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RoLLHanzo

Volumi letti: 37/37 --- Voto 10
Vi dico subito che questa recensione sarà di parte, dato che da qualche tempo a questa parte "Air Gear" è diventato in assoluto il mio manga preferito. E per dire questo, ho aspettato di finirlo per la terza volta, oppure quarta? Non ricordo più.
Chiunque conosca Oh! Great, sa benissimo che tipo di autore sia, e a mio avviso, questa è la sua opera capolavoro. Ma andiamo con ordine, altrimenti questa non sarà una recensione ma una dichiarazione d’amore.
Attenzione: la recensione contiene spoiler

La storia, la prima volta che lessi la trama, mi fece venire qualche dubbio… un manga su pattini a rotelle? Non sono mai stato un fan di questo sport, anzi, a dirla tutta non mi hanno mai detto niente, quindi, con fare molto titubante, iniziai la prima volta "Air Gear" e meno male.
Chiariamo subito che quando dico pattini a rotelle, non sto davvero dicendo pattini a rotelle. I pattini in questione sono Air Treck (d’ora in poi abbreviati AT), ovvero “sono pattini motorizzati ad alta tecnologia, originariamente progettati come un nuovo sistema di propulsione rivoluzionario che combinava circuiti energetici efficienti e un sistema di recupero dell'energia”.
Detto questo, penso si inizi a capire come tutta la storia sia basata su “fatti scientifici”, o meglio, ogni Trick, ogni “mossa” se così vogliamo chiamarla, viene spiegata usando basi scientifiche. Sia chiaro, ho detto basi, perché anche se abbraccia la scienza, è tutto frutto di fantasia.
Ora, dopo questa digressione fatta solo per sembrare intelligente, vado a esprimere il perché del mio voto (poco obbiettivo probabilmente, ma pazienza).

-Trama: che dire, OG ha creato un mondo ultra tecnologico, dove squadre di storm raiders si danno battaglia su queste AT. Se all’inizio penserete a delle scaramucce tra teppisti a scuola, vi sbagliate. Più la storia avanza, e più il “mondo” si allarga, se pensavate che le Air Treck fossero solo pattini, vi sbagliavate. Come ho detto prima, il mondo in "Air Gear" sta progredendo grazie all’invenzione delle AT, o meglio, alla tecnologia che si cela dietro le AT. Quando poi alla fine scoprirete tutto ciò che vi è dietro, la testa vi esploderà. Vi riporto un pezzo tratto direttamente dal manga: “La radice etimologica della parola trofeo, cioè simbolo di vittoria, è Tropaion, cioè Torre della Vittoria. Migliaia di anni avanti Cristo, nell’antica Gracia, durante le guerre tra le città rivali si costruivano altari impilando armi e cadaveri del nemico sconfitto, e venivano così chiamati. Anche nelle Part Wars ci sono 8 Strade, 8 Re, i simboli dei Re, 8 Regalia, i sigilli reali. Tutte le strade portano al Tropaion, la Torre della vittoria, quando superando migliaia di prove di sangue, avanzando tra i cadaveri nemici… tutte le strade diventeranno una, il Leggendario Re del Cielo discenderà volando dalla torre.”
Questo solo per farvi avere un’idea di come la storia inizia ad ampliarsi, e del fatto che non si tratta di semplici corse su pattini.

- Personaggi: Oh! Great ha il talento di riuscire a dare profondità e carattere a tantissimi personaggi. Non credo di aver mai letto un manga con così tanti personaggi a cui mi sarei affezionato. Tutti hanno un motivo per quello che fanno, ma nessuno ti viene svelato subito, andando avanti con la storia tutto sarà spiegato, spesso grazie a lunghi flashback (Se avete letto altre sue opere vi sarete abituati a questo). Nulla da dire sul protagonista, un “profilo” che a me piace per quanto riguarda un MC. Scemo quanto basta, ma con un cervello che funziona, forte, che riesce a coinvolgerti da subito, anche grazie a tutte le espressioni che OG riesce a mettere su tavola. Scopre all’inizio della storia le AT, e da allora inizia la sua avventura nel mondo dei pattini. Mette su il suo team per volare verso la vetta del Tropaion, formata da elementi molto vari tra loro, ma tutti interessanti e con un bel background, soprattutto AkitoAgito, il ragazzino dalla tripla personalità. La sua storia è quella che mi è piaciuta di più.
Comunque, il mio best PG rimane sempre Ringo. OG ha sempre una sua “eroina” nelle proprie opere, ed in questo caso è proprio lei. Molto bella la relazione tra lei e Ikki, che si sviluppa nell’arco dei 37 volumi. Una delle mie coppie preferite, dato che non sono un fan delle storie troppo sdolcinate.

- Disegni: ok, qua c’è poco da dire. OG è un genio, come già scrissi nella recensione che feci per "Biorg Trinity", ogni sua tavola necessita di 3 minuti per cogliere ogni dettaglio. A OG piace decisamente disegnare corpi femminili, sia vestiti che spesso nudi. Questo per dire che è presente parecchio fan service, anche se dal mio punto di vista passa completamente in secondo piano grazie alla trama (oltre al fatto che son disegnati da paura, e che sono un maschietto). Così come per Inferno e Paradiso e Biorg Trinity, la qualità che i disegni migliora col passare dei capitoli, fino a diventare delle opere d’arte alla fine.

Quindi, dopo aver dato le mie impressioni, non posso fare altro che consigliare "Air Gear", troverete tutto, azione, sentimento, dramma, violenza, disegni che parlano da soli. L’unica cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso, è che alla fine, non si sia mai capito da dove sia arrivato Ikki, ma va beh.
Ad oggi, risulta complicato trovare tutti i volumi, dato che oramai non fanno più ristampe. Anche per via di questo, un paio di volumi ho dovuto comprarli in inglese.
Spero vivamente di leggere un’altra opera del genere di Oh! Great.

Utente110326

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Utente110326

Volumi letti: 37/37 --- Voto 9,5
Ogure ito (Oh!great) è un autore dalla mano inconfondibile.
Il tratto di disegno riempie gli occhi, movimenti fluidi, corpi flessibili dalle forme affascinanti che sembrano voler uscire dalle tavole, volti intriganti, ambienti curati; le sue storie risultano essere avvincenti e la caratterizzazione dei personaggi stupisce piacevolmente.

«Air Gear» non fa eccezione, «Air Gear» è l’esempio principe dello stile di questo mangaka.
Non trovo superficialità nelle sue scelte narrative che risultano dunque coinvolgenti e spronano a voltare pagina dopo pagina con decisione perché quello che provi distintamente è un: “non vedo l’ora di sapere… di capire; fammi sapere, voglio capire!”.

Partendo da una storia semplice con una tematica fresca, condita da teppisti, ragazze attraenti, innovazione tecnologica, il viaggio ci porta a seguire Itsuki Minami e la sua sete di libertà attraverso l’emergere di un sottomondo urbano fatto di gare clandestine su pattini in linea a motore, le Air Treck; eppure non è davvero il classico spokon anche se è proprio questa la prima impressione che se ne ha leggendo: in «Air Gear» esiste una lega sportiva ufficiale (Air Treck Pro League: NFA), ci sono dei Team in divisa e con un proprio logo, si compete e lo si fa seguendo regole precise, ogni membro della squadra ha un ruolo e la tenacia non manca, si parla di Trick come ad esempio accade per il pattinaggio aggressive ed esistono le classifiche su base alfabetica, ci sono riferimenti al wrestling… ma è di certo molto più di quel che sembra.

Oh! great unisce la spettacolarità delle situazioni alle spiegazioni di fisica e del mondo virtuale per accompagnare il lettore, grazie anche al supporto di chi appare via via nella storia, dentro una realtà che di sport non si interessa affatto… e tu scopri di aver avuto indizi di questo da sempre: non esistono partite, esistono Battle; non esistono tornei, esistono Parts War; non esistono i giocatori migliori, esistono i Re; non esiste il campionato, esiste… esiste la cruda e grezza verità dietro l’apparente meraviglia del poter volare in cielo con le AT ai piedi, dietro l’ “incantare” i tuoi trick durante la corsa lungo la parete di un palazzo.
Aspre battaglie, vere guerre, estremo sacrificio, senso della famiglia al di là del legame di sangue, accettazione di sé, superamento del dolore.

