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Cecca93

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Ranma, fumetto ormai datato ma che non perde secondo me alcuna della sua attrattiva. Un fumetto semplicemente geniale, di un'autrice che, a quanto si può tranquillamente trovare scritto (sono un profano della storia del manga) è una vera e propria leggenda giapponese a tal punto da avere guadagnato il titolo di "regina dei manga". Leggendolo si capisce facilmente il perché.

Nonostante sia presentato come uno shonen lo definirei principalmente più come una commedia romantica a sfondo shonen. I combattimenti hanno il loro senso ma non sono pesanti e il manga non è incentrato sulla sfida in se. Ci sono diverse storie romantiche e questo lo rende un fumetto leggero e divertente nel quale l'umorismo e la genialità dell'autrice non finiscono praticamente mai. Mai! Mi ha fatto morire a ogni pagina.

I disegni seguono uno stile semplice che è caratteristico dell'autrice e sono diventati leggenda nel panorama della storia del manga. Personalmente mi piacciono tanto e li trovo molto artistici. Trovo impeccabile anche il ritmo narrativo (che è veloce), la maniera di presentare le situazioni, la scenografia: insomma è disegnato davvero bene e si legge scorrevolmente.

Essendo un manga leggero le situazioni e i personaggi presentati sono semplici anche se ciò non vuol dire che non siano ben fatti. Elementi più profondi sono presenti ma sono abbastanza rari e direi che ne ricordo solamente uno che si possa definire realmente serio, del tipo che ti fa riflettere su una cosa importante.

Ranma è anche un manga basato sul soprannaturale i cui elementi sono presentati in modo davvero assurdo e geniale. Così assurdo che non lo si può praticamente quasi mai prendere sul serio, almeno in molte delle sue storie. Tuttavia è impossibile non amarlo, almeno per me.

Fanservice: poco ma non fastidioso. Il nudo femminile è quasi artistico e non mi sembra presentato in maniera volgare. Per me è un punto a favore.

Lo consiglierei tantissimo, sopratutto se piacciono le storie d'amore e i manga divertenti.
Voto 10 perchè a me è piaciuto molto (preciso che non tengo conto della fama dell'autrice) e lo sto anche rileggendo.


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annadaifan

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Dopo "Maison Ikkoku", "Ranma ½" è l’opera di Rumiko Takahashi a cui sono più affezionata.
Ormai le 53 sottilette di cui è composta la primissima edizione che acquistai a partire dal lontano 1996 saranno un pò ingiallite ma le conservo come uno dei ricordi più preziosi.
Riassumere in poche parole la storia di un manga così lungo non è semplice, perciò vi racconterò cosa accade nei primissimi capitoli: Ranma Saotome, un ragazzo di 16 anni torna in Giappone dalla Cina dopo un addestramento di arti marziali con suo padre, durante un combattimento però entrambi caddero nelle sorgenti maledette e furono colpiti ognuno da una maledizione diversa; Ranma se viene bagnato con acqua fredda si trasforma in una ragazza mentre suo padre in un panda gigante; tornano normali se fanno un bagno in acqua calda.
A peggiorare la situazione Ranma si ritroverà, sempre per colpa di suo padre, ad essere promesso sposo di una delle figlie della famiglia Tendo.
Alla fine la scelta ricadrà sulla più piccola Akane visto che a lei non sono mai piaciuti i ragazzi e in fondo Ranma è un maschio solo per metà.
Questo è solo l’inizio di questa storia stramba che saprà regalarvi tantissime risate e anche momenti romantici, inoltre ci sono tanti combattimenti, avventura e personaggi strampalati, il tutto condito dal grande umorismo della Takahashi.
Di sicuro la ripetitività di certe situazioni alla lunga potrebbe stancare, però se avete voglia di scoprire uno dei manga più divertenti degli anni ’80-’90 non potete lasciarvi sfuggire quest’opera!


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kirk

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Comprando alcuni numeri di Mangazine ho conosciuto Rumiko Takahashi di cui ho comprato poi tutti i manga usciti nella seconda metà degli anni novanta pubblicati dalla Star Comics: il bellissimo Lamù, a cui ho dato 10 nella mia recensione su questo sito, il bello perché vario Rumic World, l'allegra commediola sportiva One Pound Gospel e la cupa Saga delle Sirene.
Ranma ½ che ogni tanto leggo con piacere ha tre punti di forza: la bellezza con cui sono disegnati i personaggi maschili e femminili, l'ilarità delle trovate e, ultimo ma non ultimo, la follia dei combattimenti. Questo manga può essere considerato infatti sia un manga comico con trovate folli quanto brillanti, sia un battle shonen dove spesso si fondono tecniche stranissime di combattimento con gag riuscitissime.

<Attenzione spoiler>Per intenderci tutto può essere usato come scusa per dar vita a un combattimento, il pattinaggio artistico... un pasto... la cerimonia del thé... il combattimento più folle però non è uno degli scontri di Ranma ma la lotta all'ultimo centesimo di Nabiki. D'altronde la scuola di lotta indiscriminata Saotome e proprio basata sul combattere con qualunque avversario anche quelli che all'inizio sembrano invincibili come Colant Taro, Ryu Kumon, Herb o Sufulan. Fondatore della scuola è un vecchietto tanto simpatico quanto pervertito chiamato Happosai... Genma Saotome e Soun Tendo suoi discepoli lo avevano imprigionato ma il vecchietto riesce a liberarsi e torna a tormentare loro, Ranma e tutte le fanciulle del vicinato. Il fatto è che il maestro Happosai è più forte dei suoi allievi. Per liberarsi di lui provano a farlo fidanzare con la bisnonna di Shampoo... ma a lui piacciono le ragazzine!!! Shampoo ama Ranma ed è amata da Mousse: il ragazzo col codino gliela lascierebbe volentieri perché anche Shampoo come lui si è allenata nelle fonti maledette e da allora se si trasforma in gatto quando si bagna con acqua fredda e il giovane Saotome ha paura dei gatti: quando la paura raggiunge l'apice si gattizza anche lui sfoderando una tecnica micidiale....
Rivale in amore di Akane e Shampoo sono i due fratelli Kuno: lei, la folle Kodaichi, “la rosa nera”, si è innamorata di Ranma maschio, lui il bellissimo (e tanto scemo) Tatewaki Aristokrat si è innamorato di Ranma femmina... A completare la folle famiglia si aggiungerà poi il papà preside della scuola che ritorna dopo un lungo soggiorno alle Hawaii. <Fine spoiler>

I personaggi del fumetto sono tantissimi e tutti caratterizzati in modo da far ridere: infatti anche se ho superato i quarant'anni rido ancora di gusto alle trovate della Takahashi che considero la regina dei manga.
Rumiko in quegli anni (anni 80 – 90) ha ricoperto un ruolo di punta come mangaka, non solo nel panorama della sua casa editrice (la Shogakukan), ma addirittura nel panorama fumettistico giapponese. Si può considerare il contro altare ad Akira Toriyama autore di punta della Shueisha, con cui si sfida a distanza. Iniziano entrambi con fumetti brevi per scontrarsi sul terreno del comico (Lamù contro Dottor Slump, con la Takahashi che presenta un prodotto di maggior qualità con i personaggi presi dalla tradizione giapponese e senza bisogno di usare cacche o puzzette) e poi dei battle shonen (con appunto Ranma ½ contro Dragon Ball: prodotti differentissimi ma dove per le ragioni esposte poco più direi sfida vinta se non sul terreno delle vendite ma almeno su quello delle trovate anche qui dalla Takahashi). Ma la Takahashi è più prolifica e più varia di Toriyama.
Ricordo che Ranma ½ nella seconda metà degli anni ‘90 vendeva in casa Star meno solo di Dragon Ball con pochissimo aiuto da parte della televisione. IL cartone infatti andava su una televisione nazionale ma secondaria… come vorrei rivederlo!
Ricapitolando se non siete patiti solo di storie horror o drammatiche questo manga è un opera imprescindibile. Consigliatissimo.


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Fork

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
"Ranma ½" è stato il mio primissimo manga ed è grazie a lui che mi sono avvicinato al mondo di Rumiko Takahashi e dei fumetti giapponesi in generale. Facciamo una premessa che molti non considerano nel giudizio dell'opera:" Ranma ½" è uno shonen comico episodico. La Takahashi, su consiglio dell'editor, diede un inizio più drammatico all'opera per poi sfociare nella sua solita commedia. A differenza di "Lamù", tuttavia, "Ranma ½" è un pizzico meno divertente ma ha un punto di forza che non solo lo rende superiore, ma dà anche un motivo alla sua lunghezza: le storie.

Oltre alle solite storielle da 3-4 capitoli, ci sono alcune storie che davvero vanno oltre alla commedia e che intrattengono il lettore. Tutti i personaggi secondari che vengono inseriti, Ranma che perde la forza, Collant Taro, Herb, Ryu Kumon, la tuta invincibile, Safulan, Nodoka in generale, ma soprattutto Ryugenzawa (probabilmente il miglior arco narrativo del manga). Queste che possiamo definire "le lunghe storie" sono quelle che aumentano davvero il valore del manga, tanto che etichettarlo solo come commedia sarebbe un po' sminuirlo. Inoltre se non ci fossero queste, sarei d'accordo con chi dice che il manga è troppo lungo.

Oltre a questo, i personaggi. Qualcuno l'ho trovato mal gestito o "poco inserito" come Kodachi che compare poco o Akari e Konatsu che potenzialmente erano ottimi personaggi ma che fanno brevi comparse e solo verso il finale. Per il resto, sono tutti fantastici. Ognuno ha la sua gag ma anche la sua personalità. Spicca la coppia Ranma-Akane che sicuramente viene messa in luce soprattutto all'inizio e alla fine, ma che anche in alcune storie ha i suoi momenti di gloria.

Il finale inteso come l'epilogo - quindi non l'arco narrativo di Safulan - l'ho trovato perfetto. Inutile fare forzature o stravolgimenti solo per accontentare la parte dei fan che avrebbe preferito... qualcosa di diverso.

Passando al disegno, penso che siamo nel momento migliore della Takahashi. Inizialmente forse non ancora, ma a lungo andare diventa molto bello da vedere. Non è un tratto pieno di dettagli ma nonostante ciò riesce ad essere molto caratteristico.

C'è una cosa che però penso di "Ranma ½". Questo è uno di quei manga che può essere apprezzato da tutti. Dal ragazzo che ama i battle shonen pieni di scazzottate, alle ragazze che adorano le storie d'amore smielate. Consigliato a tutti.

Utente970

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Utente970

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Ho un particolare affetto per Ranma 1/2, il numero 7 del '96 fu (insieme all'allora straniante 39 di Dragon ball) il mio primo manga, e visto il suo essere stato oggi un po' dimenticato, contrariamente al sayan, è molto forte in me la voglia di parlare dello sbruffone col codino e dei suoi pazzi amici forzuti con tutto il bene possibile. Tuttavia, con gli anni che passano, i dubbi allora percepiti hanno assunto l'aspetto di un parere molto ben definito sull'opera e Ranma appare al me stesso adulto di oggi come una perla mancata, un gran bel lavoro certo, ma con delle grosse imperfezioni. I difetti in questione sono dovuti principalmente all'allungamento della pubblicazione e all'ancora meno giustificabile scarso approfondimento generale. Per quanto trentotto volumi (originali) non siano moltissimi, specie oggi che la carretta dei best-seller viene spinta oltre il sopportabile umano (al punto che i fan rischiano a metà dell'opera di avere ritmi di vita profondamente mutati rispetto all'inizio della lettura), ciò non toglie che se una storia completa può essere raccontata efficacemente entro trenta volumi, una quasi priva di scopo, che campa di mini-avventure, ha ancora meno bisogno di superare questo confine, ovviamente a meno che l'autore non sia capace di rinnovargli un valore nel tempo. Tutto si può dire tranne che la Takahashi non abbia talento, ma essere grandiosi in alcuni aspetti non vuol dire essere esenti da altrettante debolezze.

La regina dei manga, infatti, è nota per personaggi bizzarri e pubblicazioni longeve, tuttavia questi aspetti sono prigionieri di uno schema rigido e antiquato e già in tempi di grande successo la sensei non ebbe mai voglia di occupare i volumi approfondendo i personaggi popolari che facevano da contorno ai suoi due protagonisti, in quanto visti come semplici elementi di confusione e divertimento, forse anche pericolosi come popolarità, basti pensare agli abitanti della Maison Ikkoku rimasti sempre egoisti e spensierati indipendentemente dalla situazione, a volte seria. Se da un lato questo ha preservato parte della leggerezza, ha anche sprecato un grande potenziale narrativo e di semplice amalgama. Innegabile, infatti, che pure in Ranma i personaggi della Takahashi non maturino mai, e alla fine rimangano fondamentalmente gli stessi del primo volume, anche con i pochi accenni di collaborazione e di alternative amorose che si sono venute a creare. Ovviamente si tratta di un action comedy per ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si potesse fare di più se vi era tempo da dover occupare e... mi dispiace dirlo, ma i limiti volontari in Ranma si avvertono chiaramente, più che nelle due opere precedenti o in quella subito a seguire. Ritengo infatti che in questo manga il picco degli avversari memorabili si sia raggiunto con il trio di Herb, poi nonostante storie ancora valide, il manga perde pian pianino mordente e freschezza e se tra gli avversari maggiori Collant Taro fu un personaggio poco caratterizzato, ma risollevato dall'essere ben sfruttato a livello comico e trasformistico, sorte diversa fu invece per lo smemorato Shinnosuke, o l'anonimissimo avversario avente per fortuna la buffa tecnica dello scassinatore, e persino il conclusivo e per questo ancora più fallimentare Safulan deve l'interesse del lettore a elementi minori come i suoi attendenti, i bastoni elementali, la guida delle fonti ecc. La sensazione di stanchezza artistica si avvertiva insomma e alcune trovate (bambolizzazione) convincevano davvero poco. Fortunatamente l'atmosfera, grazie anche al tratto del pennello non è mai mancata e l'azione, che era sempre il fulcro di tutto, venne sempre resa in modo discreto e giocoso, anche se non eccelso come altri autori, e questo aiutava molto a non annoiarsi.

Per quanto riguarda il finale, beh direi che è comprensibile e giustificato il fastidio tuttora presente nei vecchi fan, ma anche se è vero che ricorda molto Lamù e che ci si aspettava di meglio, personalmente non condivido che Ranma o Akane dovessero andare molto oltre il rapporto quotidiano, il loro legame infatti nonostante i litigi è forte e il loro futuro insieme è scontato, anzi il dover mettere un minimo ordine nelle loro vite e vivere pienamente l'adolescenza, è saggio ed accettabile come motivo di rimando. Diversamente, per la risoluzione della maledizione delle fonti, più volte a portata di mano... è tutto un'altro discorso, ne sono tuttora infastidito anche io e in aggiunta, direi che vedere fino all'ultimo i personaggi litigare come al solito, proprio per la loro irritante mancanza di cambiamenti di qualsivoglia fattura, fa sorridere solo per i primi secondi. Al tempo, quantomeno l'abbozzato personaggio di Akari Unryu (prototipo fisico di Kagome) l'avrei voluto veder produrre un minimo di frutti nel microcosmo di casa Tendo, ancora rammento la professoressa dei 5 yen e la rivalità con la ragazza pon-pon come due delle idee meno ispirate o semplicemente abbandonate del fumetto e tirando le somme, una maggiore consapevolezza e partecipazione di quel pazzo di Kuno nelle avventure non avrebbe fatto male.

Detto questo, il divertimento di Ranma 1/2 era e rimane medio-alto, una stamina comica sempre spontanea e originale, un talento già mostrato anni prima, ma oggi probabilmente meno affrontabile dalla nostra maturata sensei appassionata di spiriti.


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Kida_10

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Ranma 1/2 è probabilmente la più famosa e apprezzata fra le opere di Rumiko Takahashi; la storia racconta di Ranma Saotome, un ragazzo esperto in arti marziali che dopo essere caduto in una sorgente termale maledetta porta con sé una spiacevole maledizione: ogni volta che viene toccato da dell'acqua fredda si trasforma in una ragazza e, viceversa, ritorna a essere maschio quando viene a contatto con l'acqua calda. La vicenda inizia nel momento in cui Ranma e suo padre si trasferiscono a casa dei Tendo e Ranma scopre che la terza figlia di quest'ultimo, Akane, gli è stata promessa in sposa già da diversi anni. Inizialmente, i due giovani colti alla sprovvista saranno tutt'altro che entusiasti di questa notizia e più che amore sarà l'odio a fare da padrone.

La trama è tutt'altro che complessa, composta da storie autoconclusive senza un vero e proprio filo conduttore. Con l'incipit della fonte maledetta vengono introdotti tantissimi personaggi particolari e divertenti che compongono le innumerevoli avventure che Rumiko Takahashi ci presenta; per la maggior parte si tratta di contendenti e rivali in amore che si frapporranno fra i due protagonisti fino allo stremo delle loro forze, rovinando puntualmente ogni momento più delicato. Tutte le storie sono composte da elementi chiaramente surreali e si gioca molto sull'"abilità" che possiede il protagonista di cambiare sesso nel giro di mezzo secondo; in questo modo l'autrice crea gran parte delle gag che sono l'elemento principale di tutto il manga. Ci troviamo infatti di fronte a un'opera comica: non si tratta, come si potrebbe pensare, né di una storia d'amore né di una basata sul combattimento, anche se ovviamente c'è spazio anche per questo. I personaggi che ci vengono presentati, a partire dai due protagonisti, sono molto singolari, divertenti e ben caratterizzati; fra i secondari spicca sicuramente la figura di Ryoga, acerrimo nemico di Ranma sia per quanto riguarda le arti marziali sia per quanto riguarda la conquista di Akane, e che risulta sicuramente essere uno dei personaggi più divertenti in assoluto. Il disegno è quello classico della Takahashi: chiaro semplice e pulito, molto scorrevole e senza troppi dettagli che potrebbero risultare inutili.

