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Riccardo80

Volumi letti: 26/63 --- Voto 9
In un mondo in cui esistono individui dotati di poteri ESP, il potere delle nazioni si misura dal numero e dalla qualità di essi. E in Giappone chi ha il livello più alto di potere sono tre ragazzine di 10 anni.
Kaoru, vivace e esuberante con il potere della telecinesi. Shiho, fredda e sadica con la capacità di leggere nelle persone e negli oggetti.
Aoi, timida e più responsabile con il potere del teletrasporto.
I loro poteri sono eccezionali ma sono anche delle vere e proprie pesti. Riuscirà il loro comandante Minamoto a guidarle per il benessere della nazione?

La storia parte con un'idea dei superpoteri, ampiamente usata, ma con una chiave decisamente comica. Del resto Takashi Shiina (già autore di Mikami) è un autore che ha negli elementi umoristici alla Takahashi il suo punto di forza.
Ma ciò che rende decisamente appassionante questa storia è quella di inserire un elemento decisamente drammatico all'inizio della storia, qualcosa che indirizzerà le scelte future e che metterà in serio pericolo il futuro dei personaggi e della stessa umanità.
<b>Attenzione spoiler</b>
Una previsione decisamente attendibile presuppone che entro dieci anni le tre ragazzine saranno le leader del movimento esp che porterà alla guerra contro le persone normali. Minamoto ucciderà una delle tre leader(Kaoru) anche se quest'ultima (che non sembra nemmeno cattiva nella previsione) è innamorata di lui.
<b>Fine spoiler</b>

Elementi drammatici, romantici, comici si susseguono in saghe ben orchestrate, a volte autoconclusive, ma che seguono tutte l'interrogativo posto sin dall'inizio.
Le ragazzine saranno degli angeli o dei demoni per l'umanità intera?
Inoltre l'ingresso successivo di altre organizzazioni, ognuna con i propri interessi particolari, non potrà non rendere sempre più interessante la storia.

Il tratto, all'inizio spigoloso e tipico degli anni '90 (e che possiamo riscontrare nell'ultimo periodo di Mikami) migliora costantemente episodio dopo episodio evolvendosi in qualcosa di moderno ma sempre molto personale. Un tratto decisamente godibile con un'ottima espressività dei personaggi che risultano ben caratterizzati.
Il cast infatti è ben assemblato e non si potrà non avere simpatia nei confronti delle piccole pesti e nel loro comandante responsabile. Anche uno dei cattivi, Kyosuke, è uno dei più affascinanti e misteriosi antagonisti che abbia letto negli ultimi tempi e devo dire è descritto decisamente bene.
C'è un lieve accenno al lolicon anche se è più per scherzarci su, infatti le tre ragazzine hanno una forte cotta per il loro comandante, che ovviamente non è un pedofilo e quindi cerca di evitare qualsiasi problema in tal senso.

Concludendo posso dire che dopo il bellissimo manga di Mikami, abbiamo un altro capolavoro nella carriera di questo autore, tanto ammirato in Giappone quando sottovalutato purtroppo nel nostro paese.
Lo consiglio a tutti e mi piacerebbe moltissimo che una casa editrice italiana lo pubblicasse.


 3
kill-chan

Volumi letti: 22/63 --- Voto 8
Ventunesimo secolo. Gli esper, individui dotati di poteri psichici, sono aumentati a dismisura con tutte le conseguenze del caso: da un lato una società ostile nei loro confronti e dall'altro nuovi crimini ad opera di alcuni di essi, che di certo non contribuiscono a migliorare la situazione. A tentare di porre rimedio a tutte queste situazioni c'è un'organizzazione, B.A.B.E.L., che conta tra le sue fila le tre esper più potenti del Giappone: l'esuberante Kaoru, la diabolica Shiho e la diligente Aoi. Il loro team è denominato "The Children" perché i suoi membri hanno solo 10 anni (!), e viene impiegato in missioni di pubblica sicurezza a cui le normali forze di polizia non potrebbero porre rimedio in modo tempestivo. All'inizio della serie vengono affidate ad un giovane scienziato, il ventenne Koichi Minamoto, che si ritroverà a dover fare loro praticamente da mamma tenendosele in casa propria, inserirle nella società, comandandole durante le varie missioni che si presenteranno e cercando di indirizzarle sulla buona strada, cosa quest'ultima che, considerando i loro caratterini, e soprattutto i loro immensi poteri, appare tutt'altro che scontata...

Qualche anno dopo aver messo la parola fine al suo best-seller, vale a dire <b>Ghost Sweeper Mikami</b>, che ha avuto tanta fortuna in patria quante non poche difficoltà in casa nostra, <i>Takahashi Shiina</i> dopo una serie di opere brevi getta le basi per il progetto Zettai Karen Children e lo fa mettendo insieme la commedia tipica dei suoi manga precedenti con altre componenti in voga in quel periodo, combinando il tutto con i caratteri tipici della cara vecchia fiction d'azione anni '70: abbiamo quindi un mix di super poteri, ambientazione metropolitana, un accenno piccolo piccolo di realismo alla Patlabor, azione, tanto umorismo, un po' di ecchi e soprattutto nessunissimo ricorso ai classici cliché tipici delle jumpate shonen, quindi dimenticatevi allenamenti speciali e power-up.

Tornando alla storia in sé, chiuso il primo volume abbiamo già in un certo senso un quadro piuttosto preciso della situazione presente, e soprattutto futura, grazie ad un fatto attorno al quale ruoterà tutta la serie. Di lì in poi l'autore struttura la vicenda in mini saghe: pur se comunque in ognuna di esse l'autore dissemina elementi atti a spiegare i vari aspetti del mondo e dei personaggi di ZKC, per i successivi 3-4 volumi le storie sono pressoché a carattere autoconclusivo, talvolta a puro scopo di intrattenimento e a volte anche piuttosto ingenue. Superata questa soglia subentreranno le varie fazioni e la Shiina metterà da parte la commedia fine a sé stessa, pur mantenendo la struttura in saghe e senza dimenticare le scene comiche che comunque come suo solito salteranno fuori quando meno te l'aspetti.
Piccola controindicazione: nella prima dozzina di volumi Shiina pone un deciso accento sul lolicon, che pur se in chiave ironica è presente sia graficamente (il fanservice coinvolge infatti anche delle bambine) che nelle interazioni tra i personaggi, e ciò a qualcuno può dar fastidio.

Parlando del disegno, quello di Zettai Karen Children è un caso emblematico, anzi, un chiaro segno dei tempi che cambiano: rispetto ai disegni dell'ultimo volume di Mikami (dalla qualità che all'epoca in Giappone era ritenuta più che sufficiente) infatti il tratto dei primi 5 volumi apparirà fin da subito più ricco, preciso e dettagliato, ma purtroppo tutt'altro che gradevole, soprattutto nel character design dei protagonisti, davvero troppo rudimentale e con un non so che di "vecchio". La buona notizia è che da lì in poi Shiina cambierà radicalmente stile, rendendo più pulite le tavole, più aggraziate e definite le forme (strizzando anche l'occhio ai maschietti esibendo sovente manciate di fanservice), raggiungendo picchi di bellezza assoluta al punto da non temere il confronto dei mangaka più abili dell'ultima generazione.

Per concludere, questo è un manga che per certi versi trova attualmente un suo simile solo nel pregevole <b>To Aru Kagaku no Railgun</b>, almeno per strutture, atmosfere e temi. Insomma, se volete mistero, buon umore, azione, bei disegni con questo potete andare sul sicuro.