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Marco Onizuka

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Ho acquistato e letto i quattro volumi: leggendo il primo volume c'erano tutti i presupposti per un capolavoro, per un manga da 10/10, ma purtroppo con il passare dei volumi secondo me è stata messa troppa carne al fuoco, così tanta che alla fine la storia è diventata confusionaria. C'erano alcune idee che se sviluppate adeguatamente potevano rendere migliore questo manga da cui mi aspettavo tantissimo, invece l'autore ha preferito infarcire la storia di informazioni, di nuovi elementi, e molti di questi si sono persi per strada, sono rimasti irrisolti o non sono stati approfonditi come mi aspettavo. I disegni sono incantevoli, invece, i dialoghi sono "quasi filosofici" come c'è scritto sul retro della copertina, però a volte mi sono sembrati un po' troppo generici e approssimativi, a volte slegati dal contesto. Ce ne sono stati alcuni che mi hanno dato l'impressione di voler comunicare tanto, ma senza riuscirci, mentre altri mi hanno colpito. In definitiva mi trovo costretto a dargli un 7, mi aspettavo di tutto da questo manga, dato che volevo leggerlo da un anno o forse di più, ma non che mi deludesse. Solitamente acquisto manga di un certo tipo, serie che trasmettono qualcosa di intenso, di profondo, eppure questo manga secondo me non riesce a trasmettere appieno ciò che vorrebbe, anche perché forse il tema trattato è difficile da gestire.


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imedith

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
L'aspetto che più colpisce nel manga sono di certo i disegni, con pochissimo uso di retini e tinte dai chiaroscuri davvero forti. Il nero è spesso così pesante da catturare interamente la scena, in un ottimo connubio con il tema della storia e le sue emozioni portanti. Astral project è un manga singolare e adulto che attraversa temi esistenziali e paranormali. Ha un ritmo piuttosto lento, e sono i dialoghi innanzitutto a scandire la storia: le riflessioni sull'essere, forma ed essenza, luce e ombra, accompagnano inevitabilmente tutto il mistero in cui il protagonista si ritrova avvolto. Il richiamo anche esplicito al surrealismo non è un caso, perché quest'opera si colloca perfettamente in quel panorama onirico e visionario che vuole essere però metafora della realtà.

Io non ho apprezzato molto questo manga, perché di tutti quei bei discorsi mi è rimasto in realtà poco o niente al termine della lettura. L'ho trovata lenta, pesante, troppo filosofica. Tuttavia so bene che gli appassionati del genere lo troveranno probabilmente un capolavoro.
I disegni e le ambientazioni sono anche belli, per carità, la trama non è male, ma per i miei gusti manca troppo di mordente, è talmente ripiegato sull'introspezione e il soprannaturale che l'ho mal sopportato. Non sono stata in grado di cogliere messaggi significativi, sarà perché sono una persona piuttosto concreta e preferisco i fatti ai viaggi mentali e alle parole che, pur se dense di significato, rimangono completamente slegate dall'azione, da atti pratici. Così i dialoghi che si trasformano in lunghi monologhi filosofici non sono di certo il mio forte, specie se sto leggendo un fumetto, non un trattato, e mi aspetto quindi tutt'altro tipo di ritmo e di coinvolgimento nella storia. Non sono, sia chiaro, fra coloro che leggono manga solo per svagarsi e divertirsi e che li vogliono "leggeri", anzi, traggo soddisfazione dalla lettura solo nel momento in cui mi trasmette qualcosa di importante a livello di sensazioni o riflessioni. Tuttavia, ritengo che ci siano forme più o meno adatte di espressione e comunicazione in funzione di certi messaggi, e in questo caso specifico il fumetto a mio avviso non è stata una scelta felice, perché le immagini qui appaiono come un contorno di qualcosa, e non coprotagoniste come dovrebbe essere.

In quanto ai contenuti non mi esprimo, non ne sono proprio in grado, perché mi hanno trasmesso zero anche se sembravano pomposi e ricercati tanto da voler esprimere dieci. Sarò tarda io, o forse ho proprio il rifiuto per questo genere di letture.

