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Irene Tempesta

Volumi letti: 1/21 --- Voto 6,5
Mi incuriosiva leggere un manga umoristico fuori dal comune come questo.
La trama è molto semplice: Gesù e Buddha si prendono un periodo di ferie sulla Terra, vivendo come turisti e cercando di non farsi scoprire. La quotidianità nel mondo degli umani li travolge e, nel loro tentativo di adattarsi alla vita comune, ne esce un susseguirsi di gag divertenti e situazioni assurde.
L'idea devo dire che è abbastanza originale, tuttavia non mi ha coinvolto del tutto.
Credo che il motivo sia il luogo dove le divinità hanno scelto di trascorrere le loro vacanze: Tokyo.
In questo manga viene data molta importanza e spazio agli usi, i costumi, le tradizioni giapponesi. Moltissime volte le divinità parlano di cose che capisci solo con le note ai bordi delle tavole, come i cibi che vengono mangiati, o le manifestazioni da seguire, e devo dire che l'ho trovato un pò pesante, rallentava la lettura andare a cercare le note quasi a ogni pagina. Anche se devo dire che la lettura è comunque scorrevole e piacevole.
Per chi non l'avesse mai letto, e volesse approciarsi a questo manga, preciso fin da subito che non è un manga serio: non vi è alcun desiderio di dar vita a interessanti dibattici teologici.
Lo scopo del manga è raccontare due divinità così diverse tra loro in modo leggero e divertente, nel rispetto delle credenze di entrambe le religioni.
I disegni sono nella media. I primi volumi sono stati pubblicati dalla J-Pop con un buon formato. La serie è stata poi presa in mano dalla Goen che sta portando avanti i numeri abbastanza regolarmente, se si pensa che è ancora in corso in giappone.
Il mio voto è 6,5 perchè l'idea è buona ma genericamente, non mi ha convinto del tutto.
Ho letto il primo volume, ma ho deciso di fermarmi qui, e non perchè non sia un manga valido. Ma perchè, semplicemente, non è il mio genere e a parte qualche sorriso, non è riuscito a trasmettermi molto di più.
Tuttavia è una lettura interessante che consiglio a tutti gli amanti del genere umoristico con un tocco di originalità.

Utente39662

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Utente39662

Volumi letti: 7/21 --- Voto 9
Saint Young men è di per sé una delle idee più originali da un po' di tempo a questa parte. Il manga, infatti, vede protagonisti i due profeti più conosciuti di sempre: Gesù e Buddha.
Hikaru Nakamura darà un volto nuovo a questi due personaggi, mostrandoceli come non li abbiamo mai visti, addirittura caratterizzati in maniera del tutto originale, senza mai cadere nella blasfemia. Proprio questo è il punto forte del manga: migliaia di riferimenti alle due religioni, mischiate a storie intriganti e risate a non finire. Si finisce subito per appassionarsi ai due protagonisti: Buddha (parsimonioso) la maggior parte delle volte se la dovrà vedere con il suo coinquilino, Gesù (spendaccione). La mangaka non cadrà mai nel ridicolo con questo manga, e dopo aver letto un volume vorrete subito leggerne un altro. L'unica "pecca" sono probabilmente i disegni, molto squadrati e mai dettagliati.
Edizione alquanto particolare della J-pop, qualità di carta altissima, formato molto carino; le copertine disegnate della Nakamura sono dei piccoli capolavori. Inspiegabile però il prezzo di 5,90€ per poco più di 130 pagine. Manga consigliato a tutti quelli che leggendo la trama s'incuriosiranno.
Voto finale: 9/10


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gats

Volumi letti: 3/21 --- Voto 8
Saint Young Men è un manga comico e demenziale abbastanza particolare, infatti i protagonisti dell'opera non sono niente meno che due divinità, Gesù e Buddha. I due decidono di prendersi un periodo di pausa e vanno in vacanza in Giappone, dove affittano un appartamento.

La storia di per sé è molto semplice, e buona parte delle gag sono basate o sulle caratteristiche dei due personaggi (Gesù mezzo nerd, spendaccione, che aggiorna continuamente il suo blog mentre Buddha è più pacato, avaro, attento all'economia della casa) o sul metterli in situazioni che nonostante non siano particolari lo diventano a causa del fatto che le due divinità le vivono per la prima volta. Quest'ultimo fatto fa da motore a buona parte delle vicissitudini del manga, basato sul mettere i due a confronto con la vita di tutti i giorni che però non conoscono avendo vissuto per millenni nei cieli.

