Al Bandai Summer Showcase è stato mostrato il terzo capitolo del picchiaduro ad arena dedicato a My Hero Academia, ormai concluso lato manga e in fase di conclusione lato anime. Lato videoludico però, manca ancora un grosso pezzo delle vicende e My Hero Academia: All's Justice cercherà di mettere una pezza, magari arrivando direttamente alla fine.

Dovrebbe rimanere abbastanza simile a quanto visto finora, un picchiaduro ad arena (simile ai Naruto Ninja Storm di CyberConnect per intenderci) ma con diverse novità. Il tutto, seguendo comunque le vicende del manga/anime, anche se potrebbero esserci delle novità in tal senso, come dei "what if".

Dovrebbe rimanere abbastanza simile a quanto visto finora, un picchiaduro ad arena (simile ai Naruto Ninja Storm di CyberConnect per intenderci) ma con diverse novità. Il tutto, seguendo comunque le vicende del manga/anime, anche se potrebbero esserci delle novità in tal senso, come dei "what if".
"Ambientato durante l'arco narrativo Final War, il gioco è un invito a vivere "ONE LAST SMASH" attraverso una modalità Storia cinematografica e battaglie 3v3 ricche d'azione con i più celebri Eroi e Villain della serie nelle loro forme finali e più potenti".
Durante la presentazione è intervenuto anche il producer Aoba Miyazaki, che ha spiegato alcune novità sul gioco:
"Abbiamo creato un sistema di combattimento intuitivo e accessibile, in modo che gli appassionati di anime, i fanatici dei giochi o chiunque altro possa provare il brivido delle battaglie fra Quirk, dove la strategia incontra l'azione. Partecipate a battaglie intense, in cui formerete squadre di tre personaggi al massimo e potrete concatenare gli attacchi passando da uno all'altro senza soluzione di continuità. Con il nuovo sistema "Rising", è possibile aumentare notevolmente la potenza del proprio personaggio, liberando tutto il suo potenziale".
My Hero Academia: All's Justice arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Ancora non è disponibile una data d'uscita. Vi lasciamo con il trailer d'annuncio.
Fonte Consultata: Comunicato Stampa
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L'iniziativa Stop Killing Games ha superato il milione di firme:
https://citizens-initiative.europa.eu/initiatives/details/2024/000007_it
Resta però importante firmare (per chi non l'ha ancora fatto) per evitare che qualche firma invalida vada a rendere vana l'intera iniziativa (c'è tempo fino a fine mese luglio).
L'idea base è fare in modo che per i giochi futuri gli editor debbano prevedere un fine vita per i giochi già in fase di sviluppo e che quindi ad esempio per i giochi multiplayer in vendita significa che dovranno prevedere un sistema qualsiasi per far in modo che chi l'ha acquistato possa continuare ad utilizzarlo (ad esempio rilasciando i file per la creazione di server privati o, in caso il gioco abbia una parte single player, facendo in modo che quest'ultima continui a funzionare o altri mille modi in cui la cosa potrà essere gestita) o, in alternativa, se tutto questo non è possibile perlomeno che prevedano un periodo di funzionamento sicuro fin dal principio (ad esempio mettendo una data di scadenza chiara di quello che diverrà in pratica un affitto, non necessariamente una data non estendibile).
Nota bene: al momento le EULA (probabilmente illegali in Europa) parlano di qualsiasi o anche nessun motivo per rimuovere l'accesso alla licenza dei giochi, il che da normativa europea sembrerebbe illegale. Ed è qui che l'iniziativa si inserisce.
Nota bene 2: non si chiede ai detentori dei diritti di mantenere i giochi per tempo indeterminato, difatti le soluzioni da proporre a fine supporto devono mantenere uno stato giocabile ma totalmente scollegato dal supporto ufficiale.
Nota bene 3: non si chiede ai detentori dei diritti di gestire i giochi usciti in precedenza dove magari gli accordi con terze parti sono stati fatti in maniera non compatibile con questa futura normativa.
Nota bene 4: l'iniziativa verrà discussa in parlamento europeo e ovviamente i publisher non saranno totalmente d'accordo... il che significa che l'UE avrà il compito di trovare una sintesi, un compromesso, per questo l'iniziativa non va nel dettaglio di tutti i casi esistenti e non fa neanche differenza tra single player e multiplayer.
In definitiva: spero che il numero di firme aggiuntive sarà sufficiente per averne 1 milione valide e che l'UE legiferi in maniera giusta. Male che vada dovrebbero almeno chiarificare se l'acquisto di un gioco da diritto ad averlo funzionante a tempo indeterminato oppure no (che è il minimo e sarebbe una sconfitta visto che l'obbiettivo è preservare i giochi per il futuro, ma è meglio di nulla).
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