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DarkSoulRead

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Tatsuki Fujimoto è uno degli autori che ha saputo meglio raccogliere l’eredità lasciata dalla new wave del manga, ritrasformandola e incanalandola in un nuovo tracciato che potremmo definire “shonen d’autore”.
“Look Back” è il suo lavoro più ordinario e per certi versi stereotipato nella sua struttura classica di slice of life drammatico, e attinge dagli spaccati autobiografici più che dalla fervida fantasia del suo autore come invece accadeva in “Fire Punch” e “Chainsaw Man”, opere in cui l’estro visionario di Fujimoto esondava dalle pagine.

Fujino ama disegnare manga e sfoga la sua passione realizzando yonkoma per il giornale della scuola. Alle sue strisce umoristiche subentrano quelle di Kyomoto, una giovane otaku il cui talento sembra persino superiore a quello di Fujino.
Dopo qualche scaramuccia iniziale dovuta alla competizione artistica, tra le due nasce una grande amicizia che le porterà a collaborare nella realizzazione di manga.

Fujimoto riesce nell’arduo compito di stupire ancora pur affrontando tematiche già viste a più riprese, dimostrando nonostante la giovane età di aver raggiunto una grande maturità narrativa, con uno one-shot dall’incedere narrativo sobrio e placido che da lui non ti aspetti.
L’atmosfera del racconto può a tratti richiamare il videogioco “Life is strange” (ma senza componente fantastica), per le vibes malinconiche da drama academy e per il rapporto tra le due protagoniste.
Torna il concetto di metafumetto, ormai inflazionato e già sviscerato da opere come “Billy Bat”, “Bakuman” e “Manga Bomber”, anche se Fujimoto riesce a metterci del suo, stavolta senza voli pindarici.
Le tracce autobiografiche le troviamo nella caratterizzazione delle protagoniste, che nella loro diversità rappresentano le molteplici sfaccettature dell’autore incarnando diversi suoi aspetti caratteriali: dall’alienazione da Hikikomori alla sindrome del sopravvissuto.
I loro nomi infatti, FUJIno e KyoMOTO, compongono il nome Fujimoto con un word play.

Sacrificio, passione, perseveranza… ma perché si disegnano manga?
Il susseguirsi di tavole mute nelle struggenti pagine finali fornisce una risposta inequivocabile: per emozionarsi.
Esemplificativa la scena in cui Fujino danza sotto la pioggia in estasi, inebriata dalla riscoperta di un’amore viscerale, quello verso il fumetto.

I disegni in questo volume sono tra i migliori mostrati dall’autore, ma ancora altalenanti e con un tratto piuttosto minimalista ed essenziale che a volte sembra un One più erudito, altre un Asano decisamente depotenziato.
Proprio ad Inio Asano Fujimoto deve molto, l’ispirazione a “Reiraku - La caduta” è piuttosto evidente, e il plot twist finale, ispirato al tragico attacco incendiario alla Kyoto Animation (richiamato anche dal nome di Kyomoto), ricorda il mood dolceamaro di “Solanin”.
Fanno la loro comparsa anche “Fire Punch” e “Chainsaw Man” attraverso diversi easter egg, alcuni espliciti altri subliminali, come quello della porta.

L’autore si concentra esclusivamente sulla caratterizzazione delle due protagoniste e la costruzione del loro rapporto, riducendo a mere comparsate prive di background tutte le figure secondarie, preferendo una narrativa soggettiva ad una più corale, come accade spesso nei volumi unici.
Un’opera che all’essere didascalica preferisce lasciarsi interpretare, fornendo al lettore un ventaglio di scelte la cui chiave di lettura principale non teme sovrainterpretazioni.
La metanarrativa diventa una sliding door verso una realtà alternativa, in cui emerge ancora una volta la forza salvifica del fumetto: un finale tragico può essere ridisegnato.
Ecco che, il dolore della perdita, si trasforma in fulgida energia creativa.
Il “guardarsi dietro” del titolo (“Look Back”) non è inteso come rimanere ancorati alle scorie del passato, piuttosto come assumere consapevolezza di chi si è e di come si è arrivati ad una determinata condizione, trovando nel coraggio di guardarsi dietro la forza per andare avanti.


