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kirk

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Lo dico subito: il mio sette non è merito dei due sconosciuti che hanno gestito la trama della storia, il voto dipende soprattutto dai meravigliosi disegni del sensei Tetsuo Hara.

Ripassiamo le critiche al sensei: il primo problema è che i suoi personaggi si somigliano tutti e sono cloni nella forma (con qualche piccola differenza) di quelli di "Hokuto no Ken", il secondo è che non sa scrivere le trame e dunque si affida ad autori, che però non sempre sono all’altezza. Entrambe cose vere, eppure il suo tratto è unico, le sue retinature un'arte, la sua capacità di mettere in pagina le idee degli altri grandissima.
Ma cos’è "Cyber Blue"?

"Ken il guerriero" in salsa cyberpunk? Soprattutto nella seconda parte sembra esserlo.
Un insieme di idee strampalate? Parzialmente vero: vi avverto che sto per fare degli spoiler delle cose più stupide del fumetto…

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Fatsy è un robot vecchissimo dato a dei ragazzi di non grande famiglia: come fa a fondersi con Blue e farlo diventare un super essere, cosa che non riesce neppure ai suoi fratelli più recenti?
Da dove arrivano i braccialetti del potere dei quattro anziani?
Se Tinos è così corrotto, come fanno i leader terrestri a non accorgersene? Tinos trecento anni fa era un covo di ribelli… come fanno quattro ingenui ragazzini a conquistarlo?
Alcune cose più che frutto di tecnologia sanno di magia.
I power up sono assurdi...


Tralascio le altre domande per dire che il fumetto è pieno di richiami ad "Hokuto no ken": i malviventi assomigliano ai suoi teppisti, le donne bellissime di Tetsuo Hara, i potenti corrotti fino al midollo


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Elam

Volumi letti: 7/4 --- Voto 4
Sulla scia dell'amore per Ken il guerriero e per il suo disegnatore, anni fa comperai i 7 volumi di Techno con la storia di Cyber Blue. Ahimè, se da un lato mi divertiva ritrovare alcuni volti noti di Hara, (Ken, Rey, Raoul) un pò rimaneggiati e ritoccati (Raoul ora ha un parruccone simile ad una criniera di leone) dall'altro non ho potuto fare a meno di constatare la povertà di idee e di situazioni rimaneggiate dall'opera "suprema" del maestro.
La trama è abbastanza semplice e lineare: Tinos è un pianeta di frontiera in cui gli esseri umani per sopravvivere devono utilizzare un sostentatore che permette a loro di respirare. Il pianeta però è un covo di criminali conniventi con le forze dell'ordine corrotte. Su questo pianeta vive Blue, un giovane ragazzo rimasto senza sostentatore, che viene ucciso da un gruppo di criminali, ma sopravvive in quanto rinasce come una sorta di potentissimo cyborg in grado di evolversi. Da quel momento Blue inizia la sua personale pulizia del pianeta che lo porterà inizialmente a scontrarsi con un mercenario (il fac-simile di Rey) con cui stringe amicizia e in seguito raggiungerà il pianeta Terra dove affronterà il più terribile Cyber Being (il fac-simile di Raoul). Nelle sue avventure viene assistito da un giovane ragazzo (fac-simile di Bart) e da una bellissima donna ispettrice della federazione terrestre (fac-simile di Julia). In questa sorta di mondo fac-simile di Ken il Guerriero, troviamo dei criminali grandi grossi ed inutili (fac-simili dei vari motociclisti punk uccisi da Ken nel deserto) e qualche altro elemento. I combattimenti su Tinos avvengono con le armi da fuoco, ma sulla Terra Blue inizia ad utilizzare le mani nude e la differenza tra questa storia fantascientifica e quell'altra post-atomica si assottigliano sempre più. Purtroppo di vere e proprie idee ve ne sono pochissime e sovente troviamo pure delle cose ridicole. L'unica idea che ho trovato originale è stato il presidente della terra di colore (probabilmente nel 88 doveva essere un bell'azzardo), per il resto la storia a mio parere è carta straccia. Purtroppo i disegni di Hara non bastano per elevare il voto, anzi forse questo manga ha venduto solo per via dei disegni di Hara, ma se l'avesse disegnato uno sconosciuto non sarebbe mai stato pubblicato in Italia.


