L'immaginario di Little Nightmares fin dal suo esordio nel 2017 ha saputo attirare l'attenzione degli amanti dell'horror con la sua estetica decadente e il suo mondo da incubo opprimente abitato da esseri grotteschi. Non è un caso che Bandai Namco abbia investito molto nel brand, tra videogiochi, fumetti, podcast e ora anche un nuovo progetto in stop motion. Dopo 4 anni di attesa dall'uscita di Little Nightmares II, finalmente la serie fa il suo ritorno con Little Nightmares III. In questo caso, dello sviluppo del terzo capitolo, non se ne è occupato Tarsier Studio (che è attualmente al lavoro sull'interessante progetto horror Reanimal), bensì Supermassive Games, già noti per le loro esperienze horror come Dark Pictures Anthology, dello stesso publisher. Questo passaggio di consegne ha generato delle preoccupazioni sul web che dal nostro canto vi possiamo assicurare essere state totalmente ingiustificate. Nel corso della nostra recensione cercheremo di diradare tutti i vostri possibili dubbi.

In Little Nightmares III i protagonisti della storia sono Low e Alone, due bambini legati da una forte amicizia, alla ricerca di una possibile via di fuga dal mondo del Nulla. Questa loro ricerca li porta ad addentrarsi nella Spirale, un vero e proprio agglomerato di luoghi inospitali e spaventosi, dove troveranno ad attenderli numerose minacce e creature ostili. Dovranno quindi farsi forza a vicenda e lavorare di squadra se vorranno riuscire nella loro ardua impresa.

In Little Nightmares III il rapporto di amicizia tra Low e Alone gioca un ruolo chiave. In passato abbiamo visto un qualcosa di simile con Mono e Six. Apparentemente potrebbe sembrare la stessa cosa, ma al contrario di questi ultimi, tra i due bambini vige un rapporto di profonda fiducia e sono pronti a tutto l'uno per l'altro. La loro avventura come abbiamo accennato si svolge nella Spirale, un insieme di luoghi da incubo e disturbanti in cui ci dovremo addentrare. Per citarvi alcune ambientazioni della Spirale: abbiamo ad esempio l'imponente Necropoli del deserto, con statue inquietanti e quelle che sembrano essere rovine di un'antica civiltà spazzata dallo scorrere del tempo, dove si aggira il Bebè Mostruoso, una bambola gigantesca da cui dovremo fuggire. La Fabbrica di Caramelle, un luogo dall'aspetto distopico, popolato da esseri grotteschi sospesi a imbracature, costretti a lavorare senza sosta agli ordini della Sorvegliante, una donna dotata di sei braccia dall'aspetto autoritario e calcolatore. Non manca neanche il Carnevale, un lugubre parco giochi infestato da piccole marionette inquietanti e dal Gregge, esseri deformi che vagano per le attrazioni del parco in cerca di cibo e intrattenimento. Insomma nel complesso il team di Supermassive Games ha saputo catturare in maniera fedele l'essenza del Nulla, non stravolgendo quanto visto negli scorsi capitoli. Giungendo al finale della storia, vi possiamo solo anticipare che si tratta di un momento emotivamente potente, anche se non sembra chiudere in maniera del tutto definitiva la storia di Low e Alone. Non sappiamo ancora se il team britannico ha intenzione di proseguirne la storia, magari proprio nell'espansione I Segreti della Spirale. Non possiamo far altro che attendere per saperne di più.

