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sarti02

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
Suzuka è la classica opera rom-com che segue diligentemente tutti i cliché del caso, con l'originalità però che oltre all'ambientazione scolastica ha una parte importante dedicata al mondo dell'atletica.
Suzuka Asahina, protagonista dell'opera e che gli da anche il nome, è infatti una giovane promessa per quanto riguarda il salto in alto, e Yamato Akitsuki se ne innamorerà appena arrivato a Tokyo da Hiroshima per frequentare il liceo.
Parto subito con il dire che l'opera è sicuramente godibile anche se è simpatica ma non troppo, sportiva ma non troppo, romantica ma non troppo, insomma non riesce a raggiungere la profondità o l'essere esilarante di altre opere simili, fatto dovuto forse anche ai protagonisti: se Suzuka riesce tutto sommato a fare il suo dovere, ho trovato che la figura di Yamato fosse oltremodo odiosa e poco empatica; per carità in queste opere il protagonista maschile quasi sempre è un insicuro, sbadato e commette errori su errori, ma sinceramente Yamato non sono proprio riuscito a farmelo piacere salvo un po' nella parte finale.
Più riusciti a mio parere invece i personaggi secondari che si muovono attorno ai protagonisti, dai senpai di atletica, ai compagni della residenza dei bagni pubblici dove vivono i due protagonisti, fino agli amici dei due, che in più di un'occasione riescono a rubare la scena.

La storia seppur non sia niente di originale si fa apprezzare, con i giusti colpi di scena che non rendono mai noiosa la lettura, buono ma non ottimo anche il disegno, che sembra ancora un po' acerbo anche se riesce a essere sempre chiaro durante le varie situazioni in cui si verranno a trovare Yamato e Suzuka.
In definitiva se siete alla ricerca di una storia harem non proprio originale ma comunque godibile, Suzuka rappresenta una buona scelta.


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esseci

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7,5
La lettura del manga mi ha discretamernte coinvolto tanto da leggerlo tutto di un fiato in pochi giorni sebbene la ponderosità (18 volumi e 171 capitoli) non siano proprio uno scherzo. Ammetto senza falsi pudori che il genere rom-com (anche scolastico) lo apprezzo (forse perché mi riportano un po’ indietro nel tempo … 😊) e “Suzuka” sembra rientrare quasi in tutto e per tutto nei classici cliché del genere.

Il protagonista maschile (Yamato Akitszuki) parecchio babbeo, ingenuo, imbranato, timido, infantile, pigro, indeciso, facilmente influenzabile e debole non proprio “un’aquila” nel capire le situazioni equivoche ma anche caparbio, tenace, buono, sensibile, generoso, di solidi principi che riscuote un buon successo con le ragazze (nonostante tutti i suoi limiti).

La protagonista femminile (Suzuka Asahina) bella, irraggiungibile, che riscuote successo in tutto quello che fa, socievole, matura sensibile e sfaccettata ma anche di contro umorale, scontrosa con chi le interessa, poco incline a concedere fiducia, “complicata” per una serie di vicissitudini legate al passato che non riesce a superare e che le impediscono di poter vivere la propria storia di amore con il protagonista.

In questo senso, “Suzuka” per le caratteristiche delle protagoniste femminili puoi essere sovrapposto a “GE” o al più tragico e complicato “Bitter Virgin”, manga guarda caso più o meno editi anche nello stesso periodo (prima decade anni 2000).

Anche in Suzuka la protagonista ha subito un “trauma” che le impedisce di vivere in modo più o meno spensierato il corteggiamento e la storia d’amore con Yamato e tale aspetto caratterizza la prima parte del manga che poi corrisponde fino al volume 9 – capitolo 72 che è anche stata trasposta nella serie animata.

Questa prima parte dell’opera è anche caratterizzata dalla componente sportiva: Suzuka è una promessa nella disciplina del salto in alto e Yamato scoprirà di essere un ottimo velocista, tanto da seguire Suzuka nel club di atletica e partecipare a diverse gare dove si metterà in luce per la sua velocità anche se in modo molto discontinuo, attesa la sua superficialità nell’applicarsi a qualsiasi attività.

E’ ovvio che diventa un atleta solo per stare con l’oggetto del suo desiderio Suzuka e tutta la prima parte della storia racconta il tormento di Yamato alla conquista della algida saltatrice in alto, con le “trappole” rappresentate da altre ragazze che a vario titolo dimostrano interesse nei suoi confronti.

La prima parte ha anche una certa connotazione sensuale “ecchi”: Yamato e Suzuka vivono in una residenza gestita dalla zia di Yamato che contiene anche i bagni “pubblici” e soprattutto all’inizio la storia non mi ha particolarmente entusiasmato proprio per la estrema “stupidità” delle situazioni vissute da Yamato tra belle ragazze, gag sciocche e nudi femminili (apprezzabilissimi ma poi un po’ stucchevoli e scontati, insomma veri fanservice).

Man mano che si prosegue con la lettura, la trama si srotola spiegando a tappe il perché di certi atteggiamenti dei personaggi e inserisce i nuovi personaggi sempre in modo appropriato per dare alla storia dei protagonisti nuove situazioni e anche sviluppare la loro evoluzione o crescita man mano che il tempo trascorre.

