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GianniGreed

Volumi letti: 10/10 --- Voto 8
"Tengen Toppa Gurren Lagann" è stato uno degli anime di maggior successo degli ultimi anni. La storia di Simon, Kamina, Yoko e gli altri folli membri della brigata Dai-Gurren ha raccolto consensi in ogni parte del mondo e milioni di fan grazie alla serie anime e ai due film riassuntivi per il cinema.

Logicamente con un successo del genere è arrivata presto la trasposizione cartacea della storia.
Il difficile compito di adattare l'anime in formato manga è stato affidato a Kotaro Mori, che in dieci volumi ha realizzato la sua versione di "Gurren Lagann".
La storia è la stessa dell'anime, perciò non starò a spiegarla; dirò solo che l'autore è stato molto bravo nel suo lavoro. La trasposizione è davvero ben fatta e molto fedele all'anime, ma non mancano piccole aggiunte quali vicende inedite e qualche scena che approfondisce ancora di più qualche personaggio. Il finale dell'opera riprende la versione estesa del secondo film e non quello della serie tv, perciò la battaglia finale ha durata maggiore.
I disegni sono di grande impatto, con i personaggi tutti molto somiglianti alle controparti animate, ottimamente disegnati e caratterizzati. Le tavole sprigionano tutta la potenza necessaria che serve per raccontare le gesta della brigata Dai-Gurren, grazie ai disegni molto marcati e alle molte pagine doppie.
Certo, mancano i colori, le voci e le musiche, che sono una parte da non sottovalutare dell'opera, ma proprio per questo il manga è da apprezzare ancora di più perché anche se privo di tutto questo è davvero emozionante, al pari della versione anime. L'autore è riuscito nel difficilissimo compito di mantenere su carta tutta l'epicità fracassona delle battaglie piene di trivelle giganti e robot trasformabili che tanto hanno esaltato gli spettatori.
Il manga di "Gurren Lagann" non ha quasi nulla da invidiare alla sua versione animata ed è uno dei pochi che pur essendo nati come prodotti secondari riesce ad essere valido quanto l'opera originale. I fan della serie tv non resteranno delusi, al pari di chi leggerà questa mitica storia per la prima volta.


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Kotaro

Volumi letti: 10/10 --- Voto 7
Nel 2007, Gurren Lagann dello Studio Gainax fece parlare tantissimo di sé. Ricordo ancora, anche con un certo fastidio, il proliferare di foto, tette di Yoko, loghi della brigata Gurren e occhialetti da sole che quell'anno invase i forum e i siti dedicati ad anime e manga.
Come già Evangelion, anche in questo caso insieme alla versione animata s'è dato il via ad un adattamento a fumetti la cui serializzazione s'è protratta anche troppo nel tempo. Verrebbe spontaneo chiedersi come mai in Gainax non abbiano mai realizzato un manga sul bellissimo, ma ahimé poco considerato nel tempo a causa della mancanza di robot, Il mistero della pietra azzurra, ma non è questa la sede per farlo.

Il manga di Gurren Lagann è, come nel caso di Evangelion, essenzialmente l'anime su carta. Pochissime le variazioni, anche perché la serie tv è relativamente breve e offre poco spazio per divagazioni di vario tipo. Il manga aggiunge qualche robot e qualche piccolo retroscena in più, toglie qualche colpo di scena troppo forzato che stonava un po' nell'economia della storia televisiva, ma per il resto Gurren Lagann è tutto qui fra queste pagine, con uno stile di disegno anche abbastanza fedele a quello visto in tv.

