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Sonoko

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Questo manga, formato da un unico corposo volumetto, può essere suddiviso in due parti: la prima pare quasi una versione di “Dieci piccoli indiani” di Agata Christie in chiave fantascientifica (romanzo che ha dato spunto anche ad una bella puntata di “Lamù” / “Uruseyatsura” - non avendo letto tutto il manga non so se anche ad un capitolo – intitolata “E poi non rimase nessuno”): dieci aspiranti studenti dell'accademia cosmica scoprono, all'inizio del loro periodo di isolamento in cui consiste la loro prova finale, che c'è un elemento aggiunto, un intruso. Non si sa con quali intenzioni, forse è solo un infiltrato che aspira come loro all'accademia, o forse un delinquente, o un terrorista... Iniziano così a sospettare inevitabilmente l'uno dell'altro, in un'avvincente atmosfera di continua tensione, pur se ogni tanto allentata da brevi siparietti o espressioni comiche di qualcuno dei personaggi (come da stile dell'autrice).
La seconda parte è un seguito della prima: il mistero dell'undicesimo elemento è svelato, ma non per questo la situazione è più tranquilla, anzi. Qui, però, c'è tutt'altro tipo di situazione, forse per certi aspetti più in tema shoujo, considerando che viene dato maggior risalto a certi sentimenti di alcuni personaggi. Infine ci sono alcune mini-storie, di un paio di paginette l'una, puramente comiche.
Al contrario di molti altri utenti, che hanno conosciuto la Hagio con questo manga, il suo primo manga che ho letto io è stato “Edgar & Allan Poe”, perché questo non mi attirava per il mio scarso amore per le storie a tema fantascientifico. Mi sbagliavo, e per fortuna, complice un'offerta fiera da non perdere, ho riparato al mio errore: “Siamo in 11!” di fantascientifico ha soltanto lo scenario, l'ambientazione: niente lunghi combattimenti contro alieni in stile robottoni, niente superpoteri strani al centro della storia, ma soprattutto un incontro/scontro fra sentimenti, tormenti interiori, intrighi di corte (nella seconda storia), contrasti, il tutto con buona introspezione psicologica.
La prima storia mi ha appassionata, e fino alla fine non sono riuscita a scoprire il mistero dopo la scena in cui il protagonista ha analizzato uno per uno i compagni col suo intuito.
Mi è stato più difficile apprezzare la seconda storia. Ad una prima lettura appare più pesante, un po' noiosa, ed è indubbiamente triste, ma in realtà il suo merito sta nella condanna che fa della guerra, dalla quale né vincitori né vinti escono senza danni e che troppo spesso costa di più agli innocenti.
Le storie brevi non sono ovviamente niente di che, ma sono state un toccasana, incentrate come sono soprattutto sul personaggio di Frol, che se nelle due storie principali strappava comunque un sorriso per la sua irresistibile innata comicità ma riusciva anche a commuovere in più punti e che qui non ha più freni.
In “Siamo in 11!” sono riuscita ad apprezzare anche più che in “Edgar & Allan Poe” la capacità della Hagio, che riesce ad inserire molto bene gli intermezzi comici non solo nelle ministorie (in cui appunto, dominano), ma anche nelle storie principali: un po' come la mia beneamata Waki Yamato, questa autrice riesce tranquillamente a far sì che tali intermezzi non stonino, sia che il contesto sia di tensione come nella prima storia, sia che sia drammatico come nella seconda.
Inutile dire che i disegni mi piacciono, essendo quelli tipici dello shoujo anni '70-'80, il mio stile preferito. Insomma, promuovo questo manga a pieni voti, anche per l'edizione con sovraccoperta a prezzo ben contenuto.
Voto finale: 9


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micheles

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Leggere "Siamo in undici!" dopo Marginal e a A, A', due lavori di fantascienza di Moto Hagio abbastanza drammatici e complessi, lascia l'impressione che si tratti di un'opera minore: sicuramente ha avuto su di me un impatto inferiore. Il genere sarebbe il giallo psicologico di sopravvivenza (undici uomini in un'astronave alla deriva nello spazio, uno di loro è un intruso: chi sarà?), ma le gag, lo stile grafico caricaturale e le frequenti scazzottature tra i personaggi sdrammatizzano completamente la situazione.