«Air Gear» offre tanto, un occhio attento non potrà non notare quanto i personaggi siano ben costruiti sin dalle prime battute, quanto maturino, evolvano, vengano approfonditi aiutando così una trama che si rivela intricata, a dipanare la matassa della sua stessa memoria storica di volume in volume senza né appesantire troppo, né diventare qualcosa di grottesco… perché si, diciamolo, la comicità in questo manga è presente e a tratti è volutamente poco raffinata.

Avvicinatevi a questo titolo (e lo dico anche alle ragazze), fatelo perché è sorprendente come da un inizio con i piedi ben piantati per terra, poi la trama prenda il volo trascinando via la mente fino al cielo, fatelo perché immergervi questo mondo non potrà lasciarvi indifferenti!


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oberon

Volumi letti: 37/37 --- Voto 8
Niente da fare, Oh!Great non so proprio se amarlo o odiarlo.
E’ un autore che non posso fare a meno di stimare visto l’estro e il virtuosismo spropositati che lo caratterizzano, ma allo stesso tempo lo ritengo vittima della sua genialità.

Probabilmente tutti abbiamo avuto modo di apprezzarlo innanzitutto con “Inferno e Paradiso”, manga in cui lo si è visto maturare in maniera mostruosa, in un crescendo di virtuosismi grafici, ma anche di altrettanti inciampi narrativi. E questo è un esempio lampante del suo modo di essere mangaka; infatti l’autore stesso ammise, ad esempio, di aver dovuto ridisegnare ed aggiungere svariate tavole in un determinato capitolo di Inferno e Paradiso (dalla pubblicazione su rivista a quella su volume) per mettere una pezza alle tante incongruenze nella storia che si erano poi generate nel frattempo col procedere della pubblicazione su rivista. Questo a causa del suo vizio di procedere improvvisando o, ancor peggio, facendosi prendere la mano dal suo estro.
In Air Gear tale problema è meno evidente, nel senso che la storia ogni tanto pare sì prendere delle svolte che fanno alzare il sopracciglio, proponendo dei colpi di scena che suonano improvvisati lì sul momento; ma è anche palese come molte cose siano state studiate dall’inizio, ed anzi è bello notare come avvenimenti apparentemente irrilevanti raccontati nei primi capitoli, si rivelino più avanti di capitale importanza. Quindi c’è una struttura di fondo che pare avere una certa solidità, ma la cosa non evita alla storia di perdersi da un certo punto in poi.

Sin dall’inizio Air Gear è un manga che ha la sua forza in elementi che personalmente ricordo di aver trovato e apprezzato in maniera così forte e marcata solo in Slam Dunk. E’ un manga che può fregiarsi di personaggi davvero grandiosi, dalla personalità vivida, che soprattutto danno vita a delle gags che a me han fatto spanciare genuinamente dalle risate come mi è capitato raramente. E ci riesce facendo leva su una marea di passaggi spassosi, di dialoghi e citazioni al mondo di anime, manga, videogame, wrestling e la cultura pop/otaku in genere. Allo stesso tempo sa essere davvero galvanizzante e coinvolgente con le sue sfide, i suoi colpi di scena o gli exploit che definire figherrimi sarebbe riduttivo. Terminare certi volumi di Air Gear mi ha lasciato davvero un sorriso ebete stampato in faccia e una spropositata voglia di leggere il successivo.
Il problema è che tutto ciò si viene a perdere gradualmente, più o meno da metà serie, e cioè dall’inizio del torneo. Fin qui la storia resta più o meno coi piedi per terra, ma poi vola via in groppa alle AirTrek di Ikki verso il cielo, allontanandosi sempre più e perdendosi dietro le nuvole.
Questo principio è lampante anche/soprattutto nei combattimenti: se dapprincipio l’autore ci mette un fondo di fisica nelle tecniche speciali esibite (che risultano sempre ovviamente esageratissime e inverosimili, ma diciamo che tutto sommato son giustificabili e coerenti nell’economia generale dell’opera), da un certo punto le cose sfuggono di mano e pare quasi di assistere a dei combattimenti alla DragonBall Z, con tecniche in grado di distruggere il pianeta intero.
Nei volumi finali infatti non potevo fare a meno di ripetermi “ma questo una volta non era un manga di teppisti che si sfidavano su pattini a rotelle? T_T ”.

Riguardo l’aspetto grafico, come già accennato, Oh! Great è un mostro. Davvero, quanti altri fumettisti sono capaci di realizzare tavole dinamiche e complesse come le sue? Che abbiano uno stile potenzialmente simile al suo mi vengono in mente subito (per citare due nomi noti) Takeshi Obata e Yūsuke Murata, ma lui sa eccellere e trascendere i limiti della tavola come pochissimi altri, esibendosi in un tripudio di prospettive estremizzate, curve, ingranaggi e marchingegni inverosimili spaccamascella. Qui però c’è paradossalmente anche il suo grosso difetto: “esagerando” l’autore ottiene puntualmente un effetto controproducente. Infatti la lettura si incasina e, cosa più grave, dopo un po’ si prova solo assuefazione. Così come avviene parallelamente nelle sue trame, strapiene di colpi di scena che col tempo non stupiscono più.
Ciò che invece non mi ha mai creato assuefazione, son le fanciulle sinuose create da Oh!Great: vestite, semi(s)vestite, formose, piatte, sfacciate, imbarazzate, toste, fragili, argute, ambiziose, inquadrate da ogni angolazione… semplicemente grandiose in ogni tavola singola vignetta.

Concludendo, Air Gear è nel bene e nel male un’opera al 100% fedele all’indole del suo autore, vittima paradossalmente dei suoi pregi. Un esempio lampante della locuzione “il troppo stroppia”.
Detto ciò, non posso fare a meno di provare una certa affezione per questo manga (da qui il voto alto che gli assegno, nonostante le critiche che gli muovo), soprattutto per i suoi primi 15/20 volumi che ritengo eccezionali. Per i successivi, un massiccio snellimento contenutistico, avrebbe solo giovato. Ma tant’è.
Davvero un gran peccato.


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FAWKES33

Volumi letti: 37/37 --- Voto 9
Un manga che parla di "pattini"?
Intrigante fin da un primo scorrimento rapido delle pagine, "Air Gear" è stato e rimane per me uno degli shounen più emozionanti di sempre.
Dalla infallibile matita del celeberrimo maestro Oh!Great un altro capolavoro in stile "Inferno e Paradiso".
Con uno stile grafico da "primo della classe" l'autore ci racconta la storia di giovani ragazzi in un mondo dove sfrecciare alla velocità del vento, superando edifici con artistici balzi, è all'ordine del giorno.
Irreale e fantasioso ci proietta in una realtà pseudo-futuristica o quantomeno fantascientifica in cui le leggi della fisica saltuariamente sembrano scomparire in favore della spettacolarità di imprese atletiche nel background metropolitano.
Per quel che riguarda lo stile grafico del maestro non si può fare altro che ammirare tavole impeccabili sotto ogni punto di vista, con disegni accurati e ragazze dalle forme invidiabili, anatomicamente perfette.
Per la trama devono essere fatte invece alcune precisazioni per chi non conoscesse l'autore:
sicuramente colpi di scena e forti emozioni, in un turbinio di azione e dinamicità sono i punti forti di una narrazione che lascia talvolta le spiegazioni razionali in secondo piano.
Contraddizioni spesso sopraggiungono a livello narrativo che tendono a far perdere di coerenza nel complesso all'universo creato dall'autore.
Se siete lettori accurati troverete certamente questi buchi che però secondo me passano indubbiamente in secondo piano rispetto all'intreccio nel suo complesso.
Non potrete inoltre fare a meno di innamoravi dei personaggi perfettamente caratterizzati dall'autore.
Consigliato insomma a tutti coloro che sono alla ricerca di azione, erotismo e forti emozioni.