L'adattamento manga mantiene, insieme alla storia, anche buona parte dei pregi del Gurren Lagann a cartoni animati. Si riesce ancora, perfettamente a empatizzare con il giovane Simon, col suo percorso di crescita (magnificamente narrato anche qui) e con i tanti, altri personaggi che affollano le pagine del manga, divertenti, fuori dalle righe (e fuor di capoccia, in molti casi), carismatici, passionali.
Proprio la passione era la caratteristica principale del Gurren Lagann televisivo, e per fortuna quella stessa passione viene mantenuta alla perfezione anche in questo manga: c'è ancora, fra le righe, quell'anelito alla libertà, quell'inno al sentimento, alla forza di volontà, all'amore, alla fiducia in se stessi e negli altri, al coraggio, alla voglia di superare i propri limiti, che ci aveva fatto amare Simon, Kamina, Yoko, Kittan, Lord Genome e tutti gli altri personaggi di questa bella storia. Storia che anche su carta si rivela ricchissima di emozioni, capace di far ridere con gags divertenti (qui amplificate dai vari yonkoma che fanno capolino fra un capitolo e l'altro), ma anche di esaltare, toccare e commuovere il lettore, con battaglie fra robot sempre più esagerati e personaggi strabordanti di carisma, virilità, ma anche profondamente umani, sotto sotto.

C'è però qualcosa, del Gurren Lagann televisivo, che inevitabilmente manca in questo manga, come mancherebbe in qualsiasi adattamento a fumetti di questa storia, e la sua mancanza purtroppo ha un peso abbastanza grande.
E' forse l'unico, insieme a un eccessivo indugiare su scenette di fanservice, tette e fondoschiena che lasciano il tempo che trovano e a lungo andare risultano disturbanti, difetto di una storia che si fa comunque leggere con gran piacere e trasporto.
La serie tv di Gurren Lagann era una festa di colori, effetti di luce, animazioni fluidissime, ma anche e soprattutto di voci che urlavano a più non posso, di musiche e di canzoni, di un ritmo allegro ed esaltante che ti entrava nelle orecchie, nel cuore e nella testa mentre accompagnava le scene clou della storia.
Certo, la base è sempre quella, quindi certi passaggi della storia risultano esaltanti, emozionanti, commoventi anche in questo adattamento in bianco e nero, ma senza "Sorairo Days", "Libera me from Hell", "Happily ever after" in sottofondo non è la stessa cosa, decisamente no.

L'hanno capito i lettori, e probabilmente lo avevano capito anche gli autori del manga, che hanno perciò cercato di rimediare per quanto possibile coi mezzi di carta, penna e retini, cercando di ripristinare quell'esaltazione, quelle grida a pieni polmoni, quell'energia che era parte integrante del Gurren Lagann televisivo e che doveva, per quanto possibile, esserlo anche del Gurren Lagann cartaceo.
Ecco quindi un proliferare di balloon urlati, recuperando anche quelli "a macchia d'inchiostro" ben noti a chi segue le opere di Masami Kurumada, di onomatopee gigantesche, di dialoghi che iniziano in balloon e finiscono, nella pagina successiva, per trasformarsi in una gigantesca onomatopea sparata in splash page.
Tanti piccoli ed esperti tocchi di classe che, ahimé, non rimediano al 100% alla mancanza di colori, voci e - soprattutto - musiche, ma fan parte dello spirito esagerato e fracassone di quel che è e deve essere Gurren Lagann.

Il bell'effetto voluto dagli autori, che tanto si sono ingegnati per cercare di rapportare l'energia del Gurren Lagann televisivo al medium fumetto, viene, ahimé, completamente stroncato dalla pessima edizione italiana a cura di Planet Manga, che, nella foga di seguire la moda del lasciare le onomatopee in giapponese con occasionale traduzioncina in piccolo, invece che adattarle sapientemente in caratteri latini come andrebbe sempre e andava fatto soprattutto in questo caso, ci regala tanti, tantissimi katakana giganteschi ed incomprensibili e tanti piccolissimi "Swish", "Boom", "Breaker" (anche quando, magari, il katakana originale in realtà diceva "Break" o "Buster") che uccidono completamente la sensazione di energia, dinamismo, potenza voluta dagli autori.
Ciliegina sulla torta, le dimensioni variabili dei volumetti, che si ingrossano sempre più, occupando sempre più spazio in libreria, fino ad arrivare ad un decimo e ultimo volume dalle dimensioni decisamente scomodissime ed esagerate.