E così i compagni del club di atletica (Miki Hashiba, il capitano del club Sōichi Miyamoto su tutti), l’amico Yasunobu Hattori, le coinquiline alla residenza (Yūka Saotome e Megumi Matsumoto), la compagna di classe Honoka Sakurai, la zia Ayano e la cuginetta Miho, contribuiscono ad altri personaggi (tra i tanti Yui, i familiari di Suzuka e Yamato) a rendere articolata la trama venendo anche approfonditi (vedi soprattutto Honoka, innamorata fin da piccola di Yamato) e dando alla storia una certa dose di complessità.

La seconda parte del manga perde la componente parodistica e sportiva per virare esclusivamente su quella sentimentale da vera e propria commedia-drammatica. Da un lato i personaggi (soprattutto i protagonisti) diventano a vario titolo più “maturi”, la storia affronta temi sempre più “seri”, in particolar modo nel “documentare” il delicato passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutte le responsabilità che ne conseguono.

In questo genere di storie, il diploma conseguito al termine degli studi superiori segna lo spartiacque tra il “rollercoaster” dell’adolescenza e la necessità di fare le prime scelte “da adulto” verso gli studi universitari o il mondo del lavoro e anche questo anime non sfugge alla “regola” con qualche personalizzazione.

Attenzione: la recensione contiene spoiler!!!

La trama si concentra sulla sinusoide della storia tra Yamato e Suzuka: si mettono insieme, per poi litigare al punto da lasciarsi il giorno del compleanno di Yamato con l’aggiunta della partenza di Suzuka negli USA per un anno per migliorare il proprio livello atletico infischiandosene di comunicarlo a Yamato e abbandonandolo dopo averlo lasciato; poi c’è il ritorno di Suzuka, ancora schermaglie prima di rimettersi insieme, per arrivare alla gravidanza indesiderata, lo sconvolgimento delle loro vite, l’abbandono delle attività sportive, la ricerca del lavoro, la nascita della bambina, il matrimonio e la vita familiare.

Nella seconda parte si assiste ad una “strana” (e un po’ inverosimile) mutazione di Suzuka: parte per gli USA in apparenza come una sorta di robot programmato esclusivamente per raggiungere l’eccellenza nello sport e negli studi e torna come una persona “diversa”: molto più dolce, meno fissata per lo sport, meno impulsiva e testarda, capace di ascoltare e non aggredire, meno insicura e paurosa, capace di fidarsi di Yamato.

I litigi tra i due si diradano in maniera esponenziale fino a sparire, tanto da far recuperare a Suzuka molti punti. Se nella prima parte del manga l’ostacolo al blocco psicologico di Suzuka a vivere una storia di amore era rappresentato dalla morte della persona cui si era affezionata (Kazuki Tsuda, una giovane promessa guarda caso della velocità che assomigliava molto a Yamato) nella seconda parte resta solo la paura di non voler soffrire quanto patito nella precedente storia con Yamato.

Anche la giustificazione della fuga negli USA è alquanto bizzarra: se ne va per migliorarsi agli occhi del suo amato Yamato, abbandonandolo in un modo che un comune mortale ne sarebbe rimasto talmente scioccato da suicidarsi...

Insomma Suzuka resta un personaggio che a mio parere si riscatta molto nel finale ma nella prima parte della storia non sembrava altro che una versione di Yamato al femminile con una volubilità oltre il limite di ogni umana sopportazione, tale da rendere anche la storia estremamente probante nella lettura...

Tra i personaggi femminili più coerenti, mature e quindi interessanti Honoka o nella sua imprevedibilità Yuji... e anche Yūka Saotome in fondo dimostra nel suo piccolo “dramma” una umanità tutto sommato apprezzabile... sebbene tutti i personaggi femminili sia sempre troppo caratterizzate da un punto di vista prettamente maschile (molto sensuali...).

Anche Yamato troppo caratterizzato e insulso all’inizio e fino al ritorno di Suzuka: matura solo a suon di bastonate “a sangue”: la sua ingenuità, insicurezza e infantilismo lo rendono ampiamente oltre il limite del ridicolo. Credo che alle sciocchezze più o meno presunte abbia chiesto scusa almeno un centinaio di volte... E l’incapacità di chiamare Suzuka per nome è, al di là delle “convenzioni” culturali e di educazione nipponiche, un altro aspetto difficile da reggere...

E francamente, da un punto di vista maschile, mi chiedo se, vista la ripetitvità dei mangaka nipponici nel rappresentare gli adolescenti giap come degli emeriti cretini al di là di ogni esigenza narrativa diventa anche un po’ stucchevole...

La morale finale (un po’ … tanto … prevedibile) sulla decisione di portare a compimento la gravidanza da parte di entrambi con la conseguente rinuncia alle loro aspirazioni e ai loro sogni di futuro attribuisce al manga quel tocco di realismo che tanto era mancato nella parte precedente...

