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Misa&Ulalà

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Scoprire che la propria migliore amica è morta è già traumatizzante. Scoprire poi che potresti essere la colpevole di tale tragico evento pur ignorandolo è ancor più doloroso. Ma cosa sarà davvero successo a Saho, la migliore amica di Yukino, la scorsa notte?

Questo è l'inizio dell'ultima storia di Hino Sakurada, autrice ben nota al pubblico italiano per storie quali 'Una lama vestita di fiori' e 'Taro il perverso'.
Un inizio coinvolgente e anomalo, un mistero da risolvere, un ragazzo affascinante e strano, una protagonista tragica poiché inconsapevole del suo fatale destino, personaggi azzeccati e un ottimo spunto. Sembra non mancare proprio nulla alla storia della Sakurada, eppure pian piano che ci si avvicina alla conclusione la storia appare sempre più confusionaria. Sebbene la narrazione proceda per flashback e con un ritmo incalzante, perde come in una climax discendente la pateticità dell'azione, toccando quasi le punte del paradossale. Così quello che poteva essere uno dei migliori volumi unici che io abbia mai letto si è trasformato in una storia abbastanza anonima. Sebbene mi abbia conferito delle sensazioni forti, man mano che voltavo pagina il mio interesse si assopiva fino a sparire completamente nelle ultime pagine, digerite a fatica. In genere mi piacciono molto le storie drammatiche e misteriose. Questa storia poi l'ho trovata molto originale soprattutto perchè finalmente un'autrice di shojo riesce ad uscire fuori dagli schemi. Ritengo tuttavia che storie di tale spessore non vadano trattate in un volume unico, sia perchè la drammaticità viene smorzata in poche pagine, sia perchè non si arriva fino in fondo a scavare nell'animo dei protagonisti. Perdendo incisività, la storia diventa poco credibile. Tuttavia non mi sento di bocciare l'opera. Il tentativo della scrittrice di scrivere un'opera nuova si sente fortemente e il risultato d'insieme non è poi così sgradevole.
Tutt'altro discorso va fatto per i disegni: struggenti, essenziali, vivi, riescono ad esprimere meglio delle parole la tragicità degli eventi, conferendo all'opera uno stile personalissimo e ricercato più che mai azzeccato per una trama così drammatica. Dunque l'opera resta un capolavoro a livello grafico ma forzata nella trama. Consiglio questo manga a tutti coloro che amano sperimentare nuove storie.


 5
Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Dead Friend's Love Letter si inserisce nel filone "amore maledetto" e racconta le vicende di una ragazza che scopre che la sua migliore amica si è suicidata e, prima di farlo, ha lasciato messaggi di odio nei suoi confronti. La cosa non passa inosservata e le compagne l'accusano di essere un'assassina, mentre l'unica persona a difenderla è l'ex ragazzo dell'amica. Se davvero fosse lei la responsabile della morte della ragazza, perché proprio lui la difende, che dovrebbe essere quello più coinvolto dalla tragedia? E perché mai l'amica ha lasciato quei messaggi su di lei? Che le aveva fatto per meritare il suo rancore?

La trama parte da uno spunto interessante, nasce da una buona idea e, onestamente, trovo anche che si sviluppi in modo piuttosto intelligente e potenzialmente intrigante. Le potenzialità non vengono, secondo la mia opinione, opportunamente sfruttate a causa di qualche magagna legata alla sceneggiatura, non sempre brillante, e a una narrazione frammentaria e discontinua, raramente fluida e non sempre immediata da seguire. In certi momenti ho avuto quasi l'impressione che mancassero alcune tavole, mentre i personaggi mostrano dei mutamenti di comportamento non propriamente motivati. Il disegno, a parte il protagonista maschile, è anche piacevole, meno felice è la composizione delle tavole, non sempre efficace nel rendere chiare le cose.

Non posso nemmeno dire che mi sia spiaciuto, l'ho seguito con una certa curiosità fino alla fine, dribblando i problemi di costruzione che effettivamente trovo l'opera abbia. Il finale è piuttosto inaspettato, forse ci sta anche un po' poco, ma di certo da una sfumatura ancor più cupa alla vicenda che devo ammettere di aver apprezzato. Onestamente accresce un po' il mio rammarico per un volumetto che, se raccontato meglio, avrebbe avuto le carte in regola per diventare una lettura che avrei altamente consigliato. Così, invece, risulta un'opera poco più che sufficiente, nata su una buona idea, ma che si perde per strada. Peccato davvero.

Se vi piacciono le storie d'amore diverse dal solito, un amore maledetto e innaturalmente morboso, potete provare a leggerlo. Non è perfetto, anzi, ma può piacere.

Fra

 0
Fra

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Ho trovato questo manga piuttosto noioso, magari l'inizio può anche promettere bene, ma personalmente penso che le tematiche accennate siano già viste e straviste, possono trovarlo originale giusto le persone che leggono abitualmente solo shoujo scolastici dolciosi e shonen sportivi. Anche se magari non avevo già immaginato tutto nei minimi dettagli, non sono rimasta neppure particolarmente sorpresa mentre i "colpi di scena" si susseguivano.
Per finire, on apprezzo particolare lo stile di Hina Sakurada per quanto concerne i disegni. A parte le copertine, trovo le espressioni dei visi piuttosto brutte e gli sfondi spesso inesistenti.