Conclusioni: avevo letto "il mondo di coo", anche quello di stampo surrealista, e neanche quello mi era piaciuto, ma lì almeno vedevo un senso nell'uso delle immagini e nella scelta del mezzo-fumetto, che in questo manga invece a mio avviso si perde completamente. A me Astral Project non ha lasciato nulla perché non sono riuscita ad immedesimarmi nei discorsi e nella storia, ma probabilmente chi ama il genere "viaggi mentali infiniti" lo apprezzerà di certo molto più di me, che amo stili più "tangibili".


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TheRolandDeschain

Volumi letti: 5/4 --- Voto 6
Opera abbastanza atipica, Astral Project si presenta esteticamente nella solita ottima edizione Jpop, qualità della carta ottima e prezzo ragionevole per cinque volumi con sovracoperta.
Il leitmotiv della serie è la possibilità del fenomeno definito come "esperienza extracorporea" da parte del protagonista di nome Masahiko, un accompagnatore di squillo di lusso che apprende a bruciapelo della morte di sua sorella minore Asami. Tra gli effetti personali della ragazza il protagonista scopre un compact disc di musica jazz il cui autore è il sassofonista Albert Ayler che al solo ascolto proietta l'uditore fuori dal proprio corpo in quella che viene definita una piena esperienza extracorporea intesa come la fuoriuscita dal guscio umano della propria coscienza/anima/spirito. Il manga è incentrato sulla domanda deontologica, etica e ontologica di tali esperienze extracorporee a cui strizza l'occhio anche un flebile abbozzo di una teoria del complotto mai pienamente risolta.
E' proprio questo poi il problema del manga: i due autori battono molteplici sentieri, mettono troppa carne al fuoco e tracciano innumerevoli spunti di lettura dell'opera che però non trovano tematizzazione.
Uno spunto così interessante avrebbe richiesto almeno il doppio dei numeri di cui consta l'opera: tutti i dubbi si trovano irrisolti in sentieri interrotti e persino nel finale non viene rispettata nemmeno la più semplice delle chiavi di lettura dell'opera riguardante il futuro del protagonista e dei suoi compagni di "volo" extracorporeo.
Certamente un plauso all'idea che anima la serie, ai disegni affatto male ma la confusione tematica è distintiva di questo manga.


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Nimwen

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Masahiko Kogure è un ragazzo che lavora come autista per prostitute e conduce un'esistenza monotona e senza stimoli. Un giorno riceve una telefonata che gli dà una triste notizia: sua sorella Asami si è suicidata per cause sconosciute. Entrato nella camera della sorella prende dallo stereo il cd che lei stava ascoltando e lo ascolta a sua volta. E' un album inedito di un sassofonista statunitense, Albert Ayler. All'improvviso Masahiko esce dal proprio corpo sotto forma di proiezione astrale e si rende conto di esserci riuscito proprio sentendo l'esecuzione del musicista jazz. E se Asami avesse avuto la stessa esperienza e non fosse più rientrata nella sua forma corporea? In questo caso, se gli avesse forse lasciato un messaggio con il cd? Masahiko inizia ad indagare sulla morte della sorella e continua ad uscire dal proprio corpo compiendo veri e propri viaggi astrali.

Il fenomeno delle esperienze extracorporee non è pura fantascienza, ma è studiato anche in campo scientifico e in parapsicologia. Ha le sue origini nel vedismo e nel buddismo ed esistono veri e propri esercizi yoga volti al raggiungimento del piano astrale, un mondo a cui si può arrivare solo con una proiezione astrale del proprio corpo. L'esistenza oggettiva di questi "viaggi" non è dimostrata scientificamente, ma rimane un argomento di estremo interesse, come è dimostrato in questo manga davvero avvincente, dove ogni piccolo dettaglio è curato con la massima attenzione. Le scene notturne sono preponderanti nell'ambientazione e i giochi di chiaro-scuri e le ombre dei disegni rendono molto bene l'inquietudine della realtà e l'essere onirico dei viaggi astrali.

