Quali sono i mangaka che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dei manga? Una domanda semplice, ma a cui non è facile rispondere. Oricon, società giapponese che fornisce ogni tipo di statistica, ha quindi deciso di realizzare questa classifica, fornendo la seguente Top 10.
Siete d'accordo con i risultati o manca qualche nome nel 'glorioso' elenco? Esponente le vostre idee e stilate la vostra classifica ideale; nel mentre vi forniamo una breve biografia degli autori presenti in classifica, alcuni sicuramente noti a tutti, altri, invece, meno conosciuti fuori dal Giappone.
1) Osamu Tezuka (Toyonaka, 3 novembre 1928 – 9 febbraio 1989)
La sua prolificità e le sue tecniche e generi pionieristici gli sono valsi i soprannomi di "padre dei manga" o addirittura "dio dei manga" (Manga no Kamisama).
Uno dei tratti distintivi dell'animazione giapponese, gli "occhioni", furono inventati da Tezuka, che si basò su cartoni animati dell'epoca come Betty Boop di Max Fleischer e Topolino di Walt Disney. Per avere un'idea della sua produttività, il volume Complete Manga Works of Tezuka Osamu comprende oltre 400 volumi e più di 80.000 pagine, ma, nonostante questo, la raccolta non è completa; la sua produzione completa, infatti, comprende oltre 700 storie e un totale di circa 170.000 tavole.
A lui si devono manga come Astro Boy, Kimba il leone bianco, Black Jack e La Principessa Zaffiro.
2) Akira Toriyama (Kiyosu, 5 aprile 1955)
Ha debuttato nel mondo del fumetto nel 1978 con la storia Wonder Island, pubblicata su Weekly Shonen Jump, raggiungendo il successo e la fama internazionale con la serie comica Dr. Slump & Arale, serializzata nel settimanale Shonen Jump dal 1980 al 1984.
Divenuto la colonna portante di Shonen Jump, ebbe l'onore di realizzare (in collaborazione con Akira Sakuma) Hetappi, un corso per aspiranti fumettisti, pubblicato sulle pagine della rivista stessa. La sua opera più celebre è sicuramente Dragon Ball, che è anche il suo manga più lungo: il successo infatti portò Toriyama, anche su pressione di Shueisha, a lavorarci per 11 anni, dal 1984 al 1995, realizzando 42 tankobon per un totale di circa 8.400 pagine. Inoltre da esso sono stati tratti anche 3 serie anime televisive, diversi film, videogiochi e tantissimi prodotti di merchandising. Oltre alle opere citate, Toriyama ha creato diverse storie brevi (100-200 pagine) tra le quali vanno menzionate Cowa!, Kajika, Sand Land, Nekomajin e Sonic.
Toriyama ha curato anche la parte grafica di diversi videogiochi, come Dragon Quest; ha disegnato i personaggi di Chrono Trigger per la console SNES e Tobal 1 e 2 per PlayStation, nonché le ambientazioni ed i personaggi del RPG Blue Dragon, il cui anime ha dichiarato essere il suo ultimo lavoro. Toriyama ha anche collaborato alla sceneggiatura del film della 20th Century Fox Dragonball Evolution, ispirato al suo più famoso manga.
3) Fujiko F. Fujio
Fujiko Fujio è un nome d'arte, adottato dalla coppia di artisti Hiroshi Fujimoto (1933-1996) e Motoo Abiko (1934), che hanno interrotto la loro collaborazione nel 1987. Per la precisione, a seconda del nome d'arte usato, si può capire quale dei due artisti ha realizzato un progetto.
Tra i molti i lavori firmati da Fujiko Fujio vanno citati Carletto il principe dei mostri (Kaibutsu-kun) (1980-1982) e Nino, il mio amico Ninja, tuttavia l’opera più celebre è Doraemon (1973-in corso), uno dei personaggi più celebri in assoluto dell'animazione giapponese, tanto da essere stato nominato nel 2008 "ambasciatore degli anime" nel mondo dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone.