Non è un brutto manga, questo Gurren Lagann. Aldilà delle magagne dell'edizione italiana, la storia non manca di trasporto, non è superficiale e anzi emoziona e coinvolge, grazie anche a soluzioni grafiche molto particolari e azzeccate. C'è però un problema non trascurabile. Essendo praticamente identico alla serie animata, risulterà un acquisto superfluo per chi l'ha già vista, e chi invece non l'ha mai vista farebbe meglio a tuffarsi nel suo mondo coloratissimo e dal ritmo folle, piuttosto che in quello del fumetto che sì, emoziona, ma in maniera decisamente minore. A chi consigliare dunque questo manga di Gurren Lagann non saprei dirlo, ma se dovessi dire che la lettura mi ha annoiato o coinvolto poco, mentirei. Innegabilmente, però, mentre leggevo, nella testa mi risuonavano le canzoni dell'anime.


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Musso92

Volumi letti: 9/10 --- Voto 6
Non ci siamo. È quasi matematico: se da una serie anime a sé stante verrà tratto un manga, quasi sicuramente quest'ultimo non sarà minimamente all'altezza della serie stessa. E Gurren Lagann, ahimè, non fa eccezione.

Ho adorato Tengen Toppa Gurren Lagann quasi alla follia. Non sono un amante di mecha, ne ho visti veramente pochi, ma mai mi ero emozionato, ed esaltato, soprattutto, così tanto con un anime. Questa serie riesce a trasmettere adrenalina pura. Simon, che con la sola forza di volontà e il potere della "spirale", riesce a superare qualunque ostacolo, non importa quanto grande; è una cosa impagabile, veramente eccezionale. Purtroppo questa sensazione nel manga è totalmente assente.

Vuoi per la mancanza di OST sublimi, o per l'assenza di doppiatori eccezionali (giapponesi, chiaramente, su quelli nostrani... no comment), o soprattutto per la frenesia con cui si svolgono le azioni e la rapidità con cui accade il tutto, nel manga si perde tutto questo. Non bastano dei disegni spacconi e numerose doppie pagine solo per mostrare un Giga Drill Break a rendere Gurren Lagann l'opera epica che è in realtà. Poi chissà, se magari avessi letto prima il manga per poi vedere l'anime avrei potuto pensare l'esatto opposto.

Altra nota dolente è l'introduzione di particolari che nell'anime non figurano, il che sarebbe stato anche carino, se questi spezzoni inediti non fossero uno più inutile dell'altro. Lagann si aggancia con il mecha di Yoko? Kittan costruisce un mecha per la sorellina? Nia ha una sorella con 100 anni più di lei? E a chi importano queste cose quando non avranno il benché minimo peso sulla trama? E chiaramente abbiamo anche lo spazio per farvi vedere pazzesche inquadrature al limite dell'ecchi sulle tette di Yoko e particolarmente di Kiyoh, che se nell'anime era già ben fornita qui sembra avere una decima di seno. Senno questo manga mediocre chi l'avrebbe comprato?

Cos'altro posso dire? Peccato, peccato veramente. Mi spiace pensare che molte persone si siano avvicinate a questa saga partendo dal manga, rimanendone giustamente indifferenti, per perdersi dunque quel capolavoro della serie animata, che a mio parere dovrebbe essere visto da tutti, amanti dei mecha o no. Gli do comunque una sufficienza per principio: non posso proprio mettere 5 o meno a questa fantastica opera. Morale della favola: se volete evitate il manga, ma guardate l'anime, subito!

J

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J

Volumi letti: 1/10 --- Voto 2
Non mi piace affatto giudicare una serie a partire dal primo volume, però, in questo caso non posso farne a meno: "Gurren Lagann" è un manga davvero insipido, noioso, con dei personaggi caratterizzati in maniera pedestre. Il protagonista non ha un briciolo di carisma e rimane all'ombra di Kamina, un personaggio che io personalmente trovo molto irritante. Il fan service purtroppo non manca, anzi.
La trama si basa su uno scenario post apocalittico che di originale non ha niente. Neanche i nemici della serie sono innovativi: gli uomini bestia poteva inventarseli anche un bambino. Inoltre a me i manga del genere mecha non fanno impazzire.
I dialoghi della storia sono ridicoli, quasi uno più dell'altro. Alcuni di essi, che dovevano essere seri o commoventi, mi hanno fatto davvero ridere.
L'edizione italiana del manga la trovo abbastanza valida, per carità, e devo ammettere che le copertine dei volumi sono abbastanza inusuali e che attirano subito l'attenzione del lettore.
I disegni non sono eccezionali ma vanno bene, tutto sommato - questo e' ciò che di più positivo posso dire di questa serie. Per il resto, non la consiglio davvero a nessuno.