La narrazione prosegue incalzante nei quattro volumi e tutti i personaggi hanno il loro ruolo e la loro storia definiti e curati. Il protagonista, un anti-eroe solitario, a volte apatico, che vive in un mondo che gli è indifferente, è alla ricerca di un qualcosa di nuovo, di una verità che gli cambi l'esistenza. Saranno gli incontri con altre proiezioni astrali a dare una scossa alla sua vita: Zampanò, un anziano vagabondo che nel mondo astrale è una sorta di guru, sua figlia Misa, una giovane ragazza piena di vitalità, che lui incontrerà per la prima volta in uno dei suoi viaggi perchè sulla sua stessa lunghezza d'onda, Melmoso, un essere mostruoso la cui proiezione ha avuto origine da un piccolo modellino creato da un otaku e un uomo dai tratti grotteschi, staccatosi da un'illustrazione del pittore Francis Bacon. Masahiko si interrogherà sul valore della vita in una società ormai omologata in cui depressione, alienazione e perdita di contatto con la realtà sono materia di una forte denuncia da parte del disegnatore Syuji Takeya e dello sceneggiatore Marginal, pseudonimo di Garon Tsuchiya. Il mondo astrale sembrerebbe meglio di quello reale per Masahiko, ma i nuovi rapporti relazionali che riesce ad instaurare, le rivelazioni delle proiezioni astrali e l'amore per la sorella scomparsa riusciranno a farlo uscire dalla morsa dell'inerzia e a fargli provare finalmente sentimenti vivi e autentici.

La trama anche se semplice è impreziosita da riferimenti artistici che coprono molti ambiti della cultura internazionale del '900, dall'arte con Francis Bacon, pittore irlandese, al cinema con una citazione da "La strada", film di Federico Fellini (il nome di Zampanò), e infine alla musica con il jazz di Albert Ayler.
Il manga è una piccola opera d'arte, ma è consigliato alla lettura di un pubblico maturo e fortemente interessato non tanto alla vicenda, quanto piuttosto alle tematiche filosofiche, sociali e anche politiche (il titolo "Astral Project" deriverebbe da un progetto top secret del governo statunitense) che vengono affrontate.
L'edizione JPop è molto curata con volumetti con sovracoperta e un prezzo direi accettabile.


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Jak89

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
La proiezione astrale è un fenomeno tutt'ora studiato dagli scienziati che consiste nella capacità dell'uomo di "separarsi" dal proprio corpo in determinate situazioni, ad esempio in punto di morte o in particolari stati di coscienza ecc. Questo fenomeno estremamente interessante diviene il tema centrale in Astral Project, opera fumettistica giapponese dei mangaka Marginal e Syuji Takeya.
Masahiko è un ragazzo che trascorre pacatamente la sua piatta esistenza lavorando come autista per prostitute per conto di una gang mafiosa giapponese; la morte della sorella e il ritrovamento di un CD di musica jazz a casa di lei lo condurranno in un viaggio spirituale,sorprendente ed inatteso.

Astral Project è indubbiamente un manga curatissimo, tanto nei disegni (non troppo dettagliati ma comunque ben attinenti al delicato plot) quanto nella storia, che rievoca molti aspetti e temi della realtà scientifica e politica. La narrazione, com'è possibile constatare durante la lettura, ha un che di magico: Astral Poject è un manga fatto di silenzi, anzi, più che altro di sguardi intensi, alternati a dialoghi altrettanto intensi e spesso e volentieri filosoficamente complicati, per questi motivi ritengo sia un fumetto estremamente maturo e credo facilmente apprezzabile per i messaggi che riesce a trasmettere nel suo complesso.
Astral Project è a mio avviso bellissimo, mai letto finora un manga così profondo, sorprendente, eloquente, delicato (ma non eccesivamente sdolcinato) come questo.

