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Aiko93

Volumi letti: 6/9 --- Voto 8,5
La trama è originale e avvincente; peccato che gli ultimi tre volumi siano rimasti inediti in Italia. Lo stile di disegno è particolare, ma accattivante e la piccola protagonista, Ming Chao, la si ama per la sua sbadataggine e ingenuità, nonostante dimostri spesso di essere coraggiosa e altruista. È un'opera sconosciuta ai più, ma non per questo meno gradevole rispetto ad altre, più famose e apprezzate.

È un manga adatto ad ogni età, di facile lettura e comprensione, che alterna momenti tragici ad altri simpatici e spensierati. Particolare non rilevante ma apprezzato: i volumi sono coloratissimi e balzano subito all'occhio, mettono sicuramente voglia di prenderli in mano e di sfogliarli.


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SesshoMara

Volumi letti: 6/9 --- Voto 7
Questo manga mi ha fatto compagnia nel 2003; io l'ho trovato carino, peccato che sia stato interrotto. Penso che lo stile di Tow Nakazaki sia molto originale, mi piacciono i suoi disegni! E a parte questo, trovo che anche la trama sia interessante, specialmente quando il gruppo di eroi diventa più numeroso: secondo me, i personaggi sono caratterizzati bene. Comunque, anche se consiglierei questo manga ai fan dell'azione, ripeto: non è finito e quindi forse cominciare a leggerlo è perfettamente inutile.

Utente970

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Utente970

Volumi letti: 9/9 --- Voto 7
Manga carino interrotto ufficialmente, come Steam Detectives di Kia Asamiya, per via delle scarse vendite. A distanza di così tanto tempo però la cosa non stupisce affatto. L'autore Tow Nakazaki, infatti, fu già prima oggetto di tale triste scelta. Ci fece infatti conoscere il suo stile due anni prima grazie al demenziale Changing Fo, edito sullo storico Kappa Magazine, ma oltre alla pubblicazione tremendamente dilatata, il suo titolo a base di combattimenti, epistassi e multi-personalità si interruppe verso la sua quinta e più leggera avventura (nella sua nona apparizione all'incirca).

Le due opere hanno in comune un inizio promettente e momenti di calo nel proseguimento dell'avventura. Nel caso di Etcetera ciò è meno brusco ma anche più frequente. Forse era difficile gestire subito al meglio l'idea della ricercatissima pistola zodiacale dal colpo infallibile ed usabile solo in due determinate condizioni, l'elemento organico dell'animale e il simbolo sulla mano, fatto sta che le personalità dei protagonisti non riescono sempre ad esprimersi ed arrivare al lettore soprattutto nel caso della piccola Ming Chao. Verso gli ultimi numeri pubblicati comunque si stava attuando un buon miglioramento in tal senso grazie al crescente affetto filiale della ragazzina e ai singoli flashback, ma si percepiva al contempo una leggera forzatura nel passato del reverendo, leggermente troppo spietato, e nell'incrementazione prevedibile del gruppo principale. Con tutto questo Etcetera rimaneva un titolo piuttosto valido che meritava attenzione, come del resto tutte le opere di Nakazaki arrivate da noi. Difatti, oltre ai due titoli citati, arrivò da noi, esattamente un anno prima di Etcetera e sempre per la Play Press, In23H, monografico a tema videoludico molto bello a mio avviso ed anche unica opera, grazie alla sua natura, ad essere stata portata a termine. Va detto che dopo queste incomprese pubblicazioni (tipo Nanà), la Play Press ebbe un periodo davvero buio di uscite, con titoli di dubbia qualità, escluso Love Hina, che comunque dopo un certo bacio era a sua volta caduto nel baratro della ripetitività. Anche se ora che la casa sembra essere migliorata, grazie a Negima qualcos'altro, non c'è davvero speranza che lei o qualche altro editore decida di scommettere nuovamente su questo autore, ed anche se a livello personale lo considero un vero peccato, ma trovo che sia anche decisamente comprensibile.