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Gdgemi

Volumi letti: 37/37 --- Voto 8
Air Gear è un manga shonen disegnato da Ogure Ito, in arte "Oh!Great" che ricordiamo anche per Inferno&Paradiso, composto da 37 volumi. Il genere è misto fra combattimento, fantascienza, sportivo ed ecchi. La trama, per quanto semplice, riesce ad incuriosire il lettore e a dare un senso di finalità alla storia. Ikki è il classico protagonista da shonen, volgare e fico e con un'iniziale classica debolezza che verrà migliorata con le solite sessioni di allenamento assurde e nonsense.

Che cos'è allora che rende grande Air Gear?
Il variegatissimo cast di personaggi, ognuno con la sua personalità e design particolare che riuscirà sempre a conquistarti. Ogni combattimento fra "storm riders" è disegnato rasentando la perfezione da Oh!Great sia in dinamiche che in stile. Infatti uno dei più grandi pregi di quest'opera è appunto il disegno che, pagina per pagina, stupisce sempre di più il lettore, divertendolo con scene comiche o con battaglie epocali degne di essere registrate negli annali del fumetto. Ogni avversario, ogni antagonista e ogni personaggio ha un suo perché, con la sua storia "triste o meno alle spalle" che lo ha condizionato, portandolo ad essere ciò che è nel presente.

L'idea dei pattini futuristici come "arma" è geniale. Riesce a dare quel pizzico di entusiasmo in più nelle battaglie, mescolando il combattimento a puro sport, con regole, tipologie di gare, classificazioni e tornei.
Il fanservice è praticamente onnipresente nell'opera già dalle prime pagine, con scene di nudo ma anche di stupro esplicito "il che lo rende un'opera non tanto leggibile per un bambino".
E' presente anche un fattore psicologico riguardante tradimenti e ferite, amori e odi e l'influenza che genera il cielo "letteralmente" su alcuni dei personaggi principali.

Nonostante questi fattori, l'opera rimane di puro intrattenimento e non da grandissimi valori morali "forse giusto alla fine" e non va assolutamente giudicata come tale. In alcune parti la narrazione rallenta diventando anche noiosa, ma varrà la pena di pazientare perché ad ogni parte noiosa ne susseguirà una epocale che vi gaserà come non mai.
Esiste anche una versione anime, ma la sconsiglio fortemente perché molto più noiosa rispetto al fumetto.

Ne consiglio la lettura.
Voto: 8.4


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Kabutomaru

Volumi letti: 37/37 --- Voto 7
Dopo il successo di "Inferno e Paradiso", Oh Great decide di creare in contemporanea ad esso un'altra serie da portare avanti dal nome "Air Gear", anche se pubblicata su una rivista shonen. Il manga consta di ben 37 volumi, tutti pubblicati in Italia da Planet Manga, al prezzo prima di 3.90 euro (con aumento negli ultimi volumi a 4.20 euro) in un'edizione da edicola come la maggior parte degli shonen che pubblica.

La storia parte da un incipit semplice: Ikki è il classico bullo e teppista da quattro soldi che è stato allevato dalle quattro sorelle Noyamano (Rikka la più grande, Ringo, Mike sue coetanee e Ume la più piccola). Purtroppo se sei bullo è facile che tu ti faccia dei nemici e la banda rivale di Ikki si rivolge a un team di storm riders chiamati "Skull Saders", affinchè effettuino una spedizione punitiva. Costoro, grazie anche a dei pattini autopropellenti detti "Air Treck" che consentono spettacolari acrobazie, pestano per bene il giovane Ikki. Quest'ultimo abbattuto troverà aiuto nelle sue sorelle, che anch'esse fanno parte di un team munito di Air Treck chiamato "Sleeping Forest", insieme alle quali sconfiggerà gli Skull Saders. Ikki da questo momento si innamora degli "Air Treck", iniziando il suo percorso di storm rider.
Chi è più attento avrà notato che l'incipit di quest'opera è il medesimo di "Infenro e Paradiso", raccontato in modo sempre tamarro e votato all'esagerazione. Rispetto alle precedente opera l'autore però è molto migliorato come narratore, infatti tutti gli elementi sono ben amalgamati tra loro e gli indizi che porteranno nei volumi 17-18 a un twist plot che ribalterà ogni cosa, sono disseminati qua e la nel corso dei capitoli, facendo intuire al lettore come Oh Great sino a quel momento avesse orchestrato il tutto alla perfezione, tenendo il tutto a mente sin dall'inizio. Le battaglie tra storm riders sono avvincenti e piene di tattica e strategia, senza "power up" insensati tipici di tanti battle shonen, durante gli scontri ogni storm rider farà emergere il suo stile, immettendo ogni sua motivazione e ideologia nella sua "corsa", che inesorabilmente avrà uno stile e un'approccio radicalmente diverso dall'altro sfidante, così che ogni battaglia abbia risvolti emotivi e stilistici totalmente diversi dalla precedente.
Purtroppo il problema di "Air Gear" è sempre l'autore, che dopo i volumi 17-18 navigherà a vista facendosi prendere dal suo estro visivo e grafico, contribuendo a far calare sempre di più l'opera sino a giungere ai volumi finali che sono un delirio dal punto di vista narrativo e strutturale, dove l'autore purtroppo deciderà di percorrere la stessa strada sbagliata di "Inferno e Paradiso" portando la storia sempre di più dal particolare all'universale, dimostrandosi incapace di riuscire a gestire situazioni di portata oramai mondiale (si parlerà di lobby industriali dietro gli air treck e addirittura Barack Obama scenderà in campo di persona!!!), contribuendo al crollo dell'opera.
Per quel che riguarda i personaggi, Ikki è il classico bulletto alla Soichiro Nagi, nel corso della storia maturerà sempre di più ma resterà sempre un personaggio impalpabile. Per trovare personaggi migliori bisogna vedere i personaggi secondari come Ringo Noyamano, dilaniata tra il suo amore per Ikki e i doveri verso il suo team, Simca, giovane ragazza per la quale Ikki stravede, ma che si troverà in una situazione analoga a quella di Ringo; da sottolineare Rikka, donna di oltre 20 anni che ha dovuto anteporre la sua vita e carriera per crescere le sue sorelle minori e Ikki, poi ci troviamo Sora, persona che ha pagato con la sedia a rotelle il suo desiderio di volare sempre più in alto con la sua ambizione di divenire "re del cielo" e così via tanti altri personaggi come Yoshitsune, Aeon Clock e Spit Fire.

I disegni di "Air Gear" inizialmente risultano buoni ma poco personali e a tratti grezzi nel rappresentare specialmente i personaggi. Nel prosieguo dell'opera mano a mano lo stile dell'autore migliorerà sempre di più, non toccando le vette di "Inferno e Paradiso" (che era un Seinen), ma dimostrandosi estremamente personale ed efficace nel rappresentare le varie battaglia in modo alquanto poetico dove i personaggi danno fondo alla loro "corsa". Il tratto si evolverà a tal punto che molti personaggi risulteranno molto cambiati rispetto all'inizio della storia (il caso più eclatante è quello di Simca). L'autore naturalmente si esalta nel raffigurare le belle ragazze con i loro seni prosperosi, belle gambe in vista e i loro sguardi ammiccanti, ma anche nel costruire gigantesche e impossibili architetture nei minimi particolari.
Se rispetto ad "Inferno e Paradiso" questa volta i disegni sono meno confusionari sulla tavola, Oh Great ha sempre il difetto di mettere sullo stesso piano il personaggio e la rappresentazione simbolica della strada da percorrere, non dando modo all'occhio del lettore di focalizzarsi su un punto preciso, costringendolo a perdersi nel mare dei particolari disegnati nel modo più minuzioso possibile.

