Riportiamo dal sito CdZ Millenium un'interessante intervista a Valerio Manenti, il curatore dell'edizione italiana di Saint Seiya: Next Dimension, sequel della prima serie ad opera dell'autore originale Masami Kurumada, di prossima uscita per J-POP.
1) Caro Valerio, ti va di presentarti ai numerosi fan italiani di “Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco”?
Vorrei innanzitutto ringraziare 'Sacro Leo' per l'opportunità di darvi qualche piccola anticipazione sulla ormai imminente pubblicazione del seguito ufficiale del manga del maestro Kurumada. Sono Valerio Manenti, lavoro da più di dieci anni nel mondo dell'animazione giapponese e ho avuto la fortuna di occuparmi, grazie a Marco Schiavone e a J-Pop, dell'edizione italiana di Saint Seiya - Next Dimension in veste di supervisore e di dialoghista.
3) Capitolo adattamento: i vari termini ‘tecnici’ (nomi, colpi e quant’altro) saranno lasciati tutti in originale, in inglese oppure adattati in italiano?
Per quanto concerne l'adattamento, ho scelto di essere fedele il più possibile all'opera originale di Kurumada, riuscendo così a proporre al pubblico una versione che, a differenza delle precedenti pubblicazioni italiane su Saint Seiya, farà assaporare ai lettori le stesse emozioni provate in Giappone nel leggere le gesta dei paladini di Athena. L'edizione J-Pop, infatti, avrà una particolarità: la presenza del ruby. Il ruby, in breve, non è altro che una forzatura della lettura di alcuni kanji, differente da quella che avrebbero normalmente, che permette di veicolare a questi un ulteriore concetto. Solitamente è scritto con alfabeti sillabici (hiragana o katakana) sopra o accanto ai kanji stessi. Per fare un esempio, è sufficiente prestare attenzione al titolo dell'opera. In originale, la lettura "saint" è data dal katakana SEINTO, scritto sopra ai tre kanji che normalmente verrebbero letti SEITOSHI (Sacro Guerriero). Detto più semplicemente, i lettori giapponesi, pur percependo che si sta parlando di "Sacri Guerrieri", leggeranno quei caratteri come "Saint".
Grazie al ruby, Kurumada ha potuto "giocare" con numerosi termini tecnici dell'opera, usando perlopiù una terminologia anglofona che è andata così a intrecciarsi al significato dei vari kanji che compongono ogni termine.
In fase di adattamento, grazie soprattutto al supporto cartaceo (concede più libertà di quello audiovisivo), abbiamo conservato la particolarità del ruby, dando anche ai lettori nostrani la possibilità di leggere Saint Seiya così com'è nato.
È probabile che il primo impatto lasci spiazzati, ma dopo un iniziale momento di disorientamento, la lettura del ruby risulterà più immediata.
Detto ciò, è evidente che non mi è stato possibile prendere a riferimento la versione televisiva italiana per via di incoerenze e lacune che, pur andando bene per un prodotto televisivo di quell'epoca, ora sarebbero giustamente additate come errori imperdonabili da chi, cresciuto coi Cavalieri dello Zodiaco, è riuscito anche ad andare oltre il muro dell'effetto nostalgico nei confronti della serie e ha capito il reale spessore dell'opera di Kurumada, al pari della vera caratterizzazione dei personaggi.
Per quanto riguarda i nomi con una traslitterazione ambigua (Alone, Shion), si è scelto di usare quella indicata da Kurumada come ufficiale.

4) Le onomatopee verranno adattate (traduzione completa o traduzione a margine del testo giapponese ) o verranno utilizzate le “pecette”?
Grazie agli ottimi materiali forniti dalla casa editrice, è stato possibile lavorare le singole onomatopee. Nessuna traduzione a margine, dunque. E soprattutto nessuna pecetta. Inoltre, con un lavoro certosino dei grafici J-Pop, tutti i baloon e le onomatopee sono stati ricreati con colori ed effetti identici a quelli originali.
Per il resto dell'intervista, rimandiamo al sito di CdZ Millenium.

Vorrei innanzitutto ringraziare 'Sacro Leo' per l'opportunità di darvi qualche piccola anticipazione sulla ormai imminente pubblicazione del seguito ufficiale del manga del maestro Kurumada. Sono Valerio Manenti, lavoro da più di dieci anni nel mondo dell'animazione giapponese e ho avuto la fortuna di occuparmi, grazie a Marco Schiavone e a J-Pop, dell'edizione italiana di Saint Seiya - Next Dimension in veste di supervisore e di dialoghista.