Parte contente Spoiler

Nota dolente è purtroppo il finale della storia che può essere o meno apprezzato: alla fine non succede praticamente niente. Dopo tante avventure tutti si aspettavano che fra i due protagonisti accadesse qualcosa e invece nulla; alcuni interpretano l'ultima tavola, quella dove Ranma va a scuola con Akane correndole di fianco e non più sul muretto come aveva sempre fatto, come una sorta di avvicinamento fra i due protagonisti e di un abbattimento delle rivalità e delle barriere che avevano sino ad allora impedito un bel rapporto. Nonostante il finale scelto risulta essere il più coerente, vista anche la giovane età dei ragazzi, mi ha lasciato veramente l'amaro in bocca e una grande delusione anche perché dopo aver letto la bellezza di trentotto volumi speravo in qualcosa di più concreto.

In conclusione, rimane comunque uno dei manga più divertenti che io abbia letto e lo consiglio a tutti. Una lettura piacevole e leggera, inoltre data l'assenza di una trama vera e propria, i vari volumetti possono essere letti a distanza di tempo senza paura di scordare gli avvenimenti di quello precedente.


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Eversor

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
"Ranma ½" è un manga davvero speciale per me, non tanto per l'emozioni che è riuscito a trasmettermi durante la lettura (anche, in parte), ma soprattutto per il fatto di essere stato uno dei miei primi volumetti acquistati. Mi ricordo ancora quando da bambino, dopo averlo visto in tv e aver scorto nella mia piccola edicola di paese un volume di "Ranma ½", la tentazione è stata troppo forte e, dopo averci pensato ½ di secondo, l'ho comprato. Con questo non era mia intenzione raccontarvi parte del mio passato, bensì affermare che, nella mia valutazione, largo spazio sarà dato all'importanza che questo manga ha avuto nella mia infanzia.

La storia è semplice, ma non per questo banale o particolarmente demenziale. Bisogna sempre tener conto che, in fin dei conti, si tratta di una commedia, ma diciamo che in alcuni episodi le arti marziali la fanno da padrona, rendendo il tutto un pochino più entusiasmante e movimentato.
Ranma è un giovane ragazzo che, insieme al padre, si dirige in un viaggio di allenamento, durante il quale troverà una misteriosa sorgente termale, composta da innumerevoli pozze dentro cui sono affogate particolari personaggi. Chiunque decida di bagnarsi in tali sorgenti sarà irrimediabilmente marchiato, tanto che in futuro gli sarà impossibile toccare l'acqua fredda senza subire strani cambiamenti.
Cambiamenti? Semplicemente il povero sventurato si ritroverà trasformato nella persona che, anni prima, era affogata nella stessa sorgente in cui lui si è fatto il bagno. Tale mutazione però non è permanente, perché, a bagnandosi con acqua calda, si ha la possibilità di ritornare alla propria forma originaria.
Strano, ma il divertimento è appena cominciato perché non solo Genma, il padre di Ranma, sarà costretto a convivere con la sua forma da panda, ma lo stesso figlio sarà alle prese con un problema ancor più interessane. Infatti avrà la (s)fortuna di trasformarsi in una ragazza.
Una condizione piuttosto particolare che, inevitabilmente, condizionerà le sue future esperienze e relazioni.

Il manga è piuttosto lungo e si susseguono una serie di avventure differenti senza un'apparente sequenza logica. Il tempo scorre in maniera lineare, ma, di fatto, non c'è un vero e proprio obiettivo: Ranma non sembra aver intenzione di cercare un rimedio a questa sua "malattia" e le giornate trascorreranno più o meno quiete.
I personaggi sono studiati in maniera attente e meticolosa, dando a ciascuno particolari caratteristiche e un comportamento proprio. Nonostante sia una commedia, non ho riscontrato in maniera rilevante quegli stereotipi che tanto vanno di moda, rendendo così il tutto piacevole e, nel complesso, originale.
Il fattore "demenziale" è quasi del tutto assente, prediligendo invece un linea più romantica, soprattutto per quanto riguarda il rapporto Ranma- Akane, non sempre così roseo. I due sono promessi sposi, ma non sembrano, almeno apparentemente, avere un "feeling" così stretto…ma, forse, le apparenze ingannano.

Siamo alla fine, anche perché avrei così tante cose da dire che, alla fine, sforerei decisamente dal numero di righe da me imposte. "Ranma ½", nonostante sia uscito ormai nel lontano 1987, risulta sempre moderno e appetibile anche per le ultime generazioni. Anzi, in alcune occasioni può ancora migliore di molte altre commedia ecchi/romantiche uscite negli ultimi tempi. I disegni sono belli, la trama scorrevole e lineare e si possono leggere anche un bel po' di volumetti di fila senza sentirne il peso. Dunque non si può che concludere affermando l'immortalità di quest'opera, capace di stupire e sorprendere, anche nella sua semplicità, ma sempre in grado di far nascere un risata spontanea.

Voto finale: 8/9


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beceroubriaco

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Introduzione:
Ranma è probabilmente l'opera più conosciuta, a livello mondiale, della "Regina dei Manga". Molto del successo che il manga è riuscito ad ottenere, deriva sicuramente dall'ottimo anime del 1989 che, arrivato in Italia a metà degli anni '90, riuscì ad entrare nel cuore di molti appassionati del mondo dell'animazione giapponese. Il manga arrivò da noi, in formato libretto, nel 1996, grazie alla Star Comics (precedentemente era stato pubblicato in storie singole dalla Granata, nella rivista Mangazine), e ripubblicato negli anni 2000, sempre dalla stessa casa editrice, nell'edizione "Greatest": quest'ultima è l'edizione che posseggo. Il manga è veramente divertente e appassionante, un puro concentrato dello stile folle e al limite della demenzialità della grande Takahashi, e in generale sono rimasto estremamente soddisfatto della lettura. Mi sento quindi in dovere di consigliare l'opera a tutti i lettori di manga, e il voto che vedete, il 10, sta ad indicare che, nella vostra libreria, dovrebbero figurare i volumetti di questo manga.

Trama:
Sebbene si strutturi sotto forma episodi autoconclusivi, il manga non rinuncia ad avere una trama di fondo che contestualizza le azioni compiute dai personaggi che popolano l'opera. Il protagonista, Ranma Satome, è un ragazzo di sedici anni, il quale è stato colpito da una maledizione, cadendo in una sorgente maledetta, mentre si allenava in Cina con suo padre, Genma Saotome, caduto anche lui vittima della maledizione delle sorgenti cinesi. Ogni volta che il ragazzo viene a contatto con l'acqua fredda, si trasforma in ragazza, e soltanto se si bagna con l'acqua calda, può tornare alla sua forma originale (il padre, invece, si trasforma in panda). Ranma e Genma si trasferiscono a vivere nella palestra di arti marziali della famiglia Tendo, nella città di Tokyo, dove Ranma si fidanza con Akane Tendo, figlia minore di Soun, allo scopo di diventare, un giorno, titolare della palestra. Nel corso della storia, faranno la loro comparsa molti personaggi, alcuni dei quali caduti vittima della stessa maledizione di Ranma e suo padre, come ad esempio Ryoga, il quale si trasforma in maialino, o Mousse, il quale si trasforma in papera, oppure Shampoo, che si trasforma in gatta. I vari personaggi che popolano il folle mondo descritto dalla Takahashi, si troveranno spesso a sfidarsi, a vivere avventure assieme o ad innamorarsi, creando spesso situazioni molto irriverenti e, soprattutto, divertenti.

Analisi:
Ranma 1/2 riesce a tenere il lettore incollato alle pagine del volumetto che stringe in mano. Ci riesce grazie alla godibilità dell'avventura, alla semplicità delle divertenti situazioni descritte, all'emozione che certi rapporti tra alcuni personaggi riescono a suscitare nel lettore, alle situazioni assurde che strappano sempre un gran sorriso dalla bocca di chi legge, e al tratto godibilissimo del pennino di Rumiko. Soffermandosi sui disegni, infatti, è possibile notare uno stile, ormai inconfondibile, che descrive visivamente alla perfezione ogni scena del manga, proponendo pose plastiche simpaticissime (il segno delle corna che i personaggi fanno con le mani ogni volta che sono spaventati o vengono colpiti) ed espressioni facciali, che entreranno presto nel cuore del lettore. L'inizio del primo volume ha un tratto leggermente più spigoloso, ma le cose si "ammorbidiranno" in fretta.

Conclusione:
Il manga "Ranma 1/2" è uno dei fumetti più divertenti che mi sia mai trovato a leggere, parlerei di un divertimento quasi assuefante, che spinge il lettore a continuare a leggere le vicende dei personaggi che popolano l'opera della Takahashi. Se questo manga riesce a conquistarti, sarà veramente difficile evitare di sorbirsi la propria dose quotidiana di Ranma & Co. Amore, combattimento, gag, follia, amicizia, sentimento, azione, avventura: "Ranma 1/2" è una spremuta di tutti questi ingredienti sapientemente dosati tra loro. Dopo le avventure dell'avvenente Lamù e del pervertito Ataru, la folle simpatia dei pensionanti al Maison Ikkoku, Rumiko Takahashi fa nuovamente centro, proponendo le vicende di un ragazzo "a metà" e creando quella che, secondo il mio parere, è una delle opere più indimenticabili del fumetto giapponese.


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AtomTaishi

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Rumiko Takahashi è una delle più importanti e influenti mangaka partorite dal paese del sol levante. Il suo, a mio parere, è uno di quei nomi che andrebbero accostati a gente come Osamu Tezuka (il più grande fumettista giapponese della storia), Go Nagai (uno dei grandi rivoluzionari della storia dei manga), Monkey Punch (creatore di Lupin e sdoganatore della sessualità nel fumetto nipponico, assieme al precedentemente citato Nagai), Leiji Matsumoto (autentico poeta del manga), Shigeru Mizuki (uno dei grandi maestri della vecchia scuola), e altri grandi nomi.

Arrivata alla fine degli anni '70, e ottenuti i primi riconoscimenti grazie a storie brevi (pubblicate in Italia nei volumi della serie "Rumic World") nelle quali risaltava già tutto il suo stile fatto di situazioni folli e deliranti e gag divertentissime, creò la sua prima serie nel '78, il capolavoro di demenziale genialità "Urusey Yatsura", e fece il botto con "Maison Ikkoku" nel 1980 (manga che probabilmente rappresenta la sua vetta artistica). Nel 1987 diede i natali a quella che è forse la sua serie principe: Ranma 1/2, ovvero il fumetto che mi appresto a recensire.

Ranma è uno di quei fumetti che meglio rappresentano la Takahashi; forse non è il suo capolavoro (starei più su UY o MI), ma sicuramente è un'opera geniale dove la fumettista riesce a fare quello che sa fare meglio: creare personaggi indimenticabili e caratterizzati ottimamente, assurdi eppure così credibili (grazie anche all'interazione che hanno tra di loro), e gettarli in situazioni di delirio puro (sforando a volte nel demente, anche se mai ai livelli di UY) e di imbarazzo totale. Le gag sono divertentissime e genuine, fanno ridere e la risata è sempre sincera. Il genio della Takahashi riesce a creare sempre situazioni nuove e divertenti, partendo spesso da premesse inesistenti oppure riciclate. Infatti, spesso ci troviamo ad assistere a una serie di sfide atte a conquistare un determinato oggetto o un tal individuo, ma la noia non riesce a farsi sentire, dato che Rumiko riesce quasi sempre a creare gag fresche e a spalmare qualche intuizione geniale che colora l'intera storia.

Come ho già scritto in precedenza, la cosa migliore del manga sono forse i personaggi e il modo in cui interagiscono tra di loro: è in questo manga, infatti, che il lettore può seguire le avventure di quelli che figurano tra i migliori personaggi mai creati da Rumiko. Il rapporto tra di loro, le sottotrame che quindi si vengono a creare, gli amori assurdi e gli amori che ci sono ma devono maturare (quella tra Ranma e Akane è, a mio parere, una delle storie sentimentali più belle e divertenti mai raccontate in un fumetto giapponese) e quanto tutto ciò riesca a rapire il lettore, rende Ranma 12 un manga che consiglio assolutamente (e da qui, la scelta di attribuire il voto massimo: bisognerebbe assolutamente possederlo o almeno leggerlo).

Parlando della storia, l'opera è contraddistinta da una trama principale che ha la sola funzione di creare un contesto alle vicende narrate (il tutto è strutturato ad episodi autoconclusivi) e serve a giustificare alcune azioni compiute dai personaggi, tra di loro o su di loro. Ranma Saotome, e suo padre Genma, si trasferiscono a vivere nella città di Tokyo, nella palestra di arti marziali indiscriminate di Soun Tendo (amico di Genma), assieme a quest'ultimo e alle sue tre figlie: Akane di sedici anni, Nabiki di diciassette e Kasumi di venti. Ranma, di anni sedici, dovrà andare in sposo ad una di queste tre fanciulle per portare avanti la gestione della palestra Tendo (così hanno deciso di comune accordo Soun e Genma). La scelta del ragazzo, ripiegherà sulla figlia più giovane: Akane. Fino a qui tutto bene, non sembra esserci nulla di strano, senonché la famiglia Tendo scopre ben presto che qualcosa non va nei loro nuovi coinquilini. Ranma e suo padre, infatti, sono stati colpiti da una terribile maledizione che li porta a trasformarsi, rispettivamente, in una ragazza e in una panda, a contatto con l'acqua fredda. Per tornare normali, dovranno bagnarsi con l'acqua calda. Questa è, a mio parere, l'intuizione migliore dell'opera, che porta quindi il lettore a trovarsi immerso in quelle situazioni assurde e originali di cui parlavo sopra. Proseguendo nella storia, appariranno altri personaggi maledetti che, a contatto con l'acqua, si trasformeranno in differenti animali/creature. La colpa di queste maledizioni è da ricondursi ad alcune sorgenti maledette situate in Cina, luogo nel quale, spesso, gli esperti di arti marziali si recano ad allenarsi.

Le avventure che i protagonisti del manga si trovano a vivere, sono tratteggiate da Rumiko col suo solito stile di disegno fresco e dinamico, rotondo e molto cartoon, di tezukiana memoria, con personaggi dagli occhi grandi ed espressioni facciali spesso buffe ed esasperate.

Concludendo, Ranma 1/2 è uno di quei manga che ogni amante di cultura nipponica e non dovrebbe possedere, una pietra miliare del fumetto giapponese di fine anni '80 che, letto oggi, non risente del peso degli anni, e diverte oggi come un tempo (forse proprio oggi, con tutto quel fumetto spazzatura che il Giappone ci rifila, meriterebbe di essere riscoperto).


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Escawflone

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Un manga gradevolissimo, ben disegnato, con una trama e personaggi interessanti ma con qualche difetto che lo toglie dalla lista dei capolavori immortali. Ranma è un manga giapponese molto comico, che cerca di unire la comicità alle classiche situazioni tra studenti e ragazzi giovani. Mescolando assurdità di ogni luogo (Ranma si trasforma in una ragazza se si bagna con l'acqua fredda, a causa di una sua caduta dentro una sorgente cinese dove secoli prima era annegata una donna), luoghi comuni, qualche risata e molte idee, alcune divertenti, altre di cattivo gusto, si può notare come i protagonisti non crescano praticamente mai in nessun modo. Ranma si fidanza con la figlia di un amico intimo del padre, Akane, su ordine dei genitori per un matrimonio combinato classico. Il problema è che, salvo la parte conclusiva, da lì i due non maturano mai, non vanno mai oltre i classici silenzi, gli imbarazzi, i sorrisi nascosti e i litigi da innamorati. Allo stesso modo nessuno dei co protagonisti cresce, rimangono tutti inchiodati alla loro immagine iniziale. E alla lunga questo fatto diventa scocciante, anche perché le puntate di contorno si sprecano e perdono di interesse rapidamente. Tanti combattimenti, molti insensati, parecchi avversari (qualcuno anche ben costruito come Collant Taro) e tante situazioni comiche, eppure a Ranma manca sempre quel qualcosa per arrivare al dieci conclusivo. Si mantiene troppo coerente con se stesso, non mostra mai maturazione, non si arriva mai a momenti di suspence reale. Nessun protagonista ha una crescita vera e propria, la sola differenza si nota con qualche sentimento più espresso che tenuto nascosto dai due protagonisti, Ranma e Akane. Ma come detto, si ferma subito e solo nelle ultime pagine c'è finalmente uno sblocco, troppo in ritardo e troppo veloce. Sarebbero bastate un paio di puntate più serie, qualche dimostrazione di crescita per i protagonisti principali, per rendere epocale questo manga, davvero un peccato. Non sempre rimanere coerenti aiuta, specie quando la coerenza diventa troppo ripetitiva e poco interessante. Ed è il caso di Ranma 1/2.