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tsuna x-burner

Volumi letti: 6/10 --- Voto 7
“Tengen Toppa Gurren Lagann” è uno shounen manga scritto da Kazuki Nakashima e disegnato da Kotaro Mori, portato in Italia dalla Planet Manga al costo di 4,30 euro.
Quest'opera è tratta dall'omonima serie anime che, a mio parere, è superiore a questo manga.

La storia si incentra sulle vicende di un ragazzo, Simon, e di suo fratello non di sangue, Kamina, che vivono in un villaggio sotterraneo di nome Jiiha. Simon è uno scavatore e questo è un compito molto importante per ingrandire i confini del villaggio; mentre Kamina è un ribelle che vuole vedere la superficie come fece anni prima il padre mai più tornato. Un giorno Simon, in una delle buche scavate, trova uno strano ciondolo luminescente e pochi giorni dopo cade dalla superficie un mostro meccanico e una ragazza di nome Yoko che dice di venire dalla superficie.
Per salvare il Villaggio Yoko e Kamina seguono Simon verso uno strano oggetto che si viene a scoprire essere un Gunmen, che può essere attivato dal ciondolo trovato dallo stesso Simon. Così i tre, saliti sul piccolo robot pilotato da Simon, dopo uno scontro riescono a sconfiggere la bestia meccanica e ad andare in superficie, qui scoprono che è abitata da esseri denominati "Uomini-bestia" alla caccia degli umani e cosi iniziano le avventure dei 3 ragazzi.

Come detto già prima trovo migliore l'anime rispetto al manga: prima di tutto perché riesce a darti delle emozioni con le immagini e la colonna sonora che il manga purtroppo non riesce a conferire, inoltre devo ammettere che i disegni sono molto belli, ma durante i combattimenti risultano un po' confusionari.
Comunque essendo tratto dall'anime la storia mi piace infatti ci sono parti divertenti, alcune terribilmente tristi e altre che ti fanno riflettere; infine c'è quel tocco di donne poco vestite che non guasta.
In questa trasposizione i personaggi sono comunque bel caratterizzati e sviluppati, sopratutto il protagonista Simon, che durante tutta la storia ha un grande cambiamento.

L'edizione purtroppo è pessima in quanto si sfalda al solo toccarla e le copertine si scollano.
Per concludere consiglierei questo manga agli amanti dei robottoni o comunque a quelli degli shounen.


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__HellGirl__

Volumi letti: 1/10 --- Voto 4
In un lontano futuro la razza umana è costretta a vivere nel sottosuolo senza poter vedere la luce del sole.
Simon, un orfano, segna di poter vedere la superficie e dopo innumerevoli vicissitudini l'amico d'età maggiore Kamina viene incarcerato, e Simon trova sepolto un robot, e mettendolo in moto riesce a far evadere l'amico.
Ma d'un tratto, un grande robot inizia a distruggere il villaggio sotterraneo e Simon e Kamina decidono di seguirlo per abbatterlo, ed assieme a loro si unirà una ragazza di nome Yoko, che sembra essere anche lei alle traccie di quel robot.
In seguito verranno a sapere che esistono numerosi altri robot come quello, chiamati Gunmen, che vengono comandati da uomini-bestia che non solo vivono in superficie, ma disturbano i pochi umani rimasti a vivere là. Inizierà quindi il loro viaggio per l'annientamento dei Gunmen, e in poco tempo altri si uniranno al loro progetto per distruggere il sovrano dei Gunmen, ovvero Lordgenome.