Per quanto concerne l'edizione non ho nulla da dire: 5,90 euro a volumetto sono appropriati per questo manga eccellente, impreziosito peraltro dalla sovraccopertina e dalla rilegatura robusta tipiche delle edizioni della buona casa editrice J-Pop.

Storia:10 Disegni:10 Qualità/Prezzo:9


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Nyx

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Masahiko è un giovane di bell'aspetto che vive a Tokyo, lontano dalla famiglia, e si mantiene con un mestiere "particolare". Infatti fa da autista per squillo di lusso gestite da una non ben precisata associazione criminale, ma tutto sommato il lavoro del ragazzo è relativamente "pulito" e tranquillo, deve solo fare da autista e attendere che le ragazze siano arrivate a destinazione, successivamente saranno loro stesse a comunicargli se la situazione è "ok" e l'eventuale ora del rientro. Saltuariamente si sofferma a discutere con loro, e molte provano anche un discreto interesse per lui, che tuttavia sembra essere lontano anni luce da pensieri di carattere sessuale, è in qualche modo freddo e distaccato pur non venendo meno mai alla sua natura educata e disponibile.

La routine di Masahiko viene spezzata da una telefonata che gli annuncia la morte della sorella. Tornato a casa e rovistando tra le cose che le appartenevano entra in possesso di un CD musicale a lei molto caro, ascoltando il quale il giovane si troverà a vivere un'esperienza del tutto fuori dal comune: catapultato in un mondo a metà strada tra realtà e spiritualità, il suo corpo reale cade in un sonno profondo mentre una proiezione "astrale" del suo corpo si stacca da esso e riesce a vagare in questa inquietante dimensione parallela. Cosa significherà mai tutto ciò? Nel suo primo viaggio gli appare subito una ragazza con la quale scambia poche parole prima di scomparire. È il solo ad essere capace di vivere questo fenomeno o troverà qualcun altro con cui condividere questa particolare esperienza? Masahiko andrà in cerca di risposte riguardanti anche la misteriosa morte della sorella.

Queste le ottime premesse per un'opera che dava l'impressione di poter essere parecchio interessante, profonda, nonché originale, tuttavia le vicende diventeranno man mano sin troppo assurde, tediose e caotiche. Già dal secondo volumetto il manga ha cominciato a darmi un certo senso di spaesamento e di noia, quando nel contesto viene inserita anche la "solita" misteriosa associazione governativa con chissà quali secondi fini è stato dato il colpo di grazia a quest'opera, le cui idee di partenza, se meglio sfruttate, avevano tutte le carte in regola per dar vita a qualcosa di qualità superiore.
Mi ha annoiato e in quindi deluso.

L'edizione è munita di sovraccopertina, con volumetti di notevole spessore, ben rilegata, il tratto delle tavole appare pulito e piacevole, ma di tanto in tanto sembra essere troppo "ruvido" e poco dettagliato.


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Altriem

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Manga stupendo! Davvero un'opera d'arte! Il tratto è strano, il che va a braccetto con una trama elaborata e fuori da ogni immaginazione, più o meno. L'idea di base è geniale e le vicende che accadono non sono scontate, anzi! È un'opera che rapisce e che fa pensare. Il finale è molto bello, però non sto a raccontarlo per evitare spoiler. Però ci sono momenti in cui l'autore si ferma a narrare, o per lo meno cosi sembrerebbe. Incomincia a parlare della società moderna, dei suoi problemi e dei suoi difetti. È un'opera molto attuale, in grado di far pensare. Inizialmente parte come una storia fantascientifica o surreale come ce ne potrebbero essere tante, ma proseguendo si capisce la profondità di certi pensieri. Davvero un'opera da leggere, mi ha un po' ricordato Lain, anche se non so perché!


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Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Astral Project è un’idea originale di Marginal, che altri non è che uno pseudonimo dell’autore di Old Boy, il manga dal quale è stato tratto un film osannato da Tarantino, espressa su carta dall’abile matita di Syuji Takeya ed è stata una combinazione riuscita, lo stile mutevole dei disegni si fonde perfettamente con la trama vagante e multi direzionale intrecciata da Marginal, in un’opera che unisce gli argomenti più disparati.