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-Idane-

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
La storia più bella in assoluto! In particolare il legame che lega Ranma e Akane, non ha niente a che fare con quell'amore sdolcinato tutto "i love", ma è un più veritiero aspetto di un legame di amore e odio.
La gente è strana prima si odia e poi si ama…
Vediamo all'inizio un Akane gentile con Ranma ragazza ma nello stesso momento che scopre la vera identità di Ranma, trasformarsi e tramutare quel amicizia in odio e poi amore.
Gelosie da entrambi e piccole gentilezze e strane avventure fanno si che i si avvicinino sempre di più fino ad aver bisogno l'uno dell'altra, il loro essere cambia… il manga presenta molti più aspetti interessanti rispetto alla serie anime, ma non mancano i triangoli amorosi di cui l'autrice non riesce a fare a meno e i combattimenti, con vignette sempre divertenti.
Come disse la stessa autrice in un intervista lei stessa affermo di aver un po' timore ad trattare una storia che avesse come protagonista un ragazzo, invece di una ragazza come sue opere precedenti e così Ranma diventò mezzo, io considero Ranma il miglior lavoro della Takahashi in assoluto!
il suo modo di disegnare rende le vignette più semplici da attirare l'attenzione dove serve.
Da consigliare e da far si che le nostre generazioni future non si dimentichino di opere con una storia così semplice, ma anche così entusiasmante… anche se per il finale appunto… Ranma non ha mai fine


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Lobbik89

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Appena concluso di leggerlo mi frullava in testa una sola parola: soddisfatta!
Detto in parole povere, "Ranma ½" è la storia di un ragazzo che per errore cade in una delle sorgenti maledette durante un addestramento in Cina, rendendolo per metà donna quando si bagna con l'acqua fredda.
Per cominciare, vorrei parlare di come si presentano i manga. Essi sono caratterizzati da vignette ben ordinate che seguono una propria linea, a differenza di altre che vengono presentate in modo "confusionario" che a primo impatto non fanno ben capire da dove inizi la narrazione, non so se ho reso l'idea e ovviamente questo non è il caso di Ranma; la divisione in capitoli, né troppo lunghi né troppo brevi, l'ho trovata molto utile perché quando non avevo molto tempo a disposizione potevo leggere un capitolo senza rischiare di interrompere la vicenda che avevo cominciato. Forse può sembrare una cosa banale e sciocca, ma credo sia un difetto personale acquisito negli anni con le letture di libri. Inoltre i disegni li ho trovati molto limpidi e chiari da comprendere.
La storia d'amore di Akane e Ranma credo abbia fatto impazzire un po' tutti con quella sorte di odio-amore che vi era tra i personaggi, ma devo ammettere che i loro sentimenti sono stati più palpabili e "reali" grazie a piccoli gesti da parte di entrambi e ai loro pensieri che l'autrice ci ha fatto conoscere portandoli alla luce. Quante volte mi sono chiesta cosa stessero pensando i personaggi l'uno dell'altra durante una scena romantica o imbarazzante e adesso posso dire di conoscerli!
Insomma, tutto ciò per dire che il manga l'ho trovato molto interessante e che ha risposto a diverse domande che mi sono posta durante la storia di Ranma ed Akane.
Una cosa che ho notato a lettura conclusa è che Rumiko Takahashi, in Ranma, rendeva comico ogni finale di capitoli seri, ma su ciò vorrei esprimere una mia lamentela: avrebbe potuto evitare di essere comica in un capitolo in particolare! E' stato bello fallo terminare in quel modo perché ha lasciato il sorriso sulle labbra del lettore nonostante la fine di un manga, ma avrebbe potuto anche migliorarlo rendendo felici ed appagati i suoi lettori! Tutto sommato lo accetto!
Per quanto riguarda i personaggi erano tutti simpaticissimi, escludendo Kuno e Kodachi che non li reggevo granché. Il personaggio esteticamente migliore era Shan-puu; il più divertente Ryoga che con il suo senso dell'orientamento ha reso divertenti innumerevoli vicende.
Oltre alle cose belle non possono mancare le brutte, cioè Kodachi e suo fratello Kuno che anche solo guardandoli mi facevano passare la voglia di leggere il capitolo in cui erano presenti; oltre alla presenza di storie che non mi hanno entusiasmato granché.
Nonostante tutto "Ranma ½" merita un 10.


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rocktd

Volumi letti: 38/38 --- Voto 7
Ranma è un manga che la prolifica Rumiko Takahashi fa iniziare come incentrato sui combattimenti e lo fa finire come Maison Ikkoku: con comico sentimentalismo. Da figthmanga a commedia degli equivoci forzatamente ironica. Che abbia fatto un pò di confusione tra le varie sue opere la nostra autrice?

A voler vedere invece il bicchiere mezzo pieno si può parlare di un manga di combattimenti atipico. Spiego subito il perchè. Per funzionare un combattimento deve essere preso sul serio, è quasi tragico, il nemico è forte e se lo si sottovaluta si rischia grosso. In Ranma invece la comicità entra nel combattimento. Se è un bene o un male sta a voi lettori giudicarlo. La mia opinione è che questa soluzione non mi fa troppo impazzire. Non perchè non sia buona, ma perchè l'autrice ne fa un abuso. La inserisce come il prezzemolo, l'adopra sempre. Ci sta che Ryoga non abbia senso dell'orientamento (fa ridere per come viene presentata la cosa) ma in poche pagine da valido combattente si trasforma in fantoccio secondario funzionale solo allo sketch. Un tantino esagerato.

Se il filo guida della storia non sono i combattimenti (non c'è un superboss da sconfiggere) allora non resta che afidarsi all'aspetto sentimentale. Tutti attendono le nozze di Akane e Ranma. Che il loro amore sia consacrato! Nel frattempo una serie eccessiva di ministorie e saghe parallele di riempimento che partono tutte come minacce e si concludono tutte come farse. Nonostante questa 'tradizionale' impostazione però le vicende si fanno seguire e molte sono ormai dei cult per gli appassionati di fumetti. Oltre alle bizzarrie trovo anche molto buona la cultura dell'allenamento più che il combattimento in se. Il primo aspetto è molto sviluppato nel manga, mentre il secondo lascia a desiderare.

Sono però molti i ricordi che ancora oggi ricordo con piacere, da Ranma che passeggia sul muretto accanto ad Akane ai cartelli del Panda, dagli furti di biancheria alle insegne delle palestre. Una Buona opera che tutti dovrebbero conoscere.


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Thinner5

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Ranma 1/2 è sicuramente uno dei manga più riusciti di Rumiko Takahashi. Nonostante sia un fumetto di combattimenti, il tutto è infarcito di una miriade di gag comiche da far scompisciare dalle risate. I personaggi sono tutti estremamente riusciti, ed alcuni decisamente originali. La palma, va sicuramente a Genma Saotome, che in forma di Panda comunica solo con i cartelli. Ranma, pur apparendo di carattere modesto e moderato, è in realtà arrogante e presuntuoso; non sopporta infatti che qualcuno sia più forte di lui. Ryoga e Mousse, sono entrambi decisamente demenziali. Il primo, è totalmente privo di senso dell'orientamento (non si ricordava neanche più dov'era casa sua), inoltre, nonostante si atteggi da duro, crolla completamente di fronte alle ragazze (Akane in particolare, di cui è segretamente innamorato), è poi sorprendentemente ingenuo (Ranma, lo prende spesso in giro; a volte spacciandosi, in forma femminile, per una sua ipotetica fidanzata che lui non ricorda). Il secondo è invece, incredibilmente Miope; senza gli occhiali, non distingue la sua amata Shampoo, da un bidone della spazzatura. Il tratto dell'autrice è immediatamente riconoscibile, visto che è una delle poche che disegna con il pennello, ed è molto gradevole. In conclusione, consiglio quest'opera senza esitazione. Buone risate a tutti!


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Akemi_Miyazaki

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Su "Ranma ½" ho sentito diversi pareri contrastanti. Francamente io stessa mi sono soffermata su quale votazione dare a questo manga, non sapendo bene cosa scrivere. Da bambina, infatti, è stato l'omonimo anime a farmi appassionare a questo fantastico mondo, senza contare che quando ho acquistato la serie manga tramite internet, l'ho letta tutta d'un fiato e molto spesso la rileggo volentieri. Dicendo questo il mio giudizio rischia di essere condizionato, ma voglio essere sincera e quindi sono costretta ad ammettere che "Ranma ½" non può essere considerato un capolavoro, una volta terminato ti lascia l'amaro in bocca.

"Ranma ½" presenta le caratteristiche tipiche della Sensei Takahashi: situazioni imbarazzanti in cui il protagonista viene frainteso, triangoli amorosi, personaggi impiccioni che complicano le situazioni, episodi autoconclusivi e disegni semplici. Al momento vorrei soffermarmi proprio su quest'ultimo punto.
All'inizio della storia, nei primi volumi, i disegni sono rozzi, quasi brutti, e man mano che prosegue lo stile va migliorando, restando comunque un po' mediocre. Nonostante questo, a mio parere, lo stile tipico della cosiddetta "Regina dei manga" calza perfettamente con la trama centrale, originale quanto divertente. Non si può non apprezzare questa trama spumeggiante e fresca, ormai conosciuta da tutti, in cui colpi di scena e sane risate non mancano. Mi è piaciuto specialmente il rapporto tra Ranma e Akane, un amore rappresentato velatamente nel corso dell'opera e che arriva all'apice nei volumi finali. Questo sentimento profondo e sincero mi ha fatta emozionare, ridere, intenerirmi in più di un occasione, così da rendere "Ranma ½" un manga che avrà sempre un posto nel mio cuore.
Altra nota positiva va ai personaggi, alle loro diverse caratteristiche enfatizzate, ma soprattutto a coloro che, come Ranma, sono caduti nelle sorgenti maledette e condividono il medesimo destino. "Ranma ½" non è e non sarà mai un'opera seria, va preso con leggerezza e simpatia.

Tuttavia, elencate le varie qualità del manga, vado a descrivere quali sono, a mio parere, i punti sfavorevoli.
Nota negativa va senz'altro alla leggerezza e alla stupidità di alcuni episodi (esempio eclatante è Collantaro) in cui la storia va a perdere credibilità e serietà. Senza parlare poi di come vanno a concludersi alcuni episodi, in cui la trama ha un inizio interessante e coinvolgente e poi va a terminare in maniera sbrigativa e sciocca. Questi punti, presenti anche nell'anime, mi hanno delusa e più volte infastidita perché, come accennavo in precedenza, la trama è senz'altro coinvolgente ed interessante e se posta in maniera differente avrebbe potuto dar vita ad un'opera meravigliosa.
Ultimo punto a sfavore va al finale, tante volte contestato.
[<b>POSSIBILE SPOILER</b>: Penso di non essere stata l'unica a rimanere sconcertata e notevolmente delusa dal finale proposto dalla nostra Sensei Takahashi. Scoprire che alla fine, dopo tutte quelle peripezie (e tutti quei volumi), l'acqua per tornare uomo è sempre stata a casa e se la beve il vecchio maniaco mi ha fatta imprecare non poco. Perché fare una cosa del genere? Forse per far capire che ad Akane non importa della maledizione subita da Ranma? Non saprei, il dato di fatto è che non avrebbe dovuto gestire il finale in questo modo. Inoltre far tornare tutto una barzelletta, anche una situazione così importante come il matrimonio (da me tanto atteso) a mio parere è stata una mossa azzardata.<b>FINE SPOILER</b>]
Concludendo, ho dato a "Ranma ½" un 8, perché nonostante le note negative, quelle positive riescono a compensare, almeno in parte, le lacune presenti nell'opera. Leggerlo è sempre un gran piacere e riesce a farti evadere dalla realtà, facendoti stare bene.
Consigliato agli amanti dell'anime e a coloro i quali vogliono leggere un manga senza pesantezza, che aiuti a distrarsi dalla quotidianità.


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Khufuy85

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
<b>ATTENZIONE, SPOILER!</b>

Chi desidera avvicinarsi alla lettura di Ranma 1/2 deve tenere presente alcuni punti essenziali per orientarsi nella decisione. Ci sono elementi caratterizzanti che possono piacere o non piacere e che è necessario conoscere.

Innanzitutto la natura episodica del manga. Non esistono saghe alla Naruto/One Piece/Bleach e chi più ne ha più ne metta. Non esiste un filo conduttore unico che colleghi tutte le saghe o tutti gli episodi. Si tratta di una serie di piccole storie quasi tutte slegate le une dalle altre, lunghe pochi capitoli, che possono essere lette anche in maniera disordinata senza che si perda il filo della storia, ovviamente con l'unica eccezione della presenza di personaggi nuovi e ricorrenti. L'unico tema base è la ricerca da parte del protagonista (o dei protagonisti) di un modo per sbarazzarsi della maledizione delle sorgenti cinesi di Jusenkyo. E a corollario c'è l'accordo di due padri sul far sposare i propri figli in modo da lasciare la scuola di arti marziali nelle mani della propria discendenza. Ma anche questa "storia d'amore" non subisce un'evoluzione evidente in ogni episodio, anzi, ci sono solo piccoli segnali di crescita che si risolvono solamente nel finale, ma senza farne l'elemento base della storia.

Il secondo punto è la natura assolutamente comica della storia. Ranma 1/2 è pieno zeppo di gag comiche anche sottilissime e a volte demenziali, tra personaggi di si amano-odiano e che generano tutta una serie di equivoci esilaranti, a volte un po' esasperanti. I personaggi sono stereotipi privi di una caratterizzazione psicologica profonda (non aspettatevi un manga dalla storia complessa con personaggi dotati di uno spessore psicologico da capogiro), ma che sanno farsi amare proprio per le loro manifestazioni tipiche. Ogni personaggio è un mondo a sé, tutto nell'ottica però di creare una comicità assoluta. Anche nei momenti più drammatici (specie sul finale), vengono inseriti piccoli elementi comici che smorzano questa drammaticità apparente.

Terzo punto è la lunghezza dell'opera. La Takahashi crea storie "infinitamente" lunghe. Decine e decine di volumi e decine di episodi per lo più singoli che non aggiungono quasi nulla ai precedenti, in vista della conclusione finale. Spesso risultano episodi ripetitivi, che hanno l'unico scopo di creare situazioni comiche tra i protagonisti.

Per fare il punto e motivare il mio voto: Ranma 1/2 è un manga eccezionale. È esilarante, la natura episodica non toglie nulla alla bellezza della storia in sé e a quella dei personaggi, per quanto stereotipati. Si legge ogni episodio col sorriso sulle labbra. A volte ci si esaspera per alcuni personaggi fin troppo fastidiosi, ma poi si torna a sorridere per gli esiti dell'episodio che si sta leggendo. Non è sicuramente la storia più profonda che si possa leggere, ma sono dell'idea che ci debbano essere manga di ogni tipo e per ogni gusto. A ciascuno il suo. L'importante è che il manga in questione sia ragionato, elaborato senza lasciare nulla al caso e che sappia coinvolgere il lettore.

Detto questo, volevo fare un ragionamento sul finale: questo è un altro punto basilare da conoscere per decidere se leggere il manga in questione. Si tratta di un finale aperto. Non si risolve nulla delle situazioni iniziali, è lasciato tutto all'immaginazione del lettore, ovviamente ponendo piccole basi circa i probabili - anzi sicuri - esiti futuri.
Il matrimonio tra i due protagonisti viene interrotto da una baraonda e l'acqua delle fonti che farebbe tornare normale il protagonista va "perduta", per così dire.
Ora, perché tutto ciò? Qual è il senso di un finale del genere?
A molti non è piaciuto. Qualcuno ha detto che può andare bene per dei bambini, ma è davvero così? In realtà era proprio da bambino che non gradivo un finale così aperto, volevo che l'autrice mi togliesse dall'impaccio di dover immaginare gli sviluppi futuri, che risolvesse definitivamente le situazioni iniziali per non pensarci più. Al contrario un finale del genere è perfettamente in linea col senso della storia: è comico, paradossale. Riporta tutto all'inizio, ma allo stesso tempo conclude facendoci capire che, ormai, i due protagonisti si sono dichiarati e sono consapevoli di ciò che provano l'uno per l'altra: devono risolvere tante questioni personali a scuola, con i propri spasimanti che sarebbe assurdo rinunciassero così di punto in bianco al proprio oggetto di desiderio. E, appunto, i due sono ancora studenti: è credibile che si sposino così giovani?
E il fatto che la maledizione del protagonista non venga eliminata è assolutamente perfetto per la natura della storia: Ranma è Ranma 1/2, è metà uomo e metà donna; lui è così, la maledizione fa parte di lui, ormai, è stata la fonte di tante situazioni comiche e divertenti, la possibilità per lui di togliersi da mille impacci e situazioni difficili. Siamo sicuri di volere un finale in cui questa sua caratteristica venga cancellata? Io obiettivamente, non lo vorrei.

In definitiva, trovo che il finale di quest'opera sia geniale, perfetto. E' un finale ragionato e su cui si deve ragionare, sicuramente non un finale "semplice" da digerire o da comprendere nella sua totalità, ma sicuramente un finale che non è secondo a nessun altro.


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mrodonto

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Tra i manga di ampio respiro di Rumiko Takahashi, "Ranma 1/2" si gioca sicuramente con "Lamù" il primo posto in classifica. "Inuyasha", "Rinne" e "Maison Ikkoku" non riescono infatti a ricreare il mix di ingredienti che hanno fatto il successo di queste due opere.
Ranma Saotome è un ragazzo esperto di arti marziali, che si trova ad essere ospite a casa di un amico fraterno di suo padre Genma, Soun Tendo, che vive con le tre figlie, Kasumi, Nabiki e Akane. È proprio a quest'ultima, la più giovane delle tre, ragazza al contempo dolce e appassionata di arti marziali, che Ranma è stato promesso in sposo. A vivacizzare il tutto sta il fatto che Ranma e suo padre sono caduti all'interno di fonti maledette durante un severo allenamento e da allora si trovano a trasformarsi, bagnandosi con l'acqua fredda, rispettivamente in una ragazza e in un panda, tornando alle loro sembianze naturali quando si immergono in acqua calda. Al cast suddetto si uniscono presto una miriade di altri personaggi demenziali e divertenti, che nella maggior parte dei casi sono caduti nelle stesse fonti maledette di Ranma, trasformandosi in un maialino, un gatto, un'oca e chi più ne ha più ne metta! Tra combattimenti di arti marziali sempre più complessi, continue gag e passioni incrociate nella miglior tradizione della commedia sentimentale nipponica, Ranma diventerà sempre più forte e imparerà ad amare Akane.