4) Eiichiro Oda (Kumamoto, 1 gennaio 1975)
Giovane mangaka che inizia la sua carriera a 17 anni creando la sua prima opera, Wanted!, con la quale vince diversi premi, compreso un secondo posto al rinomato Tezuka Award. Questo gli garantisce un posto di lavoro per la rivista Weekly Shonen Jump, lavorando inizialmente come assistente di Shinobu Kaitani nella serie Suizan Police Gang e successivamente di Masaya Tokuhiro nelle serie Jungle King Tar-chan e Mizu no Tomodachi Kappaman, da cui risulta notevolmente influenzato sotto l'aspetto artistico, anche se l'autore a cui maggiormente si ispira rimane il creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama.
A 19 anni lavora come assistente di Nobuhiro Watsuki nella realizzazione della serie Kenshin Samurai vagabondo, prima di vincere il Hop Step Award per nuovi artisti. In questo periodo disegna due storie brevi incentrate sul mondo dei pirati e intitolate Romance Dawn, che vengono pubblicate su Monthly e Weekly Shonen Jump tra il 1996 e il 1997. È sempre nel 1997 che, ancora su Weekly Shonen Jump, fa la sua prima apparizione One Piece, che in breve tempo diventa uno dei manga più famosi e più venduti, prima in Giappone, poi in tutto il mondo.
5) Takehiko Inoue (Kyushu, 12 gennaio 1967)
Il suo debutto nel mondo delle riviste manga avviene nel 1988, con la pubblicazione della storia breve Kaede Purple su Shonen Jump Magazine, grazie alla quale trionfa nel concorso Tezukashyoh (dedicato a Osamu Tezuka). Il protagonista, un giovane ragazzo di nome Kaede Rukawa, sarà poi tra i protagonisti di Slam Dunk.
Il suo primo vero manga pubblicato in monografico è Chameleon Jail, uscito nel 1989, ma la fama internazionale giunge con Slam Dunk, un manga incentrato sulle vicende di una squadra di pallacanestro liceale, mescolando azione e humor. L'opera è diventata un vero e proprio modello per le nuove generazioni di mangaka, ed ha avuto una grande influenza sulla cultura giapponese. Pubblicato per la prima volta nel 1991 in Giappone, il manga è stata la prima opera di Inoue ad essere pubblicata in Italia, in 62 numeri, nel periodo ottobre 1997 - giugno 2000, dalla Panini Comics. Attualmente Inoue è al lavoro su Vagabond e Real.
6) Shigeru Mizuki (Sakaiminato, 8 marzo 1922)
Specialista di storie di yokai Mizuki pubblicò il suo lavoro d’esordio, Rocketman, nel 1957. Da allora, ha pubblicato numerose opere, sia di yokai che lavori militari. Ha inoltre scritto molti libri su entrambi gli argomenti, tra cui un'autobiografia sul suo soggiorno sull'isola di Nuova Bretagna e una biografia manga su Adolf Hitler. Dedicandosi anche alla pittura di numerosi soggetti, anche se questi lavori non sono altrettanto conosciuti come quanto quelli letterari che lo hanno fatto diventare una celebrità.
La sua opera principale è Kitaro dei cimiteri “Gegege no Kitaro” creato da Shigeru Mizuki nel 1959, un manga importante, soprattutto se si pensa che non è stato che l'apri fila di numerose altre opere dello stesso genere e che al suo ideatore è già dedicata una strada di Sakaiminato, città in cui è nato, con ben 100 statue in bronzo di tutti i suoi personaggi.