La classifico quindi come un'opera leggera, che si rivela essere un discreto racconto di fantascienza, interessante soprattutto per gli aspetti antropologici nella descrizione delle varie razze aliene che si incontrano, tutte umanoidi e spesso con qualche peculiarità a livello sessuale. Per esempio in un paio di specie abbiamo a che fare con esseri privi di sesso in età infantile che acquistano un sesso definito solo alla maturità (incidentalmente, questa idea è stata ripresa trent'anni dopo anche nell'anime Simoun). Inoltre molti personaggi maschili sono disegnati con fattezze femminili, cosa comune nello stile della Hagio e che ho visto anche in Marginal e A, A'.

Non si tratta ovviamente di incapacità dell'autrice ma di una scelta deliberata visto che buona parte della sua produzione tocca le tematiche dell'identità sessuale ed è classificabile come Gender Bender. In particolare la Hagio tratta spesso di civiltà future in cui la differenza tra uomini e donne è inferiore che nel presente. Questo è comprensibile se si tiene conto che Moto Hagio fa parte del famoso Gruppo del 24, un insieme di autrici che scrivevano negli anni del femminismo con intento anche politico. Il tema della donna-uomo è tipico delle esponenti del Gruppo del 24 (pensate solo a Lady Oscar di Ryoko Ikeda).

"Siamo in undici!" non è comunque particolarmente politico, si tratta di un'opera leggera con una piccola vena sentimentale e una conclusione piuttosto tradizionale (se si trova l'amore, alla fine è meglio essere donna che uomo). Per quanto riguarda i disegni, ho visto la Hagio disegnare molto meglio di così, specialmente in Marginal. Comunque vale sempre la pena di leggerlo, visto che le opere della sensei pubblicate in Italia sono così poche. Promosso.


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Tormi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Mi sono ritrovato questo volume per caso davanti in fumetteria e, dato che quel giorno avevo voglia di provare qualche shojo, decisi di comprare questo volume unico, dato che iniziare una nuova serie sarebbe stato distruttivo per le mie solide finanze.
Moto Hagio, a dire il vero, è una mangaka di cui, prima di questo manga, non avevo mai sentito nominare e solo successivamente ho scoperto che era l'autrice di Edgar e Allan Poe.

Questo volume unico è stato pubblicato nel ormai lontano 1994 dalla Star Comics, anche se in patria è datato addirittura 1975.
La storia è ambientata in un futuro alquanto lontano dove la Terra, dopo la scoperta della navigazione Warp e dell'antigravità, è riuscita, grazie a viaggi spaziali molto lunghi, a colonizzare circa 51 altri pianeti ed è, insieme ad altri due sistemi di pianeti, al comando dell'universo.
Il manga parte nell'astronave A22 dove 700 esaminandi sono pronti per effettuare la terza prova cioè sopravvivere, in gruppi di 10, per 53 giorni su un'astronave persa nell'universo; l'inconveniente nasce però quando, appena iniziata questa prova, uno di questi gruppi si troverà in undici e non in dieci. Da qui partano una serie di situazioni e sospetti vari che porteranno alla scoperta di questo "intruso".

Il tratto, anche essendo poco dettagliato e abbastanza stilizzato, riesce ad esprimere al meglio ciò che l'autore vuole dire e vuole suscitare nel lettore. I personaggi sono molto ben caratterizzati, infatti ognuno ha le proprie particolari attitudini e la propria figura che a volta non centra nulla con quella di un altro personaggio. Le ambientazioni sono rese bene anche se qualche particolare in più non poteva che far migliorare il tutto. I retini sono tutti al punto giusto e non sono eccessivi, e qui direi la scelta migliore.
La copertina è abbastanza scontata, ma di per sé credo sia la scelta giusta dato che forse nessun personaggio spicca sugli altri.

