La censura sulle piattaforme console non perdona, soprattutto quando si tratta di sistemi "family friendly" come Nintendo Switch. Diverse produzioni hanno infatti subito tagli o addirittura il blocco della pubblicazione a causa del design provocante dei propri personaggi, sorte che è toccata anche a Brave x Junction, gioco di ruolo con meccaniche ispirate al blackjack pubblicato lo scorso 5 ottobre su PlayStation e PC ma, per l'appunto, non su Nintendo Switch, proprio a causa del design audace delle sue protagoniste.
Ebbene, pare che finalmente la questione sia stata risolta, sebbene non con una totale vittoria.
Ebbene, pare che finalmente la questione sia stata risolta, sebbene non con una totale vittoria.

Nel mese di novembre, il publisher Rideon Japan aveva annunciato che la versione Nintendo Switch americana ed europea non sarebbe stata pubblicata a causa di "contenuti sessuali legalmente problematici che coinvolgono minori". Fortunatamente, dopo un periodo di negoziazione con Nintendo, gli outfit considerati "problematici" sono stati modificati, e finalmente le versioni Nintendo Switch arriveranno anche nei territori occidentali il prossimo 22 dicembre. Questa situazione fa riflettere ulteriormente se si considera che la versione giapponese per Nintendo Switch non ha incontrato alcun ostacolo alla pubblicazione.
Fonti consultate:
Automaton Media
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— RideonJapan (@RideonJapanEN) December 17, 2025
■ Switch NA/EU versions
We apologize for the delay in approval of Brave × Junction on Nintendo Switch in North America and Europe.
After consulting with Nintendo, we decided to adjust the Fighter and Magician outfit designs to proceed with approval. pic.twitter.com/x8rlTwyon0
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Poveri pimpi che al mare devono indossare gli occhiali censori speciali per coprire i costumi succinti per non parlare dei topless.
Letteralmente, la prima cosa che ho fatto è esserni andata a cercare che PEGI avesse, PEGI7!
Mi sa che alcune realtà giapponesi ormai stanno utilizzando "la censura delle console" come cavallo di troia per farsi pubblicità aggratis verso una fetta d'utenza che ha i soldi e spende per partito preso su prodotti già alla base di nicchia, in occidente.
Fossero PEGI16 o 18, l'ha mi sarei incazzata; qua invece sembra essere il classico caso di volere la moglie ubriaca e la botte piena.
Sbagliano a cedere alla censura.
Il che rende palese come questo genere di regolamentazioni siano fatte completamente “a sentimento” e ognuno abbia le proprie idee di cosa è adatto e cosa no. Chissà se prima o poi ci sveglieremo e smetteremo di trattare la sessualità come un tabù…
Sono questi tempi ad essere osceni.
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