3) Capitolo adattamento: i vari termini ‘tecnici’ (nomi, colpi e quant’altro) saranno lasciati tutti in originale, in inglese oppure adattati in italiano?
Per quanto concerne l'adattamento, ho scelto di essere fedele il più possibile all'opera originale di Kurumada, riuscendo così a proporre al pubblico una versione che, a differenza delle precedenti pubblicazioni italiane su Saint Seiya, farà assaporare ai lettori le stesse emozioni provate in Giappone nel leggere le gesta dei paladini di Athena. L'edizione J-Pop, infatti, avrà una particolarità: la presenza del ruby. Il ruby, in breve, non è altro che una forzatura della lettura di alcuni kanji, differente da quella che avrebbero normalmente, che permette di veicolare a questi un ulteriore concetto. Solitamente è scritto con alfabeti sillabici (hiragana o katakana) sopra o accanto ai kanji stessi. Per fare un esempio, è sufficiente prestare attenzione al titolo dell'opera. In originale, la lettura "saint" è data dal katakana SEINTO, scritto sopra ai tre kanji che normalmente verrebbero letti SEITOSHI (Sacro Guerriero). Detto più semplicemente, i lettori giapponesi, pur percependo che si sta parlando di "Sacri Guerrieri", leggeranno quei caratteri come "Saint".
Grazie al ruby, Kurumada ha potuto "giocare" con numerosi termini tecnici dell'opera, usando perlopiù una terminologia anglofona che è andata così a intrecciarsi al significato dei vari kanji che compongono ogni termine.
In fase di adattamento, grazie soprattutto al supporto cartaceo (concede più libertà di quello audiovisivo), abbiamo conservato la particolarità del ruby, dando anche ai lettori nostrani la possibilità di leggere Saint Seiya così com'è nato.
È probabile che il primo impatto lasci spiazzati, ma dopo un iniziale momento di disorientamento, la lettura del ruby risulterà più immediata.
Detto ciò, è evidente che non mi è stato possibile prendere a riferimento la versione televisiva italiana per via di incoerenze e lacune che, pur andando bene per un prodotto televisivo di quell'epoca, ora sarebbero giustamente additate come errori imperdonabili da chi, cresciuto coi Cavalieri dello Zodiaco, è riuscito anche ad andare oltre il muro dell'effetto nostalgico nei confronti della serie e ha capito il reale spessore dell'opera di Kurumada, al pari della vera caratterizzazione dei personaggi.
Per quanto riguarda i nomi con una traslitterazione ambigua (Alone, Shion), si è scelto di usare quella indicata da Kurumada come ufficiale.

4) Le onomatopee verranno adattate (traduzione completa o traduzione a margine del testo giapponese ) o verranno utilizzate le “pecette”?
Grazie agli ottimi materiali forniti dalla casa editrice, è stato possibile lavorare le singole onomatopee. Nessuna traduzione a margine, dunque. E soprattutto nessuna pecetta. Inoltre, con un lavoro certosino dei grafici J-Pop, tutti i baloon e le onomatopee sono stati ricreati con colori ed effetti identici a quelli originali.
Per il resto dell'intervista, rimandiamo al sito di CdZ Millenium.
Interessante il discorso dei "rubi" anche se per capirlo meglio dovremo avere il volume in mano...credo sia una specie di doppia interpretazione di alcuni termini.
Avendo per ora solo 2 volumi mi sarebbe piaciuta una black cover pure per il secondo tomo ma mi accontento così!
Non ho ben chiara la cosa del Ruby. Cioè, ho capito in che consiste (è la stessa tecnica usata da Naoko Takeuchi per gli attacchi di Sailor Moon, fondamentalmente), ma se in giapponese ha un senso non vedo come si possa applicare in italiano. Valuterò.
In ogni caso non vedo l'ora di averlo fra le mani!
P.S:Ma la seconda domanda?
Qui ne è riportata solo una parte
http://sailormoon.takeuchi-naoko.com/info/magic/attacks/rainbowmoonheartachembw.jpg
http://sailormoon.takeuchi-naoko.com/info/magic/attacks/worldshakingmbw.jpg
Laddove "Rainbow Moon Heartache" e "World Shaking" sono scritti in kanji che ne rappresentano il significato con sopra la lettura inglese in katakana.
Per renderlo in italiano si dovrebbe scrivere il "Nebula Storm" o "Aurora Execution" del caso in caratteri romani sopra il kanji, ma mi sembra una cosa un pochino azzardata che sinceramente interesserebbe a pochi...
Bene o male credo di aver capito cos'è questa faccenda del ruby, però come dicono molti, lo sapremo meglio leggendo il volume stesso.
