Witchcraft_coverI lettori più attenti alle novità, avranno sicuramente notato di recente una sorta di rinnovato interesse, da parte degli editori nostrani, per un filone particolare della nona arte: i cosiddetti "hentai". Probabilmente qualcuno avrà (giustamente) pensato che la “patatina” rappresenti un modo valido come altri per combattere la congestione del mercato o la crisi economica in atto; ed è così che, sorpresa delle sorprese, abbiamo ultimamente visto comparire, sugli scaffali delle fumetterie, i primi titoli erotici di Ogure Ito, riedizioni dedicate a classici di Haruka Inui, opere di Nozomu Tamaki e, venendo all’opera in esame, Witcraft di Yamatogawa, volume che inaugura la collana contenitore Black Magic appositamente realizzata da Magic Press MX per un pubblico adulto.

Quella di riportare in auge i “seinen dal bollino giallo” in Italia è, agli occhi degli appassionati, un'iniziativa doppiamente degna di lode, visto che il manga hentai in realtà non ha mai avuto gran fortuna in Italia, eccettuato forse un breve ma intenso boom che ha visto fiorire, ad esempio, riviste tematiche come Lemon negli anni ‘90.
Le serie in monografico poi, tendono da sempre a perdere acquirenti col tempo: evidentemente il lettore medio dopo un po’ si stufa della “solita minestra”. L’unica vera eccezione è forse rappresentata da Ogenki Clinic (La clinica dell’amore), che ha potuto sempre vantare una serializzazione a dir poco solida nella nostra penisola (ad oggi risulta essere uno dei manga più venduti in assoluto in Italia).
Conscia di questo principio, la scelta di Magic Press MX è caduta su di un volume unico di natura autoconclusiva; realizzato inoltre da un autore, Yamatogawa, che, pur non essendo probabilmente noto quanto i grossi nomi sopracitati, è indiscutibilmente apprezzato dal fandom.

Anche se la cosa sembrerà strana, Witchcraft ha una trama, ed è anche inaspettatamente piacevole e divertente. Si narrano le disavventure dell’innocente Kaoru, il tipico sfigatello insignificante che le prende da tutti, che non ha un minimo di polso, ma che “sotto sotto” nasconde una grande dote...
Dopo esser stato casualmente sottoposto ad una seduta ipnotica dalla bella e disinvolta medium Kyoko, egli si trasforma in una specie di berserker allupato, che aumenta esponenzialmente la propria libido copulando; con sommo (dis)piacere della malcapitata di turno.
Il ragazzo finirà così per divenire, suo malgrado, una cavia in faticosi ed appiccicaticci esperimenti sotto il giogo di Kyoko che, nel contempo, dovrà però guardarsi le spalle da una losca organizzazione malavitosa che vuole sfruttare i suoi presunti poteri di veggente; organizzazione che non si farà scrupoli a far leva biecamente sui punti deboli del suo lascivo sottoposto.

Witchcraft_corpo

Witchcraft è un titolo in cui i protagonisti si esibiscono in piacevoli aggrovigliamenti che, pur con le smisurate esagerazioni del caso (Kaoru sarà uno sfigato, ma la natura è stata davvero generosa con lui!), restano nell’ambito dell’happy sex, di rapporti sessuali canonici, esenti quindi da particolari depravazioni: solo tante, ma tante leccate, stantuffamenti e giochi di verga vari.
Nella seconda metà del volume compaiono, però, alcune variazioni sul tema tendenzialmente più “perverse”, ma comunque attenuate dalla loro natura, in realtà, fantastica. E’ questo il caso di un lieve elemento “loli” legato ad un personaggio femminile che, parimenti a Maya Natsume di Tenjou Tenge, è in grado di ringiovanire assumendo le fattezze di una ragazzina sessualmente acerba; o ancora il tema dell’ermafroditismo toccato con fanciulle, le “homunculus”, sulle quali vengono perpetrati dei sovrannaturali esperimenti di natura clitoridea...
Nonostante queste digressioni, magari di dubbio gusto (sempre se ha senso parlare di buon gusto in un titolo del genere), Witchcraft non si prende mai troppo sul serio, e non sfocia mai in tematiche disturbanti, o troppo perverse; ed il tutto è sempre condito da una certa dose di ironia.
Da ultimo viene anche toccato, in maniera un tantino più profonda, il tema dell’amore, quello vero; sempre condito ovviamente da tanta sana carnalità.

Tanta abbondanza viene ben raffigurata dal virtuosismo grafico di Yamatogawa: raramente si vedono corpi così ben disegnati, con una cognizione anatomica di tale livello ed una attenzione al dettaglio degno del miglior atlante di… ginecologia; il tutto sempre condito da tanta malizia.
Le tipologie femminili rappresentate son poche ma varie: c’è la bionda, la bruna, la tettona, la depilata integrale, ecc. Ed anche in quanto a caratterizzazione il lavoro compiuto è molto buono e simpatico.

Witchcraft_codaTavole che sfoggiano un tripudio di dinamicità, carni frementi, sudate, morbide ed arrendevoli, sono esaltate dall'eccellente qualità di stampa dell’edizione Magic Press MX, coadiuvata da una carta bianchissima, liscia e da uno spessore adeguato; infatti la trasparenza è fondamentalmente trascurabile.
Oltre ad una sovraccoperta robusta ed elegante, il volume vanta un'illustrazione alternativa per la cover sottostante, ovvero con un paio di innocenti vignette umoristiche: l’ideale per leggere il volume in pubblico senza temere di essere additati come i mandrilloni di turno.
La sfogliabilità dell’albo è eccellente, e ciò, inutile farlo notare, si rivela un fattore non da poco per il lettore che potrebbe ritrovarsi a sfogliare il volume avendo una mano impegnata…
Da sottolineare inoltre la presenza di splendide pagine a colori sia ad inizio che a metà volume.
L’unica lieve (e forse soggettiva) pecca la troviamo a livello contenutistico, visto che le onomatopee non sono state tradotte in alcun modo. La cosa verrà probabilmente apprezzata dai puristi, ma resta il fatto che per i vari “fap fap”, “splat” et similia tocca procedere ad intuito; nulla di troppo complicato in realtà.

Anche se nelle immagini a corredo di questa recensione abbiamo preferito apporre alcune piccole censure, nell’edizione Magic Press MX non vi è ombra alcuna di censura; questo perché Witchcraft è un prodotto dichiaratamente ed esplicitamente “pornografico”, nato come tale e per questo distribuito in patria nel circuito editoriale dedicato. Le pubblicazioni di questo tipo in Giappone riportano un bollino giallo per sottolinearne l’esclusiva fruibilità per un pubblico maggiorenne. Per molti prodotti simili invece si preferisce spesso operare una massiccia autocensura delle tavole, al fine di aggirare l’apposizione del sopracitato bollino giallo, e poter quindi raggiungere anche un pubblico minorenne. Ma non è questo il caso di Witchcraft, visto che qui la rappresentazione di genitali è esplicita, dettagliata e non si piega a compromessi.

Witchcraft non sarà, contrariamente a quanto coraggiosamente pubblicizzato dalla casa editrice, “il miglior manga del miglior autore in assoluto”, ma è di certo un ottimo titolo da consigliare caldamente: ironico, ben disegnato e, vista anche la sua natura autoconclusiva, particolarmente adatto a chi è magari incuriosito da questo genere di letture, ma non se ne è mai concretamente accostato prima… l’ideale per una botta e via insomma.

Titolo Prezzo Casa editrice
Witchcraft € 6.90 Magic Press
Witchcraft - Nuova edizione € 12.00 Magic Press