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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
"Maria" è un manga di un solo volume, scritto e disegnato da Naoko Takeuchi, la celeberrima autrice di "Sailor Moon".

In questo lavoro, il suo primo manga a puntate, precedente di qualche anno rispetto alla sua opera più famosa, l'autrice si cimenta in una storia d'amore scolastica, ispirandosi vagamente alla trama del romanzo "Papà Gambalunga".

Protagonista del manga è Maria, una giovane e bella ragazza, la cui madre è però ricoverata in ospedale a causa di una malattia non ben specificata. Le cure sono costose, ma un misterioso benefattore si è offerto di pagare tutte le spese dell'ospedale insieme a quelle di una prestigiosa scuola privata che la ragazza dovrà frequentare. Infatti queste sono le condizioni poste dal misterioso Papà Gambalunga del caso: che Maria frequenti la scuola e che al termine di questa diventi la sua sposa.
Maria inizia a frequentare la scuola e si fa qualche amico, ma pensa sempre al suo benefattore, e cerca di scoprirne la sua identità, ma l'unico indizio che ha è che questa persona la conosce fin da quando lei era bambina e che le è sempre vicina.

Nel corso del volume la storia si propina attraverso situazioni semplici e in verità abbastanza banali, tipiche degli shojo manga più inflazionati: Maria incontra un bel ragazzo al primo giorno di scuola, lui la tratta male, lei pensa sempre a lui ma forse lui è già fidanzato, l'altra ragazza è gelosa, e cosi via…
In tutto questo c'è poi il mistero riguardante l'identità del benefattore, che un mistero non è perché è abbastanza semplice capire chi sia in realtà, ben prima che venga detto nel manga.

I disegni sono gradevoli, e la mano dell'autrice è molto riconoscibile. Non è ai livelli di quanto visto in "Sailor Moon", ma il tratto è quello caratteristico, ed è possibile trovare nel manga personaggi dai volti simili a quelli di Usagi o Mamoru.
Le tavole sono sempre ordinate e pulite, dall'aspetto molto delicato, piene di vignette lasciate quasi vuote ad eccezion fatta per i protagonisti, specialmente quando sono intenti in riflessioni di vario genere. Una cosa che non mi è piaciuta però è la disposizione dei balloon in molte vignette: molti sono privi di frecce e messi lontani dai volti e, in alcuni casi, ci sono pagine con i balloon messi da soli e si fa fatica a capire chi sta dicendo quelle frasi.

Dunque, ritengo che questo "Maria" sia un manga shojo fin troppo semplice e abbastanza ingenuo, scritto da una allora autrice esordiente, e pertanto non così meritevole di attenzione, non fosse proprio per il nome dell'autrice. Pertanto ne consiglio la lettura solo ai suoi fan.