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Fabbrizio_on_the_Road

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6,5
“Shaman King Zero” è la serie prequel di “Shaman King” che racconta alcuni eventi del passato dei vari personaggi principali del manga di Hiroyuki Takei. L’opera si compone di due volumi indirizzati fondamentalmente ai fan della saga. Purtroppo, devo ammettere di aver apprezzato abbastanza il primo volume, mentre il secondo mi è parso di gran lunga meno accattivante.

La grossa differenza qualitativa tra le prime storie che vengono raccontate e le ultime è quasi abissale. Particolarmente interessanti a mio avviso quelle relative a Yoh, Ren e soprattutto Horo Horo. In parte ho apprezzato anche i capitoli dedicati a Hao, che tuttavia non nascondono un certo livello di confusione, quasi sempre presente quando si parla di questo personaggio. Il resto mi è sembrato abbastanza inutile. Il tratto dell’autore è come al solito piacevole e accattivante. I personaggi sono sempre stati ben caratterizzati, averli approfonditi ulteriormente è stata di principio un’idea vincente, anche se alla fine non si è rivelata una garanzia per tutti.

In generale, è un prequel comunque consigliato agli amanti della serie, perché le storie migliori meritano e i personaggi hanno conservato gran parte del loro carisma, ma il mio invito è quello di non farsi aspettative esagerate visto che a un certo punto il livello cala vistosamente.


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Samu-Kun

Volumi letti: 1/2 --- Voto 7
Shaman King -Zero- è un one-shot contenenenti 5 storie del passato di 5 personaggi di Shaman King.
La lettura (di questa recensione e dell'opera) è consigliata a chi ha già finito la serie originale, in quanto potrebbero esserci spoiler su di essa.

Ogni storia è composta da un capitolo e sono perlopiù a se stanti, quindi ne valuterò una per una e la media sarà il voto del manga.

1° Storia: il protagonista è Yoh, ma non quello che siamo abituati a vedere, è uno Yoh depresso e asociale, la cui unica amica è un fantasma di una ragazza alla stazione di Ikumo. Ma un giorno qualcuno ingaggia Yohmei per andare a esorcizzarla e Yoh dovrà inventarsi qualcosa.
La storia scorre liscia e prende, il finale non è del tutto scontato.
Voto: 7.5

2° Storia: questa fa riferimento, con un piccolo ricollegamento, alla prima storia, ma ci troviamo in tutt'altro posto e il protagonista è Ren. Qui potremo osservare uno degli eventi che lo hanno reso così spietato. Il fatto che questo capitolo sia lungo la metà degli altri gioca suo suo sfavore.
Voto: 7

3° Storia: forse la migliore tra le cinque. E' la storia di cui già si era parlato nella serie principale, di quando Horo-Horo perse la sua amata Damko.
La storia aggiunge dettagli al rapporto tra i due e riesce a prendere bene.
Voto: 8.5

4° Storia: ora è il turno di Lyserg.
Inghilterra, lui e un suo amico (o amica, i disegni non dicono molto) vivono tranquilli in una specie di orfanotrofio, ma un giorno Lyserg scopre qualcosa..
La storia è costruita bene e il finale lascia sorpresi.
Voto: 7

5° Storia: l'ultimo protagonista è Hao, o forse Big Guy Bill, comunque in quest'ultimo capitolo ci viene presentata, in modo paradossale, il gruppo di Hao come una sottospecie di famiglia scapestrata, il che rende quest'ultimo capitolo simpatico.
Voto: 7

7.5 + 7 + 8.5 + 7 + 7 / 5 = 7.4 arrotondando -> 7

Comunque sia Shaman King -Zero- è una lettura destinata unicamente a chi ha già letto tutto Shaman King.
Per ora il one-shot non è editato in Italia, anche se spero che la Star Comics lo pubblichi quando abbia concluso la pubblicazione della Perfect Edition della serie originale.


 3
__HellGirl__

Volumi letti: 1/2 --- Voto 7
Ripercorrere insieme a Yoh Asakura, Ren Tao, Horohoro, Lyserg e tutti i seguaci di Hao alcuni episodi che segnarono le loro vite, così come le motivazioni per tante scelte fatte, giuste o sbagliate, è stata un'emozione che forse mi ha suscitato molta malinconia all'inizio, ma poi un senso di spensieratezza, così come tutta la serie di “Shaman King” ha saputo donarmi dall'inizio alla fine.

Non vi è molto da dire, se non che nulla di nuovo si potrà scorgere fra le tante pagine di quest'unico albo dell'autore Hiroyuki Takei, ma che tanti sentimenti contrastanti invaderanno le menti degli appassionati della serie, di coloro che hanno potuto apprezzare la storia principale.
Nel riportare gli avvenimenti di ogni singola storia, purtroppo, finirei per rovinare la lettura a Voi tutti, ma non vi è neanche troppo da raccontare, in fondo, vi è soltanto la realtà vissuta dai personaggi in un’età piuttosto precoce, infatti, si tratterà sempre su un determinato periodo della loro infanzia.

Perché di questo extra? Me lo chiesi anch’io, e al termine della lettura, capii che non era neanche strettamente necessario che quest'albo nascesse, ma poi compresi che Hiroyuki Takei creò Shaman King 0 non solo per se stesso, ma per tutti coloro che lo sostennero fino alla fine, per coloro cui piacque il suo mondo, ovvero, quello degli spiriti e degli shamani.

Lo stile si è perfezionato, modificato o se vogliamo, in un qualche modo alterato enfatizzando la magrezza dei personaggi, allungandone i volti, ingrandendone gli occhi e accentuandone lo sguardo, rifinendo i dettagli al meglio, e a me è piaciuto molto.

Forse, mi aspettavo di più. Forse, pensavo, avrei conosciuto qualche dettaglio in più, qualche segreto celato della storia a me sconosciuto, eppure non è accaduto, qua infatti vi è soltanto riportato il perché, i motivi per cui i personaggi della storia principale crebbero con quel determinato carattere, con quelle determinate ambizioni e sogni.
Se Shaman King 0 è utile alla trama? No, non la altera in nessun caso, e non la supera ma non è nemmeno questo l'intento: quest'albo ripercorre semplicemente i percorsi dell'infanzia di tutti loro, cerca di caratterizzarli meglio portando alla luce dei ricordi nuovi e sbiaditi allo stesso tempo, pertanto, è un puro e semplice extra, niente di più e niente di meno.
Lo consiglio a chi ha amato la saga di “Shaman King”, ovviamente, e mi auguro che venga presto portato anche in Italia.