In "Ranma 1/2" ogni personaggio è ben caratterizzato e fa ridere, le gag non mancano mai, le trovate per non rendere noiosi gli episodi sono sempre brillanti e ai combattimenti, ai sentimenti e alle risate si aggiunge, come in "Lamù", un enorme repertorio di riferimenti alla cultura giapponese, come mostri, racconti e leggende della tradizione, cibi, celebrazioni rituali e vita quotidiana dei giapponesi.

Ai protagonisti di "Ranma 1/2" ci si affeziona facilmente e in maniera particolare, tanto che rimangono impressi anche dopo anni dalla lettura del manga, laddove in certi titoli si stenta a ricordare il nome del protagonista anche durante la lettura stessa.

Ciò che mi fa mantenere a 8 il giudizio su questo manga è una personalissima preferenza per le storie con una trama che si evolva verso un finale compiuto rispetto a quelle con episodi fini a se stessi. "Ranma 1/2", a differenza di altri titoli con le stesse caratteristiche, non annoia dopo pochi numeri, ma incappa nell'inevitabile effetto "assuefazione" che non fa sentire l'impellenza di leggere il prima possibile il volumetto successivo per sapere come evolverà la storia. La struttura a episodi tradisce "Ranma 1/2" anche nel portare il racconto ad un finale raffazzonato, che non rende giustizia ad un background di episodi dove l'autrice esibisce una fantasia pressochè infinita, fantasia che poteva essere sfruttata in modo migliore per studiare, magari, una saga conclusiva più mirata rispetto a un finale che ha il sapore dell'improvvisazione.

"Ranma 1/2" rimane comunque una lettura obbligata per un appassionato di manga: chi non l'avesse mai letto può procurarselo a scatola chiusa e non ne resterà deluso!


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irishman

Volumi letti: 38/38 --- Voto 5
Amo molto la Takahashi, perchè con Lamù e Maison Ikkoku - entrambi veri e propri capolavori - ha letteralmente aperto un mondo.
Con questo titolo però, probabilmente per motivi puramente (e tristemente) commerciali, la "Regina dei manga" ha subìto una vera e propria involuzione che ha trovato il suo apice in Inuyasha e il suo seguito (credo perchè ho droppato la lettura molto presto) in Rinne.
L'involuzione di cui parlo è basata (e questo lo si rileverà in modo drammatico, come dicevo, in Inuyasha) sul fatto che le storie da lei imbastite, che probabilmente avevano il loro sviluppo naturale nell'arco di una ventina di volumetti, sono state allungate fuori misura, per intenti, evidentemente, solo commerciali, ottenendo così un brodino insapore e deludente.
Le idee vincenti, infatti, non mancherebbero certo alla Takahashi, che dal punto di vista dell'originalità, non ha mai mostrato almeno fino a questo punto lacune in questo senso, quindi Ranma, come Lamù (vero manifesto takahashiano) ci presenta un'idea di fondo, davvero geniale, ovvero la storia per cui chi disgraziatamente cade in una delle mille fonti maledette in Cina, si trasforma quando si bagna con acqua fredda nella creatura che secoli prima era annegata in quella pozza.
Ecco quindi che ci troveremo di fronte a Ranma che da ragazzo si trasforma in ragazza, uomini-panda, ragazzi-maialino e chi più ne ha più ne metta.
Questo permette all'autrice di sbizzarirsi nel campo a lei più congeniale, la creazione di gags basate sugli equivoci, sui malintesi e sulle sorprese.
Ma, come detto, il gioco è bello quando dura poco, e l'entusiasmo per un'idea così' brillante finisce per scemare quando all'ennesima riproposizione del solito schema : nuovo personaggio - nuova trasformazione - rivalità/amore per uno dei protagonisti, ci fa capire che il meccanismo comincia ad incepparsi e a scricchiolare.
Non risolleva certo la situazione la scelta del finale, letteralmente desolante, che ci offre una vera e propria NON conclusione...
i cosiddetti finali aperti, possono pure star bene, in un certo contesto, ma qui, soltanto per premiare la perseveranza dei lettori che si sono sciroppati i 53 volumi dell' edione italiana, la Takahashi avrebbe dovuto proporre un finale scoppiettante e invece...
Un ulteroriore fattore che fa scivolare in basso il voto è il disegno della Takahashi, fattore non propriamente secondario in un fumetto, e che tutto sommato è il tallone d'achille di questa autrice, fin dai tempi dei suoi precedenti capolavori.
Il tratto tipico della regina dei manga, infatti, molto semplice, a volte spigoloso, e certamente non ricercato e ricco di dettagli come quello di altri colleghi, se passava in second'ordine in opere come Lamù e Maison ikkoku, penalizza ulteriormente questa serie.
In conclusione, un'opera che lascia davvero l'amaro in bocca, soprattutto a chi, come me, ama la Takahashi.
Poteva essere un'altra serie cult, ma il voler allungare la serie oltre i suoi limiti naturali e strutturali, e non averle dato un finale degno di questo nome, ha portato Ranma a rappresentare il primo passo falso di questa autrice.


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jkd4073

Volumi letti: 53/38 --- Voto 9
"Ranma 1/2" è un manga abbastanza "semplice", adatto a chi vuole leggere qualcosa di tranquillo, ma soprattutto di divertente senza troppe pretese.
Chi non ha mai sentito parlare di Ranma, il protagonista maschile, che a seguito di un allenamento in Cina con il padre Genma cade in una fonte maledetta, tramutandosi, da quel giorno, in una ragazza con l'acqua fredda e in un ragazzo con l'acqua calda?
Nell'opera della Takahashi ci sono parecchi personaggi bizzarri che subiranno le stesse sorti del protagonista, facendo nascere numerosi equivoci e gag molto divertenti.

Ovviamente la classica firma che l'autrice dà nelle sue opere, è l'intreccio amoroso. Akane, altra protagonista principale della saga e promessa sposa di Ranma fin da quando erano piccoli, si ritroverà a combattere molto spesso con altre contendenti per diventare la fidanzata ufficiale di Ranma.
Il personaggio femminile di Akane è la massima espressione della classica ragazza gelosa ma che allo stesso tempo è molto sensibile, e vi assicuro che su quest'argomento ci sarà veramente da ridere.

Per concludere, questo manga lo consiglio a tutti, senza limiti di sesso ed età, è divertente, simpatico, non manca la parte "romantica" ed è un ottimo rimedio per far tornare un po' di buon umore.
Molte persone che hanno letto il manga si sono lamentate del finale che Rumiko ha dato dopo anni di pubblicazione nella speranza che tutto finisca nel "felici e contenti". Be', secondo me il finale non è sbagliato, anzi sta un po' al lettore immaginare cosa può succedere ancora.


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Amu

Volumi letti: 22/38 --- Voto 9
Ranma 12 è un manga della Takahashi basato su uno dei generi che preferisco: quello scolastico.
Credo che tutti conoscano la storia di Ranma e della sua sfortunata (?) caduta nelle sorgenti, perciò mi sembra inutile ripeterla.
Da sapere è che questo manga non è per nulla impegnativo anzi, potrebbe quasi varcare la soglia del demenziale. Pian piano che leggi la storia, ti affezioni sempre di più ai personaggi e alle loro buffe abitudini (rubare biancheria intima, una completa fissazione sul voler battere Ranma...) e soprattutto ti affezioni ai loro cambiamenti d'aspetto dovuti alla caduta nelle sorgenti. Le storie sono buffe e, la maggior parte delle volte il loro tema è la conquista del cuore di Ranma, che si tratti di ragazzi o di ragazze.

Sebbene simile all'anime, il manga lo supera come qualità e vi sono anche differenze nella storia; come personaggi che nell'anime vengono scartati o come il fatto che quasi subito l'intera scuola (a parte Kuno, ovviamente) sa che Ranma è allo stesso tempo un ragazzo e una ragazza.
Per concludere il tutto la storia è caratterizza dal tratto di Rumiko Takahashi, perciò anche i disegni sono gradevoli e alleggeriscono ulteriormente la lettura.
L'unica cosa che mi lascia un po' confusa è il continuo cambio di colore di capelli da parte dei personaggi in ogni copertina; ma credo che sia voluto così.
Non posso dare 10 perché non ho ancora letto il finale, ma un 9, per quest'opera che ha accompagnato la mia infanzia, è più che meritato.


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Magik

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Ranma 1/2 è forse il manga più famoso e più conosciuto di Rumiko Takahashi, detta la principessa dei manga, anche se secondo me sarebbe meglio definirla la regina dei manga, perché alla base di Ranma 1/2 c'è un idea geniale.
Infatti Ranma, il protagonista della storia, uno studente di arti marziali, è colpito da una bizzarra maledizione: ogni volta che viene a contatto con l'acqua fredda si trasforma in una donna e per ritornare normale si deve bagnare con l'acqua calda, tutto questo perché durante degli allenamenti che faceva con suo padre in Cina è caduto in delle sorgenti maledette dove centinaia di anni fa era annegata un ragazza, e così chiunque cade in quella sorgente è destinato a trasformarsi in una ragazza.
Naturalmente la cosa divertente è che non c'è solo un tipo di sorgente ma ne esistono infiniti tipi, infatti c'è la sorgente dove morì un panda, un maialino, un'oca, un gatto e così via.

Il nostro protagonista verrà a contatto con una serie di personaggi che a loro volta sono caduti nelle sorgenti più svariate creando una serie di situazioni divertentissime e al limite del reale. Naturalmente non manca la parte amorosa, infatti Ramna è promesso sposo di Akane, con la quale si trova sempre a scontrarsi, anche se sotto sotto i due si vogliono molto bene però entrambi sono molto orgogliosi e nessuno dei due si decide a dichiararsi all'altro fino alla fine.
Bellissimi sono i personaggi secondari, tutti divertentissimi e ben caratterizzati, indimenticabili i siparietti del padre di Ranma che si trasforma in uno strambo panda gigante con lo sguardo da infame, oppure lo sfortunatissimo Ryoga senza il senso dell'orientamento e potrei continuare all'infinito.

L'unica cosa che forse a molti di questo manga non è andata giù è il finale, infatti il tanto agognato matrimonio tra i due protagonisti non c'è e se da una parte un sognatore come me non aspettava altro, dall'altra ha una sua logica se si pensa che i protagonisti sono ancora due adolescenti che vanno a scuola.

Il tratto della Takahashi è come al solito semplice ma efficace, e se da una parte può essere poco apprezzato, diventa il suo punto di forza in quanto è molto riconoscibile ed è diventato negli anni il suo marchio.
L'edizione della Star Comics che ho letto è la riedizione che consta di 38 volumi, un'edizione senza infamia e senza lode come ci ha abituato questo editore, anche se il prezzo è molto economico e quindi non ci si può lamentare.

Il voto che do a questo manga è un 9 perché l'autrice ci offre un'opera divertente, veloce e originale, piena di humor, gag divertentissime e personaggi ai quali non puoi non affezionarti.


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__HellGirl__

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Rumiko Takashi è ormai famosa abbastanza per non conoscerne il nome: vi dicono qualche cosa i titoli "Urusei Yatsura" o "Inuyasha"? Per non parlare di "Maison Ikkoku" o "La Saga delle Sirene" ed infine del ben noto Ranma 1/2?
Avente due ristampe in Italia, Ranma 1/2, è nato nel 1987 ed è composto da 53 albi, inoltre, non solo è divenuto famoso per la versione cartacea, ma soprattutto per l'anime tratto da essa e mandato in onda su La7.

Ranma, un ragazzo dedito all'apprendimento delle arti marziali, si dirige in Cina assieme al padre, e procedendo verso un campo d'allenamento particolare, iniziano a combattere: più di cento sorgenti d'acqua stanti sotto di loro sono maledette, infatti chi vi s'immerge avrà terribili conseguenze. Ovviamente, Ranma e suo padre vi cadono dentro, ed il primo citato assume l'aspetto di una ragazza mentre il secondo quello di un panda: se bagnati con l'acqua calda ritorneranno al loro aspetto originario, altrimenti, l'acqua fredda li ritrasformerà nelle loro sembianze maledette.
In Giappone, nel frattempo, vive la futura fidanzata del ragazzo, Akane Tendo, che erediterà la palestra di arti marziali della famiglia e presenta un odio sovrumano per gli uomini. Il fidanzamento, deciso dai genitori, sarà l'inizio di una lunga serie di avventure sconfinanti il limite immaginabile della fantasia di una mangaka, ormai nota a tutti come la Regina dei Manga.

Il tratto unico e facilmente riconoscibile di quest'autrice, è una delle armi vincenti del manga: ovunque è riconosciuto, ovunque è apprezzata la semplicità e l'efficacia dei tratti, con il quale Rumiko si è accreditata una notevole dose di apprezzamenti. Lei è riuscita ad avere una mole di successo grazie alla sua originalità ed ironia, che varca un'infinita dose di popolarità presso qualunque luogo ed avente una qualsiasi cultura. Il disegno è, in pratica, uguale per tutte le sue opere ma risulta essere sempre di grande impatto ovunque.

Ranma 1/2, come quasi tutte le opere dell'autrice, è un manga che racconta a spezzoni una storia, e tra tutte le avventure di mezzo, costernate da battaglie colme di humor e battibecchi infiniti, fra cui la conoscenza di infiniti personaggi, cresce pian piano l'amore fra i protagonisti. Pur sembrante non avere una vera trama da seguire, in realtà è proprio alla fine che l'autrice tira fuori il meglio di sé, peccato purtroppo per il finale, che io non ho gradito (ma questo è ormai noto a tanti).

La dinamicità con cui avvengono i fatti e le tante risate, fra cui la continua originalità dell'autrice e il tanto impegno dedicato, mi consentono di dare il massimo voto a quest'opera: 10.


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dav brando

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Ranma ½ è una delle più famose opere di Rumiko Takahashi, instancabile mangaka che ho apprezzato molto anche per altre serie, in particolare Lamù e Maison Ikkoku. Rispetto agli altri lavori dell'autrice, ritengo sia la serie più movimentata e varia, intrisa di situazioni equivoche, paradossali e combattimenti al limite della parodia.

La storia ruota attorno a Ranma Saotome, giovane esperto di arti marziali che, durante un allenamento in Cina, cade nelle sorgenti maledette: da questo momento in poi sarà destinato a trasformarsi in donna ogni qual volta verrà a contatto con l'acqua fredda. Questo è l'incipit di una storia che vedrà apparire moltissimi personaggi, tutti bizzarri, egocentrici, con una personalità ben definita e delineata; ognuno con un carattere diverso, con le proprie fobie, paranoie, fissazioni e maledizioni.

Tra i vari personaggi vi sono rapporti di odio/amore, rivalità/amicizia e intrecci reciproci che rendono l'intera storia dinamica, frizzante e soprattutto molto divertente. Il tutto poi è condito da un disegno curato, semplice, pulito, fonte di ispirazione per moltissime opere successive.

Manga che mescola abilmente commedia e comicità, si sviluppa per lo più attraverso episodi autoconclusivi o comunque brevi saghe dalla durata massima di un volume, particolarmente adatto quindi a chi non è in cerca di una lettura impegnativa ma di un po' di relax e qualche risata.

In Ranma ½ molti sono i combattimenti al limite dell'assurdo in cui vengono utilizzate le tecniche più disparate. Anche gli sport come il pattinaggio su ghiaccio e la ginnastica ritmica possono diventare arti marziali; senza contare che alcune scuole di combattimento utilizzano tecniche ispirate alla cucina, o ad altri aspetti della cultura giapponese (un esempio su tutti l'arte marziale della cerimonia del the).

Manga degli anni '90 edito per la prima volta dall'ormai fallita Granata Press, è stato poi ripreso successivamente dalla Star Comics in due diverse edizioni. È sicuramente una perla rara nel panorama fumettistico giapponese; nato per far ridere, riesce perfettamente nel suo intento.


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GeassOfLelouch

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Ranma 1/2 è manga in 38 volumetti di genere commedia comica e sentimentale con combattimenti scritto e sceneggiato dalla bravissima Rumiko Takahashi.

Ranma 1/2 è uno fra i più noti e amati manga della Takahashi, e racconta la storia di Ranma Saotome, un ragazzo che durante un allenamento con il padre Genma nelle Sorgenti Jusenkyo cade nella Sorgente Maledetta in cui era annegata una ragazza. Da quel momento Ranma appena viene a contatto con l'acqua fredda si trasforma in una ragazza e per tornare al suo aspetto originario deve bagnarsi con l'acqua calda; stessa sorte è capitata al padre, che cade in una sorgente che lo tramuta in un panda gigante se si bagna con l'acqua fredda.
I due continuano a battersi in Cina fino a che Genma decide di andare a trovare il suo amico Soun Tendo in Giappone, al quale aveva promesso di concedere suo figlio in sposo ad una delle tre figlie dell'amico, che possiede un dojo di Arti Marziali. Ma quando la bizzarra coppia Panda-Ragazza giunge in casa Tendo, iniziano i primi divertentissimi equivoci: ora Ranma è una ragazza, come farà a fidanzarsi con Akane, la più giovane delle figlie di Soun, che è scontrosa e odia i ragazzi? Ecco che intervengono le sorelle maggiori Kasumi e Nabiki, in fondo Ranma è per metà ragazzo e per metà ragazza, quindi visto che non è un uomo completo non ci sono problemi per Akane. Ma lei non è d'accordo, non lo accetta inizialmente e i due decidono di battersi nel dojo: Akane perde ma ammette di non accertarlo mai. Questo è solo il primo dei battibecchi che si succederanno per tutta la durata del manga.