Edizione della Star Comics davvero ottima e prezzo (7,oo euro) direi tutto sommato onesto, sono 400 pagine (vabè nessuna a colori), ha la sovraccoperta, la brossatura è davvero molto solida, la carta è spessa, abbastanza bianca e poco trasparente; direi che non ci si può lamentare.

Voto globale 6,5
Opera non molto originale, ma tutto sommato direi ben strutturata e sceneggiata. La prima parte è davvero ottima, ma nella seconda decade tutta l'opera, secondo me l'autore poteva pensare a qualcosa di meglio dato che aveva buone potenzialità.
Consiglio questo manga a chi non ama il tratto degli shojo dato che questo direi che è quasi una via di mezzo con un shounen, e poi a chi vuole una buona lettura da leggere tutta d'un fiato. Non sarà un capolavoro, ma va letto.


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nepi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Sull'astronave A22 si trovano 700 esaminandi di entrambi sessi e senza limite d'età che hanno superato le prime due selezioni effettuate nei distretti stellari. La percentuale degli esaminandi che hanno superato la prima selezione è dello 0.1%, del 10% per la seconda selezione e del 70% per l'ultima.
Gli esami per entrare nell'accademia spaziale si tengono una volta ogni due anni e mezzo; quindi chi si trova ora sull'astronave A22 è in possesso di un quoziente intellettivo al di sopra della media.
Siamo alla terza prova, i candidati vengono divisi in gruppi da dieci elementi l'uno e noi seguiremo le vicende del gruppo numero 1 composto da soli uomini.
Il gruppo dovrà restare nell'astronave bianca per 53 giorni. Si tratta di un mezzo spaziale in avaria in un punto imprecisato dello spazio, con a bordo i generi di prima necessità, ma senza aver la possibilità di fuga da essa, in quanto i dieci uomini saranno lasciati a se stessi. La prova consiste in un'osservazione da parte degli esaminatori dello spirito di collaborazione dei dieci all'interno di una ipotetica nave alla deriva. Se anche un solo esaminando non riuscisse a resistere l'intero gruppo sarà respinto. L'unico contatto con il mondo esterno è il pulsante d'emergenza ed il premerlo equivale a non superare l'esame.
Tutto potrebbe sembrare anche fin troppo facile, ma come vi comportereste voi se all'interno della nave anziché essere in 10 foste in 11? Chi è l'undicesimo membro dell'equipaggio? Un intruso? Un amico o un nemico?

Ecco il clima che s'instaura sin dalle prime battute all'interno della navicella spaziale: il sospetto; incominciano i primi "tafferugli" e accadono i primi incidenti ambigui.
Sicuramente non si tratta della solita storia shoujo convenzionale in quanto la costante suspance terrà con il fiato sospeso il lettore per scoprire chi è e il perché dell'undicesimo.

Se il manga si concludesse alla fine di questa prima parte sarebbe un capolavoro. Peccato l'inserimento di una seconda parte collegata solo in minima parte alla precedente, nella quale i protagonisti principali si ritrovano in un'altra avventura che sfortunatamente rimane più anonima in qualità di contenuti e coinvolgimento.
Inoltre bisogna prendere nota che all'interno del volume fa parte anche "space street", ovvero sei micro storie dei nostri protagonisti in chiave ironica e filosofica.

Ottima l'edizione della Star Comics, che unisce un perfetto rapporto qualità prezzo. Impeccabile è l'impaginazione, la cover, la sovracopertina e la carta; 320 pagine al costo di 7 euro.
Si sarebbe potuto meritare un 7 1/2 o un 8, ma la causa del suo 7 è la sua seconda parte che penalizza l'intera opera.
Considerando lo stile, la data di pubblicazione e lo "snobbo" di Moto Hagio in Italia, la quale non ha avuto il successo che si sarebbe meritata, questo manga se ancora non lo conoscete ve lo consiglio.

Con questa parole tratte dal manga vi lascio alla vostra lettura:
"L'orizzonte eterno di migliaia di spazi si estende infine verso est e verso ovest. Di questi tempi, sotto queste stelle... gli amori e i sogni delle persone sono inesauribili."