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epopea

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
“Look Back” è un manga one-shot scritto ed illustrato nel 2021 da Tatsuki Fujimoto, autore ben famoso per opere come “Chainsaw Man”, “Fire Punch” o ancora le due raccolte di storie brevi “17-21” e “22-26”

Considero questo capitolo singolo (edito in un volume da parte di Star Comics al prezzo di 5 euro e 90) veramente strepitoso, intrinseco di un intreccio ed una morale realizzate perfettamente.

Fujimoto con questa storia raggiunge la sua maturità narrativa ed artistica e ci inscena il tema dell’amore per il fumetto (tema che aveva già sperimentato con la short story “La sorella maggiore”, presente in “22-26”, ma che qua esplora e sviscera completamente, abbandonando la sperimentazione iniziale relativa all’argomento).

La storia ruota attorno alla ragazzina Fujino ed al suo travagliato percorso creativo (nel corso del tempo) nell’ambito della fumettistica, che vedrà l’affiancarsi a Kyomoto, sua “rivale”.

Con la rivalità che Fujino prova inizialmente nei confronti di Kyomoto, Fujimoto ci mostra un amore competitivo per una propria abilità, un sentimento puro e naturale che ci spinge ad un progredimento personale per la completa padronanza di questo.

Questa passione profonda e viscerale che è l’amore per il fumetto lega l’animo di Fujino a quello di Kyomoto: inizialmente nato come semplice concorrenza, diverrà poi un qualcosa che colma le due ragazze, che le completa come se fosse mente e corpo, di cui si sente particolarmente l’assenza quando questo viene a mancare; questo sarà cruciale nei confronti della protagonista, tanto che ne garantirà un cambiamento non da poco.

Lo stile grafico di Fujimoto, poi, raggiunge il suo picco; si può ben notare nelle tavole del manga il grande gioco di chiaroscuri e di luci ed ombre, praticamente quasi ineccepibile, che ormai l’autore ha fatto suo, senza contare poi l’utilizzo del nero come sempre omogeneo. Le anatomie sono perfettamente proporzionate e mai caricaturali o inverosimili (perfettamente consone ai temi malinconici del fumetto) ed i volti dei personaggi raffigurati sono particolarmente realistici ed espressivi; vi è poi una minuziosa cura dei dettagli e degli sfondi o delle angolazioni e delle prospettive, per non parlare della presenza di alcune stupende tavole realizzate con un tratto molto mosso (quasi schizofrenico) anche in scene parzialmente o addirittura totalmente statiche, che trasudano di enorme incisività e di personalità.


PARERI FINALI
Considero quindi la lettura di “Look Back” meravigliosa, una storia commovente caratterizzata da una personalità e da una singolarità narrativa (già presente da sempre nell’autore) molto forti e da un disegno accattivante e realistico. Ne consiglio vivamente la lettura a chi vorrebbe approcciarsi ad una stupenda storia breve o a chi magari ha già avuto modo di approcciarsi a qualche altra opera dell’autore e vorrebbe leggere qualcosa di nuovo di Tatsuki Fujimoto.

Voto finale: 10


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MG10

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
"Look Back" è uno one-shot di oltre 100 pagine (poi rilasciato anche sotto forma di volume), pubblicato nel 2021 da Tatsuki Fujimoto, noto autore di "Chainsaw Man".

Il punto focale di quest'opera è la relazione tra Fujino e Kyomoto, due studentesse della stessa età che vogliono diventare scrittrici di manga e che si conoscono per via di un concorso per il giornale della scuola. Il loro rapporto si sviluppa in modo realistico e graduale, ed in poche pagine l'autore riesce a farci affezionare alle due protaoniste e ai loro sogni, desideri e speranze.