Lo stile del disegno mi è piaciuto, ma non sempre mi ha convinto: la resa dei volti, forse troppo stilizzati e semplici, non mi ha sempre entusiasmato e talvolta anche gli sfondi e dettagli non sono sempre curati e in linea generale.

In sintesi, una storia d’amore e di vita che credo che valga la pena leggere con l’avvertenza di aver pazienza in quei punti della trama un po’ troppo forzati e surreali.


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Ninfea

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7,5
Influenzata dalla belle recensioni lette in rete, ho deciso di avvicinarmi a questo manga, pur se il genere sportivo non è, di solito, nelle mie corde.
Devo dire che la lettura, 18 volumetti piuttosto scorrevoli, divertenti e coinvolgenti, è stata piacevole, più del previsto, pur con qualche lieve riserva.
La tematica sportiva è importante, ma non soverchiante e non ruba spazio ad una trama abbastanza articolata che si sviluppa di base attorno ad una storia d'amore piuttosto turbolenta, dove il romanticismo si misura col contagocce, dunque non ci sono rossori o batticuori inutili tra i soliti due lei/lui di turno.
In realtà, i due problematici innamorati - che poi della coppia è lei, quella più difficoltosa - Yamato e Suzuka sono due personaggi piuttosto ben sfaccettati con tutte le loro debolezze e contraddizioni, cosa che li rende davvero umani e imperfetti nelle loro reazioni.
Yamato è un ragazzo solo in apparenza indeciso e debole, in realtà è tenace e ostinato, ed è abbastanza facile per il lettore immedesimarsi in lui e nelle sue fragilità o insicurezze, come in altri personaggi.
L'innamoramento, il colpo di fulmine lo porta a fare qualunque cosa per conquistare il cuore della bella e rigorosa atleta Suzuka, anche fare delle scelte che magari all'inizio non corrispondono alle sue vere aspirazioni, ma da cui partiranno tutta una serie di vicissitudini che lo porteranno ad avvicinarsi all'atletica in maniera seria, ottenendo anche risultati insperati.
Devo ammettere che non ho una gran simpatia per Suzuka, ragazza che trovo spesso lunatica, irascibile, infantile e poco disposta a comprendere gli altri e il loro punto di vista, pretenziosa e certe volte un po' egoista. Si aspetta il massimo da chiunque, soprattutto da Yamato, ma raramente si domanda cosa voglia lui davvero, questo almeno all'inizio della loro relazione, perché per fortuna, i loro personaggi evolvono e maturano in corso d'opera, anche attraverso percorsi un po' tortuosi, separazioni, interventi esterni di altri personaggi che si frappongono fra loro volutamente o meno.
Personalmente, spesso ho preferito alla protagonista, molto irritante a volte, altre figure femminili tutte ben tratteggiate, anche se più canoniche, ad esempio Honoka dolce ragazza che s'innamora di Yamato o la stessa Ami, la spregiudicata Yuka, coinquilina un po' matta che abita nello stesso dormitorio dei protagonisti, innamorata senza speranza di un suo vecchio senpai, o la stessa amica e compagna di allenamenti della protagonista, Miki, tutte figure davvero ben delineate, mai messe lì a caso, ad interagire con i nostri protagonisti.
Anche le figure maschili sono interessanti e curiose, ma forse più superficiali, e in effetti emergono poco (a parte Hattori, l'amico donnaiolo di Yamato, l'unico con una personalità più spiccata) rispetto a quelle femminili tratteggiate con sensualità, in una visione che è prettamente maschile.
Suzuka, se inizialmente ha un carattere difficile e irritante, migliora molto nei volumi finali, dopo il suo ritorno dalla parentesi in America; diventa più dolce e disponibile, più aperta al confronto verso Yamato, che finalmente ha la forza di dichiarare quello che vuole davvero e la voglia di capire se stesso in rapporto a lei e al loro futuro insieme, che prenderà una direzione non prevista, ma tutto sommato immaginabile, oltre che realistica.
La componente sensuale/divertente e parodistica, - ecchi, per definizione - all'inizio mi ha fatto un po' storcere il naso, non perché mi diano fastidio le scene di nudo, (l'ambientazione è in un bagno pubblico-dormitorio) ma perché temevo una deriva eccessiva in tale direzione che per fortuna non si è verificata, e dove doveva esserci tensione, è stata affrontata in maniera adeguata.
Lo stile del disegno è buono, ma non sempre mi ha fatto impazzire, soprattutto nella resa dei volti di profilo, forse troppo stilizzati, per il resto sfondi e dettagli sono moto curati e in linea generale, l'autore ha una bella grafica.
In sintesi, una storia che mi sento di consigliare a chi ama il genere, e magari a chi cerca un po' di realismo in personaggi e situazioni.
Voto; tendenzialmente sarebbe un 8, ma non avendo simpatizzato troppo per Suzuka è un 7++