Insomma, se cercate un battle shonen atipico e con venatura di originalità, un po' di introspezione psicologica e battaglie prive di power up insensati, "Air Gear" è l'opera che fa al caso vostro. Certo il problema delle opere di Oh Great è sempre l'estro di quest'ultimo che da un certo punto in poi tende a divenire sempre più predominante sino a far calare l'opera sia di ritmo e narrazione a livelli incomparabili con la prima parte e dandosi al fanservice spudorato, rovinando personaggi femminili che inizialmente avevano anche un'utilità ai fini narrativi (Il caso di Simca è il più eclatante).
Tali difetti però sono il prezzo da pagare per seguire questo folle, strambo ma visionario autore, che in un panorama shonen sempre più standardizzato sia nella storie che nello stile di disegno, tenta di creare con sperimentalismi vari una nuova strada, che pur con i suoi non pochi difetti è assolutamente necessaria da costruire per trovare nuovi sbocchi.


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0z1clarke

Volumi letti: 34/37 --- Voto 10
Air Gear è un manga di Ogure Ito, in arte "Oh! Great" (storpiatura americana del suo nome che sta a significare "Grande Re!"), autore già famoso ancor prima di iniziare la produzione di quest'opera, grazie alle sue molteplici produzioni Hentai/Ero e grazie soprattutto ad una delle sue opere più famose cioè "Tenjo Tenge" (in Italia conosciuto con il nome di Inferno e Paradiso), manga Shonen molto spinto sia per quanto riguarda i contenuti di natura Ecchi e sessuale, sia per la violenza presente in esso.
Air Gear presenta una trama molto articolata e che a partire dal primissimo volume riesce a coinvolgere il lettore catapultandolo in un mondo fatto di velocità, belle ragazze, gang giovanili e libertà... ebbene è proprio su quest'ultimo punto che si incentra l'intera vicenda del manga: la parola "Libertà" incarna in tutto e per tutto il vero senso dell'intera storia narrata.
Per chi non conoscesse la trama, la farò breve: grazie ad una tecnologia militare all'avanguardia, rubata da non si sa bene chi, sono stati costruiti clandestinamente dei "Rollerblade" a reazione, chiamati AirTrek, marchingegni che se indossati permettono di raggiungere velocità strabilianti. Le Air Trek vengono principalmente usati da coloro i quali vengono chiamati "Storm Rider", gruppi di persone riunite in bande e Team che si sfidano tra loro in differenti battaglie aeree per accaparrarsi questo o quello stemma appartenente a questa o quella squadra/gang, in modo da aumentare la loro reputazione o il loro controllo su diverse zone della città; il tutto è ovviamente fuori legge e perciò gli Storm Rider vengono considerati dall'opinione pubblica e dalla Polizia dei veri e propri criminali.

Sul lato tecnico dell'opera non si discute: Oh! Great si dimostra come uno dei più capaci artisti del Sol Levante presenti tuttora, capace di dar vita a espressioni facciali cariche di sentimenti e e emozioni, dalle quali è pressoché impossibili rimanerne indifferenti, e di dar vita ad ambienti e sfondi con una precisione maniacale, che rasenta il foto-realismo in alcune tavole; tavole che a loro volta sono gestite in maniera superba e che ad un occhio non abituato può mandare in confusione già dai primi capitoli. Le battaglie aeree fra Storm riders e le scene d'azione sono rappresentate in maniera superlativa grazie soprattutto al tratto graffiante e alle inquadrature degne di un regista di cinema d'azione. Una vera delizia per gli occhi insomma: il tratto accattivante ma allo stesso tempo preciso e impeccabile in ogni sua parte è sicuramente una forza portante dell'opera stessa.
Sul lato della sceneggiatura anche qui l'autore si dimostra fantasioso, originale (non conosco quasi nessun altro manga o fumetto che abbia i Rollerblade come argomento fondamentale!) e soprattutto capace di gestire contemporaneamente più e più eventi apparentemente non legati fra loro, con una maestria tale da mandare in confusione chiunque perda anche una sola battuta o una sola frase. In questo modo si arriva a diversi climax nel corso della storia che non ho paura a definire "Da pelle d'oca", mantenendo comunque una tensione abbastanza alta anche dopo la risoluzione degli eventi: ogni elemento della storia è indissolubilmente legato all'altro in una concatenazione di eventi apparentemente senza senso, ma che una volta arrivati alla fine si presentano per quello che sono realmente risolvendo ogni intreccio o mistero precedentemente non risolto.
Per finire la critica al lato tecnico: il linguaggio spinto rende perfettamente l'idea dell'ambiente in cui ci si trova catapultati, e rappresenta nella maniera più realistica possibile il modo di comunicare degli adolescenti d'oggi.

In conclusione Air Gear rappresenta nel modo più completo possibile l'idea stessa dello Shonen più puro: azione e battaglie a non finire, sentimenti, emozioni, storie d'amore, lacrime, sangue e ragazze sexy!
Un'opera che personalmente mi ha segnato nel profondo e che ha sicuramente condizionato il mio modo di vedere la realtà.
Il 10 è d'obbligo in quanto credo che la cosa più importante per un'opera (manga, graphic novel o fumetto che sia) abbia come prerogativa quella di dare un insegnamento a chi legge... a me lo ha dato.

Assolutamente consigliato!


 7
::Koizumi::

Volumi letti: 27/37 --- Voto 8
Per recensire un prodotto come Air Gear, la prima cosa da dire è questa: questo manga si può amare o odiare, e ognuna di queste due scuole di pensiero riuscirà ad avere ottime argomentazioni per supportare la propria idea. Quello che è quasi certo è che difficilmente si riuscirà a rimanere neutrali o indifferenti.
Questa speciale caratteristica è tipica di tutti i manga di questo geniale autore di nome Ogure Ito, in arte Oh!Great, che già in passato ha fatto impazzire (nel vero senso della parola) i fan con "Inferno e Paradiso".
Questo autore nei suoi manga punta tutto su un elemento, che è quello dell'esaltazione: il lettore deve emozionarsi ad ogni singola pagina, e rimanere esterrefatto sia dalla storia sia dai disegni. Questo compito però non è per nulla facile, siccome un manga è fatto anche di momenti morti, ma di questo particolare il nostro autore sembra non interessarsi. Ecco quindi che nascono manga spesso "esagerati" nei loro modi di raccontare storie al limite dell'assurdo ma tremendamente affascinanti, con protagonisti "fighi" e smaliziati, dialoghi conditi da frasi da slogan pubblicitario usate spesso in chiave poetica, simbolismi grafici, fan service e tanto altro ancora. Questo è Air Gear, questo è Oh!Great, se volete una bella storia romantica o un manga riflessivo e calmo, avete completamente sbagliato titolo.
Se è certamente molto facile rimanere colpiti in un primo momento da questo stile molto forte e originale, è altrettanto possibile stancarsi in tempi relativamente brevi di tanta esagerazione e di uno stile che, alla lunga, può risultare ripetitivo.
Tutte cose che chi ha già letto "Inferno e Paradiso" sa bene, e durante questa mia recensione mi rifarò spesso alla precedente opera di questo autore: sebbene infatti a primo impatto i due manga possano sembrare molto diversi, in realtà si noterà proseguendo che lo schema narrativo è praticamente il medesimo, le modalità con cui vengono gestite le varie situazioni e i colpi di scena anche. Certamente Air Gear colma le lacune enormi che la precedente opera di Oh!Great aveva dal punto di vista narrativo, risultando maggiormente coerente con se stesso e meglio studiato, quasi come se l'autore avesse imparato dai suoi errori e ci presentasse una "bella copia" della sua idea di manga. Ma entriamo nel dettaglio.