Il manga funge tuttavia anche da autobiografia per Fujimoto stesso, nella quale inserisce tutto il suo amore per i manga e per tutto ciò che rappresenta il suo lavoro, nonostante le difficoltà iniziali e quelle presenti in tutto il resto della carriera (cosa che gli è valsa apprezzamenti e complimenti da numerosi colleghi). Verso la fine c'è anche spazio per un piccolo tributo alla Kyoto Animation ricordando la terribile tragedia accaduta due anni fa ai loro studi.

Verso la parte finale della storia, in seguito ad un colpo di scena abbastanza inaspettato, il manga ha anche diversi momenti più toccanti e struggenti che colpiscono il lettore e lo faranno riflettere.
I disegni sono molto curati e senza dubbio i migliori fra tutte le sue opere, e riescono a comunicare forti emozioni anche quando non sono accompagnati da dialoghi.
Alla fine devo dire che è un manga eccellente, che consiglio a chiunque voglia leggere un opera breve ma che non potrà non rimanervi impressa.


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Hangedman

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9,5
"Look Back" è un one shot che ha completamente spiazzato tutti alla sua uscita, ricevendo un plauso unanime dalla maggior parte della industria manga in Giappone... Inio asano, Yuki Suetsugu, Sumito Owara, Rei Hiroe (solo per citarne alcuni) la lista è lunghissima di autori che sono rimasti colpiti da questo one shot, ma perché questo forte impatto soprattutto sui suoi colleghi?
Prima di tutto "Look Back" è un racconto fortemente autobiografico, partendo dalle ue protagoniste e i loro nomi, Fujino (藤野) & Kiyomoto (京本) insieme usano gli stessi kanji di Fujimoto (藤本), infatti esse rappresentano una metà del mangaka. La crescita, le difficoltà e allo stesso tempo l'amore per il disegno, i muri affrontati, la voglia di migliorarsi, le preoccupazioni, la solitudine e i conflitti interiori dell’autore vengono messi a nudo in queste 140 pagine. La storia delle 2 protagoniste rappresenta un percorso che probabilmente molti autori hanno affrontato ma niente di tutto questo è raccontato in maniera banale o scontata, il violume è un crescendo, capace ad un certo punto di colpirti dritto con un bel pugno allo stomaco ma che va poi a concludersi facendoci capire con semplicità (grazie all’espressione di Kiyomoto) il motivo più semplice e puro perché un mangaka scriva nonostante sia un lavoro pieno di difficoltà e durissimo lavoro.
Ma tutto questo è reso straordinario da l’incredibile capacità rappresentativa di Fujimoto che proietta tutte queste cose nel lettore senza bisogno di spiegazioni o didascalie ma solo tramite il puro disegno... dal semplice passare del tempo ai sentimenti positivi e conflitti interiori tutto è raccontato tramite i disegni, le espressioni, i gesti, le pose e da una incredibile regia dal taglio cinematografico che da sempre contraddistingue il mangaka, grazie alla forza del suo paneling e alle “inquadrature” riesce a dire tutto senza bisogno quasi di usare parole ma riempiendo le tavole di piccoli dettagli.
Infatti c’è molto da dire anche su tutti gli “easter egg” presenti in queste pagine, infatti il manga è una vera chicca e quasi una caccia per i fan dell’autore, all’interno sono presenti infatti vari elementi delle opere passate di Fujimoto e tra sfondi presi direttamente da Fire punch e chainsaw man, il percorso è successo stesso di quest’ultimo, fino ad elementi di cui semplicemente l’autore è appassionato come film di Tarantino o anche canzoni (ad esempio Il volume inizia con una piccola scritta in alto a destra nella prima pagina “don’t e si conclude nell’ultima pagina con un piccola scritta in passo "with anger" andando a formare la frase e canzone degli oasis “dont look back in anger").
Ma ovviamente la citazione più importante è quella alla terribile tragedia della Kyoto animation (Il nome Kiyomoto 京本 oltre che a Fujimoto stesso e anche un riferimento alla Kyoto Animation 京アニ) l’uscita stessa del one shot in Giappone Il 18 luglio 2021 infatti coincide con il secondo anniversario di quel terribile evento, ovviamente il parallelo ad una tragedia in cui artisti sono vittime di un folle che li accusava di plagio non è certamente casuale e carica ancora più di impatto e forza emotiva questo one shot, tutto questo per far capire quanto questo one shot è in grado di mostrare e raccontare a chi guarda le cose con un occhio attento.