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Renton79

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Questo lavoro da parte di Koji Seo è veramente un capolavoro! Dopo aver visto l'anime ho intrapreso la lettura del manga. La storia narra di un ragazzo Yamato Akitsuki che si trasferisce a Tokyo per un nuovo inizio, spera infatti che gli accada qualcosa di bello... All'arrivo vede una bellissima ragazza di nome Suzuka che si sta allenando al campus della scuola dove si appresta ad iniziare le scuole superiori... Suzuka è un'atleta di salto in alto, Yamato la vede durante un salto ed è subito colpo di fulmine... Sfido io... è talmente bella...
Il mio giudizio parte dalla storia che definirei avvincente, mi ha tenuto incollato alla lettura per ore senza mai annoiarmi, i temi trattati sono abbastanza reali, mi sono rivisto in tante esperienze che accadono a Yamato durante gli anni in cui trascorre le scuole superiori. Ovviamente mi è stato facile immedesimarmi nel protagonista maschile di cui ho apprezzato tenacia e determinazione nel raggiungimento del suo obiettivo principale. Suzuka è una ragazza per niente facile da conquistare, enigmatica, a volte lunatica, irascibile ma anche dolce e gentile in alcuni momenti delle vicende. Passando invece agli altri personaggi quella che mi ha colpito di più dopo i protagonisti già descritti è Miki. Anche lei è un'atleta, una sprinter per la precisione, sempre pronta ad aiutare i due protagonisti soprattutto Yamato, lascia appena intravvedere i sentimenti che prova ma non esce mai allo scoperto, ha sicuramente un gran cuore ed è un personaggio che poteva svolgere un ruolo decisamente più importante nella storia. Yasunobu, amico e confessore di Yamato all'inizio è molto partecipe ai problemi dell'amico e lo aiuta pure ad avere progressi con Suzuka anche se spesso caccia il malcapitato amico nei guai. Vanno spese alcune parole anche per Sakurai, ragazza che ha da sempre provato dei sentimenti per Yamato, è molto timida, cordiale, determinata, non dico altro per evitare spoiler.
I disegni del maestro Koji seo sono eccezionali, le espressioni facciali nei vari stati d'animo sono perfette, durante la lettura si viene proiettati dentro il manga condividendo e comprendendo appieno gli stati d'animo dei vari personaggi.
Insomma se i temi trattati sono di vostro gradimento dovete assolutamente leggerlo, a mio parere il 10 come valutazione è meritato, lo ripeto è un capolavoro soprattutto per quanto riguarda i primi 9 volumi.


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shanks92

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Suzuka è un manga romantico-sportivo iniziato nell’ormai lontano 2004 in patria, da noi è stato concluso da qualche anno dalla Star Comics. Ho iniziato questo manga in seguito alla visione dell’anime che purtroppo copre solo i primi 9 volumi quando l’opera completa ne conta 18.

Le vicende ruotano attorno a un ragazzo di nome Yamato che si trasferisce a Tokyo per iniziare il liceo, qui incontra Suzuka, la classica ragazza ammirata da tutti brava nello sport, in particolare l’atletica. I due protagonisti vengono affiancati nel corso della storia da una moltitudine di personaggi che contribuiscono in maniera attiva alla storia. Ovviamente ci sono personaggi più o meno importanti ma nessuno di loro da l’idea di essere li per allungare la vicenda, non si ha la voglia di saltare il capitolo per andare a vedere cosa succede ai protagonisti perché ci si affeziona un pò a tutti e questo rende la lettura molto gradevole.
Da qui sembrerebbe il classico cliché dei manga sentimentali ma non è così. Nonostante sia un manga prevalentemente sentimentale ci sono altri generi che vengono sviluppati:

L’atletica, uno sport che in Giappone gode di molta attenzione, è fondamentale nello sviluppo della storia ed è presente dall’inizio alla fine, fonte sia di problemi che di gioie per i due protagonisti. Un altro tema che ho trovato sviluppato in maniera convincente è quello della convivenza tra i due, caratterizzata in un primo momento da astio e indifferenza per poi evolversi in rapporto di amicizia e successivamente di amore. Ovviamente non mancano i momenti comici che alleggeriscono con efficacia alcuni temi molto più “adulti” come il lutto, la solitudine e soprattutto le paure di diventare grandi e di confrontarsi con gli altri e con sé stessi per questo lo definirei anche un manga del genere slice of life. Con tutti questi temi è facile che il manga “vi prenda” perché vi sentirete toccati sul personale, con situazioni, almeno per quanto mi riguarda, realmente vissute. Ultimo ma non meno importante punto di forza è che il manga non perde mai di ritmo, il livello non cala con gli ultimi volumi ed è costantemente ricco di imprevisti.

Voto 10. Io in Suzuka ho trovato tutto quello che desideravo trovare in un manga del genere, e anche di più.


