Durante la presentazione del suo catalogo al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione di Annecy, Pixar ha svelato il titolo del suo prossimo film: Gatto.
Questo
 nuovo lungometraggio animato, in uscita nell’estate 2027, sarà ambientato a Venezia e avrà come protagonista Nero, un gatto nero che non sa nuotare e deve farsi strada in una città dove le superstizioni lo rendono un emarginato.

Scritto e diretto dal regista italiano Enrico Casarosa, che abbiamo conosciuto per il film Luca del 2021 (anch'esso ambientato in Italia, in Liguria), Gatto racconterà il viaggio di Nero tra i vicoli della Serenissima e il suo incontro con Rocco, un boss della “società felina” malavitosa, a cui finirà per essere debitore. Il protagonista condividerà anche un legame speciale con Maya, una musicista di strada che, come lui, vive ai margini.

 


Pete Docter, direttore creativo di Pixar, ha descritto il film come un’opera capace di “catturare la texture pittorica di Venezia mantenendo la profondità visiva tipica della Pixar”.

Nel corso della presentazione, Pixar ha anche rivelato nuovi dettagli su Toy Story 5, atteso per l’estate 2026, e ha confermato in lavorazione The Incredibles 3 e Coco 2, previsti dopo il 2028.

Fontescreendaily.com
 



A proposito di Annency
 

Arco, lungometraggio d’animazione francese sull’amicizia inaspettata e il destino di un mondo segnato dal cambiamento climatico, ha vinto il prestigioso Cristal per il miglior film al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy 2025.

Opera prima dell’illustratore francese Ugo Bienvenu, il film ha debuttato al Festival di Cannes ed è stato prodotto, tra gli altri, anche dall'attrice Natalie Portman. Arco racconta la storia di un bambino di 10 anni, proveniente dall’anno 2932, che viaggia accidentalmente indietro nel tempo — attraverso un arcobaleno — fino al 2075. Qui incontra Iris, una giovane ragazza che vive in un mondo in crisi ecologica.


La loro amicizia, delicata ma intensa, si sviluppa come un legame fuori dal tempo, alimentato da innocenza, curiosità e un dolore condiviso. In una recensione entusiasta su The Hollywood Reporter, la critica Lovia Gyarkye ha descritto Arco come “una riflessione attenta sul disastro ecologico, racchiusa nei toni dolci di una storia affascinante sull’amicizia adolescenziale.”

Fonte: hollywoodreporter.com
 


Disney+ ha condiviso in esclusiva nuove immagini di Dragon Striker, la sua prossima serie animata ispirata all'animazione seriale giapponese, presentata in anteprima al Festival di Annecy 2025. Prodotta dallo studio francese Chouette Studios, la serie mescola sport, magia e azione in uno stile visivo fortemente influenzato appunto dagli anime

Dragon Striker sarà composta da 22 episodi da 20 minuti ciascuno in uscita nel 2026; racconterà un’evoluzione del calcio: squadre da cinque giocatori si affrontano in partite spettacolari usando poteri speciali come campi di forza, draghi spettrali e cloni. Al centro della storia ci sono Key, un attaccante che scoprirà il suo potere legato alla madre scomparsa.

 

I creatori Sylvain Dos Santos e Charles Lefebvre hanno raccontato come la serie sia nata dal desiderio di creare un prodotto che unisse la narrazione occidentale alla tecnica degli anime. Alcuni animatori che lavorano alla serie hanno lavorato anche su prodotti anime e non solo. La colonna sonora di Dragon Striker sarà firmata dal compositore Kevin Penkin (Made in Abyss) che ha registrato il tutto proprio in Giappone con un’orchestra di 80 elementi.

L’estetica di Dragon Striker fonde riferimenti a opere come The Vision of Escaflowne, Final Fantasy IX e Chrono Trigger, ma anche a città reali come Rio de Janeiro. Ambientata nel mondo fantastico di Kal Asterock, la serie promette un mix di azione adrenalinica, drammi adolescenziali e worldbuilding ricco di dettagli visivi.

 

Nonostante il tono da serie per ragazzi, lo sceneggiatore Paul McKeown ha anticipato “archi narrativi profondi e momenti intensi”, con già abbastanza materiale da poter sviluppare fino a 15 stagioni. I fan, intanto, hanno già iniziato a creare fan art e merchandising non ufficiale, alimentando l’hype per quello che potrebbe diventare un nuovo cult dell’animazione.

Fonte: variety.com
 


Seguire l’esempio di Disney sta dando i frutti sperati in casa Universal, che al box office sta registrando numeri da record con il remake live-action di Dragon Trainer. Secondo le prime stime ufficiali, il film è destinato a realizzare un debutto domestico da 82,7 milioni di dollari — il migliore dell’intera saga — e un incasso globale di 200,8 milioni di dollari. Di questi, ben 117,7 milioni provengono da 53 mercati internazionali.

Il film, un evento estivo da 150 milioni di dollari, ha conquistato il pubblico con recensioni entusiastiche, ottenendo un punteggio “A” su CinemaScore e un incredibile 98% su Rotten Tomatoes. Ha saputo attirare sia le famiglie che i giovani adulti cresciuti con la saga animata, in un fenomeno simile a quello visto con il remake live-action di Lilo & Stitch della Disney. A riprova di questo successo, quasi la metà del pubblico del primo venerdì era composta da membri della Gen Z (13-24 anni).

Questa è la prima trasposizione live-action mai realizzata da DreamWorks Animation — ora parte di Universal — e un sequel è già in programma.


 


Se le stime verranno confermate, il film si posizionerà tra i 10 migliori debutti di sempre per un remake live-action, classificandosi al settimo posto a livello globale, all’ottavo negli USA e al sesto per incassi internazionali. 

Il regista Dean DeBlois, regista del film originale del 2010, è tornato dietro la macchina da presa per dirigere anche questa versione, che racconta la storia del giovane vichingo Hiccup (interpretato da Mason Thames), che sfida le aspettative del padre (Gerard Butler) facendo amicizia con un temuto drago che chiamerà Sdentato (Toothless).

Il film ha dominato la classifica del venerdì in Nord America con 35,6 milioni di dollari da 4.356 sale, inclusi 11,1 milioni dalle anteprime. Una cifra che si avvicina molto al debutto del film animato del 2010 (43,7 milioni, non aggiustati per l’inflazione).

Fonte: hollywoodreporter.com