vanilla, la regina Candy madre di Vanilla, le diverse figure del parlamento ed i personaggi magici che via via si vanno ad intrecciare nella vicenda.
Entrambe le protagoniste affrontano una crescita personale ed un abbandono di paure infantili o problematiche relative al passato o collegati ad altri personaggi. Scoprono il mondo dei sentimenti, scoprendo come anche il loro solo cuore nonostante sia fragile abbia grandi poteri. Chocola apprende l'arte del -ringraziamento- e della riconoscenza a chi ci vuol bene, mentre Vanilla dopo un drastico cambio di carattere, ritornerà sé stessa affrontando le proprie insicurezze caratteriali attraverso la forza ed il coraggio. E così molte trasformazioni anche ai personaggi che ruotano attorno alle ragazze.
Sotto il punto di vista di trama, questa si presenta molto semplice ed ordinaria, ma capace comunque di prendere il lettore e di accompagnarlo in quello che è l'universo del Mondo magico e le vicende sentimentali di Chocola e successivamente quasi come ripiego, di Vanilla.
Personaggi che ricalcano bene stereotipi preimpostati del genere shojo infantile ma che risalta poi con leggere sfumature di tematiche ben più serie e complesse che non danno la piena lettura a lettrici/lettori più piccoli ma che molto probabilmente, era stato pensato per un target minore , ma che è stato ben goduto sia dai fan adulti della Anno che dagli estimatori della serie.

Paragone con l'anime: 
un leggero paragone con l'anime è dovuto, in quanto la serie animata perde completamente sia mordente che ambientazione magica rispetto al manga. Le vicende sono arricchite da episodi alquanto inutili e storicamente fermi e l'atmosfera di complesso, quasi filosofico (pur sempre spiccio) e ricercato vanno a smarrirsi in una grafica scadente ed umile. Nell'anime c'è un'accentuazione del personaggio di Vanilla rispetto al manga che non arricchisce, comunque, la storia.

Disegno:
Lo stile della Anno, muta sotto la forma tipica ed appariscente del genere shojo-majocco, con sfondi sfarzosi e luccicanti, stellati e luminosi. I personaggi femminili diventano più deformed del solito e c'è un'attenzione maggiore sia agli abiti che alle ambientazioni, quasi questi veri protagonisti. Ricercatissimi ed originali. Ogni orco presenta uno stile diverso, come ogni mago e strega. I paesaggi variano dal paese Ville Viole, tipico villaggio tradizionale irlandese, a foreste e deserti di cacao, per poi passare alla stupenda ambientazione macabra del palazzo del re degli Orchi a quello delle foreste. 
La Anno da sia prova di competenza tecnica, che volendo poteva essere discutibile in altre opere più -mature-, e di flessibilità dello stile di disegno, andando a rappresentare un totale differente modo grafico di genere. 
C'è un eccessivo uso dei retini, sopratutto per le particolari immagini e particolari materiali degli oggetti, nonostante le tavole siano luminose sopratutto dalla presenza del bianco del foglio.
Tutto questo luccichio shogieggiante è differente da quello degli altri majokko in quanto non sono presenti sfumeggianti effetti di luce o palle luminose ma nuvolette ben definite e stelle... Tantissime stelle! Ed ogni particolare, veramente ogni, è definito con maniacale cura. 
Uno stile che ben si adatta alla storia baroccheggiante.

Edizione italiana:
l'opera è edita dalla Star Comics che dona un'edizione standard da edicola al prezzo tipico di 4,20. Un'edizione normale che volendo pecca nella trasposizione b/n delle tavole a colori, curiose e simpatiche.

Impressioni personali:
Non mi è mai interessato il genere ma data l'affezione a Mojoko Anno e la mira di conoscerla collezionando le sue opere mi hanno riportata a questo genere, che non rifiuto ma accantono. 
L'ho trovata una gentile novità nel panorama del noioso e banale mondo del majokko anche e sopratutto -contemporaneo- non quello delle innovazioni di genere ma quello dei prosecutori del genere che ormai non sanno più che inventarsi. 
La storia sarei ben indecisa a quale target consigliarla, sicuramente ad un target femminile e magari adolescenziale, nonostante è un'opera ben godibile a tutti che per i temi e lo sfavillante stile grafico può non piacere ai molti. 
Come sopra detto le tematiche di polemica sono piuttosto, più che sottili, leggere che forse sarebbero poco notate da un lettore più piccolo ed incantato e che magari una "profonda" lettura ed al contempo infantile sia data solo ad un lettore più grande.
Nonostante ciò, è pur sempre una storia dalla morale borghese e positivista che sicuramente farà sorridere più che riflettere.


