Nel panorama musicale giapponese contemporaneo, sempre più aperto alle contaminazioni e al dialogo internazionale, i CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE (CLWP) rappresentano una delle realtà più uniche e riconoscibili della nuova generazione. Fondato da Chi-, artista immediatamente identificabile anche per la sua iconica chioma arancione, il progetto nasce come unità solista e prende forma definitiva grazie alla collaborazione con Whoopies No.1 e Whoopies No.2: un trio che non si limita a scrivere e interpretare musica, ma cura in prima persona anche l'immaginario visivo, i videoclip e le performance dal vivo. Il loro sound attraversa pop, hip-hop e alternative con un'attitudine giocosa e imprevedibile, capace di risultare al tempo stesso coinvolgente e imprevedibile.
 

Dopo il debutto nel 2019 con il singolo "Dear Idiot", i CLWP attirano rapidamente l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori, venendo selezionati nel 2021 per il programma Spotify RADAR: Early Noise e approdando su palchi di primo piano come il Summer Sonic 2022 di Tokyo e Osaka. La consacrazione internazionale arriva con le esibizioni al SXSW, dove nel 2023 e nel 2024 vengono inseriti tra le migliori performance del festival da testate statunitensi e britanniche. Un percorso che ha conosciuto un'ulteriore accelerazione grazie alla realizzazione di "PUNKS", energica sigla di chiusura dell'anime di One Piece, collaborazione che ha contribuito a far conoscere i CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE a un pubblico globale, ben oltre i confini del Giappone.

Di recente, inoltre, il trio ha pubblicato Whoop It Up "DELUXE Edition", versione ampliata del loro secondo album: un progetto di 22 tracce che raccoglie collaborazioni internazionali e brani realizzati per anime e serie tv, offrendo un ritratto ancora più completo della loro identità artistica.
 
Whoop It Up

In un momento particolarmente significativo del loro percorso artistico, noi di AnimeClick abbiamo avuto il piacere e l'opportunità di intervistarli per approfondire l'identità del progetto, il rapporto con la dimensione internazionale e il significato delle più recenti collaborazioni tra musica e animazione. Un dialogo che ci ha permesso di entrare nel loro universo creativo, fatto di libertà espressiva, sperimentazione e una chiara volontà di superare i confini di genere.


Per i lettori che si avvicinano per la prima volta ai CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE, come definireste il nucleo artistico del progetto? In poche parole: chi sono i CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE?

Un progetto solista che mescola epoche, generi ed emozioni, dando vita a un pop volutamente caotico, ballabile e ironicamente cool. Il tutto affiancato da due "mostri".

Cosa ti ha spinto a dedicarti alla musica, Chi-, e come è nata la collaborazione con Whoopies n.1 e n.2? Puoi raccontarci il momento in cui vi siete resi conto che insieme potevate formare un collettivo creativo?

Fin da bambina sentivo che la vita non avesse un vero significato, così a 19 anni ho deciso di fare, per l'ultima volta nella mia vita, ciò che amavo, e ho iniziato a fare musica. All'inizio i testi che scrivevo erano piuttosto negativi, quindi ho pensato che sarebbe stato divertente collaborare con qualcuno capace di scrivere canzoni più ballabili. Miracolosamente, i Whoopies hanno ascoltato i brani originali che avevo caricato online e mi hanno proposto di lavorare insieme. In quel momento ho provato una sorta di fiducia istintiva, come se potesse nascere qualcosa di incredibile.
 
CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE

La vostra musica attinge da uno spettro sorprendentemente ampio — dall'hip-pop all'alternative e pop contemporaneo. Quali influenze artistiche o culturali giocano oggi un ruolo particolarmente rilevante nel definire il vostro sound? Ci sono scene, movimenti o autori che continuano a ispirare in modo costante il vostro approccio alla scrittura e alla produzione?

La giocosità dei Beastie Boys.
Mi ispiro alla libertà, all'energia e all'attitudine giocosa degli anni '90, un periodo segnato da limiti ma anche da una forte creatività. Voglio credere che anche il presente sia un buon momento, e cerco di viverlo con lo stesso spirito.


Dal vostro debutto nel 2019, l'identità musicale dei CLWP si è evoluta pur mantenendo una firma stilistica ben riconoscibile. Quali elementi della vostra visione iniziale restano oggi al centro della vostra musica, e come descrivereste l'evoluzione del vostro approccio artistico nel tempo?

Rendere ciò che è "Chameleon Rhyme Whoopie Pie-esque" uno standard nella scena mainstream. Le persone trovano interessante il fatto che in tre realizziamo canzoni, videoclip e VJ footage (clip video, e grafiche pre-registrate, spesso sperimentali, che vengono mixate in tempo reale da un Video Jockey (VJ) durante eventi dal vivo), per questo cerchiamo di divertirci e di lavorare seguendo la nostra sensibilità, senza farci condizionare da ciò che ci circonda.
 
CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE

Nel 2023 e nel 2024 vi siete esibiti al SXSW, e i media statunitensi e britannici vi hanno selezionati tra le migliori performance del festival. In che modo queste esperienze hanno influenzato il vostro approccio ai live, e quale impatto ha avuto questo riconoscimento internazionale sulla fiducia in voi stessi come collettivo?

Volevo crescere ancora di più come artista e riuscire a far ballare e divertire sempre più persone con la mia musica. Mi è stato detto spesso: "Non ho mai visto un'artista divertirsi così tanto sul palco", così ho deciso di continuare a divertirmi.
Anche la fiducia in me stessa è cambiata, passando da una sensazione istintiva e indefinita a una consapevolezza più solida.