Naco

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Naco

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Do 8 come media dei voti che darei ai due racconti che compongono l'albo: 9, il primo, quello che dà il titolo al manga; 7 e 1/2 (quindi, 8), al secondo. Peccato che non si possano dare mezzi voti, però.
"Siamo in 11", nel complesso, non è male come manga. I disegni anni 80 lo rendono molto particolare, e riportano chi come me è nato in quegli anni (o anche prima), indietro nel tempo: il tempo in cui non c'era una sola vignetta per pagina; in cui si dava più risalto alla trama, quasi, che hai disegni, in cui i silenzi erano pochi.
La prima parte del manga racconta l'ultima prova affrontata da un gruppo di 10 ragazzi per entrare in una accademia cosmica, che si ritrovano in 11. Chi è l'intruso?
Personalmente, questo è il racconto che mi è piaciuto di più: in poche pagine, l'autrice è riuscita a mischiare giallo, fantascienza, un pizzo di romanticismo e una buona dose di psicologia, in modo da creare un racconto molto carino. I personaggi sono tutti ben descritti e si finisce per simpatizzare per ognuno di loro; la presenza di un "di più" rende tutto anche più misterioso.
Il secondo racconto è ambientato nel paese di cui uno dei personaggi è il re, e dove rischia di scoppiare una guerra con un pianeta confinante. Frol e Tada si trovano loro malgrado invischiati e faranno di tutto pur di aiutare il loro amico.
Questo racconto ha molti punti di forza, ma anche molti punti deboli: secondo me, avrebbe potuto anche durare di più, e creare quindi un volume a parte, vista la mole di materiale che c'era e che è stata narrata troppo velocemente: bellissimi i colpi di scena, le alleanze e i tradimenti presenti nella storia, ma narrati troppo velocemente. Manca quell'attimo che ti fa capire che cosa sta succedendo, prima di far accadere il resto. Manca la suspense.
E poi, diciamocelo, anche il rapporto tra Tada e Frol è analizzato un po' superficialmente, anche se ho trovato bellissimi gli sketch a fine manga.
Nel complesso, quindi, si tratta di un buon titolo che poteva essere reso meglio, secondo me, ma che comunque è degno di essere letto.

commander

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commander

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
La prima parte era quella più interessante, quella della prova dove sono in undici e non si sa chi sia l'intruso, spunti interessanti, specie la storia della protagonista principale, quando l'intreccio inizia a delinearsi in maniera interessante finisce la storia, poco approfondimento sulla psicologia ed altri dati dei 10 personaggi che avrebbero dovuto portare alla soluzione del giallo, seconda parte quasi inutile perchè la trama è mal gestita!

suboshi

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suboshi

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Questo volume è diviso in 2 storie, la prima è un giallo ed è quello che da il nome al manga. La seconda è un po' il racconto degli avvenimenti successivi alla prima storia.
Ai 2 racconti darei votazioni differenti, in generale come HeavyMetal darei quindi un 6,5... quindi tra il mio 7 e il suo 6, alla fine i conti tornano ;P
In generale posso dire che anche in relazione all'anno di produzione di tale opera, è di certo un buon manga :)
Il primo racconto è quello più bello. Non sarà magari originalissimo, ma si lascia leggere con molto piacere :) per quanto riguarda il secondo, l'ho trovato meno interessante, ma di certo più vicino agli standard shojo rispetto al primo :)
Una cosa che mi ha colpito... è che certi personaggi maschili sembrano donne -.- per uno c'è effettivamente una giustificazione che potrà capire chi leggerà il manga, ma per il tizio con i capelli neri che si vede nelle immagini qui a fianco... beh... già dalla copertina non mi ero fatta domande perchè era ovvio fosse una donna, poi però leggo che è un maschio... O_o