Dal punto di vista del gameplay Little Nightmares III non introduce grosse novità nella struttura di gioco di base rispetto al passato, che rimane pressoché invariata. Il gioco infatti, come i precedenti capitoli, si divide principalmente tra fasi di platforming, fasi puzzle in cui dovremo risolvere degli enigmi e sezioni di fuga adrenaliniche dove dovremo fuggire dai nostri mostruosi inseguitori. Rispetto al passato ci sono però degli oggetti nuovi, a cominciare da quelli in dotazione ai nostri piccoli eroi. Infatti Low è dotato di un arco, mentre Alone è dotata di una grossa chiave inglese. Questi oggetti potranno essere usati per risolvere enigmi, ad esempio utilizzando l'arco per colpire bersagli lontani, oppure utilizzare la chiave inglese come fosse una leva. Si possono anche utilizzare come armi in alcune sezioni di gioco dove dobbiamo affrontare nemici più piccoli. Nel corso dell'avventura potremo sfruttare anche altri oggetti che troveremo nei vari capitoli, in questo caso principalmente per gli enigmi o per spostarci. Ad esempio nel capitolo della Necropoli troveremo degli ombrelli da poter utilizzare sfruttando delle correnti d'aria. Nella Fabbrica di Caramelle dovremo utilizzare delle fonti di luce per attraversare stanze invase da insetti, ad un certo punto della storia troveremo anche una torcia da usare per poterci spostare al buio. Queste sono solo alcune delle situazioni che ci troveremo a fronteggiare. In ogni capitolo ci sono poi disseminate delle bambole, che fungono come è facile intuire da collezionabili. Tra le novità di questo capitolo c'è anche la Modalità Cooperativa, che ci permette di giocare insieme ad un altra persona, che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare direttamente. Immaginiamo tuttavia che giocando il gioco in co-op la risoluzione di alcuni enigmi e scontri che richiedono la giusta coordinazione tra i due personaggi risultino più semplici, diversamente da come accade in Single Player dove possono risultare più complessi a causa delle risposte poco reattive dell'IA del nostro alleato. Purtroppo vi dobbiamo segnalare che la co-op presenta delle limitazioni, difatti non è possibile giocare la co-op in locale, ma solo e unicamente online. Tuttavia se possedete la stessa piattaforma di gioco potrete sfruttare il Pass Amici, che vi permette di giocare utilizzando una singola copia di gioco. Questo è sicuramente un bene, ma potrebbe non accontentare chi avrebbe voluto giocarci in locale, per cui ci auguriamo che gli sviluppatori possano introdurla nei prossimi mesi con una patch post-lancio.

Tecnicamente Little Nightmares III appare solidissimo, con un comparto grafico in stile realistico-distorto che valorizza l’estetica inquietante e opprimente delle ambientazioni della Spirale. L’uso di luci e ombre, con contrasti marcati e illuminazione dinamica, che amplifica l’atmosfera inquietante di luoghi come la Necropoli, con le sue statue minacciose avvolte da sabbia e polvere; la Fabbrica di Caramelle, dall’aspetto distopico e dominata da macchinari opprimenti; il Carnevale, reso ancora più lugubre dalle marionette inquietanti sotto luci soffuse. Il gioco offre due modalità grafiche: la Modalità Prestazioni garantisce 60 FPS con risoluzione dinamica tra 1080p e 1440p (upscalata in 4K), mentre la Modalità Grafica offre una risoluzione nativa 4K a 30 FPS, con ombre volumetriche e texture più definite. L’IA del personaggio non giocante in Single Player può risultare poco reattiva in alcuni puzzle e scontri, come già accennato, ma non compromette troppo l’esperienza complessiva. Il comparto sonoro, con la splendida colonna sonora composta da Tobias Lilja (già autore delle colonne sonore dei primi due capitoli), intensifica l’horror psicologico attraverso melodie minimaliste e dissonanti, che creano un senso di angoscia costante. I rumori ambientali, come i clangori metallici nella Fabbrica di Caramelle o i fruscii nel Carnevale, contribuiscono nella costruzione dell’atmosfera orrorifica. Supermassive Games ha saputo confezionare quindi un'esperienza audiovisiva davvero da incubo, che non risulta assolutamente da meno rispetto a quella dei precedenti capitoli ad opera di Tarsier Studio.
Gioco testato su PlayStation 5.
Se siete interessati al gioco è possibile preordinarlo a prezzo scontato su Instant Gaming sia in edizione standard che deluxe.

In Little Nightmares III i protagonisti della storia sono Low e Alone, due bambini legati da una forte amicizia, alla ricerca di una possibile via di fuga dal mondo del Nulla. Questa loro ricerca li porta ad addentrarsi nella Spirale, un vero e proprio agglomerato di luoghi inospitali e spaventosi, dove troveranno ad attenderli numerose minacce e creature ostili. Dovranno quindi farsi forza a vicenda e lavorare di squadra se vorranno riuscire nella loro ardua impresa.