Il vostro secondo album, "Whoop It Up", uscito ad aprile in digitale, include collaborazioni con artisti giapponesi e internazionali, come MadeinTYO e Rony Rex. Come sono nate queste collaborazioni e quale approccio creativo avete seguito per integrare prospettive musicali diverse, mantenendo al contempo l'identità sonora dei CLWP?

Le collaborazioni sono nate in modo molto naturale, spesso da semplici contatti via Instagram. Quando lavoriamo con altri artisti, cerchiamo di entrare nel loro territorio creativo ed è interessante vedere come i risultati e le direzioni possano prendere strade inaspettate. Essendo un trio, sappiamo che qualunque cosa facciamo la nostra identità emergerà comunque, per cui affrontiamo queste esperienze in totale libertà, senza farci intimidire.



Ora Whoop It Up "DELUXE Edition" amplia l'album originale trasformandolo in un percorso di 22 tracce attraverso il vostro universo musicale. Qual è stata la visione guida nella costruzione di questa edizione deluxe? Puntavate a una palette stilistica più ampia o a un ritratto più completo e definitivo del sound dei CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE?

Negli ultimi anni abbiamo lavorato a progetti molto diversi tra loro, dalle sigle per anime agli spot pubblicitari, fino a programmi per bambini e serie televisive. La DELUXE Edition nasce dall'esigenza di raccogliere questo percorso e mostrare in modo più completo l'ampiezza e il potenziale del progetto CLWP.

"PUNKS", la vostra vivace e dirompente ending dell'anime di One Piece, ha ampliato ulteriormente la vostra visibilità presso il pubblico globale. Quando vi è stato chiesto di contribuire a un franchise tanto iconico e di lunga durata, come avete impostato il processo creativo? E quali aspetti dell'etica e dello spirito di One Piece desideravate maggiormente riflettere nel brano?

Ho lavorato duramente a questo progetto sperando di soddisfare anche i fan della serie. Allo stesso tempo, se mi fossi concentrata troppo o se il processo lavorativo fosse diventato troppo rigido, avrei rischiato di perdere la creatività, così ho lasciato correre liberamente l'immaginazione e ho cercato di mantenere un approccio spontaneo come faccio sempre.
 
CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE

In questo caso, quanta libertà creativa vi è stata concessa? E in che misura la storia e i temi di One Piece hanno influenzato le vostre scelte musicali e testuali?

Ci sono state alcune indicazioni, ma nel complesso ho avuto piena libertà.
Il fatto che abbiano scelto proprio i CHAMELEON LIME WHOOPIEPIE per il brano indicava chiaramente la volontà di qualcosa di giocoso e senza vincoli: per questo ho pensato che la cosa migliore fosse divertirmi nel crearlo, come faccio sempre.
Avevo già letto il manga, ma l'ho riletto dall'inizio fino ai capitoli più recenti e ho scritto i testi partendo dalle parti che mi avevano colpito di più. Ci sono stati molti aspetti in cui mi sono riconosciuta e il rifiuto di giudizi assoluti è un aspetto che mi ha toccato molto, perché credo che in generale non esistano opinioni del tutto giuste o sbagliate.
Inoltre, quando Luffy combatte con il Gear 5, scoppia a ridere dal profondo della disperazione e combatte con una gioia incontaminata: un momento che mi è sembrato molto vicino a ciò che sto vivendo ora. Ho iniziato a fare musica per poter fare ciò che amo "un'ultima volta nella vita", e in questo mi sono sentita davvero affine a lui.
Dal punto di vista sonoro, ho cercato di tradurre il carattere futuristico dell'arco narrativo di Egghead attraverso parole e ritmo, e allo stesso tempo l'impeto e l'intensità della battaglia contro i Cinque Astri di Saggezza.


E cosa ci puoi raccontare del vostro ultimo brano "Give in", tema di chiusura del drama Hito Natsu no Kyohansha? È una canzone molto intensa, come avete affrontato la scrittura di un pezzo così emotivamente profondo e quali temi avete voluto trasmettere?

Ho creato questo brano in modo più semplice del solito, affinché le parole arrivassero direttamente alle persone. In una società come quella di oggi, in cui siamo sommersi dalle informazioni, sento che diventa sempre più difficile credere in se stessi, nelle cose che si amano e fidarsi degli altri. Per questo ho scritto questa canzone con al centro il tema dell'importanza di credere in qualcosa.
 

La vostra presenza internazionale sta crescendo costantemente, con un crescente coinvolgimento dei fan. Guardando al futuro, quali obiettivi artistici o ambizioni personali vi piacerebbe esplorare nel prossimo capitolo del vostro percorso? Un tour europeo è qualcosa che vi piacerebbe intraprendere?

Voglio che sempre più persone ascoltino la mia musica, perché penso davvero che "meriti di essere ascoltata". Partirei per un tour europeo anche domani e farò del mio meglio per riuscirci il prima possibile.

Infine, c'è un messaggio che vorreste rivolgere ai nostri lettori in Italia, che attraverso questa intervista avranno modo di conoscere meglio i CLWP?

Creiamo musica da ballare immaginando di danzare con persone in tutto il mondo. Siamo pronti a ballare. Tutto ciò che dovete fare è ascoltare la musica e e lasciarsi andare. Balliamo insieme!