Il disegno è molto semplice ma adatto al manga in questione, non risultando fastidioso o troppo poco particolareggiato.
Unico dato che per alcuni potrebbe risultare negativo sono i continui rimandi alla cultura giapponese che potrebbero rendere certe parti poco capibili per un lettore digiuno di questo argomento. Sono comunque presenti svariate note esplicative abbastanza utili e complete.

Per quel che mi riguarda ho preso questo manga incuriosito dai personaggi e da alcune gag demenziali. Secondo me il tutto funziona ed è un modo interessante di trattare in modo leggero (ma mai irrispettoso o esageratamente blasfemo) un tema importante come la religione.


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SteSteSte

Volumi letti: 1/21 --- Voto 7
Scrivo questa recensione con il solo intento di mettere a tacere le semi-maldicenze circa questo manga.
La storia la conosciamo e, non essendo complicata, non necessita di particolari spiegazioni. Ciò che esige chiarimenti è invece il fine dell'opera stessa. Parto dal presupposto che sono fondamentalmente credente, non praticante, ma credente. Non guardo quindi quest'opera come un senza Dio impressionato negativamente dai pareri di un sacco di cristiani (o magari buddisti) offesi da questi testi, ma da obiettivo lettore. Vorrei sottolineare che è un manga umoristico, ragion per cui risulta impossibile sperare in risvolti seri.
Nessun desiderio di mescolare sacro e profano per arrivare a uno scopo più "alto".
Nessun tentativo di dar vita a interessanti dibattici teologici.
Nessuna volontà simile a quelle sopra citate è stata espressa dagli autori.
Semmai, l'intento dei creatori è quello di trattare una questione comune nella propria nazione, facendo al tempo stesso sorridere i lettori e affezionare in maniera diversa agli esponenti di diverse religioni.

Guardando il lato grafico, i disegni non risaltano per bellezza, cura o particolari, ma su questo si può sorvolare essendo lo humor a far da padrone (discorso identico per tutte le opere di questo genere).

Concludo spezzando una lancia in favore di questo prodotto artistico, innovativo e forse unico nel suo genere, nonostante lo stile sia comune a moltissimi altri titoli. Ciò che rimescola le carte in tavola, dando maggior valore a questo manga, sono i protagonisti e circa questo punto non c'è altro da aggiungere. Spero mi scuseranno i religiosi già citati e magari offesi in taluni punti di questo testo, ma credo si debba essere un poco più "aperti" di tanto in tanto.

dinogen

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dinogen

Volumi letti: 11/21 --- Voto 4
Un manga insipido. Veramente senza nessuna provocazione, umorismo, sagacia.
I due protagonisti si trascinano in stanche avventure noiose (per chi legge) dove è difficile trovare a volte anche un senso.
E' un vero peccato perché l'idea poteva dare origine a interessanti confronti, filosofici o teologici, per esempio. Macché niente di tutto questo. I riferimenti alla religione sono imprecisi, banali. Sciocchezze da uomo da strada.
Nessun riferimento al senso della vita, nessun approfondimento del ruolo simile eppure diverso che questi due personaggi storici hanno avuto nella storia e nella umanità.
Insomma un manga che non vale il tempo che ci si mette a leggerlo, un'occasione persa di un'idea che, ripeto, poteva davvero essere interessante.


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Dartes

Volumi letti: 4/21 --- Voto 9
"Saint Young Men" (Saint Oniisan) è un manga edito in Giappone dalla Kodansha, sulla rivista seinen Morning 2. Quest'opera, abbastanza recente, porta la firma di Nakamura Hikaru, autore noto per il manga ben più famoso dal nome "Arakawa Under the Bridge".
Rientra pienamente nella tipologia seinen visti gli argomenti trattati. Narra di Gesù e Buddha, che, stanchi delle loro vita ultraterrena, si concedono una vacanza sulla Terra, in particolar modo a Tokyo, in Giappone. Le due divinità divideranno un appartamento e si ritroveranno a fronteggiare tutti i comuni problemi della vita sul nostro pianeta, come per esempio la banalità di prendere un treno, recarsi in piscina o in parchi divertimento: tutte cose a loro sconosciute e che quindi, sorprendendoli, li faranno passare delle spassose avventure abbastanza "particolari".