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Lucy

Volumi letti: 8/8 --- Voto 9
La trama è incentrata sulla storia di Chocola e Vanilla che imparano a vivere nel mondo degli umani, scoprendo i vari tipi di sentimenti e superando gli ostacoli presenti nel corso del cammino.
Un manga davvero stupendo dall'inizio alla fine. I disegni dettagliati rendono la storia più dinamica e sono anche diversi dai soliti, più originali. La protagonista è piena di vitalità, coraggiosa e ottimista ma non troppo stereotipata. Ogni singolo personaggio è ben caratterizzato e il finale è del tutto inaspettato, in più non costa molto e anche le copertine finalmente un po' diverse giocano in suo favore.

Ho dato un voto molto alto a questo manga perché è uno dei pochi maho shoujo che, pur essendo abbastanza breve è riuscito a sviluppare molto bene sia la storia che i personaggi.
La storia comincia in modo un po' lento ma questo perché il lettore deve ambientarsi e capire bene la fase iniziale che ovviamente è quella fondamentale. Con lo scorrere dei volumi la storia si fa sempre più intrigante e l'aggiunta di scenette comiche aumenta la scorrevolezza della lettura.
Inoltre i personaggi sono molto ben caratterizzati, sia per carattere che per la loro relativa storia e questo vale non solo per le protagoniste ma anche per molte altre persone che conosceranno nel corso della loro avventura.
L'ultimo volume è il fulcro della storia dove si amalgamo scene inaspettate, divertenti, tragiche e amabili. Con l'ultimo volume ci si affeziona tantissimo ai personaggi e i disegni di Moyoko Anno sono originali e dettagliati e conquistano non poco il lettore.


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milky156

Volumi letti: 8/8 --- Voto 7
Sugar Sugar Rune è un manga prettamente shojo. Le protagoniste, due simpatiche e carinissime streghette, si contenderanno il trono e vincerà chi sottrarrà più cristalli del cuore ai ragazzi umani. La storia è abbastanza interessante e il disegno è quello tipico di questo genere. Il manga è decisamente diverso dall'anime, anche per quanto riguarda il disegno. Non mi ha entusiasmato più di tanto, anche perché in alcune parti troppo scontato, ma è comunque una "lettura" scorrevole. La fine non è stata niente male per com'è la trama.
Questi sono i motivi per cui Sugar Sugar Rune merita il mio sette.


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SilverKiria

Volumi letti: 8/8 --- Voto 10
Sugar Sugar Rune è un manga stupendo a mio parere. L'ho comprato perché da piccola vedevo l'anime, e mi aveva incuriosito molto. Il tratto dell'autrice è meraviglioso, pieno di particolari e originale: è uno dei pochi manga che ho letto in cui le protagoniste cambiamo molto spesso pettinatura e abbigliamento, il che alza il voto. I disegni sono spettacolari e la storia è veramente ben strutturata. Chi ha letto la fine può capire quanto sia meraviglioso, una finale secondo me giusto ed equo, <b>Attenzione spoiler</b> io adoro Chocola e Pierre. <b>Fine spoiler</b>
All'inizio l'ho letto con un po' di delusione, in quanto i primi volumi non brillano certo per la storia, che invece coinvolge davvero tantissimo a partire dal 4-5 volume. Lo consiglio a tutti, un manga diverso dagli altri.
Voto 10 per un manga che sicuramente è tra i miei preferiti.


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Melody078

Volumi letti: 7/8 --- Voto 8
Mi è piaciuto! Finalmente uno shoujo diverso dagli altri. I disegni sono abbastanza originali e tendenti al kawaii. Molto lolita lo stile delle due streghette, Chocolate e Vanilla.
Devo dire che mi ha emozionato, non credevo davvero che questo manga fosse valido, anche perché ero abbastanza prevenuta al riguardo, lo pensavo un manga per bambine più che altro ed invece mi ha sorpreso.
La storia all'inizio sembra fondamentalmente semplice ma poi, mano a mano che si va avanti a leggere, si sviluppa in modi originali ed impensabili.

