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alegiro

Volumi letti: 2/4 --- Voto 3
Questo è uno dei manga di cui mi sono maggiormente... pentito!
Ogni volta che lo vedevo lì in libreria, da quasi un decennio, mi veniva un brivido lungo la schiena. Ho provato anche a regalarlo pur di liberarmene, ma lo hanno rifiutato: non li biasimo. Ora è in una scatola, nell'angolo più nascosto della camera.

Che dire? Orripilante, noioso, inutile, incasinato, disegni troppo "pasticciati", squallidi e deformi, tutto in una serie da quattro volumi (e per fortuna direi solo quattro!).
Non sono riuscito ad andare oltre il primo volume, con estrema fatica sono riuscito a finire meno della metà del secondo, prima di arrendermi.

Non sto qui a raccontare la trama, visto che è già ovunque qui... nulla di più di uno spreco di soldi. Sarà lo stile dell'autore, ma in effetti ho fatto fatica anche a finire "Soul Eater" e invece "Fire Force" l'ho interrotto al volume 1...

A mio gusto: questo titolo, credo sia uno dei peggiori che abbia letto in più di un ventennio, e oltre. È molto, molto sconsigliato e decisamente bocciato.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Prima di diventare famoso grazie a "Soul Eater", Atsushi Ohkubo ha debuttato sulle pagine di Shounen Gangan con la serie "B.Ichi", raccolta successivamente in 4 volumetti, mostrando ancora uno stile acerbo ma con chiare e decise inclinazioni artistiche.

I "Pagliacci" sono persone che riescono a sfruttare una maggior quantità delle loro capacità cerebrali per ottenere particolari poteri, i quali però richiedono un "Obbligo" per mantenerli. Shotaro è uno di questi, ed il suo potere delle "Ossa Matte" richiede l'obbligo di compiere almeno una buona azione al giorno, portandolo così a confrontarsi spesso con i pregiudizi della gente malgrado le sue buone intenzioni, per colpa dei pagliacci che sfruttano i loro poteri per fare del male, mentre prosegue il suo viaggio alla ricerca del suo amico Emine.
Fin dalle prime pagine si nota come l'opera non brilli per originalità, pur vantando qualche piccola idea più ispirata, e proseguendo non ci saranno particolari sviluppi che permettano di smentire queste impressioni. Anzi, si aggiungeranno personaggi piuttosto semplici e schematici che non sapranno ravvivare con efficacia il tutto, a partire dall'ottimista protagonista che ricalca la figura di tantissimi altri protagonisti di manga per ragazzi.
A favore dell'opera bisogna ammettere che i suoi messaggi sull'amicizia e le piccole crescite di alcuni personaggi risultano gradevoli per quanto stereotipati, mentre la comicità demenziale, tipica dell'autore, non deluderà chi ha già avuto modo di conoscerla e apprezzarla.
Un'altra eccellente qualità arriva solamente verso l'arco narrativo conclusivo, dove l'autore mostra la sua peculiarità di creare atipici poteri dagli svariati usi in battaglia grazie all'unico vero nemico che si vede in azione, seppur particolarmente eccentrico e stravagante come gli altri.
Purtroppo a rovinare completamente questa lettura - tutto sommato sufficiente - è il pessimo finale, dove la storia inizia a mostrare la vera ossatura sulla quale si regge e narra finalmente quello che teoricamente era il plot di base, ma che sembrava svanire pagina dopo pagina, divagando al contempo nel passato del protagonista. In questo climax di spiegazioni ed eventi si arriva così ad un finale aperto che somiglia di più ad una troncatura netta prima del vero finale. Con solo qualche manciata di capitoli in più si poteva dare una fine dignitosa e ben fatta, anziché questa fredda e insipida accozzaglia di pompose parole.

I disegni dell'autore rivelano ancora quanto Ohkubo sia inesperto ed alle prime armi, tuttavia lo stile non è poi così lontanto da quello che ha reso celebre l'autore. Più che bellezza dei disegni però si parla dell'atipica e delirante scelta decorativa degli stessi, dalle simbologie dei personaggi agli strambi abbigliamenti che mostrano - sempre in linea con lo stile singolare di ogni individuo ovviamente - mentre non mancano edifici assurdi o la Luna dal ghigno malefico in cielo.
Purtroppo il tratto grezzo e sporco non giova al tutto, quindi anche se lo stile dell'autore e palpabile risulta ancora troppo leggero per risultare particolarmente incisivo, così come le scene d'azione che mostrano solo una leggera infarinatura rispetto a quello che l'autore mostrerà di essere in grado di fare.

Ottimo il rapporto qualità/prezzo offerto dai quattro volumetti della Jpop. La carta è bianca e di buona grammatura, la stampa è pulita e priva di difetti e la rilegatura risulta rigida e resistente. Il tutto avvolto da una sovraccoperta che non fa altro che aumentare il pregio di questa edizione economica ma relativamente lussuosa.

