logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
98765

Volumi letti: 27/28 --- Voto 8
"Una Sci-Fi a scoppio ritardato"
Questa frase sintetizza nel modo migliore il manga World Trigger, realizzato da Daisuke Ashihara a partire dal 2013.
Non e' solo il mio parere, ma quello dell'autore stesso che ha scelto questa frase in seguito ad un concorso di slogan indetto per l'uscita del volume 10 della serie.

Il setting e' abbastanza standard e prefigura degli scontri tra umani (radunati in una organizzazione detta Border) e alieni (cosiddetti neighbour) provenienti da altre dimensioni, facendo uso tecnologie e armi avanzate basate un "potere" chiamato trion.

Per incominciare ad appassionarsi all'opera bisogna aspettare alcuni volumi, in particolare il quarto, dove si puo' assistere ad un emozionante scontro tra i migliori combattenti che la Terra puo' vantare e allo stesso tempo vengono fatte le dovute spiegazioni del variegato sistema di armi a disposizione e del loro funzionamento.
Tuttavia bisogna poi fare i conti con una frequenza di pubblicazione che ormai si attesta intorno ad un numero all'anno; rallentamento dovuto purtoppo a problemi di salute dell'autore.

La peculiarita' di questo manga e' la cura dell'aspetto strategico e tattico degli scontri: tattiche individuali basate sul particolare uso o specializzazione di un arma, strategie di squadra e sfruttamento del terreno circostante a proprio vantaggio.
Spesso inoltre vi sono dei commenti interni alla narrazione stessa e delle vere e proprie telecronache simili a quelle di eventi sportivi, il che e' perfetto per coinvolgere il lettore in mancanza di elementi quali ad esempio la morte degli sconfitti.
L'aspetto emotivo non e' comunque assente, infatti durante la storia si incontrano alcuni personaggi con forti sentimenti ed un lato emotivo che impatta nelle loro scelte e nel loro modo di essere.

Il protagonista terrestre, Osamu Mukumo, incarna proprio tale aspetto strategico.
"E' debole.[...] Pero' e' consapevole della propria debolezza e pertanto ha l'intelligenza di inventare idee e prevedere l'avversario". Cosi' viene descritto da uno dei combattenti piu' skillati all'interno dell'opera stessa. Apprezzabili i momenti in cui le sue strategie portano risultati concreti, ma le situazioni in cui, nonostante il suo impegno, viene messo alle strette e/o facilmente sconfitto, rischiano di far rimanere delusi. Di fatto sembra fuori posto rispetto a molti altri personaggi piu' forti.
Tuttavia gioca un ruolo fondamentale anche fuori dal campo di battaglia facendo valere la sua materia grigia e self-control con i capi della Border.

La copertina del primo volume e' pero' per il protagonista non terrestre Kuga Yuma. Egli si distingue per una notevole esperienza in battaglia e nelle fasi iniziali usa una
arma particolare legata a suo padre, che lo rende particolarmente forte. Successivamente entra a far parte della Border passando ad usare il loro equipaggiamento. Questo, insieme al confronto con personaggi e squadre sempre piu' forti, ridimensiona il suo essere op.
Va detto che col passare dei volumi, mentre Mikumo rimane sempre al centro di quello che succede, il focus su Yuma diminuisce tanto da farlo sembrare un personaggio secondario.

Veniamo quindi alla seconda caratteristica distintiva: l'incredibile numero di personaggi, sempre in continuo aumento.
Durante una prima lettura e' sicuramente problematico ricordarsi di tutti, tuttavia
ogni personaggio ha la sua caratterizzazione e le sue peculiarita' e non rimane li' solo per fare numero: contribuisce a creare un quadro variegato e bilanciato. Ovviamente non tutti vengono approfonditi e sviluppati allo stesso modo: e' impossibile dare visibilita' a tutti i personaggi
contemporaneamente dato che sono tantissimi, ma la possibilita' di poter mostrare le stesse situazioni da punti di vista di personaggi sempre diversi rende l'opera ancora piu' interessante.
Ho inoltre apprezzato il fatto che alla fine di ogni volume ci siano un paio di pagine dedicate ad ospitare dei brevi profili di ciascun personaggio.

Per quanto riguarda il disegno, segnalo l'uso di facce con "bocca a forma di tre", soprattutto su Yuma.

Per concludere ritengo che World Trigger sia un manga sottovalutato.
La grande varieta' nel sistema di personaggi, armi e poteri ed il focus sull'aspetto strategico rende gli scontri che si susseguono sempre originali ed emozionanti.


 3
Hangedman

Volumi letti: 20/28 --- Voto 8
World trigger è un battle shonen di cui non si sente spesso parlare, nonostante la trasposizione animata e il fatto che sia stato a lungo pubblicato su Shonen jump, un vero peccato perché è una serie possiede diverse peculiarità in grado di distinguerla dalla maggior parte degli altri battle shonen.
La storia ha un setting che può essere vista come un semplice "terresti vs invasori alieni", tutto il setting si svolge dentro una città in cui avvengono periodicamente invasioni da soldati di un altra dimensione che hanno l'obbiettivo di rapire i terrestri, i nostri protagonisti fanno parte di organizzazione che si contrappone ad essi. Insomma classico ma efficace, con un po' di scif-i ma in un ambientazione però abbastanza contemporanea.
Veniamo al punto forte del manga che lo distungue dalla maggior parte degli altri battle shonen, mentre generalmente in questo genere vanno forte i combattimenti 1vs1 e molto basati sul lato emotivo, World trigger si distingue con combattimenti quasi totalmente basati sulla strategia e sul gioco di squadra.
Se siete stufi di battle che basano tutto su grida e poteri distruttivi, questo serie potrebbe fare per voi, il gioco da squadra fa da padrone con team di 3 componenti con diversi ruoli: meele (con spade) gunner (con fucili e pistole) e sniper (con fucili dacecchino), questi ruoli vengono usati sapientemente dal mangaka per creare scontri con diverse strategie in cui i punti e forti e deboli dei vari ruoli hanno importanza chiave, come anche il posizionamento e la consapevolezza del terreno in cui avvengono le battaglie.. non capita spesso di avere un battle shonen che da maggior peso a questi fattori, in un genere saturo di prodotti questo secondo me è un grosso pregio.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può potrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di personaggi tanti personaggi apparsi durante a battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere molto distinguibili ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludendo World trigger forse è il manga di shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni, credo meriti più attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio diverso proprio al lato battle.
Parlando invece dei lati negativi, proprio questo focus sulla strategia va in sfavore (come accennato sopra) un po' del lato emotivo durante gli scontri. Non ci sono pianti, grida o forti momenti emotivi... questo può portrebbe portare alcuni lettori a provare poca empatia e quindi anche poco trasporto durante le batteglie.
Un altro problema sta nel numero abbondante di personaggi, il manga ha molti personaggi interessanti con le proprie gimmick ma nei primi volumi sono talmente tanti che ci si può sentire un po' persi, spesso è difficile ricordarsi di tanti personaggi apparsi durante a varie battaglie composte da numerose squadre, inoltre il character desing nei primi numeri non aiuta molti i personaggi ad essere distinguibili, ma questo problema va a ridursi notevolmente nei volumi successivi.
Concludento World trigger forse è il manga di Shonen jump (anche se ora a cambiato rivista) maggiormente sottovalutato negli ultimi anni e credo meriti maggiore attenzione, molto consigliato se cercate qualcosa che abbia un approccio piuttosto diverso proprio al lato battle.