È uno dei manga più particolari e strani che abbia mai letto. La trama è completamente originale, e i nostri due "eroi" riusciranno a farci fare grosse risate in ogni loro attività.
È però d'obbligo dire che bisogna avere delle forti conoscenze di base sulla cultura Giapponese, in quanto vengono usati praticamente sempre termini tipici che fanno riferimento ad usanze, oggetti e molte altre cose presenti solo in Giappone. Questo potrebbe rendere, agli occhi di un non esperto in materia, la lettura alquanto difficile. Io mi sono immerso in questo fantastico manga in quanto ho delle conoscenza basilari che mi permettono di gustare al meglio l'opera. I disegni sono molto semplici, forse fin troppo, ma si adattano totalmente al genere in questione (che non mi sento di identificare con sicurezza a parte "commedia"). Sicuramente, per via dei molti riferimenti unici del Sol Levante, non verrà mai pubblicato in Italia. È davvero simpatico e riesce a far vivere la religione in modo divertente ma mai banale e stupido. Quindi è studiato alla perfezione in modo da non ridursi mai alla blasfemia. Nel complesso lo consiglio, ma solo ad un certo tipo di pubblico abbastanza esperto (e tanto paziente da cercare i vari termini) che si appresta spesso a leggere titoli particolari ed innovativi, totalmente fuori dal comune.


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sensei 12

Volumi letti: 5/21 --- Voto 9
Saint Young Men è un manga alquanto singolare: Gesù e Buddha si prendono un periodo di riposo sulla Terra, affittano un appartamento a Tokyo e vengono in contatto con le strane (per loro) usanze della gente dei giorni nostri.
Infatti, i due si ritroveranno coinvolti in una gara di cabaret; visiteranno il luna park; la piscina pubblica e faranno la conoscenza di personaggi singolari come uno Yakuza che scambia Gesù per il figlio del suo capo; l'affittuaria impicciona; alcuni santi discesi in Terra, ecc...
Le situazioni che si vengono a creare sono estremamente simpatiche, fanno sorridere di gusto ma... È un tipo di comicità adatta ai giapponesi per via del largo uso di riferimenti ad usi, costumi e personaggi giapponesi, totalmente sconosciuti al di fuori del Sol Levante. Per capire certi riferimenti bisogna armarsi di pazienza e ricercare informazioni qua e là su internet. Per questo sono convinto che una sua pubblicazione in Italia sarebbe dannosa all'opera stessa e di solito, questi tipo di manga di slice of life, non hanno molto successo nel nostro paese e, come detto prima, non è adatto al palato italiano per via dei troppi riferimenti al mondo giapponese.

Graficamente è gradevole, eccezionali le pagine a colori ad inizio volume. Alla fine di ogni capitolo c'è una paginetta scarna con una gag finale del duo celeste.
Come letto in una recente intervista, l'intento dell'opera è quello di far capire che può esistere il dialogo fra religioni diverse, soprattutto in un Giappone multireligioso diviso fra i tradizionalisti shintoisti e buddhisti, e i moderni cristiani. È un modo alternativo di fare educazione religiosa, e di prendere con la dovuta leggerezza ciò che di solito viene preso con troppa serietà, senza mai scadere nella facile blasfemia.


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BU773RS

Volumi letti: 1/21 --- Voto 6
Premetto di aver letto solo 12 capitoli (quelli disponibili in inglese per intenderci), e devo dire che non comprendo appieno il successo di questa serie. Siamo di fronte ad un manga che punta in alto, ma che alla fine si mantiene su modesti livelli. Il comparto grafico mi piace, direi che è una dei pro più importanti da considerare in fase di valutazione. Le situazioni rappresentate, invece, un po' meno. Trovo troppo inverosimile vedere Gesù e Budda che scorrazzano per il Giappone a "cazzeggiare". Si cerca di combinare con armonia sacro e profano senza però risultati concreti se non vignette comiche, ed alla fine mi sembra solo di leggere uno slice of life come gli altri, eccetto per la presenza dei due divini protagonisti. Nulla, insomma, che lo differenzi dagli altri che ho letto. Il mio parere è che siamo di fronte ad un manga che, per il suo bene, preferirei rimanesse recluso in patria. In Italia verrebbe stroncato immediatamente, e non dalla Chiesa, ma dai lettori stessi. Leggetelo solo se siete appassionati del genere e se non vi irrita questa mera fusione di sacro e profano. Per me arriva alla sufficienza, qualche scena comica mi ha fatto sorridere di gusto.