Gli equivoci, le risate e le situazioni imbarazzanti di certo non mancheranno mai grazie all'universo di personaggi che appariranno.
Ryoga, il rivale di Ranma innamorato di Akane, senza senso dell'orientamento, che diventa un porcellino d'india se si bagna con l'acqua fredda.
Kuno Tatewaki detto il Fulmine Blù del Furinkan, compagno di Ranma e Akane, capitano del club di Kendo innamorato di Akane.
Kodachi Tetewaki detta la Rosa Nera, sorella di Kuno, innamorata di Ranma ragazzo.
Shampoo, una carinissima ragazza cinese che si innamora subito di Ranma ragazzo e si trasforma in una gattina.
Mousse, un occhialuto ragazzo cinese che è innamorato da sempre di Shampoo e si trasforma in un papero con gli occhiali.
Il fortissimo vecchio Happosai, pervertito innamorato delle belle ragazze e della loro biancheria intima nonché maestro di Genma Saotome e Soun Tendo.
Questi sono i personaggi che compaiono spesso, ma non di meno sono divertenti e ben caratterizzati la miriade di tutti gli altri personaggi meno importanti.
La trama di base è questa ma le gag e le situazioni divertenti sono talmente tante che è impossibile ricordarsele tutte.

Quindi la trama è originalissima per il periodo in cui è stata scritta, divertente, leggera e fa ridere di gusto per i personaggi strani e le situazioni in cui essi vengono a trovarsi che sono sempre viste in un ottica tragicomica.
I personaggi principali sono un po' canonizzati e legati al loro carattere, ma grazie a ciò e per mezzo dei loro caratteri competitivi i siparietti comici non mancano mai.

Il tratto e i disegni sono approssimativi e focalizzano l'attenzione sulla scena o sui personaggi che sono rilevanti ai fini della vignetta.
Le tematiche sono le più disparate: dalla accoglienza in casa di persone bisognose all'amicizia e all'amore, dalla sfida e dal continuo miglioramento di se stessi alla ricerca di un metodo per impedire le trasformazioni e per accettarsi, dallo spirito di condivisione ai forti legami in caso di necessità.

Non posso che consigliare a tutti quest'opera conosciutissima e divertentissima agli amanti delle commedie degli equivoci con un tocco di sentimentalismo e a chi vuole farsi delle sane risate e svagarsi.
Voto: 10.


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Kid Icarus

Volumi letti: 15/38 --- Voto 10
Ranma ha segnato la mia infanzia con l'anime, a cui sono molto affezionato. Ho deciso di ripescare il manga dopo essermi rivisto tutta la serie animata, che risate! Il manga non è da meno, sempre molto divertente. I disegni di Rumiko Takahashi mi piacciono molto, semplici ma efficaci. Lo stile di Rumiko lo si riconosce tra 1000 e questo è il suo punto di forza, uno stile davvero unico che a mio avviso non risente degli anni perché molto fresco. La trama non è la classica da commedia sentimentale, l'espediente ragazzo-ragazza rende tutte le gag uniche nel suo genere. I personaggi sono uno più stravagante dell'altro e assolutamente indimenticabili, sono tantissimi e tutti ben caratterizzati, tanto che dopo ci si affeziona a tutti loro.
I combattimenti sono sempre divertenti e danno alla commedia quel pizzico in più, non bisogna aspettarsi lotte all'ultimo sangue perché la gag è sempre in agguato per concludere lo scontro in ironia. Mi potrei dilungare moltissimo su ogni personaggio ma il bello del leggere il manga è scoprirli uno ad uno. Un manga davvero molto divertente, magari dopo un un centinaio di capitoli inizia a cadere un po' nel ripetitivo ma comunque il divertimento non manca mai. Un voto obiettivo sarebbe 9, ma il fattore nostalgico mi porta a dare un 10 a questo fantastico manga.


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Marco23111988

Volumi letti: 39/38 --- Voto 9
Nove, è meglio dell'anime, a cui ho dato 8; in realtà avrei dato solo 8+ al manga ma non è consentito fare cosi.

Non mi soffermerei sulla trama perché è già conosciuta e poi ho già detto tutto nella scheda riguardante l'anime, tante varrebbe fare un copia-incolla, mi limito a dire che è una storia molto simpatica, apparentemente può sembrare che sia un manga che tratti di bissesualità (visto lui che si trasforma in una donna) ma in realtà la cosa è molto più semplice di quel che si pensi, in fondo è pur sempre uno shonen, se fosse stato uno seinen queste trasformazioni da maschio a femmina avrebbero avuto sicuramente risvolti più complessi e maturi.
In realtà Ranma non potrebbe essere più maschio di così, anche quando è donna non si vede in lei alcuna femminilità, dalla serie: l'apparenza inganna.

Comunque, il manga mi è piaciuto più dell'anime perché, sebbene il finale sia un po' incompleto, dà comunque alla storia un certo senso di completezza di cui invece pecca l'anime; ad esempio, la madre di Ranma nell'anime appare solo una volta e non conclude nulla, nel manga appare più di una volta. È è bene specificare che intorno a lei girano un mucchio di episodi inutili dove il finale è sempre lo stesso, chissà perché la Takahashi ha voluto aspettare tanto per far finire una storia che poteva finire assai prima.
Secondo, la cotta di Ryoga per Akane: in questo manga vediamo come si conclude il triste amore non corrisposto del povero Ryoga, nell'anime invece non è descritto.

Insomma dà un certo punto di svolta ai personaggi; non parliamo di personaggi che sono stati tolti nell'anime per dio solo sa quale ragione (per poi metterci Sasuke, che simpatico è simpatico, ma avrei preferito la prof che si trasforma in bambina).
Altra osservazione, non capisco come mai abbiano tolto cosi tanto del manga per metterci al suo posto degli episodi totalmente inutili, in realtà anche nella versione cartacea ci sono molti episodi inutili, anche se rimanevano fedeli all'originale ci sarebbero stati comunque moltissimi episodi di riempimento.
Ad ogni modo anche sugli episodi di riempimento do, a parte alcune eccezioni, la mia preferenza al manga, inutili o meno ce ne sono uno o due veramente mitici.

I personaggi? Assolutamente indimenticabili, tutti ben caratterizzati e con la loro simpatia.
I disegni? Vecchi e semplici, ma piacevoli.

La vera pecca di questo manga - e se non l'avesse avrei dato senza dubbio 10 - è la ripetitività di molte situazioni (come quella, già accennata, che vede protagonista la madre di Ranma), e il finale che comunque delude, insomma alla fine è normale rimanere un po' delusi da un finale cosi dopo 38 numeri.


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Rumiko

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
"Ranma 1/2" è probabilmente l'opera più geniale della regina del manga Rumiko Takhashi. E' la mia preferita in assoluto e Ranma è stato il mio primo manga. Ed è, a mio avviso, un manga rivoluzionario. Tanto che per me è difficile recensirlo, difficile cercare di spiegare con raziocinio e obbiettività perché dopo aver finalmente concluso l'ultimo volume mi sono quasi commosso, come se alcuni dei miei amici più cari mi avessero abbandonato. Cercherò tuttavia, di fare del mio meglio e spiegarvi perché stiamo parlando di un autentico capolavoro.

Il Ranma della storia è Ranma Saotome, adolescente giapponese esperto di arti marziali che viaggia con il padre Genma per allenarsi. Un giorno i due, mentre si stanno allenando in Cina, precipitano nelle fonti maledette di Jusenkyo. Da quel momento, ogni volta che Ranma si bagna con l'acqua fredda, si trasforma in una ragazza, il padre in un panda. Solo l'acqua calda può temporaneamente farli tornare normali. A complicare ulteriormente la situazione, c'è il fatto che Ranma è stato promesso sposo ad Akane Tendo - figlia del migliore amico di Genma - ragazza apparentemente scontrosa e poco femminile, con cui scatta immediatamente una forte antipatia.
Come evolverà la situazione? Riuscirà Ranma a tornare normale? Come procederanno le cose con Akane? Questi sono i principali interrogativi che il lettore si pone, sollecitato dalla comparsa di una miriade di personaggi ognuno più pazzo e sconclusionato dell'altro.

La storia è molto originale e decisamente coinvolgente. Tuttavia il lettore deve tenere presente che si tratta fondamentalmente di una commedia. La trama tende quindi a scomparire dopo i primi volumi, per ricomparire negli ultimi due, a vantaggio di saghe autoconclusive più o meno scollegate tra loro ed esilaranti.
Ho detto "fondamentalmente" perché una delle tante particolarità di questo manga è il mix di generi molto differenti: commedia, ma anche love story, shounen, ma anche shoujo e seinen. E la genialità dell'autrice sta proprio nel riuscire a calibrare perfettamente tutti questi tipi, ottenendo la ricetta perfetta. E' questo il motivo principale che mi fa dire che "Ranma 1/2" è un'opera rivoluzionaria.

Altro caratteristica positiva sta nella comicità. Le gag sono davvero esilaranti.Il risultato è una gigantesca commedia degli equivoci in cui nulla è mai come appare e in cui le incomprensioni creano situazioni grottesche al limite del paradossale, che faranno morir dal ridere il lettore, regalandogli dei momenti di puro godimento.

Ancora, ineccepibile è il carachter design. Chiunque segua Rumiko-sensei sa che il suo vero punto di forza sono i personaggi. Ognuno è caratterizzato ottimamente, persino quello che compare una sola volta, e perciò riconoscibilissimo anche a distanza di tempo. I protagonisti sono tutti realistici, nonostante i loro caratteri evidentemente grotteschi e irreali, proprio per la loro personalità e psicologia ottimamente costruite. Si nota anche una loro maturazione psicologica, che giustifica in parte la lunghezza dell'opera. Ognuno di loro è inconfondibile e ha, con le sue virtù e i suoi difetti, con i suoi pregi e le sue idiosincrasie, un posto preciso in questo gigantesco romanzo corale.
Assieme ai personaggi, si evolve anche lo stile. Basti guardare Ranma o Akane nel primo numero e nell'ultimo per notare una differenza netta. Non può essere diversamente, d'altra parte, vista la lunghezza dell'opera (che durò una decina d'anni). In realtà, il disegno della Takahashi non è elaboratissimo se paragonato ad altri autori - CLAMP, Matsuri Hino, Yana Toboso, ecc. Tuttavia è chiaro e pulito e forse proprio la sua semplicità lo rende così apprezzato, perché permette di comprendere sempre cosa stia accadendo.

Per quanto riguarda l'edizione cartacea, io ho preso la ristampa della Star Comics, sulla collana Greatest a 2,60 €. Ne è presente un'altra, sempre della Star, sulla collana Neverland a 2,10 €, ma io consiglio vivamente la seconda, intanto per il numero di volumi - 38, come in patria, a fronte dei precedenti 53 - e poi per la maggiore cura riguardo alle traduzioni. Il rapporto qualità-prezzo secondo me è ottimo: l'edizione non presenta nulla di eccezionale (non ci sono pagine a colori, nessuna sovraccoperta, lettura all'occidentale), però è buona, di tutto rispetto se si considera che si spende molto poco.

<b>ATTENZIONE POSSIBILE SPOILER</b>
Infine, forse in controtendenza con la quasi totalità dei giudizi, ho apprezzato enormemente il finale. Lo trovo geniale e assolutamente coerente con lo svolgimento dell'intera opera: se, infatti, apparentemente sembra che non ci dica nulla, che tutto sia come prima, in realtà è chiaro che ogni cosa è cambiata, che è ormai solo questione di tempo, ma Ranma e Akane si sposeranno; che tra Mousse e Shampoo è nato qualcosa. E che tutto si concluderà per il meglio. Forse un po' buonista, ma assolutamente geniale.
<b>FINE SPOILER</b>

L'unica pecca può essere rappresentata dalla lunghezza. In realtà, era una pecca per chi doveva aspettare un mese per poter comprare il volume successivo. Oggi, non mi sembra un grande problema. E' vero però che la serie presenta una certa ripetitività. Si cita come paradigma di questo difetto la "saga della madre", inutilmente lunga. Ora, questa critica è fondata. Tuttavia, bisogna tenere in conto:
- la maturazione dei personaggi, cui accennavo prima;
- la cosa sorprendente è che nonostante le ripetizioni il manga non diventi mai noioso, proprio perché la comicità è così prorompente da sopperire all'evanescenza della trama. E qui sta l'ennesima prova della genialità dell'autrice e, di conseguenza, dell'opera stessa.

Concludendo, spero di essere stato sufficientemente chiaro nello spiegare perché consiglio Ranma a chiunque. E' un must per ogni lettore di manga e, a mio giudizio, il più grande capolavoro della storia del fumetto. E' perfetto: do un dieci e lode pieno.


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scar89

Volumi letti: 53/38 --- Voto 6
Un manga che inizialmente parte molto bene sia per la trama sia per la demenzialità. Non è un manga niente male - bella la storia delle fonti maledette -, ma viene rovinata dal fatto che molte volte si ripete nella trama, per esempio dopo il volume numero 20 si ripete sempre la stessa storiella, in cui arriva un nuovo personaggio che dopo aver portato scompiglio si aggiunge al roster di amici o nemici. Il risultato è un manga che per parecchi numeri è poco divertente e molto noioso, infatti sono stati fatti a mio parere un botto di volumi inutili, per poi arrivare ad una conclusione fin troppo ovvia. L'edizione è abbastanza scarsa, si parla di volumi sottiletta con il minimo delle pagine.


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kill-chan

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Ranma 1/2 è un'opera corale che raccoglie un po' tutti i generi: comico, commedia degli equivoci, azione, sentimentale, sovrannaturale, ecchi, aggiungendo poi al tutto un po' di folklore.
I personaggi hanno delle caratterizzazioni tendenti sì alla semplice macchietta (penso ai fratelli Kuno) ma sono comunque funzionali per quello che è il loro scopo, ossia scatenare situazioni divertenti, pur se magari qualche personaggio l'avrei proprio evitato (ad esempio Gosonkuji).

Il maggior pregio di questo manga sta nell'intrattenimento, e non mi riferisco al solo fattore risata: non solo Takahashi riesce a sopperire all'assenza di una vera storia di fondo scatenando situazioni divertenti, ma riesce anche a far affezionare il lettore ai personaggi e alle loro situazioni. Penso soprattutto a Ryoga, vero idolo del manga.

Passando ai difetti, il primo ha origine proprio del suo maggior pregio: in quanto commedia, è normale che abbia una struttura sconclusionata, ma a lungo andare il lettore inizia a desiderare per i propri beniamini sviluppi che però non arrivano.
Il secondo difetto sta nel modo in cui Takahashi tende a complicare situazioni invece risolvibili col minimo sforzo, facendo talvolta irritare il lettore, vedi i vari fraintendimenti legati a Ryoga o alla madre di Ranma. Anzi, se ci pensate proprio la questione che ha dato il via alla serie, vale a dire la trasformazione di Genma e Ranma, si sarebbe potuta risolvere semplicemente usando la sorgente dell'uomo annegato o comunque cercando subito una situazione in Cina invece di tornarsene in Giappone, non trovate?
Il terzo ed ultimo grande difetto sta nell'arco finale, dalle premesse totalmente buttate a caso e portate avanti in modo piuttosto confuso. Brutto brutto brutto. Il finale vero e proprio invece, criticato un po' da tutti, invece lo trovo comunque coerente con lo spirito del manga.

Insomma, pur con i suoi contro resta comunque un classico del suo genere.


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kikkokat

Volumi letti: 38/38 --- Voto 7
Ranma è il manga che mi è piaciuto di più della Takahashi (non contano i suoi volumi unici tipo Il Bouquet Rosso, che stra adoro) insieme a "One Pound Gospel", che merita sicuramente più di 7.
Parlando di Ranma, ci sono tantissimi personaggi che girano attorno al protagonista e quindi poi ognuno potrà facilmente trovare dei personaggi a cui affezionarsi. Quindi, per quanto mi riguarda, quando nelle storie sono i miei personaggi preferiti ad essere protagonisti darei anche un 9, ma quando la storia è incentrata su personaggi stupidi e che non tollero, è anche da 5. Insomma un 7 tutto sommato se lo merita, anche per alcune trovate geniali.


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clapton80

Volumi letti: 53/38 --- Voto 6
Il mio 6 è solo perché non voglio punirmi troppo per i soldi spesi.
Che dire, il mondo di Ranma è fantastico, i personaggi sono stravaganti, divertenti, ma ragazzi, sono 53 volumi di cui più o meno tra i 30 e 40 sono di puro niente e niente ripetuto. La storia non evolve mai, se non nei primi dieci-quindici volumi che servono comunque a rivelare le peculiarità dei personaggi. Poi 53 volumi che portano a una non-conclusione non nell'ultimo volume, ma nelle ultime venti pagine! <b>[Attenzione, spoiler!]</b> 53 volumi in cui i genitori fanno di tutto per far sposare Ranma e Akane e poi alla fine si risolve tutto con un "Vabbè lo farete quando vi sentirete pronti!" <b>[Fine spoiler.]</b>
7000 pagine lette per rimanere deluso da un manga con un'ambientazione e con un "cast" che in realtà sono azzeccatissimi e geniali. A quanto pare anche InuYasha è la stessa zuppa, forse ancora più lunga, io ancora non l'ho letto, credo che forse un giorno lo farò. Maison Ikkoku l'ho stoppato al terzo volume solo per la brutta esperienza con Ranma.