"Look Back" è semplicemente uno dei migliori one shot mai fatti, dimostra tutto il talento e stile di uno dei migliori nuovi mangaka di questa generazione. Una storia autobiografica anche semplice ma sicuramente non raccontata in maniera banale, in cui il mangaka letteralmente si divide in due mostrandoci alle radici cosa per lui vuol dire disegnare e essere un autore di manga.


 3
Rick1111

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Contiene spoilers

Senza perdermi in troppe introduzioni, penso che look back sia un buon manga, molto bello e toccante, ma anche davvero molto stereotipato e scontato.

Sostanzialmente questo manga si può suddividere in due parti distinte: la prima riguarda la vita delle due ragazzine di cui si fa riferimento nella trama presente sul sito di animeclick (che non sto qui a riscrivere) e la loro carriere nel mondo dei manga e la seconda riguarda un evento tragico che ben specifico.

Allora, come detto, entrambe sono ben fatte, ma al contempo stereotipate. Nella prima parte viene presentata la storia e la carriera delle due ragazzine nel mondo del manga. In realtà più che concentrarsi sulla carriera vera e propria (cosa che accade in Bakuman per esempio) qui ci si concentra più sui personaggi, Il "problema" è un po' tutto qui: una delle due si può definire sostanzialmente un'otaku, l'altra è sostanzialmente un'hikikomori e nel manga ritroviamo le stesse situazioni, ci sono gli stessi messaggi (eccetera) che ritroviamo in ogni altro manga che parli di otaku e hikikomori e che voglia trasmetterne una visione seria, drammatica e problematica della cosa.

Niente di più, niente di meno.

Non voglio mettermi a fare l'elenco completo, ma troviamo i personaggi che trascurano gli affetti e gli amici, che si comportano in modo ossessivo... (praticamente non è diverso da "Big Bang Theory", per citare qualcosa che tutti conoscono, solo le li le cose vengono trattate in modo grottesco, ci si ride, ma in fondo si parla di cose spiacevoli, qui stessa cosa, ma narrata in un modo drammatico).
Personalmente non ho trovato troppo difficile intuire gli sviluppi della storia.

Poi c'è la seconda parte, buttata li come un fulmine a ciel sereno quando sembrava che tutto andasse per il meglio. L'evento tragico di cui parlavo è la morte di una delle due a causa di una persona squilibrata (lascio da parte cose del tipo citazioni e quant'altro perché secondo me non modificano il senso del tutto). Anche qui le conseguenze dello spiacevole evento sono abbastanza prevedibili e certamente molto stereotipate. La protagonista si strugge, non accetta la cosa e poi comincia ad incolparsi dell'accaduto nonostante (quantomeno agli occhi del lettore) sia palese che non abbia niente a che fare con lei.

Ma quante volte abbiamo visto in opere di intrattenimento questo tipo di reazione: un personaggio vicino al personaggio defunto che si incolpa di una cosa totalmente indipendente da lui e che comincia a pensare "se solo avessi fatto questo" "se solo avessi fatto quello"?

Per concludere, "Look Back" è un fumetto ben fatto, decisamente toccante per i temi trattati, temi che, almeno in parte, sono molto vicini (ci metto il secondo me per correttezza, ma penso sia superfluo) ad almeno una parte dei lettori di fumetti, ma che alla fin fine racconta cosa che ci hanno raccontato mille altre volte e ce le racconta nel modo in cui ci sono state raccontate mille altre volte. Capisco pure che essendo una cosa relativamente di nicchia nel mercato dei manga, possa anche essere una scoperta per qualcuno, ma la cosa non può influire sul "risultato" (tralasciando che gli stessi argomenti sono trattati anche in altri media) che è si buono, ma niente di speciale se rapportato alle storia che vogliono raccontare la stessa cosa.