In Little Nightmares III il rapporto di amicizia tra Low e Alone gioca un ruolo chiave. In passato abbiamo visto un qualcosa di simile con Mono e Six. Apparentemente potrebbe sembrare la stessa cosa, ma al contrario di questi ultimi, tra i due bambini vige un rapporto di profonda fiducia e sono pronti a tutto l'uno per l'altro. La loro avventura come abbiamo accennato si svolge nella Spirale, un insieme di luoghi da incubo e disturbanti in cui ci dovremo addentrare. Per citarvi alcune ambientazioni della Spirale: abbiamo ad esempio l'imponente Necropoli del deserto, con statue inquietanti e quelle che sembrano essere rovine di un'antica civiltà spazzata dallo scorrere del tempo, dove si aggira il Bebè Mostruoso, una bambola gigantesca da cui dovremo fuggire. La Fabbrica di Caramelle, un luogo dall'aspetto distopico, popolato da esseri grotteschi sospesi a imbracature, costretti a lavorare senza sosta agli ordini della Sorvegliante, una donna dotata di sei braccia dall'aspetto autoritario e calcolatore. Non manca neanche il Carnevale, un lugubre parco giochi infestato da piccole marionette inquietanti e dal Gregge, esseri deformi che vagano per le attrazioni del parco in cerca di cibo e intrattenimento. Insomma nel complesso il team di Supermassive Games ha saputo catturare in maniera fedele l'essenza del Nulla, non stravolgendo quanto visto negli scorsi capitoli. Giungendo al finale della storia, vi possiamo solo anticipare che si tratta di un momento emotivamente potente, anche se non sembra chiudere in maniera del tutto definitiva la storia di Low e Alone. Non sappiamo ancora se il team britannico ha intenzione di proseguirne la storia, magari proprio nell'espansione I Segreti della Spirale. Non possiamo far altro che attendere per saperne di più.

Dal punto di vista del gameplay Little Nightmares III non introduce grosse novità nella struttura di gioco di base rispetto al passato, che rimane pressoché invariata. Il gioco infatti, come i precedenti capitoli, si divide principalmente tra fasi di platforming, fasi puzzle in cui dovremo risolvere degli enigmi e sezioni di fuga adrenaliniche dove dovremo fuggire dai nostri mostruosi inseguitori. Rispetto al passato ci sono però degli oggetti nuovi, a cominciare da quelli in dotazione ai nostri piccoli eroi. Infatti Low è dotato di un arco, mentre Alone è dotata di una grossa chiave inglese. Questi oggetti potranno essere usati per risolvere enigmi, ad esempio utilizzando l'arco per colpire bersagli lontani, oppure utilizzare la chiave inglese come fosse una leva. Si possono anche utilizzare come armi in alcune sezioni di gioco dove dobbiamo affrontare nemici più piccoli. Nel corso dell'avventura potremo sfruttare anche altri oggetti che troveremo nei vari capitoli, in questo caso principalmente per gli enigmi o per spostarci. Ad esempio nel capitolo della Necropoli troveremo degli ombrelli da poter utilizzare sfruttando delle correnti d'aria. Nella Fabbrica di Caramelle dovremo utilizzare delle fonti di luce per attraversare stanze invase da insetti, ad un certo punto della storia troveremo anche una torcia da usare per poterci spostare al buio. Queste sono solo alcune delle situazioni che ci troveremo a fronteggiare. In ogni capitolo ci sono poi disseminate delle bambole, che fungono come è facile intuire da collezionabili. Tra le novità di questo capitolo c'è anche la Modalità Cooperativa, che ci permette di giocare insieme ad un altra persona, che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare direttamente. Immaginiamo tuttavia che giocando il gioco in co-op la risoluzione di alcuni enigmi e scontri che richiedono la giusta coordinazione tra i due personaggi risultino più semplici, diversamente da come accade in Single Player dove possono risultare più complessi a causa delle risposte poco reattive dell'IA del nostro alleato. Purtroppo vi dobbiamo segnalare che la co-op presenta delle limitazioni, difatti non è possibile giocare la co-op in locale, ma solo e unicamente online. Tuttavia se possedete la stessa piattaforma di gioco potrete sfruttare il Pass Amici, che vi permette di giocare utilizzando una singola copia di gioco. Questo è sicuramente un bene, ma potrebbe non accontentare chi avrebbe voluto giocarci in locale, per cui ci auguriamo che gli sviluppatori possano introdurla nei prossimi mesi con una patch post-lancio.