7) Fujio Akatsuka (14 settembre 1935 – 2 agosto 2008)
È considerato uno dei pionieri dei manga comici, tanto da essere conosciuto come “Gag Manga King”. Nato in Manchuria iniziò la sua carriera da mangaka dedicandosi alla realizzazione di shojo, tuttavia, quando nel 1958 Nama-chan raggiunge il successo, si dedicò esclusivamente a manga comici, vincendo lo Shogakukan Manga Award nel 1964 con Osomatsu-kun e il Bungeishunju Manga Award nel 1971 con Tensai Bakabon.
Una peculiarità dei suoi lavori è la notorietà raggiunta dai personaggi secondari, che spesso hanno superato in fama i protagonisti. In Italia Fujio Akatsuka è noto soprattutto per Lo Specchio magico (Himitsu no Akko-chan), uno dei primi del genere maho shojo, da cui sono stati tratti una serie di anime a partire dal 1960.
8) Machiko Hasegawa (Fukuoka, 30 gennaio 1920 – Taku, 27 maggio 1992)
È stata una delle prime disegnatrici di fumetti manga, iniziando la sua carriera nel lontano 1946 con le strisce della serie Sazae-san, sulla vita quotidiana della protagonista e della sua famiglia, uno specchio della famiglia giapponese. Hasegawa raggiunse la notorietà nazionale attraverso il quotidiano Asahi Shimbun, sul quale iniziò a pubblicare nel 1949 fino al suo ritiro nel febbraio 1974. Un successo incredibile, tanto che, fino alla metà degli anni '90 gli editori della Hasegawa avevano venduto oltre 60 milioni di copie nel solo Giappone.
Dopo la sua morte è stato aperto un museo in suo onore a Tokyo e a tutt’oggi Sazae-san domina incontrastata la classifica degli anime più visti in Giappone.
9) Hayao Miyazaki (Tokyo, 5 gennaio 1941)
Mangaka, animatore, sceneggiatore, regista e produttore giapponese di anime di fama internazionale, Miyazaki è considerato all’unanimità come uno dei pilastri dell’animazione giapponese.
Miyazaki nel 1963 entrò a far parte dello staff dei disegnatori nella importante società della Toei. In quel periodo il maestro iniziò la sua collaborazione con Isao Takahata, con il quale iniziò a lavorare per la Zuiyo Pictures, poi Nippon Animation, partecipando ad alcune serie animate relative al famoso progetto World Masterpiece Theater, come Heidi, Marco (da Dagli Appennini alle Ande, una delle storie narrate nel libro Cuore), e Anna dai capelli rossi.
Nel 1978 Miyazaki presiede alla realizzazione della serie animata Conan, il ragazzo del futuro (Mirai shonen Konan) e nel 1979 diresse il suo primo lungometraggio, Lupin III - Il castello di Cagliostro (Rupan Sansei - Kariosutoro No Shiro), il secondo tra i film dedicati a Lupin, affiancato ancora una volta da Otsuka e Takahata.
Nel 1982 sulla rivista Animage iniziò la pubblicazione del manga Nausicaä della Valle del Vento, seguito dal lungometraggio del 1984. Proprio il successo ottenuto dal film permise al regista di fare il grande salto: fondare uno studio di produzione proprio, e così nel 1985 Miyazaki e Takahata diedero vita allo Studio Ghibli (dal nome dell'aereo italiano della Seconda guerra mondiale, tratto a sua volta da Ghibli, vento caldo del Sahara), luogo in cui i due registi si sarebbero potuti esprimere con la libertà che la loro creatività richiedeva e con le necessarie coperture finanziarie.
Da allora lo Studio Ghibli ha deliziato gli amanti dell’animazione con tanti lavori tra i quali: Laputa: castello nel cielo, Porco Rosso e la Principessa Mononoke, consentendo infine a Miyazaki di coronare la sua incredibile carriera con un Oscar ottenuto per il film La città incantata ed al Leone d'Oro alla carriera ricevuto alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2005.