Se si parla di Air Gear, la prima cosa che bisogna assolutamente far notare sono i disegni e tutto il reparto grafico: per chi già ha letto qualche manga di Oh!Great la cosa sembrerà scontata, ma è bene comunque ricordare che questo è uno dei disegnatori più quotati in tutto il panorama fumettistico giapponese e che le sue tavole sono dei veri capolavori, a partire dall'anatomia dei corpi finendo poi al livello di dettaglio con cui cura certe tavole. Non riesco a trovare tra tutte le mie letture passate un disegnatore che possa risultare con certezza più bravo di Oh!Great, che come se non bastasse spesso si diverte a disegnare in chiave metaforica varie situazioni, quindi magari vediamo dietro ad un personaggio molto arrabbiato delle raffigurazioni di animali o spiriti a cui in teoria è legato il personaggio in questione, fattore che riesce sempre ad emozionare il lettore e a rendere originali le tavole.
Da considerare inoltre che pur avendo raggiunto già livelli eccelsi Ito cerca sempre di migliorarsi, e a manga in corso continua a modificare costantemente il suo tratto, che nei volumi finali risulta essere leggermente meno realistico e leggermente più personale e originale rispetto ai primissimi volumi.

Toccando il tasto trama, possiamo dire con tranquillità che in questo manga il tutto è orchestrato molto bene: nonostante i colpi di scena siano parecchi e a volte siano anche abbastanza esagerati e pacchiani in tipico stile Oh!Great, non mancano quasi mai di logica o di coerenza, le cose ci vengono spiegate in maniera tale da soddisfare quasi del tutto il lettore, che ad un certo punto del manga avrà la testa piena di domande che poco alla volta troveranno tutte risposta, cosa che spesso non accadeva in "Inferno e Paradiso", dove per assurdo le poche risposte che c'erano andavano a smentire totalmente le precedenti logiche e i precedenti punti fermi, dando continuamente l'idea che nemmeno l'autore sapesse bene come gestire le varie situazioni e vivesse di illuminazioni momentanee, spesso scollegate da quello che il manga aveva detto fino a quel momento. Insomma, rassicuro con questo tutti i vecchi conoscenti di questo autore e incoraggio i neofiti ad andare avanti nella lettura anche quando la confusione sarà tanta.
Una cosa da sottolineare è il cambio quasi totale che si ha a metà serie: all'inizio abbiamo questo gruppo di ragazzi che entrano in questo mondo delle Air Treck quasi per caso e per divertimento. Questo si rivelerà essere un mondo affascinante, vissuto di notte al di fuori da qualsiasi regola, in pieno stile da leggenda metropolitana e da trasgressione giovanile. Assisteremo a "battle" per decidere quale gruppo è più forte dell'altro, quasi a decretare i leader del vicinato o del quartiere. Il tutto a tratti risulta poetico, quasi romantico, e anche se alla lunga tutte questo battle rischiavano di diventare monotone, non pochi lettori si erano affezionati a questo tipo di manga.
Poi, ad un certo punto, tutto cambia: si scopre che il mondo delle Air Treck è ben più pericoloso di quel che sembra, che non tocca solo i ragazzini ma anche i governi mondiali e il futuro del mondo, entra in scena una massiccia dose di fantascienza e di colpi di scena che andranno a modificare per sempre l'andamento del manga. Non posso negare di avere inizialmente amato questo stravolgimento, che trovavo azzeccato e geniale sotto certi aspetti e che apriva molte porte ad interessanti svolgimenti futuri senza essere del tutto incoerente con quello che era stato il manga prima, siccome l'autore aveva comunque lasciato per strada molti indizi che potevano permettergli questo tipo di decisione.
Arrivati a questo punto però, l'autore sembra non avere più in mente come andare avanti, quasi come se avesse progettato e orchestrato tutti i colpi di scena alla perfezione fino al volume 18, ma non si fosse mai posto il problema di come proseguire.
Ecco quindi che inizia una fase di volumi totalmente inutili, pieni di fan service e di "nulla totale", dove l'unica cosa che non manca sono le classiche tamarrate.
Il manga però saprà riprendersi alla grande rifacendo sue tutte le caratteristiche che avevano caratterizzato il suo brillante inizio, e volge verso un finale che sembra promettere veramente bene.

Un plauso comunque va fatto ad Oh!Great nell'aver scelto un soggetto di base originalissimo: un manga che parla fondamentalmente di pattini (anche se poi pattini non sono) e riesce a realizzarci sopra combattimenti, battaglie, intrighi e misteri è veramente da considerarsi geniale.
In questo manga infatti si combatte anche e lo si fa in maniera originalissima: ogni "atleta" ha particolari caratteristiche che cercherà di sfruttare in battaglia usando le Air Treck a suo modo. Con l'avanzare della potenza dei nemici, il power-up ci porterà poi ad avere dei pezzi tecnologicamente sempre più avanzati, che porteranno queste Air Treck a fare cose allucinanti, ovviamente supportate da qualcuno in grado di gestirle.
Nascono quindi battle spesso entusiasmanti, non per forza basate sullo scontro fisico ma spesso e volentieri su trick, corse e tanto altro.

Parlando di personaggi poi, possiamo dire che siano tutti tremendamente esagerati nei loro modi di fare, tutti molto fighi e molto "cool", ma di sicuro appeal per chi ama questo genere di caratterizzazioni e per il pubblico medio in generale. Non mancano ovviamente personaggi più riflessivi, altri più silenziosi e altri ancora più "stupidi" (memorabili alcuni siparietti comici), creando in definitiva un gruppo abbastanza assortito di personalità, che risultano però essere sempre e comunque poco credibili.
In definitiva considero comunque la caratterizzazione dei personaggi come uno dei punti di forza della serie, perché in un manga con questo determinato stile, i personaggi non potevano che essere di questo tipo, e quindi svolgono la loro funzione nel miglior modo possibile.

Parlando dell'edizione italiana a cura Planet Manga, non posso non sottolinearne i difetti: di tutte le serie che ho avuto in mano, questa è stata di gran lunga la peggiore siccome le rilegature sono di pessima qualità e qualche volume ha ceduto alla terza lettura, facendomi rimanere con un mucchio di pagine in mano, cosa assolutamente inaccettabile. Sotto gli altri punti di vista, la carta rientra nella media mentre un plauso va comunque fatto alla traduttrice, in grado di tradurre con originalità e con ottime doti interpretative ogni situazione, anche quelle di non facile interpretazione. Una delle traduzioni più brillanti che ho mai avuto modo di leggere fino ad oggi, cosa che va quindi parzialmente a far media con la scandalosa rilegatura.

In definitiva consiglio a tutti di provare almeno ad avere un approccio con questo autore: la trama e i colpi di scena vi entusiasmeranno certamente e in certi momenti vi faranno pensare che questo Oh!Great è veramente un genio, cosa confermata anche dai disegni. Certo, se amate manga di altro tipo potreste purtroppo odiarne senza mezzi termini lo stile, e in questo caso vi consiglio di non andare avanti con la lettura, perché questo non è assolutamente un manga adatto a tutti, non avendo nemmeno un genere preciso, siccome a mio avviso sta in mezzo tra uno shonen e un seinen.
Ma se vi piacciono i manga entusiasmanti, un po' "tamarri", spettacolari e pieni di adrenalina, questo potrebbe diventare certamente il vostro preferito.


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diodelnuovomondo

Volumi letti: 29/37 --- Voto 8
Unico limite: il cielo!
Air Gear è un manga di Oh!Great targato Planet Manga. La storia parla di un giovane ragazzo di nome Ikki che, dopo aver subito una pesante umiliazione da un gruppo di teppisti, decide di immettersi nel mondo delle air treck, così inizia la sua avventura come storm rider, che lo troverà coinvolto in varie avventure.
La storia, all'apparenza semplice, andando avanti diventa sempre più intrigata e piano piano diventa sempre più seria e piena di colpi di scena. I disegni sono ottimi, tratto leggero e pulito, gli sfondi sono ben utilizzati e sono ottimi, poi vanno sempre migliorando man mano che aumentano i volumi. L'unica pecca è che la storia è un po' lenta, prima che si delinei quale sia la storia generale passano un po' di volumi, e potrebbe stancare e non piacere all'inizio. In definitiva Air Gear è a mio parere uno shonen molto bello e interessante, la storia diventa sempre più bella dopo ogni volume, mi sento di consigliarlo a tutti, poi il fantastico tratto di Oh!Great non fa che rendere ancora più piacevole la lettura.