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GianniGreed

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Cyber Blue è un manga scritto da Bob e Ryuichi Mitsui e disegnato da Tetsuo Hara.
Il protagonista del manga è Blue, un ragazzo diciassettenne, abitante del pianeta Tinos (una colonia della Terra) che si ritrova coinvolto in un crimine e viene ucciso. Ma un robot lo riporta in vita fondendosi con esso, creando il primo essere cibernetico. Blue con le sue nuove capacità diventerà una sorta di giustiziere che combatterà il crimine.

La trama del manga è abbastanza interessante, ma il problema dello stesso è che è un miscuglio di moltissime cose messe a caso per creare una storia.
Alla fine della lettura, mi sono convinto che gli autori avessero scritto su dei foglietti delle idee, le abbiano messe nel classico cappello e ogni tanto ci pescavano qualcosa, è l'unica spiegazione per me. Sembra che la storia sia stata decisa capitolo per capitolo visto che in solo quattro volumi la storia cambia quattro o cinque volte. Fortuna che il finale è abbastanza coerente (seppur lo abbia trovato scadente) con quella che è la storia iniziale, ma tutto quello che è stato buttato in mezzo sembra davvero messo a caso.
Nel manga c'è molta azione, combattimenti, sparatorie, ecc. Su questo punto non c'è da lamentarsi, è una delle poche cose riuscite bene.

I disegni sono ottimi per carità, solo che Hara dovrebbe davvero differenziare i volti. Per tutto il tempo guardavo Blue e mi ripetevo: "quello non è Kenshiro, quello non è Kenshiro", ma inutilmente, Blue è Kenshiro, ma biondo, è l'unica differenza.
Però oltre alle somiglianze, i disegni sono davvero belli, e valgono da soli tutto il manga.

Cyber Blue è un buon manga di fantascienza, che però si perde in soli quattro volumi, mescolando troppe cose.
La storia ricorda quella di "Total Recall - Atto di Forza", mentre la trasformazione di Blue mi ricorda "Robocop", e in generale tutto il manga deve molto ai film di fantascienza degli anni '80. L'unico difetto è quello della storia che cambia ogni tre capitoli.
Il manga è consigliato ai fan di Hara e di Kenshiro, agli appassionati del genere, tra film e manga, a patto di non stare a pensare troppo a tutto quello che viene inserito nella storia.


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Tormi

Volumi letti: 7/4 --- Voto 7
Cyber Blue è uno shounen di Tetsuo Hara e Ryuichi Mitsui pubblicato in Italia nel 1996 dalla Star Comics.

La trama narra le vicende di Blue, un giovane abitante Tinos (pianeta non molto lontano dal pianeta Terra, colonizzato dai terrestri) di diciassette anni che, per difendere i più deboli muore per mano di un gruppo di criminali. Però un robottino di 300 anni, Fantsy, con cui Blue stava mettendo in piedi un buon rapporto, decide di donargli la sua intelligenza artificiale portando alla nascita Cyber Blue, che lotterà per distruggere i tiranni di Tinos e per liberare la Terra dalla degradazione.