 1
Sichel

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Dead Frieda's Love Letter è la terza opera di Hina Sakurada con cui sono entrata in contatto. Premetto che le opere di questa mangaka necessitano di una riflessione prima di essere recensite, nella quale prendere coscienza di diversi punti: il disegno, la storia intesa come trama, la psicologia che la Sensei vuole mettere in luce e le tematiche trattate in ogni storia, perchè benché sia un volume unico il tomo contiene ben quattro racconti.

Andiamo con ordine.
Il disegno è pulito, ricercato al tempo stesso e ricco di particolari, soprattutto nella resa degli occhi e dei capelli: l'attenzione della mangaka per i visi, in particolar modo per la resa espressiva e realistica degli occhi è quasi maniacale. Nota dolente del suo disegno è l'eccessiva somiglianza dei suoi personaggi tra un'opera e l'altra; i protagonisti maschili sono molto simili, se non identici: palese è il caso di Tatewaki e dell'insegnante d'arte coprotagonista in Una Lama vestita di fiori.
Le storie raccolte in questo volume unico sono quattro, di cui due sono One-shot legati ad altre storie della Sensei e raccolte in due volumi differenti, mentre le restanti sono legate tra di loro per la presenza dei medesimi personaggi, che si alternano la parte dei protagonisti tra le due vicende. Una delle due storie occupa più di metà volume ed è a partire da esso che prende campo anche il secondo breve racconto che è sia un flashback su fatti del passato dei personaggi, sia una ricostruzione di alcuni avvenimenti della storia principale.Questo volume è molto diverso dai precedenti editi, perché la scelta della Sakurada è caduta su una trama totalmente diversa e dal finale inaspettato. Se in alcuni punti la storia può apparire anche troppo chiara, nel finale invece tutto viene quasi stravolto.
In questo manga vengono espresse tematiche quali la paura dell'abbandono che porta l'individuo a commettere gesti folli, l'amore non corrisposto, l'amore omosessuale descritto e trattato con delicatezza e velato da un forte sentimento d'amicizia, e poi c'è il rimorso, il senso di colpa e il rimpianto. La rosa dei temi e dei sentimenti che questi generano nei personaggi è ampia e ben approfondita, anche dal disegno stesso che, da questo punto di vista, è la carta vincente di quest'autrice.
Se la storia principale lascia amarezza e tristezza, le ultime due storie, che
come ho già detto sono legate ad altri due manga, potrebbero apparire un tentativo di tirar su di morale il lettore: sono due gag comiche, due scorci di vita dei protagonisti di Ragione e Sentimento e di Taro il perverso.
Mi sento di consigliare una lettura ponderata di questo volume, perché ad una prima superficiale lettura avrei sicuramente valutato l'opera negativamente, mentre col senno di poi, mi sento di consigliarla, specialmente a chi vuole leggere uno shoujo alternativo.
Ultimo appunto sulla pubblicazione italiana che ci offre la Panini, con un'edizione di lusso, con tanto di sovraccoperta, dai colori delicati dei fiori di ciliegio, sottile accenno alla storia stessa.


 2
Grell

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Dead friend's love letter è un manga (volume unico) pubblicato in Italia da Planet Manga, che precedentemente ha pubblicato, della stessa autrice, i titoli: "Una lama vestita di fiori" e "Ragione e sentimento."
Dead friend's love letter occupa la gran parte del volumetto e narra la storia di una ragazza, Yukino, che verrà sconvolta da una serie di eventi, il primo tra questi è un messaggio della sua amica, che riporta la scritta "Scappa" scoprendo subito dopo che questa si è tolta la vita. E apparentemente sembra che la colpa sia di Yukino visto che la ragazza morta prima di morire ha scritto su Twitter "Yukino è cattiva."
Quest'ultima soffrirà molto per questo, anche perché, in un primo momento, proprio non riesce a capire cosa abbia spinto Saho a suicidarsi.
Parlando dei personaggi posso dire che, forse, Yukino è la ragazza più sana che appare nell'opera, o meglio i suoi comportamenti sembrano essere dettati da azioni sensate e sviluppati nel modo giusto, senza strafare, è preoccupata e piange per la sua migliore amica, il che è normalissimo, oltre ad essere una brava ragazza.
Saho, la sua amica, invece, ha compiuto un gesto estremo per qualcosa che probabilmente era superabile, forse con la vicinanza di altri suoi amici, o comunque con il sostegno di qualcuno, il tempo cura tutto e così sarebbe stato pure per lei. Il suo gesto anche se è estremo, andava trattato comunque in questo modo, visto che il manga cerca di riassumere i comportamenti emozionali degli adolescenti, che a secondo del carattere, del vissuto e della loro forza hanno un modo diverso di reagire.
Parlando di Tatewaki, invece, posso dire che è un ragazzo altamente disturbato, non tanto per i suoi sentimenti, ma per le azioni e per quello che è portato a fare, di conseguenza a questi.
La seconda storia invece, " Ragazzi di cui è meglio non innamorarsi", è priva di senso, sono riassunti di pochissime pagine, della protagonista di un precedente volume dell'autrice (ragione e sentimento) e di quello futuro che sarà pubblicato da Planet manga il prossimo mese (Taro il perverso). Mi sono chiesta che senso avesse mettere queste due "appendici" a fine volume, e sinceramente non sono riuscita a rispondermi.
Pare che l'autrice abbia davvero una predisposizione per le ossessioni che avviluppano l'essere umano, vede tutto secondo un'ottica perversa e morbosa, è quasi palpabile quello che lei scrive, suscita interesse e disgusto allo stesso tempo, il che vuol dire la riuscita dell'opera.
In conclusione consiglio il manga a chi ha già i precedenti volumetti, e lo sconsiglio alle persone facilmente impressionabili.