HeavyMetal

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HeavyMetal

Volumi letti: 1/1 --- Voto 6
Il voto è 6,5, ma il sito non mi permette di dare il mezzo punto in più.
Siamo in 11 è il primo shojo che abbia mai letto e probabilmente il mio giudizio,pur restando più che sufficiente, risente un po' di alcune tematiche non proprio vicine ai miei gusti.
L'elemento che ho apprezzato di più è l'intreccio narrativo: la storia è ben costruita ed intrigante,i personaggi sono interessanti e ben caratterizzati dal punto di vista psicologico (in particolare mi ha colpito positivamente il re).
La storia che da il nome al volume introduce e descrive efficacemente i personaggi che poi diverranno i protagonisti delle vicende che accadranno nel resto del manga, quindi rappresenta una sorta di incipit alla narrazione principale, più grande ed articolata.
Per quanto riguarda i disegni, invece, il mio giudizio è negativo.Il problema non risiede tanto nel tratto ormai datato, quanto nel modo in cui vengono rappresentati i personaggi maschili: sono troppo simili a delle donne!
Tada (uno dei protragonisti) è una donna. Punto.
E' disegnato come una donna,ha gli atteggiamenti di una donna,insomma è una donna!
E di certo non è l'unico uomo equivoco presente nel manga.
Qualche elemento simil shonen ai in meno ed una minore pesantezza nel proseguire la lettura avrebbero giovato sicuramente, ma non pregiudicano la bontà del manga.

Hyo

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Hyo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Manga sicuramente interessante, soprattutto per il valore "storico". Malgrado i disegni risentano inevitabilmente del passare degli anni la storia risulta abbastanza intrigante e soprattutto originale. Si tratta quindi di una lettura complessivamente piacevole sebbene personalmente non abbia gradito la seconda parte in cui la narrazione diviene molto meno scorrevole e le vicende meno interessanti. Il mio giudizio è da intendersi in parte influenzato dalla poca propensione agli stilemi degli shojo ed in particolare ai riferimenti shounen ai.
L'edizione risulta discreta ma il prezzo piuttosto elevato presumo sia da imputare principalmente alle prospettive di vendita non troppo vaste per un'opera di questo tipo.

Xanade

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Xanade

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
In un futuro imprecisato, gli studenti dell'accademia cosmica sono chiamati ad affrontare la loro terza ed ultima prova. In gruppi di 10 dovranno sopravvivere per 53 giorni in un'astronave. Devono portare a termine la prova tutti assieme, se anche uno solo di loro non resisterà, farà bocciare l'intero gruppo. Quando i 10 esaminandi dell'astronave bianca si ritrovano da soli vengono però colti dal panico. In realtà sono in 11... Chi è l'intruso? Perché si trova lì? Che intenzioni ha?

Il manga, un volume unico, è diviso in due parti. Nella prima c'è la storia che dà il titolo all'opera. Anche se in alcuni punti la trama è un po' prevedibile, rimane sempre intrigante e ben congeniata, capace di creare quella tensione e quella suspance che tengono incollato il lettore fino alla fine. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e, grazie a questo, la seconda parte risulta altrettanto appassionante, nonostante la storia sia un po' più pesante. Il disegno a mio parere risente molto dell'età: è una storia pubblicata per la prima volta nel 1975 e segue i classici canoni degli shojo di quell'epoca, come ad esempio alcuni personaggi maschili parecchio effeminati, ma nel complesso comunque godibile.
Tutto sommato l'ho trovato un buon manga, con una storia che potrà di certo appassionare anche il pubblico maschile che di solito storce il naso a tutto ciò che viene classificato come shoujo.
Era decisamente tempo che in Italia venisse pubblicata un'opera di Moto Hagio. Quest'autrice, apprezzata moltissimo in Giappone, è una delle icone shojo per eccellenza. Lei, insieme alle altre del "Gruppo delle 24", ha rivoluzionato negli anni '70 il mondo dei manga per ragazze. Insomma, un must per gli appassionati del genere!

La cosa che più mi dispiace è che la Star Comics abbia optato per un'edizione che secondo me penalizza il manga. Nonostante la sovraccoperta ed il volume corposo con più di 300 pagine, la qualità della carta è pessima, grigiastra e troppo fine per costare 7 euro. Le traduzioni sono buone, curioso tuttavia come un personaggio venga a volte chiamato in inglese, ovvero Fourth, e altre in italiano, Quarto.