10) Osamu Akimoto (Tokyo, 11 dicembre 1952)
Noto in particolare per la sua serie Kochira Katsushika-ku Kameari Koen-mae Hashutsujo, pubblicata senza interruzioni su Weekly Shonen Jump dal 1976. Un lavoro colossale che ad oggi conta oltre 1600 capitoli e 158 volumi, per un totale di 135 milioni di copie vendute. Kochikame è il manga più longevo nella storia giapponese.
Kochikame è ambientato ai giorni nostri, intorno alle varie stazioni di polizia della parte bassa della città di Tokyo, e parla delle disavventure di un agente di mezza età, Kankichi Ryotsu, chiamato dai colleghi Ryo-san. Tali situazioni non riguardano solamente la centrale di polizia, ma possiamo trovare Ryo-san in una moltitudine di diversi contesti, comunque in compagnia dei suoi colleghi. Il tutto viene rappresentato in modo divertente, anche con citazioni ad opere esterne al manga.
Grazie alla sua notorietà, ed al fatto che il manga è pubblicato da ormai più di trenta anni, il pubblico che segue KochiKame è molto vasto, andando dai giovani adolescenti, fino ai salarymen di mezza età che sono cresciuti assieme a questa serie.
10) Naoki Urasawa (Fuchu Tokyo, 2 gennaio 1960)
Poco prima di laurearsi alla Meisei University in economia, nel 1982 vince il concorso Shogakukan "New Comic Artist", debuttando a livello professionale con il manga Beta!! nel 1983. Tra le sue opere maggiori vanno senza dubbio ricordate Yawara, le raccolte umoristiche Dancing Policeman e NASA - Nippon Amateur Space Association, la lunghissima serie Master Keaton, su testi di Hokusei Katsushika, Monster ed il più recente 20th Century Boys. Dal 2003 lavora a Pluto, manga ambientato nell'universo tezukiano di Astro Boy e nel 2008, dopo la conclusione di 21st Century boys, in inizia un nuovo manga, Billy Bat, che parodizza i supereroi americani.
Urasawa è autore che predilige senz'altro le trame complesse, ricche di colpi di scena, in cui spicca più la psicologia dei personaggi che non l'azione pura e semplice.
Tre delle sue opere sono state trasposte in anime: Yawara - Jenny la ragazza del judo, Master Keaton e Monster. Happy! è invece diventato un telefilm, mentre da 20th Century Boys sarà tratto un film nel 2008.
1 | Osamu Tezuka |
2 | Akira Toriyama |
3 | Fujiko F. Fujio |
4 | Eiichiro Oda |
5 | Takehiko Inoue |
6 | Shigeru Mizuki |
7 | Fujio Akatsuka |
8 | Machiko Hasegawa |
9 | Hayao Miyazaki |
10 | Osamu Akimoto |
10 | Naoki Urasawa |
Siete d'accordo con i risultati o manca qualche nome nel 'glorioso' elenco? Esponente le vostre idee e stilate la vostra classifica ideale; nel mentre vi forniamo una breve biografia degli autori presenti in classifica, alcuni sicuramente noti a tutti, altri, invece, meno conosciuti fuori dal Giappone.

La sua prolificità e le sue tecniche e generi pionieristici gli sono valsi i soprannomi di "padre dei manga" o addirittura "dio dei manga" (Manga no Kamisama).
Uno dei tratti distintivi dell'animazione giapponese, gli "occhioni", furono inventati da Tezuka, che si basò su cartoni animati dell'epoca come Betty Boop di Max Fleischer e Topolino di Walt Disney. Per avere un'idea della sua produttività, il volume Complete Manga Works of Tezuka Osamu comprende oltre 400 volumi e più di 80.000 pagine, ma, nonostante questo, la raccolta non è completa; la sua produzione completa, infatti, comprende oltre 700 storie e un totale di circa 170.000 tavole.
A lui si devono manga come Astro Boy, Kimba il leone bianco, Black Jack e La Principessa Zaffiro.