Ma come sarebbe la questione della variant cover??
Io non ne sapevo nulla!! Illuminatemi, vi prego!!
L'esempio che ha fatto Manenti: il titolo di questo manga è scritto in kanji e normalmente si legge 聖闘士 SEITOUSHI (guerrieri sacri) ma Kurumada ha tolto la normale lettura di questi kanji e gli ha attribuito il suono inglese (scritto in katakana) セイントセイヤsaint seiya.
Anche Akira Toriyama in dragon ball ha usato questo cosa, il dragon Shenron infatti è scritto con i kanji di dio e drago, drago divino 神龍 la pronuncia dovrebbe essere shinryuu ma invece l'ha chiamata shenron (credo dalla parola cinese shenlong)
Comunque Maneti sembra una persona preparata qundi sono sicuro che ha fatto un ottimo lavoro con l'adattamento di questo manga, che non vedo l'ora di comprare!!
Tra jpop e rai4 mi fa piacere che sto conoscendo persone preparate e appassionate che lavorano in questo campo
Detto questo, non vedo l'ora che esca
ps. Cos'è la storia della black version o edition, non ho capito?
ad esempio nel primo volume di satan jio usa un attacco il cui nome è ripostato così:
AKU d
MA e
NO v
KEI i
l
p
e
n
a
l
i
t
y
scritto così non rende bene l' idea, se trovo delle scan le posto
Scusa se ti domando un'ultima cosa:
Ovviamente avranno anche una differenza di prezzo, oltre che di colore di copertina, o no?
IL CUSTODE DIVINO DELLE SETTE CHIAVI!!")
I giapponesi lo chiamano furigana.
Avevo capito che il ruby consistesse nel cambiare la normale pronuncia di un kanji con un'altra inventata, come il seitoushi scritto in kanji nel titolo del manga di kurumada ma pronunciato saint seiya come l'autore ha voluto
ed io che mi lambiccavo il cervello...>_>...
da conoscitore della lingu7a lo sapevo benissimo da me cos'è il furigana...-.-...
Fatto sta che fare i fighi scegliendo nomi in inglese e poi accostarli a un kanji fa perdere il tutto di significato, e che la cosa ai lettori italiani che non s'intendono di giapponese in ogni caso non interesserà...
@ Fruttolo
"Shenron" è semplicemente la traslitterazione secondo l'alfabeto giapponese di "Shenglong" ossia "Dio drago" in cinese (che si scrive per l'appunto coi due kanji lì di "kami" e "ryuu"). Difatti nel manga italiano non viene chiamato "Shenron" ma "Dio Drago" ("Drago Shenron" come vien detto nella versione italiana dell'anime non ha senso).
E' come se Toriyama prendesse quei due kanji e dicesse ai suoi lettori "leggeteli alla cinese", ma non potendo scrivere la G finale e la L si è arrabbattato con l'alfabeto giapponese!
su wikipedia e altri siti, non so quanto siano affidabili, c'è scritto che il ruby è il furigana scritto in kana o in romanji.
Se invece è il cambiamento di pronuncia come dici tu, allora anche shenron è un ruby perchè Toriyama cambia la pronuncia giapponese shinryuu con quella cinese shenron.
(She non è un suono tipico giapponese).
è come il saint inglese di kurumada al posto del sei giapponese.
Ammetto di non aver mai sentito il termine "Ruby" prima di stamattina, ma siccome mi pare azzardato che per descrivere la stessa cosa ci siano due termini diversi (Ruby e furigana) azzardavo un'ipotesi sulla base di quanto visto qui. Se poi non è vera allora ammetto l'errore!
Il caso "Shenron" mi pare diverso, però, perchè gli ideogrammi sono gli stessi, quindi si sta solo dando a quei kanji la loro lettura cinese originaria, non gliela si sta inventando. Non c'è invece verso che, in alcun modo, l'ideogramma di "Seitoshi" si legga "Saint" (un pò come il "Light" di Death Note scritto con l'ideogramma di luna che non stava nè in cielo nè in terra), quindi avevo inteso come Ruby questo tipo di invenzione....
mette una frasetta idiomatica che dice proprio "stampare in piccoli caratteri kana (rubi), la lettura di un ideogramma"
ovvero, mi sembra tanto il "semplice" furigana
Non conoscendo questo termine pensavo che fosse chissà che cosa, invece sì, direi che a livello teorico sembrano semplicemente i furigana, anche se credo che qualche differenza ci sia, da qualche parte!