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Onizuka85

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Dopo aver visionato l'anime, rimasi assolutamente rapito dalla storia e dal tratto del maestro Seo e subito mi misi alla ricerca del manga per fortuna ora arrivato anche da noi. La prima cosa che salta agli occhi è la completa assenza di quelle gag infantili che caratterizzano spesso gli shonen sentimentali a volte senza una reale giustificazione, sostituite da ben più profonde situazioni che lo rendono più maturo e adulto rispetto alla media del suo genere. I personaggi hanno i loro tormenti e i loro momenti di gioia, ma sempre nei limiti della realtà, e la bravura di questo autore è proprio quella di farceli quasi sentire sulla nostra pelle. Il tira e molla che fa parte del corteggiamento non risulta mai banale: più scorrono le pagine e più si comprende del perché i protagonisti hanno un certo tipo di reazioni. Ad esempio Asahina sarà la classica scontrosa e diventa interessante comprendere i motivi ma soprattutto cosa farà Yamato per scioglierle il cuore.
Lo sport ritengo abbia un ruolo secondario in questo caso, almeno nella seconda parte, mentre nella prima è un legante per lo sviluppo e gli intrecci della storia. Successivamente, infatti, viene messo quasi da parte per trasportare il tutto in questioni più romantiche e seriose, pur mantenendo sempre un ottima leggerezza e scorrevolezza di lettura.
Il disegno, come ho accennato in apertura, è davvero gradevole. Personalmente mi sono rimasti impressi gli sfondi e i dettagli dei luoghi, cosa che aiuta ad immergersi totalmente nel manga; in particolare ho amato le parti in cui i protagonisti vanno nella città di origine di Yamato, con paesaggi rurali meravigliosi.
Non vorrei entrare oltre nei dettagli perché va goduto senza sapere troppe cose, così come l'ho letto io. Personalmente mi ha dato parecchie emozioni: non se ne trovano molti di manga così coinvolgenti che mantengano un ritmo incalzante e che non scadano in sciocchezze. Con le dovute proporzioni mi ha ricordato in alcuni frangenti Maison Ikkoku, anche se qui abbiamo un protagonista più risoluto. Il voto complessivo è 8 e mezzo.


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Metal_Movie90

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Ho iniziato a leggere Suzuka dopo averlo scoperto grazie ad un amico e dopo essere rimasto favorevolmente impressionato dagli ottimi disegni. Per questi vengo subito al punto: ora come ora mi verrebbe da dire che è proprio Kouji Seo il mio disegnatore di manga preferito per quel che riguarda i personaggi in un contesto realistico. Ogni tavola è realizzata meravigliosamente (l'autore stesso dice di essere molto lento a disegnare, e visti i risultati non faccio fatica a crederci), ogni personaggio è immediatamente riconoscibile e basta una rapida occhiata per capire subito il suo stato d'animo. Scusate se è poco! Proprio per questo sto collezionando i volumi ancora in corso di pubblicazione da parte della Star Comics.

La prima parte della storia (fino ai volumi 9-10, giù di lì) è la migliore; in questa fase, in cui Yamato si avvicina a Suzuka e alla chiave per aprire il suo cuore, è presente un ottimo equilibrio tra il lato sentimentale e quello commedia. Dopo un inizio un po' fastidioso per via del fan service (che per fortuna sparisce dopo pochi capitoli) conosciamo piano piano i personaggi, le loro manie, i loro difetti ed il loro background; il tutto è condito da alcuni momenti spokon, dato che i nostri protagonisti frequentano il club di atletica del loro liceo (lui corsa, lei salto in alto). Il risultato è un mix frizzante e gradevole, che rende Suzuka molto coinvolgente e piacevole da leggere.

I problemi, almeno per me, sono arrivati nella seconda parte, che si focalizza quasi esclusivamente sul lato sentimentale e su tutti i problemi che Yamato, Suzuka e i loro amici incontrano fino al delicato finale. Non c'è un calo della qualità così drastico, intendiamoci; tuttavia in questa seconda fase sono mancate secondo me la freschezza e la novità presenti nella prima. Per esempio, molti personaggi secondari quasi spariscono per ricomparire sporadicamente come macchiette, oppure si assiste alla graduale scomparsa del tema sportivo, che viene messo da parte (non è quello il punto focale della trama, però un po' mi è dispiaciuto); ma quello che non ho apprezzato, e qui forse il problema sono io, è che le vicende a cui va incontro Yamato mi sono sembrate degne di una soap opera; non ci sono cali di ritmo ed i dialoghi rimangono convincenti e ben scritti, tuttavia l'intero sviluppo della trama mi è sembrato costruito sul nulla. Spero di essere stato abbastanza chiaro, perché purtroppo mi risulta un po' difficile descrivere questa sensazione a parole; e forse è per questo che i manga sentimentali non sono il mio genere preferito (questo non mi ha certo fatto cambiare idea).

Un discorso a parte merita il finale. Senza fare spoiler, ho trovato quest'ultimo un po' prevedibile ma al tempo stesso per nulla banale, dato che viene trattato un tema molto delicato e spinoso (anche qui, non posso dire quale), forse anche troppo per un manga comunque leggero come questo, ma ho apprezzato molto le scelte dell'autore e come ha portato in fondo la questione. Posso solo dirvi che la scelta che Yamato e Suzuka dovranno fare sarà importantissima e si ripercuoterà non solo sul loro futuro, ma anche su quello di molte altre persone.