7 alla storia. Sembra molto innovativa come trama sopratutto all'inizio, ma pian piano sembra diventare sempre più scontata (il suo pregio e di fermarsi con il settimo volume).
8 ai disegni: come sempre ben costruiti, pongono le basi per il successivo Hokuto no Ken, da sempre la perla dell'autore Hara Tetsuo. Disegni molto dettagliati, scene abbastanza linaeri, ambientazioni, si molto fantastiche ma, ben strutturate, riescono a farti immergere sicuramente nella storia.
6,5 alle copertine: a mio modo di vedere sono troppo "pompate", ci sono molti dettagli inutili, superflui e spesso, come ad esempio nel numero 1, dove la copertina non centra assolutamente nulla con la storia. Potevano fare di meglio.
7- all'edizione Star Comics: 7 volumetti a prezzo ridotto invece dei 4 volumi più spessi come nell'edizione giapponese, direi che è una buona scelta ripensando al periodo della loro uscita, l'unica cosa che non amo è la qualità della carta, troppo sottile anche se non troppo trasparente, e della rilegatura fatta non al meglio, si vede chiaramente che era una casa editrice alle prime armi.

Voto globale: 7-
Consigliato a tutti gli amanti dei disegni di Hara e a tutti coloro che amano le storie con buona base fantascientifica ma allo stesso tempo molto legata alla realtà. Sconsigliato a chi cerca un manga di qualità offre una buona lettura ma niente di più.


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amonocrampyton

Volumi letti: 7/4 --- Voto 8
Il manga è ambientato nell'anno 2035 sul pianeta Tinos (colonizzato 300 anni prima da alcuni terrestri), abbandonato dal governo terrestre è ora in preda a una criminalità che si estende persino nel corpo della polizia. Questa criminalità è causata dalle caratteristiche ambientali del pianeta, infatti l'aria che si respira è incompatibile con la vita umana e gli esseri umani sono costretti ad utilizzare strumenti che permettano di creare l'ossigeno necessario a sopravvivere; perciò dove vi è un grande bisogno di una merce, e nessuno che amministri la giustizia, regna l'anarchia che si manifesta nell'egoismo di coloro che si occupano del commercio clandestino di apparecchi rubati.
Il protagonista della storia è Blue, un diciassettenne molto abile utilizzo delle armi da fuoco, alla ricerca di un nuovo sostentatore. Il ragazzo incontra Fatsy, un robot che funziona anche da apparecchiatura per la produzione di ossigeno risalente ad alcuni secoli prima, infatti era insieme ai colonizzatori di Tinos, ed in seguito alla morte dei suoi amici viene dimenticato. Mentre Blue si trova in missione si imbatte in un gruppo di malviventi senza scrupoli e nel mezzo della battaglia viene ucciso.
Il robot Fatsy avendo conosciuto e intravisto in lui l'amore e la dolcezza dei suoi amici colonizzatori, decide di donargli un nuovo corpo insieme a tutta la conoscenza immagazzinata in 300 anni.
Blue rinasce così in un nuovo potente corpo meccanico e decide di utilizzarlo inizialmente per vendicarsi e per proteggere tutti coloro che sono oppressi dalla tirannia di Weiser, di seguito, tramite la sua conoscenza secolare, lotta contro una organizzazione segreta per la pace su Tinos e del pianeta Terra.
In conclusione questo manga è molto bello, apparentemente può risultare simile a Hokuto no Ken, ma sarebbe secondo me uno sbaglio avanzare tale paragone. Anche se il manga è composto da soli 7 volumi, la storia è ben strutturata e i personaggi caratterizzati splendidamente.


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Kotaro

Volumi letti: 7/4 --- Voto 7
In un mondo futuro, un pianeta lontano è vessato dalla criminalità, ma lui, Blue, si ergerà a difesa degli innocenti.
Trasformato in un ibrido umano/cyborg in seguito ad un'azione criminale, mette a frutto la sua onniscienza e quasi immortalità combattendo il marcio della società del suo pianeta, quella stessa società che da bambino gli strappò i suoi migliori amici.