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Sonoko

Volumi letti: 53/38 --- Voto 7
Ranma 1/2 è stato il primo manga che ho letto in edizione monografica, ed è stato merito di Ranma 1/2 se ho scoperto quei luoghi meravigliosi che sono le fumetterie (ricordo ancora quando vidi il numero 4 della prima edizione, della collana Neverland in quella vetrina ormai parecchi anni fa), perciò ci sono molto affezionata!
Tuttavia per scrivere una recensione devo essere obbiettiva, e per questo motivo purtroppo il mio voto finale non può essere molto alto.

La storia, come tutte quelle della Takahashi, è piuttosto originale, ed i personaggi sono molto ben caratterizzati e (quasi) tutti simpaticissimi; inoltre, come hanno già scritto in molti qui, si ride moltissimo. I lati positivi dell'opera, però, sono soltanto questi: dopo 10-15 volumi, inizi a chiederti come andranno le cose fra Ranma ed Akane, se lui riuscirà a rompere la maledizione, che sviluppi ci saranno per i comprimari a cui ti sei ormai affezionato, ma mentre i volumi continuano ad accumularsi sullo scaffale la storia non procede per niente! Ogni tanto entra un scena un nuovo bizzarro personaggio, che però si rivela quasi sempre una fugace meteora: qualche nuova gag, nuovi combattimenti e colpi segreti... e questo più e più volte!

A pochi volumi dall'annunciato finale finalmente qualcosa pare cambiare sul serio, ma all'ultima pagina viene da chiedersi: ed allora questo finale? Insomma, si comprende che quello è il finale soltanto per la scritta FINE sotto l'ultima tavola, che di finale non ha assolutamente nulla di diverso rispetto alla conclusione di uno dei tantissimi capitoletti che compongono questa lunga opera. È proprio il caso di dirlo, tanto rumore per nulla!
Un vero peccato, perché la Takahashi, quando ci si mette, coi finali ci sa fare, lo ha dimostrato ampiamente con Maison Ikkoku. Soltanto che quando decide, di sua volontà iniziale o per richiesta dei suoi lettori, di prolungare all'infinito una sua opera, dovrebbe poi mettere in conto che non è bello scrivere da un momento all'altro la parola FINE soltanto perché lei stessa si è annoiata e vuole subito cambiare argomento. I lettori vogliono anche soddisfazione, quelle risposte alle loro domande per cui hanno aspettato pazientemente per anni ed anni (ogni tanto anche annoiandosi, dato che a lungo andare anche le divertenti baruffe Ranma/Akane diventavano monotone)! E queste risposte in quest'opera io non ne ho trovate (parlo in prima persona perché altri hanno detto il contrario, mah, contenti loro...).

Per il resto niente da dire. I disegni mi piacciono molto; quanto all'edizione, all'epoca purtroppo i volumetti erano ribaltati, ma non ne ho risentito, dato che si trattava del mio primo manga e non conoscevo il senso di lettura all'orientale (non facevo nemmeno caso all'assurda invasione di mancini). Certo, erano sottilette, ma almeno la Star compensò la cosa con la cadenza quindicinale, che purtroppo non è stata più utilizzata per nessun altro manga.
Concludendo, il mio voto finale è 7 (considerando anche il mio suddetto legame affettivo a quest'opera), dato che purtroppo Ranma 1/2 è un'opera che iniziava con enormi potenzialità ma queste potenzialità purtroppo non sono state pienamente sviluppate. Un vero peccato davvero!


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dade88

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Ranma 1/2 è la storia per eccellenza di Rumiko Takahashi, superiore alle altre sue che ho letto (Inuyasha e Lamù). Eccentrico, esuberante, divertente ed estremamente comico, questo è Ranma 1/2, al centro dell'assurdo, ma mentre lo leggi ti sembra quasi reale. In teoria dovrebbe essere anche un manga di combattimenti dove la legge del "chi si migliora di più" vince. Questo però, secondo me, passa in secondo piano rispetto all'animo giocoso del manga.

Ranma Saotome, giovane esperto di arti marziali, cade vittima di una maledizione mentre era con il padre in Cina ad allenarsi: per errore si immerge in una sorgente maledetta dove anni orsono annegò una bellissima fanciulla; da quel momento, ogni volta che Ranma viene sfiorato dall'acqua fredda si trasforma nel suo alter-ego ragazza. L'unico modo per tornare normale sarà un semplice bagno in acqua calda. Ma non solo lui avrà questa sfortuna: anche il padre sarà condannato a trasformarsi in un Panda (essendo caduto in un'altra sorgente) ogni volta che tocca l'acqua fredda; poi altri personaggi che compaiono pian piano nella storia cadranno in sorgenti via via più assurde.
Ranma viene obbligato a fidanzarsi con la figlia minore di un vecchio amico del padre (proprietario di una palestra di arti marziali), una ragazza molto carina di nome Akane, con l'obbiettivo di gestire insieme la palestra una volta sposati; entrambi i ragazzi non sono molto entusiasti della cosa, infatti inizialmente non mancheranno le tensioni e i fraintendimenti. E da qui Ranma comincia ad ambientarsi nel mondo di Akane, la scuola, i compagni di classe, gli abitanti del paese, e vecchi amici che verranno a cercare Ranma, per un motivo o per un altro. Per esempio per farlo fuori.

La storia ha un filo madre, cioè un filone principale che fa procedere il racconto, ma è contornato da tante piccole mini-storie che danno diverse sfaccettature alla storia successiva (la cosa non è estrema come Detective Conan, ma l'idea è quella). Il disegno evolve un sacco, se si prende il primo fumetto e l'ultimo si vede un salto di qualità pazzesco, ma di base non è il mio modo di disegnare preferito: è tutto un po' semplice, abbozzato, anche se i personaggi sono carini. La cosa bella di questo fumetto è che a me ha fatto ridere in molte occasioni, e l'ho riletto tutto più di una volta.
Lo consiglio a chi si deve svagare un po', a chi non ha molto tempo di leggere (dato che ogni storia è slegata con l'altro non bisogna avere molta memoria nel ricordarsi cosa è successo), a chi ama le storie lunghe (non sono pochi volumi e qualcuno potrebbe anche stancarsi) e a chi vuole farsi 4 risate.


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riko akasaka

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Ranma 1/2 è il primo manga che ho letto, a scrocco la prima edizione e quando è uscita la ristampa sono subito corsa a comprarlo per rileggerlo.
La storia di Ranma è nota: condannato a trasformarsi in donna ogni volta che tocca l'acqua fredda, fidanzato per forza con la scontrosa Akane ed erede di una palestra di arti marziali. Con il procedere della trama si moltiplicano attorno a lui simpatici e assurdi personaggi che si trasformano negli esseri più disparati, tra tutti spiccano l'infida Shan-Pu, innamorata e vivace con Ranma ma nel contempo crudele e glaciale con Mousse lo spasimante respinto, e lo sfortunato Ryoga, innamorato perso di Akane che vive attimi di felicità solo da porcellino tra le braccia dell'idolatrata ragazza.

Consiglio questo manga a chiunque ami ridere e non ha problemi a veder ridicolizzate le arti marziali con mosse assurde, a chi accetta una storia senza preoccuparsi della logica, altrimenti è impossibile accettare che tutti i personaggi siano così stupidi da non aver pensato subito di bagnarsi nella "fonte dell'uomo annegato" per tornare normali come pure l'ottusità di Akane che non capisce chi si cela dietro P-Chan; e soprattutto a chi non ha bisogno del finale romantico per apprezzare una storia: Ranma e Akane sono fatti l'uno per l'altra ma non ci saranno mai rispettabili scene d'amore in questo shonen.

A distanza di anni Ranma 1/2 resta uno dei miei manga preferiti, anche se avrebbe dovuto essere più corto di circa 5 numeri: verso la fine alcune storie non erano all'altezza del resto dell'opera e la "saga della madre" è stata inutilmente lunga. Se qualche editore decidesse di stampare una perfect edition con il senso di lettura originale e magari qualche pagina a colori mi precipiterei in fumetteria senza alcun indugio!


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npepataecozz

Volumi letti: 38/38 --- Voto 7
Cosa viene prima, l'uovo o la gallina? È questo il quesito che mi pongo nel momento di cominciare questa recensione. Ho visto prima l'anime o il manga? La risposta è controversa, in quanto la serie TV di Ranma ½ è giunta sui nostri schermi a ondate e non in unica soluzione. Quindi la lettura del manga va collocata in un periodo intermedio, cioè tra la trasmissione di un blocco di episodi e l'altro.
Questa distinzione è molto significativa, in quanto giustifica pienamente il poco interesse provato alla lettura dei primi volumetti,che sono comunque i migliori, e il maggiore interesse per gli ultimi, che forse sono i peggiori, con le dovute eccezioni.

<b>[Attenzione, possibili spoiler.]</b>
In definitiva, comunque, Ranma ½ è sempre stato un prodotto che ha goduto, tra le mie preferenze, di un interesse limitato. L'originalità della trama non si discute, il suo infinito protrarsi nel tempo indubbiamente sì. Ricordo ancora quando fu annunciata la pubblicazione in Giappone del tanto sospirato finale: le immagini mostrate erano quelle di Akane in abito da sposa e la cosa sembrava promettere bene. Il livello di frustrazione sulle varie tematiche (il ritorno di Ranma e soci alla normalità, la storia d'amore fra i vari protagonisti, ecc) aveva ormai raggiunto il suo limite massimo in quanto ormai la trama si dipanava malamente fra una serie di avventure che non facevano più né ridere né piangere, ma annoiavano e basta, rovinando così un prodotto sostanzialmente buono. Invece le contraddizioni fioccavano, una su tutte: ma se la fonte maledetta che trasformava in uomo chi si bagnava con l'acqua fredda si trovava in Cina, non facevano prima a bagnarsi direttamente in loco invece di rimandare il problema (il caso di Shan-Poo è il più incredibile)?
E veniamo al finale. Con sconcerto ho appreso dalla lettura che si trattava della solita bufala, in cui niente viene risolto e niente ha fine. Si parla vagamente di “consapevolezza” fra Ranma e Akane... Sinceramente mi sembra un po' poco per una serie così lunga.
<b>[Fine spoiler.]</b>

Ciò che resta, comunque, è una lunga serie di personaggi che hanno rappresentato dei veri e propri modelli imitati in lungo e in largo (si pensi a Kuno, Happosai, Ryoga, ecc), e quest'ultimo aspetto non può essere trascurato nella mia valutazione finale.

Sgt. Pepper

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Recensire un manga come Ranma 1/2 non è un'impresa facile. Mi ci sono voluti due anni per procurarmi tutti i 53 volumetti della prima edizione, e quando finalmente ho avuto tra le mani l'ultimo numero ho provato un'emozione indescrivibile. Chiamatemi patetica, ma è così. In genere, quando mi appresto a recensire un manga, esprimo il mio voto solo al termine della mia recensione, perché solo mettendo nero su bianco pregi e difetti di un'opera riesco realmente a venirne a capo e a darne una valutazione obiettiva. In questo caso però, non posso attribuire a questo manga nessun altro voto che non sia un meritatissimo 10. Cosa mi ha spinto a dare il mio primo 10 ad un manga? Beh, sicuramente il fatto che secondo me non c'è stato in passato e mai ci sarà un manga come Ranma 1/2.

Punto primo: la trama. Tanto di cappello a Rumiko Takahashi per aver creato una trama divertente, mai noiosa, mai scontata o ripetitiva, capace di tenerti attaccato alle pagine dall'inizio alla fine. Non per niente la considero la migliore mangaka di tutti i tempi. C'è chi dice che dalla seconda metà dei numeri in poi le storie diventano ripetitive, seguono sempre lo stesso schema, e non si vede mai nulla di nuovo. Niente di più falso, secondo me. È vero che a volerle esaminare una ad una le varie micro-storie che si susseguono all'interno della trama principale sono molto simili tra loro, ma anche volendo ammettere questo, bisogna tener conto del cambiamento nel rapporto tra i personaggi che queste comportano. Ranma non sarebbe di certo arrivato a dire ciò che dice (seppur in modo decisamente contorto) ad Akane senza aver vissuto tutte le avventure a cui noi lettori affezionati abbiamo assistito, un volume dopo l'altro, su questo non ci piove.

Punto secondo: i personaggi. Come si fa a non amarli? Ranma e Akane sono una delle coppie più belle mai viste in un manga. Entrambi dotati di un carattere piuttosto particolare e di certo non facile, da un giorno all'altro si ritrovano fidanzati per volere dei rispettivi padri, e, neanche a dirlo, non si possono vedere. A complicare tutto c'è il "piccolo" segreto di Ranma: dopo essere caduto accidentalmente nelle fonti maledette durante un allenamento con il padre Genma, ogni qualvolta si bagna con l'acqua fredda si trasforma in una bella fanciulla dai capelli rossi! Sfido qualunque sedicenne a far fronte ad un problema del genere. A loro si aggiungono una serie di personaggi, più o meno importanti per lo sviluppo della trama, davvero unici: i più particolari sono senza dubbio Shan-pu, un'affascinante cinesina innamorata di Ranma, caduta anch'essa vittima della maledizione delle fonti a causa della quale a contatto con l'acqua fredda il suo aspetto muta in quello di una graziosa gattina, e Ryoga, amico-nemico di Ranma con il quale è in perenne rivalità, accresciuta dal fatto che al primo incontro con Akane il poveretto se ne innamora perdutamente, sebbene questa non se ne accorga minimamente, considerandolo un semplice amico o, peggio ancora, il suo adorato porcellino P-chan (ebbene si, la maledizione delle fonti colpisce ancora!). Indimenticabili sono anche personaggi come Kodachi la rosa nera e il fratello Kuno: la prima è innamorata di Ranma, ma ha un modo di dimostrarlo decisamente, ehm, particolare, mentre il fratello non sa decidersi fra Akane e Ranma ragazza, vivendo nella convinzione che entrambe siano perdutamente innamorate di lui. Ciò che è decisamente ammirevole è il modo in cui Rumiko Takahashi caratterizza i proprio personaggi, delineando i loro caratteri in modo così accurato che nessuno di essi risulta uguale ad un altro, cosa che non tutti gli autori sono in grado di fare, anche trovandosi a dover far fronte ad un numero inferiore di personaggi.

Punto terzo: la grafica. Bisogna indubbiamente tener conto del fatto che si tratta di un manga abbastanza datato: sui primi volumi della prima edizione il prezzo è indicato in lire, quindi è il caso di fare due conti. Personalmente però trovo che lo stile semplice dell'autrice costituisca un punto a favore di questo manga, e non un difetto; laddove nei manga più moderni si fa talvolta fatica, a causa delle immagini troppo caotiche, a capire cosa stia succedendo nella storia, in Ranma 1/2 questo problema non si presenta: lo stile dell'autrice è chiaro e pulito, tutto è immediatamente comprensibile. Va inoltre considerato il notevole salto di qualità che avviene negli ultimi volumi rispetto ai primi per quanto riguarda la definizione dei personaggi a livello fisico e più in generale degli sfondi, che vengono nettamente perfezionati.

Ora viene, ahimè, il momento della nota dolente: il finale. C'è chi vede nel fatto che Ranma abbandoni il muretto per percorrere il tragitto da casa a scuola accanto ad Akane come una metafora dell'abbattimento (finalmente!) da parte sua delle distanze fra i due; io personalmente avrei preferito qualcosa di più concreto. C'è chi dice che Ranma e Akane sono troppo giovani e ancora non abbastanza maturi per sposarsi, e che un finale simile sarebbe stato poco in linea con la trama e con l'atmosfera del manga; io però, e credo di parlare a nome di tutti gli appassionati di questa serie, ritengo che un matrimonio fra i due sarebbe stata la conclusione perfetta, che avrebbe dato al manga un senso di completezza e di perfezione che con questo finale così approssimato, purtroppo, non ha.
In ogni caso, questa piccola pecca non intacca minimamente il mio voto, che rimane un 10 dato di cuore, a questo manga bellissimo e unico, che consiglio caldamente a tutti.


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Smooth Criminal

Volumi letti: 1/38 --- Voto 9
Premetto che ho appena cominciato la lettura di questa serie acquistando la nuova edizione, dunque ho letto solo il primo volume, ma avendo già visto l’anime conosco molto bene la storia di quest’opera.

Ranma1/2, è sicuramente uno dei manga più conosciuti e maggiormente apprezzati nel nostro paese. L’autrice, Rumiko Takahashi, già nota anche per serie come Lamù e Maison Ikkoku, e più recentemente per Inuyasha, crea secondo me con questa serie la sua opera migliore. A partire dalla trama, che risulta essere semplice e complessa al tempo stesso, perché da un lato si tratta semplicemente di una classica storia tra due ragazzi, maschio e femmina, innamorati tra loro, mentre visto dal lato dei combattimenti e delle varie trasformazioni dovute alla temperatura dell’acqua, la storia diventa leggermente più movimentata.