Il manga "B.Ichi" è macchiato quindi da personaggi stereotipati e piuttosto semplici - seppur l'autore inserisca qualche figura eccentrica - che rendono ancor più banale uno shounen piuttosto scontato e privo di particolari originalità, sia nelle idee che nei contenuti, mentre la pessima troncatura finale rende la lettura praticamente inutile e quasi fastidiosa.
Gli unici lettori a cui sembra indirizzato "B.ichi" sono coloro che hanno letto ed apprezzato "Soul Eater" e, ammirando l'autore, si perderanno in questo shounen banale e demenziale dove ci sono un'infinità di peculiarità - grafiche e non - che rimandano a quello che sarà la sua futura opera di successo, lasciando spazio a dubbi su quanto di "B.Ichi" ci sia nella successiva opera.


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WarMask

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
B.ichi è uno shonen manga, pubblicato nel 2002 sulla rivista Monthly Shōnen Gangan (Square Enix) ed è l'opera di esordio di Atsushi Okubo, famoso autore di Soul Eater. La serie è completa in 4 volumi pubblicati in Italia dalla casa editrice J-pop.

La storia racconta le avventure di Shotaro, alla ricerca del suo amico d' infanzia perduto Emine. Shotaro però non è un ragazzo come gli altri, egli, infatti, ha il potere di usare il 60% delle sue facoltà celebrali, a differenza degli altri umani, che posso usare solo il 30% delle proprie facoltà. Shotaro non è il solo a essere in grado di usare quest'abilità, quelli come lui sono chiamati Pagliacci. I Pagliacci possono utilizzare delle abilità in cambio, però di una restrizione, per esempio, Shotaro può nutrirsi delle ossa degli animali ottenendo così il potere dall'animale di cui a ingerito le ossa (Se per esempio mangia un osso di scimmia può arrampicarsi dovunque vuole, o mangiando l'osso di un uccello può perfino volare!). In cambio però egli deve compiere una buona azione al giorno.

Inizialmente consideravo questo manga spettacolare, ci s'imbatteva, infatti, in scontri entusiasmanti e anche divertenti, peccato però che il finale non abbia alcun senso, e praticamente non si è risolto assolutamente nulla. Infatti, la storia dovrebbe essere ancora nel pieno dell'azione poiché i nemici da battere sono ancora tutti vivi e vegeti e le avventure di Shotaro alla ricerca di Emine sono appena iniziate. Queste cose mi hanno dato veramente molto fastidio perché in realtà la storia non è ancora finita. Ci imbattiamo perciò in un finale troppo aperto che ha rovinato la bellezza di questo manga costringendomi a dargli un voto davvero basso. Grazie per aver letto la mia recensione. Ciao a tutti.


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tsuna x-burner

Volumi letti: 1/4 --- Voto 6
B.ichi è uno shounen manga scritto da Atsushi Ohkubo, famoso per Soul Eater, e portato in Italia da J-pop al costo di 4,80 euro.

La trama si incentra su Shotaro, un ragazzino che riesce a utilizzare il 60 % delle proprie potenzialità celebrali e questo gli permette di utilizzare diversi poteri speciali rendendolo un cosiddetto "Pagliaccio". Per poter utilizzare questi poteri, che nel suo caso consiste nel poter prendere poteri dalle ossa degli animali, deve effettuare almeno una buona azione ogni giorno.
Shotaro è in viaggio alla ricerca del suo amico d'infanzia Emine, anch'esso pagliaccio e scomparso da molto tempo. Nel viaggio incontrerà Mana con cui stringerà amicizia e vivrà le sue avventure.

Ho preso il primo volume per pura curiosità, volevo vedere la prima opera di questo autore e si possono vedere molti elementi che poi sono stati inseriti nel più famoso Soul Eater (sopratutto nelle scelte stilistiche e in alcuni personaggi).
La storia scorre abbastanza bene ma a tratti risulta un po noiosa e confusionaria nel complesso, la cosa è aggravata dal tratto che non è eccezionale (cosa che onestamente mi aspettavo vedendo i primi volumi di Soul Eater) e rende gli elementi all'interno delle vignette un po' schiacciati.
I personaggi sono abbastanza interessanti, ma la cosa migliore sono i poteri molto variegati e particolari, come quello del protagonista che è denominato Ossa Matte che gli permette di prendere poteri dalle ossa animali che porta dietro.
Inoltre anche il contesto nel quale è ambientato la storia è gradevole, una città fantasiosa (Simile a Death City) nel quale c'è una grande diffidenza tra pagliacci e umani.

Nel complesso è un opera mediocre che completerò solo perché composto da 4 volumi e che consiglierei ai grandi Fan dell'autore.