Chocolate e Vanilla sono due aspiranti al trono del Paese della magia che si trasferiscono sulla Terra per conquistare cristalli, che altri non sono che i sentimenti degli umani che si materializzano sotto forma di gemme di colori differenti a seconda del sentimento che la persona prova. Ogni cristallo conquistato regala loro dei punti e la streghetta che ne otterrà di più diventerà la futura regina. Le due ragazze sono amiche da sempre e niente sembra poter scalfire la loro duratura amicizia, nemmeno il carattere diametralmente opposto che nel corso della lettura viene a galla. Chocolate è molto forte, arrogante e schietta. Ha paura di poche cose e riesce a stringere amicizie senza difficoltà. Al contrario, Vanilla, estremamente timida, riservata e forse troppo educata, non trova semplice fare amicizia.
Da qui iniziano le loro avventure, dapprima molto simpatiche e leggere, ma piano piano i sentimenti delle due ragazzine diventano più maturi e vibranti e gli ostacoli per arrivare al trono si moltiplicano esponenzialmente fino ad arrivare ad una sorta di fusione delle due ragazze che si ritrovano ad avere caratteri più simili di quanto inizialmente sospettassero.

Lo consiglio se come me amate il romanticismo, se adorate i batticuori e qualche lacrimuccia leggetelo, ne varrà la pena, almeno per me ne è valsa davvero e sono contenta di non aver lasciato che il mio essere prevenuta mi abbia fermato dal comprarlo.


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Midori-chan

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
Avevo iniziato a guardare l'anime di Sugar Sugar Rune in tv, e non mi era piaciuto. Però mi dava l'impressione che, togliendo censure e infantilizzazioni varie, la serie in realtà fosse interessante.
La trama del manga è discretamente originale per essere un majokko, genere che non mi esalta particolarmente.
I disegni mi sono piaciuti tantissimo (uno dei motivi principali dell'acquisto), sono semplici e spesso gli sfondi non sono nemmeno presenti, però l'autrice si è concentrata sulle espressioni dei personaggi, che trasmettono la loro personalità e le loro emozioni.
La storia mette allegria. Anche temi importanti quali l'amicizia, il tradimento, l'amore, sono presentati in modo semplice e schietto, emozionando senza cadere nel melodramma.
Un manga decisamente consigliato a chi cerca una storia non troppo impegnata, ma neanche troppo banale.


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Hikari_chan

Volumi letti: 8/8 --- Voto 7
Ho comprato questo manga perché avevo sentito parlar bene dell'anime ed inoltre... si, di tanto in tanto ho il "ritorno all'infanzia" e mi viene voglia di leggere majokko.
In ogni caso, i primi volumi non mi sono piaciuti più di tanto, e stavo pensando di interrompere la serie però, ad un certo punto la trama ha iniziato a diventare più interessante, e ogni volume mi prendeva sempre di più.
Il finale è un po' scontato, e mi sarei aspettata qualcosa di più, anche se è sempre meglio della fine dell'anime... ah si, mi raccomando, se leggete il manga non guardate l'anime: con le varie censure e in "bambinizzaggio" è veramente infantile... per non aggiungere altro.

I disegni all'inizio non mi piacevano particolarmente, ma andando avanti mi sono abituata al tratto della Anno. Alla fine è un bel manga, da sette e mezzo, forse anche 8, ma potrebbe piacere solo agli amanti del genere, in ogni caso per il genere majokko è abbastanza maturo e carino, meglio di tanta altra roba.


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shigeta

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
Avendo visto sia il manga che l'anime posso confermare che il manga è di gran lunga superiore.. L'anime tende a banalizzare la storia, e taglia degli elementi interessanti ed importanti.. Il manga, invece, nonostante appartenga al genere majokko, l'ho trovato molto più maturo, e molto piacevole alla lettura..
I disegni li trovo eccelsi e originali, la caratterizzazione dei personaggi è accurata, l'autrice mette in gran risalto la contrapposizione del carattere delle due protagoniste: Chocola e Vanilla.
Posso dire che Moyoco Anno è da considerare una delle più innovative autrici di manga degli ultimi anni.. Le sue opere riescono ad affrontare tematiche assai diverse, e riesce a trattare con bravura diversi generi..