Passiamo ai personaggi. Nulla da dire su Yamato e Suzuka, i due protagonisti, che sono caratterizzati meravigliosamente: la seconda, in particolare, è uno dei personaggi più complessi, affascinanti e convincenti che abbia mai incontrato in un manga. Per quanto riguarda gli altri, solo pochi sono sviluppati in maniera comparabile (Honoka, Yuka); il resto è costituito da personaggi abbastanza statici e/o stereotipati ma comunque apprezzabili. Paradossalmente i miei due preferiti appartengono proprio a questa categoria: per il lato femminile ho sempre fatto il tifo per Miki Hashiba, la migliore amica di Suzuka per la quale speravo che i rapporti con Yamato venissero approfonditi un po' di più; per il lato maschile ho apprezzato la figura del senpai Miyamoto, sempre pronto a dare utili consigli e ad avere fiducia nel prossimo. Non a caso sono proprio loro, in fin dei conti, i personaggi più positivi del manga.

Consiglio Suzuka a tutti quelli che cercano una storia d'amore (vissuta dal punto di vista maschile) coinvolgente e non banale: non ve ne pentirete. Peccato solo per la seconda parte inferiore alla prima, ma forse molti di voi potranno apprezzarla più di quanto lo abbia fatto io.


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DaikiSalazar

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Suzuka, opera di uno dei miei autori preferiti in assoluto, Kouji Seo.
Di questo autore ho sempre amato la capacità di trasmettere sentimenti di ogni tipo attraverso le sue opere, e devo dire che in questo manga non è stato da meno.

Quest'opera parla di amore, delusioni e voglia di lottare per i propri obbiettivi. Ho apprezzato la sua capacità di evolversi insieme alle relazioni tra i personaggi, perché credo che il capolavoro Seo-sensei lo abbia realizzato nella caratterizzazione e nella veridicità incredibile delle relazioni tra i personaggi, che diventano elemento trascinante e imprescindibile di Suzuka. Vi potrei trovare difetti, come l'introduzione di personaggi secondari lasciati poi in disparte, ma posso perdonare tutto questo se il fulcro principale dell'opera è di questo livello.
Parlavo in precedenza delle relazioni tra i personaggi. Non esagero se dico che in questa opera si arriva a livelli quasi di realtà e che in Suzuka in particolare credo che Seo arrivi al top in questo senso.
Ultimi, ma non per importanza, i disegni. Belli, il tratto dell'autore è veramente uno dei suoi punti di forza.

Concludendo consiglio questo manga un po' a tutti, anche per provare ad immergervi in un'opera coinvolgente e che punta a trasmettere un senso di realtà che ho trovato in pochi manga fino ad ora.


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Eversor

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Ogni volta che affronto un manga di Kouji Seo, mi ritrovo a pensare che, se da un lato può essere considerato fantastico, dall'altro non è esente da numerose critiche. Insomma, un'opera che mi lascia perplesso, affascinato, estasiato e deluso al tempo stesso. Pazzia? Forse un pizzico.
"Suzuka" è composto da diciotto volumi e racconta le vicende di Yamato Akitsuki, un ragazzo che si è appena trasferito a Tokyo da un piccolo paese di campagna. Casa nuova, scuola nuova, vita nuova. Tutto vero, visto che, appena giunto, gli appare le bellissima visione di Suzuka durante un'esercitazione di salto in alto.
Ha compreso subito di essersi innamorato di lei, ma passerà molto tempo prima di riuscire effettivamente a dichiararle i propri sentimenti. I due sono subito in sintonia e il destino vuole che entrambi abitino nello stesso dormitorio: bisticciano in continuazione come due innamorati, ma, sotto sotto, si apprezzano l'un l'altro.
Yamato entrerà nel club di atletica, mostrando grandi doti nella corsa. Tuttavia uno solo è il suo obiettivo: conquistare la bella Suzuka e farla diventare la propria ragazza. Un'impresa, come si vedrà, tutt'altro che semplice. Non solo la fanciulla appare molto reticente a manifestare i suoi sentimenti verso il compagno di classe, ma, a un certo punto, apparirà una nuova pretendente, la bella e dolce Sakurai Honoka.

Non voglio ora raccontarvi tutta la storia, considerando anche che si prolungherà a lungo, descrivendo la crescita dei vari protagonisti fino all'età adulta. Drammi, preoccupazioni, gioie e dolori… tutto viene impresso con grande maestria nei disegni di Seo. Disegni che, a mio avviso, sono molto belli. Certo, lo stile dell'autore si vede e anche tanto; tenendo conto delle altre opere di quest'ultimo (Cross Over, A Town Where You Live, Fuuka…), si può riscontrare un'evidente somiglianza nei tratti dei vari personaggi. Ma, in fin dei conti, questo è un nuovo manga e, dunque, va considerato in maniera autonoma.
Per quanto riguarda i protagonisti, devo ammettere di averli trovati quasi tutti molto interessanti. Mostrano un carattere di spicco, non solo quelli principali, ma anche gli "aiutanti" dell'eroe. Pochi stereotipi e, soprattutto, un'incredibile capacità di creare alla perfezione il senso di drammaticità, così come quello di spensieratezza. Suzuka non è la classica protagonista felice, allegra, oppure quella tranquilla e gentile, che, solitamente, si accaparra sempre l'eroe, se così si può dire. Anzi, ci mostra un carattere problematico ed ambiguo… per quanto mi riguarda, bellissimo.