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Daru

Volumi letti: 31/37 --- Voto 10
Oh! Great!
Non è solo il nome d'arte dell'autore, è molto di più, è quello che penserete dopo aver visto delle tavole di questo mangaka, che in questa opera vi lascerà ad bocca aperta più e più volte, non solo con l'eccezionale abilità nel disegno - la sua abilità nel ricreare espressioni e movimenti ha dell'incredibile - ma anche con la sua abilità nel narrare una storia tutt'altro che banale. Non vi troverete infatti un manga sullo sport, ma un miscuglio di amore, sogni, combattimenti e comicità, rendendolo un manga di spessore e grande interesse.

I personaggi sotto le sapienti mani di Oh! Great sembrano prendere vita e l'ambiente non servirà solo a occupare spazio, ma sarà come vivo, cambiando di volta in volta e mostrando dettagli particolari. Troveremo inizialmente Ikki, Ringo, Mikan, Ume, Rika, Kazu, Onigiri, tutti con dei modi di pensare diversi da quelli degli altri, che vi faranno vivere entusiasmanti avventure nel mondo delle Air Treak.
Le air Treak, ovvero AT, sono la Colonna portante di Air Gear, sono quella rivoluzionaria scoperta che ha dato la possibilità di volare, il mangaka giocherà molto con questa cosa, rendendo il volare la chiave che collegherà tutti i personaggi alle AT. Ci tengo inoltre a far notare che ogni AT è diversa dall'altra e che rispecchia il possessore, rendendo di fatto unica ogni AT.

In conclusione Air Gear è forse il mio manga preferito, perché mi ha fatto immergere per diverse ore in un mondo nuovo e fresco, dove ognuno può volare libero nel cielo.


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mk33

Volumi letti: 27/37 --- Voto 10
Air Gear per me si merita veramente un 10. Oh! Great, creatore anche della serie "Inferno e Paradiso", è veramente un mangaka puntiglioso nel disegno e nella storia: disegna ogni minimo particolare dei personaggi e riesce a mostrare anche solo su foglio le acrobazie dei corridori come se fossero in video, l'impressione di movimento e di scioltezza data dai personaggi è straordinaria! Nella storia niente è lasciato al caso, ogni personaggio, ogni espressione, è una parte importante della trama. Questo è un manga che riesce ad unire sport, azione e un velo di ecchi in modo eccezionale, anche se basato tutto solo sulla crescita di un ragazzo.


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New Kratos

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Air Gear è un Manga Shounen di Oh! Great (Ite Ogure), che oltre ai suoi altri manga (tra cui una trafila di Doujinshi Manga, ossia Manga pornografici dai contenuti più o meno espliciti, il più recente è Naked Star) ci ha donato anche una delle opere più famose al giorno d'oggi: Tenjou Tenge o "Inferno e Paradiso" in Italia. Entrambi sono Editi dalla Planet Manga della Panini.

La Storia

Itsuki Ikki Minami è un ragazzo orfano, convivente con le quattro sorelle Noyamano (Rika, Ringo, Mikan e Ume), a cui è stato affidato quando era piccolo, e frequentante l'istuto medio Higashi, ed è conosciuto anche come il Babyface Higashi (Babyface è un termine usato nel Wrestling per indicare un lottatore buono, facente da giustiziere ai più deboli.). Ikki è attratto da una ragazza che tutti i giorni vede correre con le sue Air Treck: degli speciali pattini a motore che permettono di raggiungere velocità così elevate da dare la sensazione di poter volare. A dirla tutta Ikki è attratto dalla ragazza, Simca, proprio per quella sua possibilità, che la rende ancor più affascinante. Gli utilizzatori di Air Treck sono chiamati Storm Riders e, sempre che non siano dei lupi solitari, sono spesso raccolti in Team. Quando, con il suo carattere da sbruffone, Ikki si inimica il Team di Storm Riders "Skull Seaders", e rischia la vita, le Sorelle Noyamano intervengono sotto il nome del Team "Sleeping Forest" e gli salvano la pelle. Questo è l'inizio per Ikki di una lunga serie di avventure nel mondo delle Air Treck. Ikki viene in seguito a sapere che esistono delle Air Treck migliori di altre, le Regalia, detenute da 8 persone chiamate "Re" e che se queste vengono riunite possono aprire la strada per la "Torre del Tropaion" sulla cui cima sono custodite le Regalia del cielo, le Air Treck definitive. Cosa sono e perché ci sono sono misteri che verranno risolti nel corso della storia, insieme a tanti altri che andranno a creare un intreccio sempre più interessante, composto da battaglie, sentimenti e personaggi carismatici.

Caratterizzazione Generale

Tra le tante qualità del Maestro Oh! Great spicca il suo modo di dare vita ai personaggi, ma non solo, anche agli ambienti e, perché no, agli oggetti. Ogni aspetto del manga trasuda originalità e personalità propria, e questo rende molto più viva l'esperienza di lettura.
I personaggi, ad esempio, non sono mai simili tra loro e, sebbene alcuni, in rari casi, possano sembrare stereotipati, ognuno è molto più "umano" di quanto siamo abituati a vedere: si passa dall'egocentrismo e superbia, ma anche senso della giustizia e dell'amicizia del protagonista Ikki, al poco tatto e seria convinzione, con successiva evoluzione introspettiva del comportamento, di Agito. Anche gli ambienti rispecchiano in tutte le tavole il look eccentrico-semi futuristico dell'opera, così come gli oggetti, a partire dalle Air Treck che spesso rispecchiano il carattere del personaggio che le veste.

I Disegni

Nei primi volumi dell'opera si può notare sin da subito un evoluzione del tratto, sempre più sicuro, dell'autore, sino a sbocciare nella semi-perfezione dal volume 8 in poi. Il tratto preciso e pulito delinea dettagli impensabili, offre personaggi credibili in ogni situazione, dalla strabiliante abilità nell'esprimere emozioni alla resa dei gesti e del movimento, indispensabile in un manga "veloce" come questo. Un tratto dinamico che non tralascia comunque immagini statiche quali le rappresentazioni delle costruzioni, anch'esse ricche di dettagli che difficilmente altri autori riescono a offrirci, per non parlare dei frontespizi e delle Cover, davvero stupefacenti. Insomma, il disegno si presenta come uno dei punti forti di questo manga.

Menzione Speciale

Da non sottovalutare la faccia comica di questo manga, zeppo di battute davvero divertenti e di situazioni ridicole. Da disegnatore Hentai, inoltre, Ite Ogure si diverte a svestire i personaggi femminili o creare situazioni imbarazzanti decisamente divertenti. Come descritto da un recensore di Manga alla fine del ventesimo volume, inoltre, niente nella storia è posizionato a caso. Se credete che ci siano incongruenze aspettate di leggere ancora qualche volume. Rimarrete scioccati dal capire come i lettori siano spesso giocati da Oh! Great che con i suoi intrecci e rivelazioni spesso vi stupirà.

Commento Finale

Air Gear è un opera degna di ammirazione, piena di personaggi carismatici, una storia che prende il lettore, disegni opera di un esperto e tanti spunti interessanti, con l'unica pecca che tutto questo prenderà davvero dal 7° volume del manga, anche se, naturalmente, anche i primi sono davvero ben fatti.

Trasposione Anime

Air Gear, così come Inferno e Paradiso (Tenjou Tenge), presenta una trasposizione animata pessima, che manca dello spirito del manga e che si distacca dalla storia, per concludersi in 25 miseri episodi. L'anime è stato acquistato per l'Italia da Yamato Video. Alcuni rumor dicono che probabilmente un nuovo studio prenderà in mano la serie per ricrearla da zero, mentre in Giappone presto uscirà il volume 30 del manga contenente un OAD esclusivo narrante le vicende del volume 16 del Manga.


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Bonham93

Volumi letti: 26/37 --- Voto 10
Partiamo dal fatto che è un manga di Oh Great!, già questo lo rende un manga degno di nota, perché ritengo che sia uno dei migliori mangaka in circolazione.
Aggiungiamo il fatto che i personaggi sono caratterizzati magnificamente e che la trama è sviluppata in modo magistrale e otteniamo un mix perfetto di azione, comicità e spesso anche momenti drammatici che lo rendono uno dei migliori manga che io abbia mai letto.
Lo consiglio caldamente a chi non lo avesse ancora letto, merita davvero.