Durante una festa Masahiko riceve una telefonata, scopre così che sua sorella si è suicidata. In una vita sempre più triste e monotona arriva un’ulteriore colpo ad infierire sulla mente di Masahiko, che non ha più punti stabili in cui credere, ritrovandosi così a vivere apaticamente, quasi come un’automa, finché non decide di ascoltare il CD trovato dentro lo stereo della sorella e niente sarà più uguale. Dopo poco si ritrova proiettato all’esterno del suo corpo fisico e, dopo lo spavento iniziale, comincia a sperimentare le abilità che possiede in questo particolare stato e arriva ad una conclusione: sua sorella potrebbe non essere più tornata nel suo corpo. Parte così un’indagine personale che nasconde un intrigo dalla portata internazionale.
Come trama potrebbe non dire molto, ma è per come è costruito il tutto che funziona: capitoli avvincenti che continuano a spaziare tra la storia personale di Masahiko, quella della sorella, quelle dei personaggi secondari e quella sulla verità dell’Astral Project e del CD. Un’incredibile numero di storie che si sviluppano linearmente e accuratamente rivelandoci ogni cosa con abile maestria narrativa.

Il tratto spesso e spigoloso di Takeya rimarrà invariato, ma lo stile invece è mutevole, in ogni capitolo ci sarà una linea guida principale ed in base a quello i disegni varieranno, in quelli dedicati alle indagini terrene ci saranno tavole per lo più pulite da retini e neri, nei viaggi extracorporei vedremo capelli filanti, morbidi e in genere forme più morbide ed artistiche con spettacolari giochi di prospettiva. Gli unici punti in comune sono l’ottima impostazione delle tavole, le bellissime ombreggiature e epici giochi di chiaroscuro nelle scene notture.
L’edizione J-Pop è ottima, sovraccoperta, rilegatura resistente e soprattutto carta bianca molto spessa, senza le minime trasparenze, per quattro volumetti corposi e solidi che superano le 220 pagine ad un prezzo ragionevole.

La cosa più bella di quest’opera sono i campi che andrà a toccare, si partirà da piccoli pareri sul Jazz a più approfondite considerazioni sulla teoria evoluzionistica umana, fino ad un’eventuale collasso globale, non risparmiandosi di tanto in tanto citazioni a “La Strada” di Fellini, raggiungendo climax quasi filosofici che non appesantiranno di molto la lettura.
Un manga consigliato a chiunque cerchi una lettura impegnativa e pragmatica, da non prendere assolutamente alla leggera.


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melmoso

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Consiglio a tutti di prendere in considerazione questa grande opera e di lasciarvi trasportare da essa. Si tratta di un manga composto da 4 volumetti che sicuramente vi stupirà, vi farà riflettere sui temi della vita, vi colpirà e vi condurrà in un viaggio e in un percorso introspettivo accompagnando il protagonista. A mio parere non dovete assolutamente fermarvi al primo volumetto o valutare superficialmente la trama di per se molto semplice: la morte della sorella del protagonista. Essa fa da filo conduttore e da pretesto per poter scavare dentro al protagonista e più in generale nelle persone e nella società in cui viviamo. Senza lasciarvi di proposito troppe informazioni che possano rovinarvi la lettura, voglio dirvi che questo manga lascia il segno perché una volta finito lo vorrete rileggere. Credo che questa caratteristica sia propria solo di opere di un certo tipo.
Lo consiglio a tutti coloro che si sono lasciati incuriosire dalle copertine, dalla trama, e dalle tematiche, non ne rimarranno di certo delusi.