La storia si dipana in maniera lineare, sfruttando alla perfezione i salti temporali, ma, allo stesso tempo, non facendo sembrare il tutto troppo affrettato. Non ci sono momenti morti e la trama si articola in maniera lineare, cercando comunque di mantenere alta la tensione.
Per quanto riguarda il finale, l'ho trovato molto interessante, anche se, forse, lo avrei ritardato un pochino. Pazienza.
Concludo accennando a un personaggio piuttosto emblematico: Miki. È la compagna di club di Yamato e Suzuka e, almeno all'inizio, sembra provare qualcosa per il ragazzo. Tuttavia, nonostante i vari sviluppi, scomparirà all'interno della storia, comparendo più come spalla che come possibile pretendente. Peccato, sarebbe stata un'ottima opzione per Yamato.

Voto finale: 8… e mezzo!


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npepataecozz

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Una delle cose che avevo programmato di fare il prima possibile era quella di riscrivere l'ignobile recensione da me inserita nella sezione anime del bellissimo Suzuka; era, infatti una delle mie prime recensioni e, a quei tempi, non ero particolarmente loquace. Col tempo, però, ho saputo che nella versione animata veniva rappresentata solo una parte della storia, mentre la versione integrale si trovava nel manga. E allora perché non unire l'utile al dilettevole?
Cosa dite? Non ve ne frega niente? In realtà ciò ha una sua rilevanza ai fini della mia valutazione; ma lasciam perdere questa divagazione e andiamo avanti.

Il manga di Suzuka può essere pacificamente diviso in due parti, di cui solo la prima è stata utilizzata per la produzione della versione animata.
Nella prima Akitsuki, a seguito di una delusione amorosa, decide di lasciare il suo paese di campagna per trasferirsi a Tokyo perché convinto che in questo modo "qualcosa di bello sarebbe sicuramente successo"; ebbene, detto fatto: non arriva nemmeno nella sua nuova abitazione che già si innamora di Suzuka, ragazza che pratica il salto in alto. La fortuna sembra essere decisamente dalla sua parte, in quanto l'oggetto del suo desiderio è pure la sua vicina di casa. Ben presto, però, dovrà fare i conti con il carattere gelido di lei e dovrà sudare (in tutti i sensi) le classiche sette camicie per riuscire a domarlo.
La seconda parte, invece, narra le difficoltà che i due hanno, una volta diventati una coppia, a restare insieme. La cosa sarà, infatti, molto più difficile del previsto e presenterà una serie praticamente interminabile di colpi di scena.

Dico subito che il voto che assegnerò a questo manga è nove, al pari dell'anime: non si può assolutamente negarne lo spessore, né posso negare che mi sia piaciuto davvero tantissimo. Però, in tutta obiettività, devo sottolineare che l'impostazione data alla seconda parte mi ha un po' deluso. Mi spiego: nella prima l'impostazione della storia era basata sul binomio sport - sentimento in cui i diversi personaggi sembrano acquistare una certa fisionomia; improvvisamente nella seconda parte la parte sportiva praticamente sparisce, sostituita da una serie di eventi degni di una soap opera posti in essere da personaggi praticamente irriconoscibili. Non nego che alla fine Suzuka risulti gradevole anche così; ma si tratta, in buona sostanza, di una storia troppo diversa rispetto a quella della prima parte. Non condivido chi dice che si è voluta dare un'impronta realistica alla storia; piuttosto si è puntato verso la rappresentazione di certi eventi che maggiormente avrebbero catalizzato l'attenzione di un certo pubblico. Il risultato ottenuto alla fine non è così disprezzabile, ma resta una domanda: ce n'era davvero bisogno?


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lacameradigabbo

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Beh, davvero un bel manga. Esce dagli schemi dei tipici shonen sentimentali, perché finalmente il protagonista maschile ha una qualità che giustifica il fatto che possa piacere a più ragazze. Non è ad esempio come Ichigo100% (che amo) dove Junpei Manaka è un completo inetto.
La storia è davvero dolcissima e calda, e riesce davvero ad emozionare, soprattutto con il colpo di scena finale. Koji Seo non è mai banale. I disegni sono bellissimi, anche se qui, a differenza di A town where you live, i nasi sono fatti a punta, e sono davvero fastidiosi perché rovinano la bellezza dei volti. Comunque un manga stra consigliato.


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Antonio_93

Volumi letti: 18/18 --- Voto 10
Uno shonen ricco di situazioni divertenti e amorose, con colpi di scena da lasciarti un batticuore incredibile. A me sono sempre piaciuti i sentimentali come Suzuka, che ti fanno ridere e allo stesso tempo ti fanno sentire felice e triste, che ti fanno capire quanto siano importanti l'amicizia, l'amore, la tenacia, la grinta.

