logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 2
Irene Tempesta

Volumi letti: 7/7 --- Voto 4,5
Premetto che sono fan di Shuzo Oshimi, molte delle sue opere mi sono entrate nel cuore, nonostante ciò non sono una di quelle che accettano tutto e giustificano tutto ciò che crea, questa recensione ne è la prova.
Come tutti i mangaka, anche Oshimi ha saputo creare opere fenomenali che oserei definire capolavori come " I Fiori del Male" o "Tracce di Sangue", altre che entrano nel dimenticatoio facilmente, altre che lasciano molto a desiderare come trama, e "Drifting Net Cafè" è una di queste.

L'autore ha già creato scenari catastrofici e visioni infernali,vedi "Happiness", e "Drifting Net Cafè" ritorna a quelle atmosfere inquietanti che ti trascinano in un sogno orribile, tutto il manga è impregnato di un'atmosfera folle e psichedelica, senza speranze, orripilante fino alla conclusione.

Koichi è un uomo sulla trentina (ciò lo discosta stranamente dal protagonista tipico delle opere di Oshimi che solitamente è uno studente adolescente) che sta per diventare padre, ha lo stesso lavoro da molti anni, una vita matrimoniale tranquilla e anonima... almeno fino al giorno in cui si ferma ad un internet café per caso e incontra Kaho, il grande amore della sua vita adolescenziale; Il pensiero di Kaho lo ha accompagnato per tutti questi anni poiché, per timidezza, non riuscì mai a dichiararsi, lasciandolo in un limbo di ricordi e di fantasie su come sarebbe stata la sua vita se avesse confessato i suoi sentimenti...
Nel momento in cui incontra Kaho capisce che vorrebbe inconsciamente lasciarsi quasi tutto alle spalle, la vita coniugale, il figlio in arrivo... ma i rimorsi affiorano velocemente e i due stanno per congedarsi amichevolmente quando all'improvviso un blackout ferma tutto per un paio di minuti; una volta tornata la luce tutte le persone che erano in quell'internet cafè si trovano di fronte ad una realtà allucinante: all'esterno vi è una palude sconfinata, non vi sono altri abitanti, la desolazione regna insieme al caldo torrido.

Dove si trovano di preciso? Come faranno a mangiare? Come faranno a tornare indietro? Si potrà tornare indietro?
Presto l'atmosfera diventerà molto inquietante, lo spirito di sopravvivenza emerge insieme agli istinti più bassi che l'essere umano può partorire, l'autore non si risparmia e scaraventa il lettore in un vortice di panico e delirio che sembra non avere fine, il sesso diventa uno strumento di sfruttamento, follia omicida, stupro sono alcune delle tematiche che si susseguiranno senza lasciare al lettore un attimo di respiro fino al finale.

Date le scene di stupro e il forte linguaggio volgare forse i più sensibili potrebbero rimanere turbati, tuttavia io ho trovato questo dettaglio azzeccato poiché l'autore ha voluto creare un'atmosfera da incubo, dove tutto è lecito e ogni barriera cade mostrando il vero io, quello più nascosto, primordiale, animale.

Attenzione: questa parte contiene spoiler sul finale

Il mio voto è calato drasticamente per via del finale: i sentimenti di Koichi per Kaho sono così potenti che hanno creato da un nodo energetico questa dimensione parallela; le persone coinvolte in questa dimensione riescono fortunatamente a tornare al mondo reale lasciando infine i due protagonisti soli. Si presume, dato l'amore sconfinato per Kaho e il fortissimo desiderio di lei (tenendo conto anche che esiste un altro io nel mondo reale che può benissimo badare alla sua famiglia togliendolo da ogni rimorso), che finalmente il nostro protagonista possa coronare il suo sogno d'amore vivendo questa dimensione parallela con la donna che ha sempre desiderato... per l'eternità. E invece no!

Sette volumi di desiderio straziante per lei... per poi uscirsene col non avere una vera necessità di stare con Kaho in quel limbo legato al passato, si crogiolava nel sognarlo e a lui bastava e basta tuttora così.
Da un lato posso capire che si voleva dare una evoluzione psicologica al protagonista, infatti il capitolo si chiama "Tempo di diventare adulti", tuttavia io l'ho trovato incoerente con i fortissimi sentimenti d'amore che il protagonista prova per tutta la durata dell'opera che invece propone questo esito frettolosamente.

La struttura narrativa del manga ricorda un sogno, un orribile sogno... ma nei sogni si possono fare le cose più illogiche e pazze, lasciare il mondo reale alle proprie spalle, mandare tutto all'aria e seguire i propri istinti e il proprio cuore, i desideri più nascosti emergono e puoi realizzarli... dopo un incubo simile, sarebbe stato bellissimo chiudere con un'evoluzione in sogno d'amore eterno e le premesse c'erano tutte eh! Invece tutto cade in un tristissimo finale moralista e perbenista! La sensazione, per me, è stata di svegliarsi nella realtà grigia e anonima dopo un bruttissimo incubo che però stava virando in un sogno fantastico verso la fine...
Delusione totale! Aspettative infrante.

E poi, ma questo è un mio pensiero personale, io penso che il lettore a volte cerchi nella lettura un'immersione in un mondo parallelo che lo aiuti ad evadere dalla realtà, e in quella lettura spera di trovare un mondo bellissimo, dove si possono realizzare cose che magari nella realtà quotidiana è impossibile fare: questo è spesso il bello di leggere, almeno per me, se mi dai delle aspettative allettanti e romantiche ma alla fine mi riporti alla triste realtà dei miei doveri e obblighi sai che noia e irritazione!

Fine parte contenente spoiler

I disegni sono buoni, il tratto è sporco e si sposa molto bene con la trama, qui si nota però l'acerbità grafica dell'autore; non ha ancora raggiunto quel tratto realistico, essenziale, meravigliosamente espressivo, ineguagliabile che si noterà nelle opere future come "Tracce di Sangue".

La Goen ha portato questo manga in Italia in una serie completa di 7 volumi tutti con sovraccopertina, pagine a colori e ottima qualità, i miei complimenti.

Se volete conoscere Shuzo Oshimi sconsiglio vivamente di iniziare con quest'opera, provate invece coi "Fiori del Male" o "Tracce di Sangue".
Consiglio invece "Drifting Net Cafè" agli amanti dei manga dai forti toni horror, tipo Junji Ito, che ti sanno trascinare in un'atmosfera infernale da incubo.