Umineko no naku koro ni - Episode 2: Turn of the Golden Witch
Questo secondo manga dedicato a Umineko No Naku Koro Ni è il seguito di "Umineko No Naku Koro Ni - Episode 1" e pertanto va letto solo dopo aver completato il primo manga, aver letto la visual novel o aver guardato l'anime. Altrimenti sarà molto difficile seguire le vicende.
La trama riprende da dove era terminata nell'episodio 1. Si apre il sipario per il secondo scontro fra Battler e Beatrice e si ripetono per la seconda volta il 4 e il 5 Ottobre 1986 e gli omicidi di Rokkenjima. Battler dovrà cercare di dimostrare che il colpevole degli omicidi può essere un semplice essere umano, mentre la strega Beatrice cercherà di fargli ammettere che solo la magia può aver massacrato la sua famiglia... riuscirà Battler a provare che la magia non esiste senza però finire per accusare uno dei suoi parenti di più di 10 efferati assassinii?
In questo episodio ci si concentra molto sulla figura dei due più giovani servitori della famiglia Ushiromiya: Shannon e Kanon e sui rispettivi amori corrisposti e non. Grande spazio viene dato anche alla relazione che esiste fra Maria e sua madre Rosa.
L'elemento sovrannaturale è molto presente in questo episodio, a differenza del precedente.
Questo manga, diversamente dal primo, è disegnato da un altro mangaka, Jiro Suzuki, che compie come Kei Natsumi un buon lavoro. I suoi disegni tendono ad accentuare la deformazione dei visi e dei corpi nelle scene più inquietanti, rendendo personaggi come Beatrice in modo molto fedele all'opera originale. Vengono usati molto anche i contrasti fra luci ed ombre e grande risalto viene dato soprattutto ai volti. Qualche piccola pecca nella proporzione dei corpi si può riscontrare, soprattutto in alcune tavole in cui le spalle sembrano fin troppo larghe rispetto al capo.
Anche in questo caso l'adattamento del secondo episodio della visual novel riesce abbastanza convincente.
Voto finale 7, è un buon prodotto ma accessibile solo a chi già ha letto l'episodio 1 in almeno una delle sue forme. La grande presenza di elementi sovrannaturali potrebbe scoraggiare chi preferisce il semplice genere giallo.
La trama riprende da dove era terminata nell'episodio 1. Si apre il sipario per il secondo scontro fra Battler e Beatrice e si ripetono per la seconda volta il 4 e il 5 Ottobre 1986 e gli omicidi di Rokkenjima. Battler dovrà cercare di dimostrare che il colpevole degli omicidi può essere un semplice essere umano, mentre la strega Beatrice cercherà di fargli ammettere che solo la magia può aver massacrato la sua famiglia... riuscirà Battler a provare che la magia non esiste senza però finire per accusare uno dei suoi parenti di più di 10 efferati assassinii?
In questo episodio ci si concentra molto sulla figura dei due più giovani servitori della famiglia Ushiromiya: Shannon e Kanon e sui rispettivi amori corrisposti e non. Grande spazio viene dato anche alla relazione che esiste fra Maria e sua madre Rosa.
L'elemento sovrannaturale è molto presente in questo episodio, a differenza del precedente.
Questo manga, diversamente dal primo, è disegnato da un altro mangaka, Jiro Suzuki, che compie come Kei Natsumi un buon lavoro. I suoi disegni tendono ad accentuare la deformazione dei visi e dei corpi nelle scene più inquietanti, rendendo personaggi come Beatrice in modo molto fedele all'opera originale. Vengono usati molto anche i contrasti fra luci ed ombre e grande risalto viene dato soprattutto ai volti. Qualche piccola pecca nella proporzione dei corpi si può riscontrare, soprattutto in alcune tavole in cui le spalle sembrano fin troppo larghe rispetto al capo.
Anche in questo caso l'adattamento del secondo episodio della visual novel riesce abbastanza convincente.
Voto finale 7, è un buon prodotto ma accessibile solo a chi già ha letto l'episodio 1 in almeno una delle sue forme. La grande presenza di elementi sovrannaturali potrebbe scoraggiare chi preferisce il semplice genere giallo.