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tony_salerno

Volumi letti: 24/37 --- Voto 10
Dimenticate l'esagerato e complicato da seguire Inferno & Paradiso, dimenticate Majin Devil, Himiko Den e tutte le altre opere legate a questo autore.
Air Gear è un opera del tutto diversa, a mio parere la migliore in assoluto del mitico Ogure Ito, in arte Oh! Great.
Come le precedenti opere non possono mancare i punti forti di questo autore, quali provocanti rotondità femminili, incredibili imprese ai limiti dell'assurdo e (soprattutto) grande capacità di stupire in ogni pagina! L'ultima caratteristica è in quest’opera più che mai confermata.
In Air Gear l'autore colma tutte le lacune che nelle precedenti opere facevano allontanare i fan, aggiungendo grande comicità, protagonisti più "fighi" e svitati che mai, spirito di squadra, e combattimenti mai visti prima d'ora né nello sport, né altrove.
Infatti forse il vero successo di quest'opera sta proprio nell'originalità del battelfield in cui si affrontano i personaggi e le armi da loro usati. Non si tratta di katane demoniache, tirapugni, poteri spirituali, ki e quant'altro, ma solo "Air Treck" (abbreviato in "At"), speciali pattini dotati di motore, che permettono a chi li indossa di fare incredibili acrobazie, scatti ai limiti dell'impossibile e se si è abbastanza talentuosi possono realizzare il più grande desiderio dell'uomo, toccare il cielo con un dito!
Altro punto a favore che rende quest'opera fuori dal comune sono proprio i suoi personaggi, affascinanti e pazzi quanto trascinati e trascinatori di grandi emozioni. Non viene effettuata una selezione, qui tutti i personaggi, sia maschi che femmine, vengono rappresentati a tutto tondo, mostrati sia per le caratteristiche positive che per quelle negative ed è proprio per questo motivo che le pagine del manga sono piene non solo di combattimenti emozionanti o frasi ad effetto, ma anche di un'infinita serie di gag comiche, alcune di queste da ammazzarsi dalle risate.

Il protagonista indiscusso della storia è Itsuki Minami, per gli amici Ikki, inizialmente a capo di una gag scolaresca insieme agli inseparabili amici Kazu e Onigiri. La storia di questa avventura ha inizio con una rissa per il possesso del territorio nel quale Ikki ha la meglio sui rivali, ma questi ultimi prima di abbandonare il campo minacciano il giovane che i loro amici Skull Saders, un team di storm riders (utilizzatori di “AT”), li avrebbero vendicati. Il giorno successivo infatti questi ultimi picchieranno a sangue i cari amici di Ikki, e trovandosi impotente dinanzi a un gruppo numericamente superiore e in più dotato di AT, lo stesso ragazzo verrà picchiato e umiliato dinanzi ai compagni di scuola. Una volta ritornato a casa le sorelle adottive Ringo, Mikan e Ume Noyamano, anch’esse facenti parte di un Team di AT, decidono di vendicare lo sfortunato fratellino e nel giro di una notte i Skull Saders, insignificanti rispetto al Team della Sleeping Forest (La “Foresta del Riposo”, della quale fanno parte le sorelle di Ikki), vengono sconfitti. Sfortunatamente il capo del gruppo non si dà per vinto così per evitare un calo della reputazione, decide di sfidare ad un corsa di AT il giovane Itsuki. Quest’ultimo, seppur nuovo all’uso dei pattini a motore, riesce grazie alla sua astuzia ad aggiudicarsi la vittorie e così inizia la sua carriera come Storm Rider. Man mano che la storia si sviluppa Ikki e i suoi amici, decisi a seguirlo anche in questa eccitante impresa, diventeranno sempre più abili con i “Trick” (così vengono chiamate le acrobazie sulle At), stipuleranno nuove alleanza e amicizie, combatteranno sempre nuovi avversari e verranno sempre più risucchiati da questo incredibile mondo.

Ritornando all’analisi tecnica mi sento di affermare che in termini di trama il tutto viene orchestrato egregiamente: i tanti colpi di scena alla quale Oh!Great ci ha abituati già in Inferno & Paradiso vengono man mano spiegati sufficientemente al lettore, che inizia a farsi un idea più precisa dell’andamento dell’opera in modo tale da non temere sorprese dell’ultima ora che entravano in completa contraddizione con le precedenti (come è già accaduto in I&P), e soprattutto non deve temere alcuna confusione mentale! A questo scopo sono state aggiunte dall’autore stesso delle “mappine”, schemi riassuntivi all’inizio di ogni volumetto che spiegano i diversi collegamenti tra i Team di Storm Raiders e gli ultimi sviluppi della storia di modo che anche il lettore più distratto possa facilmente ricordare i trascorsi dei protagonisti.

Per quanto riguarda invece il livello grafico, beh, c’è poco da dire. Lo stile di Oh!Great si è evoluto in maniera esponenziale in rapporto alle primissime opere, il tratto è chiaro e pulito, l’anatomia dei corpi è stupefacente e la quantità di dettagli con la quale arricchisce le tavole denotano un abilità che pochi hanno.
Infatti è uno dei disegnatori più quotati nell’universo fumettistico giapponese e per me è di sicuro il più abile disegnatore che abbia mai visto. L’unico disegnatore con la quale posso paragonarlo in merito alla bravura della rappresentazione anatomica e alla accortezza dei dettagli è Takeshi Obata, autore del successone planetario “Death Note”, ora a lavoro su un altro grandissimo progetto che è “Bakuman”.
In definitiva esorto tutti gli appassionati di manga di appropriarsi di questa incredibile e imperdibile opera targata Oh!Great, perché è il manga più completo (di tutto: azione, avventura, sentimento, comicità) che abbia mai letto.

I miei voti sono pertanto:
Disegni:10, Storia:9, Personaggi:10.


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cipry

Volumi letti: 22/37 --- Voto 10
Questo manga è bellissimo, all'inizio ero un po' scettico sulla trama perchè dei ragazzi che fanno delle battaglie su dei pattini non mi diceva niente. Mi è bastato però leggere qualche volume per cambiare idea e appassionarmi a questo manga.
Oltre a presentare una trama avvincente, questa opera mescola scene spettacolari, disegni superlativi e molte gag, anche se a volte i dialoghi e i ragionamenti entrano troppo nel filosofico e surreale.
Consigliatissimo a tutti!


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frantzeskainer

Volumi letti: 27/37 --- Voto 9
Un manga stupendo, ho iniziato a leggerlo su proposta di un mio amico; ricco di azione e di gag mostruosamente divertenti, ora non posso più farne a meno. Naturalmente non può meritarsi il 10 perchè qualche pecca ce l' ha, i personaggi infatti fanno riflessioni troppo surreali sul volare e sulle ali di ciascuno. A parte questo, direi che è un manga da comprare soprattutto per i fan di Oh!Great. Lo consiglio a tutti coloro che sono appassionati del genere.


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Maho

Volumi letti: 20/37 --- Voto 9
Recensire questo manga forse è un po' ostico per una ragazza, visto che decisamente non si tratta di un titolo avaro di rotondità femminili... ma non c'è solo questo in Air Gear.
A parer mio il sensei Oh! Great si è davvero superato su ogni fronte; già solo se penso alla noia ed i dubbi che provai coi primi numeri di Inferno & Paradiso, decisamente sconclusionati e dall'incedere incerto.
Bene, se c'è qualcuno tra di voi che ha messo automaticamente nel libro nero questo autore di conseguenza all'abbandono di Inferno & Paradiso dopo i primi numeri (ne conosco molti), allora rimuovete ogni vostra remora, Air Gear parte magnificamente e migliora sempre più.
Narrativamente parlando assistiamo ad un evolversi bel calibrato della trama (non la ripeto, tanto il teaser in cima alla scheda è abbastanza esauriente), con elementi ben strutturati che fanno pensare ad un tutt'uno ben organizzato sin dall'inizio, e non ad un incedere improvvisato e "alla come viene" (diversamente appunto ad Inferno & Paradiso).
La narrazione risulta decisamente appagante perchè unisce vari elementi graditi come la comicità (a tratti fa davvero crepare dalle risate), azione iperbolica e magistrali colpi di scena che, soprattutto negli ultimi volumi pubblicati, lasciano davvero sorpresi... in un determinato numero ho riletto più volte un paio di tavole perchè non riuscivo a credere ad i miei occhi agli inaspettati sviluppi!