chocola kato

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chocola kato

Volumi letti: 7/8 --- Voto 10
La differenza tra anime e manga è grande: nel manga la storia d'amore tra Pierre e Chocola è più matura, mentre nell'anime è infantile. Comunque è stupendo ed i disegni sono belli, peccato che siano in bianco e nero, se fossero stati a colori sarebbe stato magnifico.
L'autrice per alcuni personaggi ha preso spunti da altri anime... come l'unicorno di Helios ed i cristalli del cuore da Sailor Moon oppure i capelli di Woalfol da Doremì.
Comunque è bello, mi ha preso dal primo al settimo numero, ora mi manca l'ultimo e non vedo l'ora di leggerlo...

Kagome'96

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Kagome'96

Volumi letti: 3/8 --- Voto 10
Ho iniziato a leggerlo dal n°2 ma mi è piaciuto subito, forse perché mi piaceva anche l'anime e la storia è avvincente. Comunque i miei personaggi preferiti sono Chocola e Pierre perchè Pierre è molto affascinante e Chocola è carina(secondo il mio punto di vista). Inoltre è simpatica ed è un'amica di cui ti puoi fidare ma soprattutto la storia tra Chocola e Pierre è molto bella e romantica sia nel manga che nell'anime.

Meander

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Meander

Volumi letti: 2/8 --- Voto 9
L'anime mi era piaciuto moltissimo, perchè ho notato la capacità di emozionare anche se le avventure sono semplici, ma non propriamente banali. D'altronde è una serie animata per bambini, e riuscire a tornare bambini attraverso questo anime è stato fantastico. Emoziona con dolcezza e finti colpi di scena in cui ti dici "sì, avevo ragione, io lo sapevo!". Sono quelle cose che fanno sorridere, a mio parere, quella capacità di farti tornare al mondo infantile. Il manga è splendido, mi ha colpito la fedeltà dell'anime, quando ho visto i disegni originali. Le emozioni sui visi dei personaggi, la cura dell'abbigliamento e delle acconciature sono splendide e talvolta superano egregiamente quelle della rappresentazione animata. La trama a suo modo è classica ed innovativa, dopotutto se non si conoscesse lo scopo delle due streghette in seguito ad una presa visione della trama il fatto di rubare i cristalli dei sentimenti agli umani non risulterebbe propriamente buono o classico. L'allegria di questa saga è assoluta, fa passare momenti piacevoli e piccoli batticuori assolutamente infantili, ma per questo belli perchè decisamente genuini. Accidenti quale ragazza non vorrebbe essere Chocola in certi momenti? Inoltre il mondo della magia che ci presenta Moyoco Anno è innovativo e completamente diverso da quello stereotipato degli ultimi anni in qualsivoglia tipo di rappresentazione. Nel mondo di Chocola essere aggressivi, schietti e minacciosi è assolutamente naturale. C'è qualcosa di affascinante in tutto questo, che si corona nell'atteggiamento singolare della streghetta, dopotutto. Unica delusione sono le traduzioni italiane delle espressioni francesi, tendenzialmente imprecise.

Gackt

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Gackt

Volumi letti: 1/8 --- Voto 7
Mi sono deciso a comprare il primo volume dato che mi era piaciuto molto l'anime. Non aspettatevi un capolavoro, è la classica serie majokko, ma è ottima per passare un po di tempo in allegria. Le avventure saranno anche banali, ma riescono ad emozionare con la loro semplicità. Ottimo per chi non cerca niente di troppo complicato, ma vuole semplicemente passare un po di tempo.

misa-misa

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misa-misa

Volumi letti: 2/8 --- Voto 8
Devo dire che Sugar Sugar Rune è stato il primo shoujo che mi è veramente piaciuto. I disegni, creati da Moyoco Anno sono curatissimi e molto originali, senza alcuna traccia di plagio. Ho seguito anche l'anime, ma il manga è in assoluto il migliore! Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la cura che ho notato nelle acconciature e nell'abbigliamento dei personaggi. Quindi consiglio a chi non conoscesse l'anime o l'avesse visto ma senza soddisfazione di provare a leggersi il manga, che invece è più serio in un certo senso, ma comunque molto più interessante.