In un primo momento, la somiglianza tra Hokuto no Ken e Cyber Blue appare impressionante e, nonostante siamo in un pianeta futuristico dall'atmosfera cyberpunk e non più nelle atmosfere oriental-punkettone della serie dell'uomo dell'Orsa Maggiore, continueremo a trovare i classici teppisti punk che tanto avevamo amato (ma ne siamo proprio sicuri?), e non tarderemo a riconoscere, nell'aspetto fisico dei personaggi o nei ruoli che svolgono, Ken, Mamiya, Shin, Rei, Bart e parecchi altri volti noti.
La somiglianza tra le due opere, tuttavia, rimane ad un livello piuttosto superficiale, e Cyber Blue non tarda a prendere una dimensione tutta sua, e noteremo sin da subito come Blue sia più emotivo e meno "monoespressivo" di Ken e come la storia si conceda di tanto in tanto brevissimi siparietti comici che coinvolgono il protagonista, tra uno squartamento e l'altro.

L'ambientazione è tremendamente affascinante, aiutata anche dagli splendidi disegni di Tetsuo Hara, che già ai tempi di Hokuto no Ken era bravissimo, ma qua raggiunge livelli stratosferici, con un realismo e un'attenzione ai dettagli veramente straordinari.
Si riesce quasi a percepire la tensione muscolare dei moltissimi nerboruti personaggi che costellano la serie, nonché la sensualità sprigionata dai personaggi femminili, davvero conturbanti e ben disegnati, è qualcosa di veramente eccezionale... basti pensare al personaggio di Silver Medusa, con quell'enorme tatuaggio di testa di Gorgone che le piglia tutta la schiena e che mette quasi paura al lettore per com'è disegnato divinamente.
Se non fossimo consapevoli del fatto che si tratta di un manga, quasi non lo capiremmo. Lo stile di disegno è curatissimo e ricorda più i comics americani che i colleghi nipponici, e l'atmosfera che ci si parerà davanti sarà quella di un film d'azione/fantascienza americano degli anni '80, più che un fumetto giapponese.
Sensazione questa che, per chi è cresciuto con film del genere, sarà piacevolissima.

Ma Cyber Blue ha altri meriti, oltre a quelli grafici.
La storia, nonostante sia brevissima, è ricca di colpi di scena sin dalle primissime pagine, e costellata di personaggi veramente carismatici e interessanti.
Filo conduttore sarà quello dell'amicizia virile, che lega il Blue "adulto" ai suoi amici d'infanzia bambini in nome delle promesse di giustizia ed eroismo che si scambiarono, e che lega protagonisti e antagonisti in un grande rispetto reciproco per la vita umana e per la giustizia.
Come già in Hokuto no Ken, però, l'espressione dell'amicizia virile avviene attraverso cruenti combattimenti che spesso e volentieri portano alla morte, e solo quando si guarda in faccia quella morte allora si riesce a comprendere il vero valore dell'uomo che ci sta davanti, la sua grandezza d'animo, la profondità dei suoi sentimenti.

Cyber Blue è un'opera molto breve e concisa, che termina in maniera molto rocambolesca ma che tuttavia riesce a portare a termine tutte le sue sottotrame e a dare il giusto spazio a tutti i suoi personaggi, finendo addirittura per veicolare messaggi veramente importanti rappresentandoli in maniera anche un po' toccante.
Purtroppo, essendo una pubblicazione italiana del 1996, l'edizione è in sottilette (e il formato così piccolo mina leggermente la bellezza dei disegni di Hara) e magari non sarà neppure di facilissima reperibilità, ma merita un'occhiata per gli splendidi disegni, le bellissime atmosfere e i temi che tratta, primo fra tutti una rappresentazione dell'amicizia sofferta e sincera, da parte di uomini che lottano e soffrono, muoiono e piangono, ma crescono anche interiormente, in nome di quest'amicizia, a differenza di tanti protagonisti degli shonen di adesso che si riempiono la bocca di ideali ma che poi riescono a perpetrarli in maniera molto stentata.

Non è un capolavoro, ma è un lavoro onesto e sentito, splendidamente disegnato e specchio di un'epoca che può ancora darci molto, e perciò merita un'occhiata.