I personaggi son tantissimi e tutti "cool" o strambi al punto giusto; come già detto ci son tante belle e procaci ragazze (ma qui a parer mio non si esagera come in altri manga dello stesso autore), nonché tanti bei maschietti simpatici ed accattivanti... ovviamente altri son abbastanza grotteschi, ma son studiati apposta per fare ridere piuttosto (come il ciccione osceno della squadra di Ikki),o per trasmettere delle belle sensazioni di potenza nelle scene action (come Bucha).

La grafica è una delle cose più belle del manga, raramente vedrete di meglio in giro. L'autore si ammazza di fatica realizzando tavole magnifiche, dinamiche piene di particolari, di prospettive esagerate e quant'altro. Le linee son pulitissime e precise, i retini dati in maniera intelligente e ricca, certe vedute "aeree" poi sono davvero stupefacenti. Insomma il virtuosismo di Oh! Great è impressionante.
Una più bella dell'altra, poi, sono le cover, come potete vedere dalle immagini a lato.

L'edizione italiana è tutto sommato onesta, e presenta molte schede riassuntive e grafici che riguardano le squadre, i personaggi ed i loro legami... e negli ultimi numeri diventano quasi essenziali per fare ordine.
Non assegno il massimo dei voti solo perchè a tratti il manga diventa complicato da seguire, non so neanche io perchè, forse per la regia delle tavole; comunque è un opera straconsigliata a chiunque, davvero!


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Panther

Volumi letti: 20/37 --- Voto 8
Questo manga è stato davvero una sorpresa; inizialmente, visto l'argomento, avevo molti dubbi soprattutto per la trama, ma già dal primo volume si intravedeva il potenziale; poi dal volume 10 in poi è un mistero continuo condito con scontri davvero eccezionali. Inoltre anche l'umorismo che utilizza Oh!Great è davvero spassoso...
La cosa che mi è piaciuta di più sono le Regalia e tutta la spiegazione loro riguardante con l'accordatura. Un altro punto a favore di Oh!Great è stato che inizialmente ci buttava là dei titoli come re del cielo per Ikki che ti facevano sorgere dei dubbi, poi comunque dal 10 in poi ha tutto un senso e un significato.


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mbilly89

Volumi letti: 19/37 --- Voto 10
Voto 10! Un capolavoro! I miei più profondi ringraziamenti ad Oh!Great per questo magnifico manga! La storia narra le avventure di un gruppo di amici che usano le Air Treck (pattini rollerblade che vanno a motore) i quali inizieranno pian piano ad entrare in un mondo tutto nuovo pieno di battaglie e avventure!
Nonostante la storia delle Air Treck sia forse cosa poco realistica, Ogure Ito con le sue spiegazioni strepitose e dettagliate, la fa sembrare facilmente realizzabile.
I personaggi sono moooolto ben studiati in tutti i dettagli (carattere, personalità e mentalità). I disegni sono molto accurati e molto chiari nelle scene di dinamismo e combattimento. La storia è sempre appassionante, ci sono sempre novità sconvolgenti che fanno attendere accanitamente ai lettori i volumi successivi.


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agredo93

Volumi letti: 17/37 --- Voto 9
E' un manga che merita molta attenzione non grazie al grande nome Oh! great ma per la sua originalità. Lo stile di disegno è quello di Oh! great, frenetico e bello allo stesso tempo; i personaggi sono "pazzi" per le loro azioni assurde senza senso ed un manga che si può leggere tranquillamente senza farsi confondere. L'ambientazione è molto bella per i graffiti e per le strutture degli edifichi ma anche per altri motivi; le scene di azioni sono molto dinamiche e lasciano spazio alla immaginazione, un pregio che per molti conta è l'esagerazione di alcune scene del tipo distruggere un muro con un pungo. Adatto ad qualsiasi pubblico.
Lo consiglio a tutti.


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scar89

Volumi letti: 17/37 --- Voto 7
Oh! Great ci stupisce, con questo manga, molto più particolare, e con una storia completamente diversa dal solito. I disegni sono quelli tipici di Oh! Great belli, dinamici, e con tante ragazze affascinanti, oltre che manga di combattimento, lo si può intendere anche come sportivo.
I personaggi sono tutti fuori di testa, spesso le scenette sono divertenti, e lo fanno risultare un manga leggere, adatto ad un pubblico medio giovane. L'unica pecca è l'edizione, tipica edizione economica Panini: il manga non presenta alcuna sovracopertina ed ha un formato tascabile rigido da edicola. Il target è certamente composto da giovanissimi come confermano gli adesivi dati in omaggio con il primo volume.
La carta è leggera, sufficientemente spessa ma di bassa qualità e purtroppo non trattiene bene l’inchiostro. L’adattamento e la traduzione risultano accettabili. Il formato appare penalizzante per il lettore, vuoi anche per i fitti dialoghi e le numerose note a margine, di difficile lettura a causa della rigidità dell’edizione.
Interessante la scelta di inserire a fondo volume gli schizzi preparatori dei vari personaggi.

Pierluu

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Pierluu

Volumi letti: 15/37 --- Voto 9
Premetto che questa è la mia prima recensione.
Avevo appena conosciuto Tenjou Tenge quando mi sono imbattuto in questo manga, incoraggiato dal nome Oh! Great ho letto il primo. Gag divertenti e un protagonista fuori di testa, che al massimo, però, si sarebbero meritati un 7. Ma continuando con la serie il voto si è alzato sempre di più, grazie ad una trama a mio parere bellissima, e sempre più complessa, a dei disegni che, già belli all'inizio, si evolvono in maniera sempre migliore e soprattutto alle Air Treck, così belle che ti fanno venire voglia di sperare che le inventino davvero.
Infine una parte del voto va a Ikki perché è completamente fuori di testa, nonostante ogni tanto tiri fuori una frase di grande effetto che lascia interdetti tutti (si solito almeno una a capitolo).

P.S. Il mio voto è da leggere come un 9,5 perché 9 mi sembrava troppo poco e 10 troppo.

Tielle

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Tielle

Volumi letti: 14/37 --- Voto 8
Sarò franco. Inferno e Paradiso non mi era piaciuto molto. Opera carina quanto volete ma arrivava malapena alla sufficienza, grazie soprattutto al reparto grafico.

Non mi era piaciuto neanche Himiko-Den. Troppo banale.

Insomma l' universo di Oh! Great sembrava proprio non dirmi niente e tutto ciò sembrava irreversibile. Sembrava.
Difatti Oh! Great è entrato a fin fine nella mia collezione manga, con un titolo che ha ribaltato la situazione. Si tratta appunto di Air Gear. Sono bastati solo due numeri a farmi ricorrere ai ripari, acquistando i 14 volumetti usciti fino ad adesso. Sono soddisfatto del reparto grafico evolutosi in maniera ad Hoc, ma anche della storia, che mi ha fatto pensare a quei manga/ anime con le mini 4wd o i beyblade ( il paragone è quasi d'obbligo visto le esagerazioni), solo in versione un pò più adulta, quasi a farne una fine parodia. Ma il mondo delle AT è così troppo cool, che vorresti che esistessero, rispetto alle due diavolerie sopra citate. Belle le scene d' azione, rese troppo fighe, grazie a delle onomatopee che richiamano i murales. Menzione d' onore ai personaggi. Graficamente non scadono nel già visto, e sono ben caratterizzati, soprattutto il protagonista, che è di fuori come un balcone.

Quando si dice mai dire mai.