Il punto di forza di quest’opera infatti sono proprio le tante e sempre più strambe trasformazioni che compiono i vari personaggi, a partire da Ranma (il protagonista della storia) e suo padre. Il primo si trasforma in una ragazza se a contatto con l’acqua fredda, mentre torna ragazzo con l’acqua calda, suo padre invece si trasforma in un panda, per poi tornare normale. La trasformazione di Ranma suscita sicuramente molto scalpore e stupore, e nel corso della storia vengono presentati anche altri personaggi, che come Ranma e suo padre sono caduti nelle sorgenti maledette che comportano questa trasformazione.
Le trasformazioni a cui possiamo assistere sono molteplici e riguardano in particolare il mondo degli animali, infatti troveremo Shampoo, una ragazza che è innamorata di Ranma, ma che si trasforma in gatto, animale di cui Ranma ha una paura tremenda. Mousse invece, può trasformarsi in cigno, mentre Ryoga, rivale in amore e combattimento di Ranma, si trasforma in un simpatico porcellino. Molto ben realizzati comunque sono anche tutti gli altri personaggi, primari e non.

Consiglio davvero a tutti questo classico dei manga, proprio perché facilmente comprensibile e molto divertente.
Non mi esprimo sulla qualità dell’edizione italiana, in quanto ne sono state fatte molte e non ho potuto vederle tutte per esprimere un vero e proprio giudizio.

Akeiron

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Akeiron

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Ranma è un manga da leggere. Come dire, è cultura generale giapponese. Allora perché solo 8, qualcuno si chiederà?
Ci sono dei motivi oggettivi, difetti che non mi sento di perdonare ad un mostro sacro come la Takahashi. Non c'entrano niente col fatto che secondo molti sia datato: è una scemenza. Alcuni lavori di Tezuka sono "datati". Ma quello, il manga, l'ha inventato.
No, Ranma non è datato per niente, ha solo un'età ragguardevole. Infatti si legge che è una meraviglia, se non avete visto appena prima i ben 144 episodi della serie animata come è successo a me. Sciocco io: voi, che siete più intelligenti, evitate di farlo. Ve la goderete un mondo, specie nei primi volumi dove c'è da ghignare veramente.
Il difetto principale, che gli costa i due punti, è che si dilunga troppo e diventa ripetitivo. Se avete letto o visto Inuyasha, sapete a cosa mi riferisco. Il motivo è commerciale, lo sapete, spremere il prodotto. Ma cosa vuoi, gioie e dolori dell'universo manga.
I lettori più adulti e colti potrebbero trovarlo un tantino ingenuo, ma è una commedia degli equivoci destinata ad un pubblico adolescente. A questo punto, bisognerebbe buttare nel cestino, per dire, anche le Cronache di Narnia!


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nintendo fever

Volumi letti: 38/38 --- Voto 6
Bene, credo che tutti conosciate la trama di Ranma no? È passato quasi un anno da quando lo iniziai a leggere. Ero reduce dalla lettura di molte altre opere della Takahashi, una più bella dell'altra, tutte le storie brevi, divertenti, commoventi, paurose, di tutto e di più; la saga delle sirene nonostante il suo "non finale" mi piacque da morire, i Rumic World che mi fecero ridere a crepapelle erano interessanti riguardo la cultura giapponese, e poi lessi quello che tutt'ora è il mio manga preferito, ovvero Maison Ikkoku, un manga speciale, magnifico, romantico, comico, con il giusto pizzico di sensualità (e diciamocelo il modo di vedere la sensualità della Takahashi è magnifico, perché è elegante e non sfora mai nella volgarità, niente mutandine a gogo o situazioni quasi hentai...)
Cosa accade leggendo Ranma, perché se amo tanto la Takahashi do un voto relativamente basso? Bene, i primi 15 volumi me li sono divorati, uno appresso all'altro, ma dopo un po' ho iniziato a fare fatica; per leggere un volume ci mettevo molto, per alcuni volumi ci mettevo anche 3 giorni per leggerli, a fatica li aprivo, poi sono dal volume 30 verso la fine iniziavo veramente a sforzarmi per leggerlo, sempre le stesse situazioni. All'inizio queste situazioni risultano comiche, ma dopo un po' diventano pesanti, soprattutto da quando entra in scena un certo personaggio...
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
...cioè la madre di Ranma. Diventa tutto troppo ripetitivo: Ranma incontra la madre, la madre non sa che è mezzo uomo mezzo donna, la madre dice che deve fare harakiri se Ranma non è un vero uomo... così fino alla conclusione, e lui tra l'altro non riesce mai a presentarsi davvero alla madre, nemmeno alla fine (per non parlare della fine dell'anime peggio di quella del manga!), per un attimo ci crede, per un attimo non ci riesce, il padre lo ostacola...
<b>[Fine spoiler.]</b>
Leggendo un capitolo dico: "Ecco, ora il padre gli tira l'acqua fredda; ecco, ora il padre lo porta via", sono arrivato a un punto dove iniziavo a prevedere ogni mossa, per non parlare poi della fine, me lo immaginavo che sarebbe finito in quel modo.
Insomma, dopo aver letto Ranma ci ho pensato 2 volte prima di comprare la ristampa di Inuyasha che è partita qualche mese fa... E non credo di aver sbagliato!


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Kira86

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Ormai questo manga ha superato l'onorata soglia dei 20 anni dalla data della prima pubblicazione, c'erano ancora le lire, e a mio avviso anche i manga erano diversi da quelli di oggi.
Ranma 1/2 ha quindi fatto sicuramente la storia del manga, chiunque, credo abbia almeno visto alcuni episodi dell'anime.
Concordo con chi crede che si poteva fare anche a meno di prolungare così a lungo la storia, che poi si fatica un po' a definire "storia". Considero Ranma 1/2 più un manga "a puntate", non bisogna aspettarsi una trama o una storia che accompagna i personaggi nel tempo, piuttosto ogni volumetto è un'avventura diversa che Ranma deve affrontare.
La fine è sicuramente simpatica anche se non conclusiva, ma non mi sarei aspettato niente di diverso dall'autrice Rumiko Takahashi.

I disegni sono molto buoni se si considera gli anni in cui è stato disegnato, sicuramente un manga da provare a leggere almeno una volta. Consigliato.


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maximator

Volumi letti: 38/38 --- Voto 5
Questo manga me l'ha prestato la mia ragazza, vi dirò subito che se in un primo momento lo divoravo, pian piano la lettura si è fatta sempre più lenta fino a diventare quasi una sfida con me stesso per riuscire a portarlo alla fine, una fine che poi tanto non c'è.

Se fosse terminato intorno al decimo volume il mio voto sarebbe quindi stato di sicuro più alto. Davvero non ho capito la necessità della (tanto acclamata) autrice di continuare a proporre sempre le stesse vicende: arriva un nemico misterioso, si scontra e inizialmente ha la meglio perché prende tutti di sorpresa, si scopre che è caduto nella fonte maledetta in Cina, i nostri eroi riescono a spuntarla a suon di trasformazioni.
Peccato perché i protagonisti mi sono piaciuti, e anche tanto. Avrei preferito vedere un minimo di evoluzione nella storia tra Ranma e Akane ma l'autrice ha preferito utilizzarla solo come pretesto per far ritrovare i personaggi in situazioni assurde e comiche.

Il tratto si vede nettamente evolvere dal primo fino agli ultimi volumi, dove finalmente l'autrice si ricorda di disegnare gli sfondi (comunque questa mancanza nei numeri iniziali è in parte giustificata dall'epoca del manga, quindi non pesa).

Non mi sento di consigliarlo quantomeno per la sua lunghezza e quindi per i soldi da spenderci.


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Cladz

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Ranma è il manga che tutti, indistintamente, devono assolutamente leggere. Ogni volume, nonostante il canovaccio sia sempre lo stesso, vi costringerà a ridere come matti.
La trama è fondamentalmente uno sfondo, creato egregiamente, delle innumerevoli gag che si seguono continuamente.
La cosa più bella è poi l'infinità qualità e caratterizzazione di tutti i personaggi: Ranma, Akane, Ryoga, Kuno, Kodachi, Shanpu, Mousse, Genma, tutta la famiglia Tendo ecc, sono tutti ben sviluppati e incredibilmente belli, vi sarà impossibile non amarli.
Ranma è un manga che vi farà ridere, anzi di più, vi farà ridere come matti, ma saprà allo stesso tempo anche emozionarvi e aprire una breccia nei vostri cuori, vi farà rivivere emozioni forse dimenticate, vi terrà compagnia e vi lascerà col fiato sospeso, quello che di sicuro non potrà fare è annoiarvi.
Ranma è un manga che tutti devono assolutamente leggere.
Consigliatissimo!

P.S. ho letto di tanto in tanto critiche sul finale, che però non mi sento di condividere, in quanto ritengo che non ci potesse essere conclusione migliore!


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Lavi-Schroeder

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Avete presente quando finite con l'innamorarvi di una serie a tal punto che ne collezionereste ogni piccola cosa, anche la più stupida e inutile?
E soprattutto, non si potrebbe dare più di 10? Non so, 11, 12, anche 20. Qualsiasi sia il voto più alto, Ranma se lo merita tutto.

Non ho intenzione di scrivere la trama, tanto è già presente in questa scheda, oltre al fatto che è difficile non conoscerla visto l'enorme successo di questo titolo.
Comprai il manga di Ranma 1/2 nel 2001, ormai erano già tre o quattro anni che leggevo fumetti giapponesi. Vidi il primo numero della ristampa edita da Star Comics e decisi di prenderlo, più per la fama del titolo che per effettivo interesse. Non più tardi di un anno, ne intercettai l'anime su MTV Italia e iniziai a guardarlo.
Non fu amore a prima vista, ma una conoscenza lenta e graduale.
Man mano che la storia andava avanti diventava sempre più divertente e interessante e mi resi conto che in quest'opera c'era veramente tutto: comicità a palate, avventura, amore, un pizzico di quotidianità, le mie amate arti marziali (praticate finalmente anche da graziose donzelle) e, soprattutto, una serie infinita di personaggi. Uno più strambo dell'altro, dalle cui azioni possono derivare solo assurde peripezie, i personaggi presenti in questo manga sono davvero molti, tuttavia state pur certi che nessuno di loro si farà dimenticare, né odiare. O almeno, io, per quanto cattivi possano essere stati alcuni di loro, non ne ho mai odiato neanche uno. E, conoscendomi, è cosa assai rara.
E anche quando arrivò l'ultimo volumetto con il finale, il tanto discusso finale, non potei fare a meno di pensare quanto fosse coerente con il resto della storia.
Ad oggi c'è ancora gente che chiede una fine diversa, un ripensamento, un contentino che ammetta finalmente l'evidenza, soprattutto per quanto riguarda i sentimenti che legano Ranma e Akane. Mah.

Ho riletto molto volte i singoli volumetti, continuo a farlo ancora oggi quando mi va; più passa il tempo e più Ranma 1/2 acquista un'assoluta unicità. Ammetto di aver spesso cercato qualcosa che gli si avvicinasse anche lontanamente: com'è ovvio, non ho trovato proprio nulla di simile e probabilmente non lo troverò mai. Il che da un lato mi rassicura, vuol dire che tra me, Ranma e tutto il meraviglioso mondo che gli gira intorno è proprio amore.


 3
Watashiwa7

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Una delle cose che non sono mai riuscito a spiegarmi è perché quando consigliavo questo manga poi ricevevo come risposta:<i> "Ah, sì, è carino"</i>.
Ranma 1/2 non è carino! È il più bel manga mai realizzato, non gli posso mettere 11 come voto, ma è esattamente quello che farei.
Attenzione, sto parlando del manga. Che rispetto all'anime è decisamente migliore, soprattutto perché va mooolto più avanti con la storia. Quindi se avete (probabilmente) visto l'anime, considerate che non sono la stessa cosa, nel cartaceo ci sono più saghe lunghe e meno "filler".
Odio gli spoiler nelle recensioni, e anche in questa non ne farò. Però parlando del manga di Ranma 1/2 è importante far capire perché alcuni ne siano entusiasti e altri perplessi.
Ripeto, non faccio spoiler. Lo scetticismo deriva dal finale, che non è esattamente quello che ci si immagina. Quindi alla fine avremo i lettori delusi e quelli che cercano di hackerare questo sito per inserire 11 come voto all'opera, senza vie di mezzo.
Io vi posso dire solo che ai tempi avevo comprato il blocco dai numeri dall'1 al 10 tanto per provarlo, e già l'indomani sono andato a comprare gli altri 43. Una droga.

Ok, con questo preambolo ho fatto capire che il manga m'è piaciuto tanto tanto, ma... perché?
I motivi sono così tanti che non so nemmeno da dove partire. Proviamo dall'inizio.
Innanzitutto io lo considero IL manga comico. Per eccellenza. Sono quasi dieci anni che cerco un altro manga che mi faccia ridere come Ranma ma niente, non l'ho trovato. Ranma vi conquisterà se vi farà ridere, altrimenti finirà per annoiarvi.
Però è importante specificare anche che tipo di comicità è quella di Rumiko Takahashi. È il surreale che non sfocia nel demenziale, colpi di scena che piovono dappertutto, cura maniacale per la sceneggiatura e amore verso i propri personaggi. Personaggi che infatti hanno tutti una propria univoca caratterizzazione, in Ranma ci sono milioni di personaggi secondari e non capita mai di chiedersi: <i>"e questo chi è? Da dove è spuntato?"</i>. Io li ho adorati tutti, buoni e cattivi, perché almeno una volta mi hanno fatto ridere di gusto.
Secondo aspetto: il lato sentimentale. Perché sì, Ranma 1/2 è un manga comico e d'azione, ma - blush - a me in un punto ha fatto piangere. È anche vero che l'ho letto che ero ancora un pischello, ma mi ha davvero colpito nel profondo (la Takahashi sa far breccia nel mio gelido cuore, inutile negarlo).
Mi piacerebbe approfondire questo aspetto, ma finirei per fare spoiler e, come avrete capito, proprio non voglio. Diciamo che l'intreccio amoroso è molto particolare, si nota sin dai primissimi capitoli che la protagonista è una tsundere, ma... nel corso dei capitoli la sua indole cambierà. Almeno un pochino.
E infine parliamo dei combattimenti. Già, perché non dimentichiamoci che Ranma è l'erede della scuola di arti marziali indiscriminate Saotome, mica pizza e fichi. Nel corso dell'opera dovrà affrontare numerosissime sfide, una più assurda dell'altra. Devo dire però che non si scade mai nel ridicolo, e nonostante la stramberia di alcuni combattimenti il pathos è mantenuto molto alto.
Serve dire altro? Ah, ecco: compratelo! O fatevelo prestare, rubatelo, l'importante è che lo leggiate su carta e in italiano. Magari distesi su un letto, in una stanza dove non disturbate nessuno se ogni tanto parte una risata incontrollata.
Cosa che a me è capitata un po' più spesso di "ogni tanto".

Cica

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Cica

Volumi letti: 28/38 --- Voto 8
<b>[Attenzione, spoiler]</b>
Visto che Ranma 1/2 me lo sono trovato in camera mia per caso, ho guardato un po' e a malapena mi ricordo quanti numeri ho letto. E' il solito manga d'avventura e azione, ma poi si nota benissimo che infondo la storia è molto originale. Disegni e grafica stupendi, dialoghi non sono da meno anche se ti danno poche emozioni e la storia è interessante.
Già, perchè ho però messo soltanto 8 se mi piace così tanto? Perché ci sono ben due difetti: Ranma, da bravo ragazzo che era poteva pensarci prima a immergersi nella sorgente dell'uomo annegato, che di sicuro nelle Sorgenti Maledette c'è eccome, ok che forse non sapeva, ma almeno dopo essersi informato doveva andarci! Poi ha anche paura di lasciare Akane se ci va... bhe, basta ritornare poi in casa Tendo dopo essere stato in Cina, ma se questo fosse successo, addio serie però almeno potevano farlo a fine storia. Il finale è completamente deludente, che senso ha che sia organizzato da un po' il matrimonio e poi i due... non si sposano? Per il resto ve lo consiglio.


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Kaori

Volumi letti: 53/38 --- Voto 7
Oltre a vedere l'anime ho sentito l' esigenza di comprare il manga, e proprio come nell'anime le risate sono assicurate, la storia è fresca ed originale, ed i personaggi divertenti. L'unica pecca secondo me è un finale che lascia un po' a desiderare, anche se comunque il sentimento che c'è fra i due protagonisti viene definito.
Un manga consigliato a coloro che gradiscono combattimenti senza spargimenti di sangue, risate, amicizie che sono quasi amori e avventure di tutti i generi.


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ThePirate

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Ranma ½ è un manga shonen di Rumiko Takahashi edito in Italia da Star Comics. Il manga ha avuto due pubblicazioni complete: la prima pubblicata nella testata Neverland è divisa in 53 volumi al prezzo di 2,10 € l'uno; la seconda pubblicata nella testata Greatest è divisa in 38 volumi al prezzo di 2,60 € l'uno. Entrambe le pubblicazioni sono con lettura all'occidentale.