Tecnicamente Little Nightmares III appare solidissimo, con un comparto grafico in stile realistico-distorto che valorizza l’estetica inquietante e opprimente delle ambientazioni della Spirale. L’uso di luci e ombre, con contrasti marcati e illuminazione dinamica, che amplifica l’atmosfera inquietante di luoghi come la Necropoli, con le sue statue minacciose avvolte da sabbia e polvere; la Fabbrica di Caramelle, dall’aspetto distopico e dominata da macchinari opprimenti; il Carnevale, reso ancora più lugubre dalle marionette inquietanti sotto luci soffuse. Il gioco offre due modalità grafiche: la Modalità Prestazioni garantisce 60 FPS con risoluzione dinamica tra 1080p e 1440p (upscalata in 4K), mentre la Modalità Grafica offre una risoluzione nativa 4K a 30 FPS, con ombre volumetriche e texture più definite. L’IA del personaggio non giocante in Single Player può risultare poco reattiva in alcuni puzzle e scontri, come già accennato, ma non compromette troppo l’esperienza complessiva. Il comparto sonoro, con la splendida colonna sonora composta da Tobias Lilja (già autore delle colonne sonore dei primi due capitoli), intensifica l’horror psicologico attraverso melodie minimaliste e dissonanti, che creano un senso di angoscia costante. I rumori ambientali, come i clangori metallici nella Fabbrica di Caramelle o i fruscii nel Carnevale, contribuiscono nella costruzione dell’atmosfera orrorifica. Supermassive Games ha saputo confezionare quindi un'esperienza audiovisiva davvero da incubo, che non risulta assolutamente da meno rispetto a quella dei precedenti capitoli ad opera di Tarsier Studio.
GIUDIZIO FINALE
Little Nightmares III è un ritorno trionfale per la serie horror di Bandai Namco. Il team di Supermassive Games è riuscito a catturare perfettamente l’atmosfera opprimente che ha sempre contraddistinto la serie, mettendo in scena una storia coinvolgente e dal finale emotivamente potente. Il comparto grafico realistico-distorto, con luci e ombre evocative, valorizza l’estetica inquietante delle ambientazioni della Spirale, mentre la splendida colonna sonora di Tobias Lilja contribuisce all’atmosfera orrorifica con melodie minimaliste e dissonanti. Il gameplay, rimanendo fedele ai punti cardine dei precedenti capitoli, si arricchisce con una Modalità Cooperativa interessante e che promette ore di divertimento in compagnia, anche se l’assenza di una modalità cooperativa locale resta una pecca. L'altro difetto principale è rappresentato dall'IA del nostro alleato in Single Player, che in certi frangenti risponde in maniera poco reattiva, ma niente che possa compromettere troppo la godibilità del titolo, che mette in scena un’esperienza horror degna dei precedenti capitoli e imperdibile per i fan della serie.
Gioco testato su PlayStation 5.
Se siete interessati al gioco è possibile preordinarlo a prezzo scontato su Instant Gaming sia in edizione standard che deluxe.
I collegamenti ad Amazon fanno parte di un programma di affiliazione: se effettui un acquisto o un ordine attraverso questi collegamenti, il nostro sito potrebbe ricevere una commissione.
Pro
- Storia coinvolgente e dal finale emotivamente potente
- Comparto grafico che valorizza l’estetica inquietante delle ambientazioni della Spirale
- La colonna sonora contribuisce all'atmosfera orrorifica
- Un'esperienza horror degna dei precedenti capitoli
- Modalità cooperativa interessante...
Contro
- ...ma sprovvista di una co-op in locale
- IA del nostro alleato poco reattiva in certi frangenti
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.