Devo essere sincera: per recensire la trama ho dovuto modificarla da quella sopra proposta da Wikipedia, perché francamente non ricordavo nulla se non il sedere ovunque di Yoko.
Purtroppo questo è l'unico manga che non sono riuscita a finire di leggere, e non credo nemmeno di averlo letto fino alla metà. Io sono una grande lettrice e collezionista di manga, ma questo proprio non sono riuscita a finirlo, eppure ero partita benissimo, con grandi aspettative dato il suo grande successo. Eppure è stato una grande delusione.
Purtroppo a me è risultato noioso, con dialoghi e vignette frettolose, incomprensibili, e purtroppo ritengo che questo manga abbia avuto il molto successo in gran parte solo grazie alla ragazza di nome Yoko a cui è stato affibbiato il ruolo di "ragazza ecchi". Io non riesco veramente a leggerlo da quant'è noioso, purtroppo devo essere un caso unico e raro ma per me è stato uno spreco di soldi.
Devo ammettere però che le copertine sono bellissime e originali, uniche oserei dire. Il disegno è andante, però un po' troppo curvilineo per il genere a mio parere, e un po' semplice.

Questo è un mio parere personale, ne consiglio comunque la lettura perché il mondo è vario ed è un manga che comunque ha riscontrato per qualche motivo, a me incomprensibile, un notevole successo, pertanto sarebbe comunque consigliato dargli una letta.


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botpansyareblue

Volumi letti: 3/10 --- Voto 8
Premessa: la mia valutazione parte dal presupposto che non ho mai visto l'anime di Gurren Lagann.
Dopo aver accuratamente letto i primi tre volumi del manga posso rivelarvi che la storia mi ha catturato completamente, facendomi entrare nel personaggio di Yoko, che a mio parere è un personaggio splendido e che non va valutato solo per la bellezza fisica, ma per ciò che ha dentro, leggendo tra le righe del suo cuore. I disegni li ho trovati a dir poco fantastici, una delle ragioni per cui il manga merita un otto pieno. La storia non è statica, ma è sempre in movimento; oltre al fatto che la trama non è stancante e si legge in un soffio, c'è una sorta di comicità che ti riesce a strappare un sorriso.


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Shika93

Volumi letti: 2/10 --- Voto 8
Premetto che ho già visto l'anime e quindi so come si conclude tutta la vicenda, ma farò finta di non sapere niente.
I disegni del manga sono molto chiari e ben definiti, degni proprio della ASCII a parte alcuni tratti dove si vedono figure a pagina intera che magari urlano contro il nemico o stanno per vincere con la mossa finale, infatti si può notare molto l'effetto "tremolio" sfocato, ma a parte questo niente di più.
La traduzione e l'edit italiano è fatto molto bene senza o quasi errori di traduzione o evidenti sbagli nel cleaning.
Gurren Lagann è una storia divisa in due parti: la prima parla della vita nel sottosuolo e la seconda della vita sulla terra. In questa storia gli esseri umani sono rintanati nel sottosuolo con condizioni di vita misere, in piccoli villaggi con regole ferree e spesso bizzarre. Il primo a ribellarsi è Kamina (Aniki, o Fratello, come lo chiama il protagonista), effettivo protagonista della serie che sogna di rivedere il padre lasciato in superficie, ma molto spesso le sue idee sono causa di disagi.
L'altro personaggio principale è Simon, un bambino scava-buchi che porta sempre con sé la sua trivella manuale; lavora per il villaggio in modo che possa espandersi il più possibile, fin quando non trova una cosa strana: una pietra a forma di spirale (che caso, eh!). Mostra questa pietra all'amico Kamina e considerandolo come "destino" decidono nuovamente di arrivare in superficie ma vengono scoperti e Kamina arrestato. Simon fa evadere il suo amico portandolo in una serie di cunicoli quando arriva un mostro gigantesco accompagnato da una ragazza molto bella e prosperosa dai capelli rossi armata di un fucile più grosso di lei: Yoko. La ragazza combatte il mostro è costretta a scappare; si aggiungono a lei i due protagonisti e scappano nei cunicoli di Simon fino al luogo in cui voleva portare l'amico per fargli vedere la sua scoperta: una faccia sotterrata che "comunica" con la spirale precedentemente trovata. Si scopre che si tratta di un Gunmen, così si chiamano i mecha della serie.
Sconfitto il nemico i tre usano il Gunmen per uscire dal sottosuolo e iniziare il loro viaggio in superficie.