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Onnivoro88

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Il manga che mi appresto a recensire non è un manga comune. La storia, i personaggi, i dialoghi, l'edizione... ogni aspetto è ai livelli più alti. L'unica pecca che posso riscontrare sta nella scelta di concludere il manga in un certo modo. Sembrano esserci i propositi per una continuazione. Eppure se così non sarà, qualche punto sembra essere irrisolto, o comunque non giunto a una giusta conclusione. Ma soprassedendo su ciò, il manga è eccellente e merita di essere letto da tutti, meglio se dotati di una certa maturità e sensibilità critica verso la società odierna, dove molta gente comincia a confondere davvero la realtà con la finzione. E' incredibile, ma proprio due secondi fa ho letto un articolo su "Linus" di Febbraio che parla del carnevale (le maschere, la sua funzione nel medioevo ecc..), be', molto appropriato. L'autore si augurava che tutti ci facessimo un esame di coscienza e tornassimo a vivere con il proprio volto la vita che abbiamo abbandonato, spesso per vivere in realtà alternative, come le chat room, o il gioco Second Life, dove appunto ci "mascheriamo". Quindi ci si augurava che il carnevale potesse impadronirsi della sua funzione originale per lasciarci vivere il resto dell'anno come noi stessi. Il tema del manga è incentrato proprio su questo. Si affrontano riflessioni sul modo di vivere delle nuove generazioni, sempre più assorbiti da manga, anime, forum, videogiochi... Il "Quasi filosofico" del retro della copertina è realistico. Non sta esagerando la Jpop nel definirlo tale. Non è un manga per bambini in cerca di combattimenti, è un prodotto maturo, che pure affronta il metafisico, l'aldilà, che da ateo posso non condividere, ma è un modo per riflettere e far riflettere.
I disegni sono molto belli. Molto curata la parte "dark", quella notturna. Ho notato anche qualche imperfezione: in un riquadro vi è un doppione di un personaggio. Presumo che deve esserci stato un errore nel montaggio al pc dell'immagine, anche perché ad esempio le inquadrature dall'alto sono di spazi reali, cioè foto che successivamente vengono "manganizzate"; ombre non correttamente evidenziate. Errori facilmente evitabili con una semplice attenta lettura prima della stampa...

L'edizione Jpop è molto bella, con alcune immagini a colori, carta perfetta e sovracopertina.
Solo 4 numeri che vale la pena leggere e avere nella propria libreria. Io lo suggerirei come possibile regalo ad amico o amica a digiuno di manga.

Utente1594

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Utente1594

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
<i>”Un fumetto di qualità altissima, quasi filosofico, che ci porterà a indagare sulla vita, sulla morte e sul destino delle nostre anime”</i>
Così è scritto sul retro dell’albo di Astral Project.
<i>Quasi filosofico.</i>
Queste due paroline mi lasciarono perplesso. Cosa stavano a significare?
Avevo letto il primo volume e di filosofico c’avevo trovato ben poco; la storia è originale ed intrigante, il tratto maturo e alquanto singolare, ma di filosofico…?
Se ripenso a cosa mi balenò in testa dopo aver letto il primo volume mi scappa da ridere.
Non capivo; non capivo d’avere tra le mani un capolavoro.

La trama era semplice quanto delicata: bastava un nonnulla per farla precipitare nello scontato, in quel malefico buco nero meglio conosciuto come “Il Già Visto”; bastava un nonnulla per rendere tutta la sceneggiatura una storiella superficiale ed infantile; bastava un nonnulla per convincermi a fermare la serie.
Eppure così non è stato. Marginal, <i>già celebre per OLD BOY</i>, m’ha preso per la manina e con assoluta calma m’ha accompagnato fino alla fine del manga, per tutti e quattro i numeri.
Io non c’entravo niente, ero stato attratto dalla copertina, tutto qua... ma al mio interno scattò quella scintilla che raramente si fa viva, quella scintilla che ti fa amare un’opera fin dalla prima pagina, che ti costringe alla rilettura, ti rapisce momentaneamente e t’accoglie nel suo universo.
Ma perché?
Il disegno era, sì, bello; ma… non era quello… ciò che mi teneva con la faccia attaccata alle vignette era qualcos’altro.
Il che cosa lo capii soltanto al terzo volume.
La grandezza dei dialoghi, la bravura con cui Marginal distingue ogni singolo personaggio, dandogli una caratterizzazione eccellente sotto l’aspetto psicologico e comportamentale… ecco cosa m’accese la scintilla.