Chiusa parentesi!
e ormai si può dire che questa attesa sia finalmente terminata,c'è da dire che non sarà una tiratura semplice con tutto il materiale a disposizione,visto che si andrà di pari passo,credo,dall'uscita del numero 3 in giappone in poi.
sono assai curioso di vedere che criterio di traduzione è stato adottato e in che modo è stato utilizzato,se la fruibilità con la nostra lingua ne risente la storia o meno,così come il plot dove la medesima di colloca.
diciamo che per ora,tra news,immagini e plot da wikipedia ci siamo andati avanti per un paio di annetti abbondanti,ora però è il tempo di tirare finalmente le somme e capire se questo progetto sarà la chiusura tanto auspicata con lo scontro col padre degli dei.
comunque,auspico che il reggente dell'edizione italiana faccia un piccolo sforzo nell'adattamento che rispecchi almeno in parte la caratteristica dei dialoghi italiani che sempre abbiamo amato,mi sembra un giusto contributo anche nella valorizzazione di quest'opera,ne basta uno piccolo,visto che il doppaiggio della serie di hades ci ha già indicato nell'edizione italiana curata da de palma un avvicinamento all'originale giapponese senza astruse invenzioni per abbellirne il contenuto,cosa che tutti noi abbiamo amato,ma è giusto rendere l'opera sempre più fresca e vicina allo spettatore di quanto non lo sia già da tanti anni.
cioè, intendi un adattamento dei dialoghi stile doppiaggio storico? ma dio ce ne scampi e liberi...>_<...
Cmq, ds o no, proprio il colpo di Andromeda è quello meglio riuscito, nel senso: La catena c'è, ed è di Andromeda (colui che indossa le sacre vestigia di questa costellazione), quindi CATENA DI ANDROMEDA è perfetto, di sicuro nebulose quando questo colpo viene lanciato non se ne vedono (Nebula chain: Catena nebulosa o Nebulosa Catena), al massimo si vede la costellazione alle spalle dell'eroe mentre sferra in suo colpo segreto, dunque dire che fa schifo mi sembra esagerato.
I colpi mal tradotti, mal adattati o inventati sono altri, non quello di Shun.
Se si facesse un anime del Next Dimension e venisse importato dalle tv nostrane, allora sì, per coerenza in Italia si dovrebbe adattare seguendo i tracciati già predisposti negli anni passati, ma il manga è di Kurumada, non degli adattatori, e nulla ha a che vedere con l'anime italiano, essendo anzi la continuazione di una storia cartacea che è già stata proposta sul nostro suolo nel completo rispetto dell'autore originale che l'ha pensata (edizione Star).
Il marchio "I cavalieri dello zodiaco" serve solo a vendere, e non disturberà più di tanto (già applausi per la Jpop che lo usa come sottotitolo, non come la Panini che non fa figurare il titolo originale), ma è chiaro che l'adattamento dovrà rispecchiare in tutto e per tutto il pensiero di Kurumada e non quello di Carabelli, ergo niente "Fulmini di Pegasus" nè tantomeno "Meteore di Pegaso" o "Onde infernali dello Tshei-ske-ke", ma la corretta traslitterazione dei nomi decisa dall'autore stesso.
Un pochino di aulicità nei dialoghi non infastidirebbe, quindi potrebbe anche andar bene, ma si raggiungerebbero forse gli eccessi di Episode G coi suoi "Tienti pronto alla pugna!", che, se vanno bene per dei personaggi come quelli di Episode G che si fa fatica a riconoscere come i Saint di Kurumada, probabilmente stonerebbero in bocca a un Ikki o un Seiya, che il lettore ormai conosce dalla lettura della serie originale e sa essere meno fini ed elaborati nei loro lessici!
L'aulicità dell'anime è una particolarità che andava bene per l'anime (vuoi i diversi disegni, vuoi il diverso medium) e ci incantò un pò tutti, ma una volta conosciuti i personaggi del manga così come l'autore li ha pensati, è improbabile che ora cambino completamente caratteri e registri linguistici pur essendo fisicamente gli stessi.