Avendo già visto l'anime so come finisce, a meno che la storia nel manga sia diversa più avanti, quindi do un 8 all'intera vicenda, sopratutto per come si evolverà.


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umbyfish

Volumi letti: 1/10 --- Voto 7
Alla fine mi sono deciso, data la mia passione per i mecha, a prendere il primo volume di questa tanto chiacchierata serie.

Gurren Lagann Sfondamento dei cieli parla di un ipotetico mondo sotterraneo dove le società si sono sviluppate senza mai vedere la luce del sole, al punto che in molti mettono in dubbio l'esistenza della superficie. In uno di questi villaggi sotterranei, un bambino, Simon, lavora duramente come scavabuchi dopo aver perso i genitori, senza avere particolari aspirazioni, finché, scavando, non rinviene una "faccia enorme", che mostra al bizzarro Kamina, che con il suo look stravagante contribuisce molto a caratterizzare l'intera serie, che sogna di raggiungere la superficie. I due vengono coinvolti in una battaglia tra uomini e uomini-bestia, che alla luce del sole si scontrano utilizzando mecha che chiamano "gunman", e insieme alla formosa Yoko raggiungono la superficie e prendono parte al conflitto a bordo del loro "particolare" mecha rinvenuto scavando che prenderà il nome di Lagann. La guerra per la sopravvivenza delle specie ha inizio!

La Gainax stavolta ha azzardato molto, facendo però centro di nuovo. La serietà e la narrazione lenta di Evangelion sono del tutto scomparse: i ritmi sono velocissimi e non c'è un attimo di tregua nella narrazione, l'opera si presenta assolutamente in toni scherzosi, tanto che i mecha spesso in base alla situazione assumono anche un'espressione diversa associata alla gag del momento, unendo una buona (eccessiva in realtà) dose di fan service, di cui spesso e volentieri la giovane Yoko è protagonista.
Ciò che colpisce di questa serie è il design dei mecha: è tutto quello che non vi aspettereste da una serie tanto venduta nel mondo, soprattutto dopo aver visto un Eva in azione! In pratica per tutto l'inizio ci troveremo di fronte a faccioni immensi muniti di mani e piedi, che a quanto pare sono mezzi standard di entrambe le fazioni, solo alla fine del primo volume si intravede finalmente quale sarà il livello dei mecha dell'opera. Di questo sono rimasto piacevolmente sorpreso, dopo aver visto tutti i mecha eccessivamente elaborati delle ultime serie, come Eureka Seven o Code Geass, ho apprezzato molto la "semplicità" del Gurren Lagann, che richiama molto robot come Godannar o Gaiking, che a mio parere facevano assolutamente la loro figura anche non essendo cosparsi di particolari e decorazioni. Ultima nota positiva che va allo studio Gainax è in merito ai combattimenti: il tocco di epicità visto in Evangelion è vivo anche in questa serie, stavolta però è unito al modo folle che i protagonisti (Kamina che costringe Simon) trovano per sconfiggere i loro avversari.

Gurren Lagann è un prodotto a mio avviso molto buono, avendo letto un solo volume certo non posso avere un gran margine di giudizio, ma dal crescendo della trama vista finora non possiamo che aspettarci del bene. I toni scherzosi e l'eccessivo fan service possono far storcere il naso a molti, sperando che sia solo la dose forte iniziale per attirare lettori di tutte le fasce, confido in un pizzico di serietà in più, anche perché non è affatto bello vedere un robot tutto serio che combatte da eroe e poi in altre situazioni fa la faccia stupida con il classico gocciolone che scende.
Il voto finale è 7.5, aspettando di leggere i prossimi numeri per eventuali rettifiche, speriamo positive.