Il disegno, inusuale, di Syuji Takeya è originale; singolare nel rendere le ombre e con l’uso dei retini (l’ambientazione è resa realisticamente; alcune inquadrature dall’alto sono talmente d’impatto da inviare al lettore un senso di vertigini mai provato, fino ad ora, presso un manga), punto forte indiscusso della serie sono le scene notturne (di cui il titolo è pieno): qui il disegnatore dà il massimo con inquietanti giochi di luce ed ombre.

Il clima che si trova all’interno di questa opera è una via di mezzo tra <i>“Welcome To The N.H.K.”</i> (di cui condivide il delicato argomento, senza prenderne il tono demenziale e comico) e un’opera di Urasawa (intrighi fanta-politici differenziati, però, da una sottile linea psicologica e filosofica, affrontata con eccellente bravura).
La lettura scorre velocemente e… sì: porta realmente a riflettere su alcune tematiche importanti, quali: la vita, la morte e il valore del rapporto familiare.

Concludendo:
sì, questo è <i>un fumetto di qualità altissima</i> di cui consiglio vivamente la lettura, almeno per saggiare la bravura di questo sceneggiatore.
All’interno della serie troverete, inoltre, una perla rarissima: nell’ultimo volume lo spirito Melmoso, personaggio dell’opera, sarà protagonista del più grande, colossale e prestigioso monologo che abbia mai letto in un manga; arrivando, qualitativamente ai livelli di un saggio filosofico.

<i>Quasi filosofico</i> era scritto sul retro dell’albo...


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Darkarel

Volumi letti: 3/4 --- Voto 8
Parto con il dire che lo stile di disegno non è tra quelli che prediligo, e per questo motivo il fumetto parte soggettivamente svantaggiato e di conseguenza gli concedo "solo" un voto pari a 8.

Oggettivamente questo fumetto è molto interessante: non solo per le tavole dettagliate, i volti espressivi e i forti contrasti di luci ed ombre che sottolineano la storia e i sentimenti del protagonista, ma anche per una storia che si dipana lungo le pagine e allo stesso tempo si complica lasciando il lettore affascinato e incuriosito, tanto da invogliarlo a voltare ancora pagina, sino a comprare il volume successivo.

Una storia non solo di paranormale, ma anche di analisi del carattere dei personaggi, che affrontano difficoltà personali e uno sviluppo interiore oltre a situazioni quotidiane quali l'innamorarsi o il rimettere in piedi la propria vita dopo svariate sbandate.

Un manga interessante da leggere e seguire con attenzione al quale la JPOP, come sempre, ha dato un involucro e una qualità superiore per i materiali e la rilegatura.


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devilman

Volumi letti: 1/4 --- Voto 8
"Masahiko vive a Tokyo lavorando come autista per prostitute di lusso.
Una sera, riceve una telefonata improvvisa che gli annuncia la morte di sua sorella Asami. Recuperando qualche oggetto della sorella come ricordo, sceglie l'ultimo cd che la ragazza ha ascoltato, un cd di musica Jazz. Una volta a casa decide di ascoltare qualche brano e scopre che questi gli permette di separare il suo "corpo spirituale" dal corpo materiale.
Durante le sue esperienze extracorporee, Masahiko incontra persone e creature che sembrano conoscere la sua defunta sorella. Decide così di investigare sulla reale sorte della sorella: si è suicidata o ha preferito non ritornare nel suo corpo fisico?
A rendere il tutto ancora più intrigante è l'origine misteriosa del cd."
Ottime tavole fanno da cornice a una storia decisamente buona che, dato il numero dei volumi (4), dovrebbe svilupparsi in maniera veloce ed esaustiva.
Questo primo volume mantiene viva la curiosità del lettore che non può altro che auspicare una veloce uscita dei numeri successivi.