Una cosa fondamentale di questo shounen che mi è piaciuta e che il protagonista all'inizio della storia ha solo 15 anni, ma nel corso del manga (18 volumi) arriverà ad averne 18 e uno si accorge di come matura in certe scelte veramente coraggiose; certo il suo carattere resterà sempre quello di uno un po' imbranato con le ragazze, però si nota che l'amore per la protagonista è cosi forte che lui si giocherebbe il tutto per tutto pur di riuscire a conquistarla.

Insomma, Suzuka secondo me è un capolavoro degno di questo nome, lo considero uno dei migliori shonen sentimentali in circolazione insieme a 100% fragola e I''s. Disegni all'inizio solo sufficienti che poi però miglioreranno di molto. Spero tanto di averlo in Italia molto presto perché merita davvero. Spero di essere stato chiaro, se volete un consiglio leggetelo.


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Watashiwa7

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Questo è il primo manga che ho letto di Kouji Seo, autore che non conoscevo affatto. Autore? Farei meglio a dire artista, perché come disegnatore questo signore dà davvero del filo da torcere a chiunque.
Ma la cosa interessante è che anche come sceneggiatore è molto, molto bravo. Suzuka, infatti, è uno shonen sentimentale che riesce a tenere alto l'interesse del lettore per ben 18 volumi, in un inarrestabile crescendo che coinvolge tanto da far battere il cuore.
Il punto forte di questo manga è probabilmente la caratterizzazione dei personaggi, che riescono a piegare le gabbie dei classici cliché. Sebbene infatti ci sia il "solito" tsundere, la timidona, lo sciupafemmine ecc... io leggendo riuscivo a vederli come persone, non come personaggi. Mostrare alternativamente forze e debolezze dei nostri eroi, dar loro la possibilità di fare qualcosa di stupido, di riflettere sulle loro azioni e di trarne conclusioni (anche sbagliate) è proprio la forza narrativa di Seo-sensei, un signore che tratta le introspezioni psicologiche in modo moderno e affascinante.
Se consiglio Suzuka? No, affatto. Preferisco dire che è un must, soprattutto per gli amanti del genere. Peccato che finora nessun editore italiano si sia degnato di pubblicarlo (al contrario di anglofoni e francofoni), cosa molto triste, perché secondo me è un titolo che merita tanto.


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aeronvampair

Volumi letti: 16/18 --- Voto 7
Mi sono avvicinato a questo manga dopo aver visto la serie anime, più per la curiosità di vedere come "andava a finire la storia" che per reale interesse. La serie animata copre i primi 8 volumi circa della serializzazione cartacea.
Per quanto lo abbia letto con un certo piacere, non posso fare a meno di rilevare alcuni aspetti che non mi hanno soddisfatto. Per prima cosa l'introduzione quasi casuale di personaggi che spesso vengono poi lasciati all'oblio. Alcuni ricompaiono, ma altri sembrano proprio dei "tappabuchi". Secondo, il mancato approfondimento dei personaggi, che fin dall'inizio ruotano attorno ai protagonisti. Ciò detto devo comunque dare una nota di demerito, come spesso accade, alla traduzione inglese spesso veramente scadente.
Di positivo ho notato sicuramente una notevole evoluzione del tratto man mano che la storia procedeva, e la volontà, non sempre così chiara nel genere shounen, di creare un vero finale. Altro aspetto positivo appare negli ultimi volumi quando finalmente l'autore si decide a concentrarsi sulla storia tra i due protagonisti: non voglio anticipare nulla ai futuri lettori, ma i sentimenti descritti sfiorano spesso la realtà. Se siete in grado di reperirla e se la serie animata è stata di vostro gradimento, mi sentirei di consigliarlo.


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Riccardo80

Volumi letti: 13/18 --- Voto 10
Stufi dei soliti shonen romantici? Volete qualcosa che rispecchi la vita reale, sia divertente e non troppo sdolcinato? Leggetevi Suzuka!

Manga capolavoro del talentuoso (nonchè sconosciuto in Italia) mangaka Kouji Seo, parla di un ragazzo di campagna che per il liceo va a studiare a Tokyo approfittando della zia che gestisce un dormitorio per studentesse.
Nella perlustrazione della sua scuola vede una ragazza (Suzuka) che si allena e si innamora immediatamente, ritrovandosela poi come vicina di stanza.
L'inizio potrebbe far pensare: Ma è Maison Ikkoku o Love Hina? Senza togliere nulla a questi due splendidi manga, Suzuka si discosta molto mostrando un'originalità non comune, personaggi ben caratterizzati e molto vivi... per altro contrariamente a molte commedie sentimentali <B>[Attenzione Spoiler] </B>non si ferma al momento in cui i due protagonisti si mettono insieme, ma continua mostrando le loro vicende (e non sempre facili) da fidanzati <B>[Fine Spoiler]</B>.

Concludendo: Un manga carino, divertente, emozionante e a volte anche toccante, che riesce a regalarci uno spaccato di vita giapponese e adolescenziale d'oggi. Il tutto unito al magnifico tratto di Seo che migliora di volume e volume.
Chiudo dicendo: W Miki! Volete sapere chi è? Non vi resta che leggere il manga!