Racconta la storia di Ranma Saotome, un ragazzo esperto di arti marziali, che durante un suo viaggio di allenamento in Cina alle Sorgenti Maledette, cade in una di queste e si trasforma in una ragazza. Infatti chiunque cada in una di quelle sorgenti si trasforma nella creatura che migliaia di anni prima è annegata in essa. Per riacquistare le normali sembianze bisogna bagnarsi con acqua calda. Durante lo stesso viaggio anche il padre di Ranma, Genma Saotome, cade in una sorgente e da allora ogni volta che cade in acqua fredda si trasforma in un panda!
Il primo volume si apre con Ranma e suo padre che sono tornati in Giappone e Genma dice a Ranma che lo ha promesso in sposo a una delle figlie di un suo vecchio amico, Soun Tendo. Intanto anche Tendo informa le sue figlie (Kasumi, Nabiki e Akane) che una di loro dovrà sposare il figlio del suo amico per ereditare la scuola di arti marziali. La scelta ricade sulla minore delle tre ovvero Akane.
La storia si svilupperà attorno a Ranma che è richiesto da altre ragazze (e anche dai ragazzi quando è una ragazza) ed attorno al rapporto con Akane. Ci sono poi molti combattimenti di tutti i tipi, ma mai troppo violenti.
Durante la storia verranno presentati molti altri personaggi, tutti molto originali: Tatewaki Kuno innamorato di Akane, Ryoga Hibiki che finirà per innamorarsi di Akane, Kodachi Kuno sorella di Tatewaki e innamorata di Ranma, Shampoo, Ukyo Kuonji, Mousse ed altri…

Da questo manga è stato tratto un anime di 161 episodi, non molto fedele però all'opera originale.

karas

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karas

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Il voto sarebbe sicuramente 10 se non fosse per l'inspiegabile velocità del finale, che lascia davvero l'amaro in bocca per via dell'illogicità degli avvenimenti delle ultime pagine della saga. Tuttavia, se le ultime 30 pagine sono una "violenza" per gli occhi, tutte le altre sono un saporitissimo piatto prelibato per lo spirito del lettore.
Non posso nemmeno spiegarmi come la Takahashi abbia reso così facilmente le situazioni comiche su carta bianca. Per me la comicità è cosa seria, non basta essere stupidi per essere comici, ci vuole qualcosa in più; specialmente nei testi scritti (e ancor di più in quelli disegnati) rovinare una situazione divertente è cosa fin troppo facile, ma l'autrice pare padrona e regina della penna affinando le sue doti artistiche, comiche e, perché no, strategiche. Certo come tutte le sue opere si tratta di puri episodi, ma tuttavia legati da uno stesso filo conduttore sempre coerente. Non capisco chi critica tale scelta dell'autrice: è il suo stile e può piacere o meno, ma la tecnica e i modi sono semplicemente perfetti.
Davvero da leggere senza riserve, prendendo con filosofia il finale. Speriamo che io me la cavo.


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mangaman74

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Tantissimi personaggi e tantissimo divertimento! Questo in breve è Ranma. Un manga assolutamente spassoso, pazzo, allegro, in definitiva unico. Partendo da un cliché abbastanza abusato, quello dei combattimenti e delle arti marziali, la Takahashi riesce a creare un mondo di mille personaggi ognuno con il suo carattere, le sue manie, il suo stile di combattimento; certo, qualche piccola somiglianza qua e la con alcuni personaggi di Uruseiyatsura si può notare, ma personalmente l'ho sempre visto più come un omaggio alla precedente serie che come mancanza di idee e di originalità. Forse l'unico appunto che si può muovere a questo manga è quello di essere un po' lungo, ed in effetti dopo diversi capitoli le vicende possono risultare un po' ripetitive; in ogni caso, è un manga da leggere, per tutti, e senza controindicazioni particolari!


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FrancyFay

Volumi letti: 38/38 --- Voto 8
Questo manga è davvero divertente!
Leggendo questa storia si ha l'impressione di rivivere Lamù, altro manga della stessa autrice con uno svolgimento simile.
Difatti la trama di questo manga si svolge praticamente tutta nel primo volume (e in parte nell'ultimo). Il punto di forza di questa serie sono i personaggi: sono tantissimi, distinguibili per una determinata caratteristica (la mancanza di senso dell'orientamento di Ryoga, la miopia di Mousse, e così via). Gli unici due personaggi che sembrano essere un po' più delineati sono i due protagonisti, Ranma e Akane.
L'incipit della saga è geniale: la Takahashi racconta infatti di un ragazzo che, con suo padre, va a fare un allenamento in Cina nel luogo delle "sorgenti maledette". Sfortunatamente, entrambi cadono in acqua: questa cosa causa la trasformazione dei due in una ragazza e in un panda ogni qualvolta si bagnano con l'acqua fredda.
Da questo presupposto si creano una serie di inconvenienti e situazioni bizzarre...
I disegni sono molto carini, semplici e con pochi dettagli.
Consiglio questa serie a tutti coloro che cercano qualcosa di divertente e non troppo impegnativo!


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Kouga

Volumi letti: 53/38 --- Voto 10
Divertimento... non esiste nessun altro termine per definire questa meravigliosa serie frizzante, evergreen e con un pizzico di sentimento sparso qua e là nei suoi capitoli. Ranma 1/2 è senz'ombra di dubbio una delle opere più riuscite di Rumiko Takahashi: la storia ormai la conoscete tutti, no? Le Sorgenti di Jusenkyo, il cambio di sesso (o di specie!) con l'acqua fredda, ed il ritorno alla normalità con l'acqua calda, i triangoli amorosi (che diventano pentagoni!), gli equivoci, i promessi sposi sin dalla gioventù dei genitori, antichi rivali con scarso senso d'orientamento o prossimi al matrimonio, e maestri pervertiti. C'è di tutto e di più in quest'epopea romantica, divertente, fantasy e ricca d'azione.

La storia come già detto è un insieme di generi talmente variegato da mettere in confusione lo stesso lettore quando si ritrova di fronte a definirlo, e le numerose storie autoconclusive nel giro di una manciata di capitoli (salvo illustri eccezioni dedite a presentare personaggi fondamentali o ad approfondire punti salienti della trama) sono tutti estremamente godibili che nella loro demenzialità più totale non potrà non coinvolgervi.

I Personaggi sono tantissimi: dai principali ai secondari, ai comprimari fino alle comparse, per narrare ed esporre tutto l'universo di Ranma servirebbero ore se non giorni interi, e tutti per quanto facilmente identificabili ed iconici nel giro di qualche capitolo, sanno presentare numerose sorprese riguardo al loro passato, qualche segreto, un presente altalenante e numerosi inciuci con altri personaggi destinati a cambiare il loro futuro.

Il disegno sin dai primi numeri risulta gradevole nonostante non si sia ancora affermato, ma nel corso dell'opera migliora in maniera esponenziale, mantenendo ferme e salde le varie caratteristiche dei personaggi, facendo contente le ragazze con le numerose scene romantiche e i bei ragazzi... così come i ragazzi stessi con l'enorme quantità di seni nudi e sederi che si possono ammirare nel corso della serie!

In sostanza che cosa rende Ranma 1/2 meritevole di un 10 pieno da parte del sottoscritto? Il fatto che sia un'opera senza pretese che ha saputo diventare un titolone in grado d'appassionare e divertire diverse generazioni, superandosi in numerosi punti della storia e andando oltre il cosiddetto fenomeno "Jump the Shark" (un punto in cui la storia raggiunge il suo apice e non concludersi allora, significherebbe per forza di cose sprofondare in un netto calo stilistico e narrativo), senza perdere di qualità e arrivando ad una degna conclusione in linea con tutta la storia.
Perfetto se cercate combattimento, divertimento, amore, tanta tanta leggerezza, e un sacco di ore di intrattenimento puro; titoli così, signori, non ne fanno più.

Utente1240

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Utente1240

Volumi letti: 38/38 --- Voto 5
Amo questo manga, ma per motivare il mio voto ho bisogno di parlare di tre fattori: manga, finale e autrice.

<b>Manga:</b> Ranma ½ è davvero un manga divertentissimo, i personaggi sono piuttosto caratterizzati e le situazioni e i luoghi che troviamo nella storia sono davvero particolari. Allora cos’è che non va? Il neo di tutto ciò sta nella lunghezza dell’opera, la quale è davvero esasperante (in puro stile Rumiko Takahashi), infatti poteva concludersi molto prima invece, a causa del successo, tende a ripetere le stesse situazioni e ogni volume è una replica del precedente.

<b>Finale:</b> Sicuramente avrete sentito parlare del finale di questo manga e vi starete chiedendo: "ma cosa ha di tanto brutto o meglio, perché se ne parla tanto?" Il motivo è semplice, Ranma ½ non ha un finale. Per anni ci siamo sorbiti volumi su volumi, avvenimenti divertenti, ma identici gli uni agli altri, un numero abnorme di personaggi, per avere un finale, a mio avviso, penoso.
<b>[Attenzione Spoiler]</b> Ma è mai possibile che dopo tutti quei volumi devo vedere Ranma che non è riuscito a liberarsi dalla maledizione delle sorgenti maledette e non si è nemmeno sposato con Akane? Forse questo andrà bene per un ragazzino, ma no per me.<b>[Fine Spoiler]</b>

<b>Autrice:</b> Leggo in ogni dove che Rumiko Takahashi è considerata la “Regina dei manga”, anche se non so se questo appellativo le è stato dato da degli esperti o dai suoi fan. Di certo ha creato storie famose ed eterogenee, ma ha delle evidentissime lacune, infatti tutte le sue storie, nessuna esclusa, tendono a dilungarsi troppo e gli avvenimenti sono sempre gli stessi e, come ho detto prima, ogni nuovo volume è la replica di quello precedente. Il disegno non ha nulla di particolare e nei suoi oltre trent’anni di carriera ha avuto solo piccoli miglioramenti. Se lei è la regina, allora le Clamp sono delle dee, visto che sono su un altro livello.

In conclusione ve lo consiglio, ma non aspettavi molto, altrimenti rimarrete delusi.


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Riccardo80

Volumi letti: 38/38 --- Voto 10
Il mio primo manga! Il mio manga preferito! Il capolavoro supremo della Takahashi!
A differenza di Lamù, che si concentra sulla comicità, di Maison Ikkoku, sulla commedia e di Inuyasha, sul combattimento, Ranma è un insieme di tutti questi elementi.
Non si sa mai cosa può accadere in ogni saga, in ogni capitolo.
Mai noioso, la Takahashi crea un universo di personaggi fenomenali: dal ragazzo col codino che si trasforma in ragazza nei momenti meno opportuni, al "sempreperso" Ryoga, all'irruenta Shampoo, alla permalosissima ma anche molto dolce Akane... per non parlare degli altri.
Il mondo di Ranma 1/2 è quello che più degli altri rappresenta cosa può essere un manga agli alti livelli.
L'unica pecca sono i disegni, non certo l'esempio più alto nel mondo dei manga, ma sostenuti da una delle più valide sceneggiature.
Siete ancora qui? Correte a leggere una delle pietre miliari della storia dei manga!

AdemaFilth

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AdemaFilth

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Chi non ha mai visto il ragazzo con il codino bagnarsi con dell'acqua fredda e trasformarsi in una ragazza? Vice versa con una teiera bollente?!
Ranma½ vi coinvolge in un mondo più leggero dove la realtà si fonde con l'inverosimile, il tutto sempre accompagnato dalla comicità della Takahashi, già resa celebre da Lamù.
I personaggi sono tutti fortemente ispirati e i loro profili fortemente caratterizzati e mai banali.
Vi ritroverete a divorare un numero dopo l'altro e quando meno ve l'aspettate vi ritroverete alla fine di questa magnifica storia (con tanto di nostalgia!).
In definitiva un manga che consiglio apertamente a tutti, sia che vogliate farvi quattro risate o che vi interessino i combattimenti: ce ne è davvero per tutti i gusti e nessuno rimarrà deluso!
Una nota anche all'anime, davvero buono e fedele al manga anche se con un finale, purtroppo, molto approssimativo...


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Hadrill

Volumi letti: 53/38 --- Voto 6
Ranma ½ riprende spunti e situazioni già collaudati in Lamù, di cui ricalca anche la struttura episodica, mescolando toni umoristici a quelli da commedia.
Aggiunge però l'elemento dei combattimenti e delle sfide di arti marziali, illustrati con il consueto tono scanzonato.
Come negli altri lavori della Takahashi, più che la trama, il fumetto basa il suo successo sulla presentazione di personaggi di contorno fortemente caratterizzati.
La struttura episodica tende però a rendere tali trovate ripetitive, e proseguendo, la lettura perde freschezza.
l tratto grafico, netto e fortemente chiaroscurato, è quello tipico della Takahashi, che pone la sua attenzione soprattutto sui personaggi, senza troppa cura degli sfondi.

anonimo

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anonimo

Volumi letti: 38/38 --- Voto 9
Capolavoro della "regina dei manga" Rumiko Takahashi, Ranma 1/2 s'accinge a narrare le avventure quotidiane di Ranma, un ragazzo molto particolare e del resto dei personaggi che si collegano a lui e a suo padre.
Essendo un esperto ed appassionato di arti marziali, insieme al padre si recano in Cina per aumentare il grado di difficoltà del proprio allenamento. Lì lui e suo padre trovano delle sorgenti maledette, considerate luogo ideale per le sfide e gli allenamenti, e, senza ascoltare la loro guida, corrono freneticamente sul luogo ed accidentalmente ci cadono dentro.
Purtroppo succede una cosa terribile, fulcro (senza dubbi) di tutta l'opera: Ranma diviene una ragazza e suo padre un panda gigante.
E ciò ricadde ogni qualvolta essi vengano a contatto con dell'acqua sia fredda che tiepida e possono tornare normali solo bagnandosi con liquidi caldi.
Questa particolare caratteristica del mondo di Ranma 1/2, ove ciascuno che si bagna nelle acque maledette si tramuta in altri esseri, risulta la caratteristica a cui ruotano tutti i numerosi episodi che formano questa serie.
Oltre a Ranma e suo padre, l'altra protagonista è Akane, la sedicenne a cui viene promesso il fidanzamento combinato con il ragazzo.
Con due sorelle diversissime fra loro, una dolce e premurosa e l'altra scansafatiche e narcisista, ed un padre amico del padre di Ranma, ospita Ranma e suo padre e insieme a loro vivrà delle avventure splendide con cui scopriranno nuovi segreti e nuovi personaggi che aumenteranno ampliando ed alterando i vari temi che centrano la serie.
Oltre al padre di Ranma e lui, anche altri personaggi verranno colpiti da questa maledizione: Ryoga, il cui obbiettivo è dichiarare il suo amore per Akane e sconfiggere Ranma, si trasforma in un maialino nero;
Shampoo, maliziosa cinesina amante di Ranma, si trasforma in una graziosa gatta color lilla, e Mousse, spasimante miope di Shampoo, il quale diventa un oca.
Moltissimi saranno i personaggi che abbelliranno le avventure di questa opera incredibilmente fantastica, che unisce humour con romanticismo e azione con avventure tinte di tutti i colori dell'arcobaleno, per rallegrare tutti gli otaku che si sono emozionati nel seguire questa grande serie!



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kekambas83

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Che dire, sono cresciuto con il cartone di Ranma 1/2 e la versione cartacea fu uno dei primi manga che acquistai e che fece crescere in me la passione per i manga.
La storia o meglio dire le avventure che i personaggi vivono non sono strettamente legate tra loro anche se il fine ultimo è sempre uno, lo scopo è sempre quello, riuscire a tornare ragazzo.
Man mano che si va avanti entrano in scena personaggi nuovi che aumentano le stranezze che ruotano intorno ai nostri personaggi, aumenta la demenzialità ma è anche vero che si arriva anche ad un punto dove non dico che si arrivi ad essere scontati però i personaggi diciamo che sono "chiusi" nei loro ruoli e da li non spaziano oltre quindi dopo un po' si rischia di cadere un po' nelle ripetizioni. Sia ben chiaro che il manga rimane sempre divertente e le situazioni son sempre nuove però a volte pensi che vorresti qualcosa d'altro. Se dovessi riguardare oggi i disegni e dare un giudizio adesso che ho avuto modo di conoscere altri manga, altri disegnatori e via dicendo, forse potrei reputarlo un po' povero ma a volte è proprio la sua semplicità nei tratti che rende il tutto scorrevole e simpatico da leggere.


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Aquila_della_notte

Volumi letti: 53/38 --- Voto 6
Fu uno dei manga che comprai appena uscì. Ricordo che fui portato all'acquisto di suddetto grazie alla serie animata che a suo tempo mi rapì completamente.
Il manga purtroppo si vede che è figlio della Takahashi, il suo stile è facilmente riconoscibile. Ci sono personaggi diversi e ognuno ha un proprio carisma che può facilmente appartenere a chiunque di noi. La storia apparentemente pare non avere nessun filo conduttore... sono tante avventure messe una dopo l'altra che ci presentano personaggi e azioni sempre differenti.
L'ironia presente in ognuna di esse non vi farà pensare di aver buttato dei soldi per l'acquisto... ma quando e se arriverete a leggere la fine, sarà proprio in quel momento che avrete la certezza di aver sprecato soldi. Finale davvero orribile e il voto che ho dato è tutto per "merito" suo...


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GIGIO

Volumi letti: 53/38 --- Voto 8
Credo che Ranma 1/2 sia un manga geniale e molto originale per quanto riguarda la storia e la trama iniziale. Comincia bene, appassiona ed anche se a livelli demenziali, che a me non sempre piacciono, fa anche molto ridere. Divertente dunque con una storia di fondo che attrae il lettore. Via via che i numeri passano cominciano a entrare in gioco altri personaggi divertenti e questo di certo è una cosa più che buona. Ma purtroppo non tutte le ciambelle escono col buco e infatti la storia da metà in poi a me personalmente ha cominciato ad annoiare, le storie episodiche sostanzialmente bloccano la trama di base che sembra non scorrere mai. Diventa ripetitivo con poca evoluzione dei personaggi e anche se il disegno migliora non raggiunge mai livelli eccelsi. Finale orribile. Tutto sommato un opera buona e che ha fatto storia, scritta da un autrice leggendaria ma secondo me un tantino sopravvalutata...