In ogni caso la linea prescelta da Jpop mi pare più che chiara. Se si preoccupano di mantenere addirittura i kanji, figuriamoci se metteranno in bocca frasi alla Dante ai personaggi!
quindi mi piacerebbe che almeno in parte questo tipo di registro,oltre quelli d'obbligo da voi citati,venisse preso in considerazione,il poco che potrebbe dare il tanto se non il tutto per questo manga del next dimension,non credo di essere l'unico a pensarla in questo modo e credo che se i traduttori ne terranno minimamente in considerazione metterà d'accordo davvero tutti.
capisco perfettamente come nasce il manga (ovviamente so benissimo che la traduzione fedele è quella rilasciata dalla star,visto che possiedo sia la normale che la deluxe della star,oltre che quella granata,per non parlare dell'episode g e lost canvas)e so della divisione di stilòe linguistico tra il manga e l'anime utilizzato in italia,ebbene io terrei presente anche il lato buono delle cose che si fecero con la granata,visto che arrivarono 15 anni prima della proiezione in italiano della serie di hade.
da qui nasce la mia protesta e da qui si chiude la medesima!
io credo che sia un particolare minuscolo ma da tener presente in modo da non tralasciare nulla in fase di traduzione del manga.
io credo che jpop farà un ottimo lavoro e solitamente hanno orecchie e occhi vigili in rete per sapere i gusti degli appassionati dell'opera,specie se quest'opera è il finale naturale dell'opera omnia di kurumada.
Mi pare abbastanza improbabile però che si usi "Pegasus" o "Fulmine di Pegasus" nel Next Dimension per il semplice fatto che questi NON sono i nomi scelti dall'autore e NON sono Saint Seiya, mente invece il Next Dimension dovrebbe esserlo, essendo da che ho capito il seguito ufficiale della prima storia.
Forse forse, ma io non ho gradito troppo la cosa anche se comunque si tratta di sinonimi, avremo di tanto in tanto "cavalieri" e "armatura" al posto di "Saint" e "Cloth", ma direi che l'idea di avere un "Cavalieri dello Zodiaco" su carta è da escludere, poichè certe cose non si fanno più dopo gli anni '90, o si facevano solo in casa Play Press, che, fortunatamente, non è la Jpop!
e invece si...non so se hai mai letto ND in originale, ma tenma non è propriamente un poeta per come parla...idem Ox e dhoko...mettere degli aulicismi, per quanto soft, in bocca a personaggi che in originale parlano in maniera medio-rozza sarebbe un'enorme forzatura, almeno a mio giudizio...
poi il discorso cambia per gli dei, o epr i personaggi un po piu posati (tipo shun e shiryu)...li anche in originale (almeno in lc, parlando di dei...) hanno un modo di parlare in cui qualche aulicismo non stona...
"è evidente che dimenticate,o forse non sapete perchè non ne avete tutti i numeri,nell'edizione della granata press si tenne conto anche dei nomi e dei colpi della serie animata,almeno per i personaggi conosciuti,per i dialoghi si cambiò decisamente poco,solo i nuovi personaggi furono lasciati come nell'originale,e mi riferisco alla serie di hade,pubblicata tra il 93 e il 94 in italiano proprio dalla granata."
a dire la verità, nella versione granata sono rimasti solo i nomi della serie televisiva, mentre i dialoghi erano fedeli (salvo strafalcioni, meno orridi della versione star, ma comunque presenti) all'originale, con tanto di parolacce qua e la, se nonr icordo male (è tanto che non lo rileggo...) e senza l'ombra di poesie ed aulicismi ad minchi
inoltre bisogna tenere presente che non siamo noi che traduciamo quest'opera che verrà stampata e conservata,ma da chi è stato incaricato e che noi pagheremo 6 euro per il risultato finale che ne verrà fuori,godibile o meno che sia,sicuramente se sarà bello o brutto,le critiche ci saranno così come i complimenti,ma sarà necessario fin dall'inizio vedere "che aria tira" e se il "tiro" stesso già nel secondo volume verrà corretto se il primo sarà deludente nelle aspettative,resta da capire,ad una settimana dall'uscita,se ciò che avverrà sarà di lieto epilogo o meno.
il problema è che "un piuccolo richiamo" al ds, finirebbe per essere un enorme forzatura perchè cambierebbe totalmente il registro lingu8istico...cosa che in ottica di traduzione /adattamento è la cosa peggiore che un traduttore può fare, perchè nella traduzione, oltre a tradurre bisogna cercare di adattare il testo, nei limiti del possibile, lasciando inalterato il senso e il tono dell'originale...piccolo esempio: quando traducevo per siti vari lost canvas, mi sono sempre sforzato di cercare un registro linguistico il piu possibile aderente alla parlata dei singoli personaggi: hypnos solenne ed aulico, tenma terra terra, dohko sbrigativo, degel forbito, kardia rozzo e spaccone....mai mi songorei di tradurre un "teme" con "oh tu, fellone", ma con un "brutto bastardo" et similia, a seconda del grado di arrabbiatura del personaggio che lo pronuncia ...sarebbe come se nell'adattamento di un film di bombolo in iglese, lo facessero parlare con un linguaggio shakespeariano...abbastanza ridicolo, se lo confronti con la cafonaggine dell'originale
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