Ha debuttato nel mondo del fumetto nel 1978 con la storia Wonder Island, pubblicata su Weekly Shonen Jump, raggiungendo il successo e la fama internazionale con la serie comica Dr. Slump & Arale, serializzata nel settimanale Shonen Jump dal 1980 al 1984.
Divenuto la colonna portante di Shonen Jump, ebbe l'onore di realizzare (in collaborazione con Akira Sakuma) Hetappi, un corso per aspiranti fumettisti, pubblicato sulle pagine della rivista stessa. La sua opera più celebre è sicuramente Dragon Ball, che è anche il suo manga più lungo: il successo infatti portò Toriyama, anche su pressione di Shueisha, a lavorarci per 11 anni, dal 1984 al 1995, realizzando 42 tankobon per un totale di circa 8.400 pagine. Inoltre da esso sono stati tratti anche 3 serie anime televisive, diversi film, videogiochi e tantissimi prodotti di merchandising. Oltre alle opere citate, Toriyama ha creato diverse storie brevi (100-200 pagine) tra le quali vanno menzionate Cowa!, Kajika, Sand Land, Nekomajin e Sonic.
Toriyama ha curato anche la parte grafica di diversi videogiochi, come Dragon Quest; ha disegnato i personaggi di Chrono Trigger per la console SNES e Tobal 1 e 2 per PlayStation, nonché le ambientazioni ed i personaggi del RPG Blue Dragon, il cui anime ha dichiarato essere il suo ultimo lavoro. Toriyama ha anche collaborato alla sceneggiatura del film della 20th Century Fox Dragonball Evolution, ispirato al suo più famoso manga.

Fujiko Fujio è un nome d'arte, adottato dalla coppia di artisti Hiroshi Fujimoto (1933-1996) e Motoo Abiko (1934), che hanno interrotto la loro collaborazione nel 1987. Per la precisione, a seconda del nome d'arte usato, si può capire quale dei due artisti ha realizzato un progetto.
Tra i molti i lavori firmati da Fujiko Fujio vanno citati Carletto il principe dei mostri (Kaibutsu-kun) (1980-1982) e Nino, il mio amico Ninja, tuttavia l’opera più celebre è Doraemon (1973-in corso), uno dei personaggi più celebri in assoluto dell'animazione giapponese, tanto da essere stato nominato nel 2008 "ambasciatore degli anime" nel mondo dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone.

Giovane mangaka che inizia la sua carriera a 17 anni creando la sua prima opera, Wanted!, con la quale vince diversi premi, compreso un secondo posto al rinomato Tezuka Award. Questo gli garantisce un posto di lavoro per la rivista Weekly Shonen Jump, lavorando inizialmente come assistente di Shinobu Kaitani nella serie Suizan Police Gang e successivamente di Masaya Tokuhiro nelle serie Jungle King Tar-chan e Mizu no Tomodachi Kappaman, da cui risulta notevolmente influenzato sotto l'aspetto artistico, anche se l'autore a cui maggiormente si ispira rimane il creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama.
A 19 anni lavora come assistente di Nobuhiro Watsuki nella realizzazione della serie Kenshin Samurai vagabondo, prima di vincere il Hop Step Award per nuovi artisti. In questo periodo disegna due storie brevi incentrate sul mondo dei pirati e intitolate Romance Dawn, che vengono pubblicate su Monthly e Weekly Shonen Jump tra il 1996 e il 1997. È sempre nel 1997 che, ancora su Weekly Shonen Jump, fa la sua prima apparizione One Piece, che in breve tempo diventa uno dei manga più famosi e più venduti, prima in Giappone, poi in tutto il mondo.

Il suo debutto nel mondo delle riviste manga avviene nel 1988, con la pubblicazione della storia breve Kaede Purple su Shonen Jump Magazine, grazie alla quale trionfa nel concorso Tezukashyoh (dedicato a Osamu Tezuka). Il protagonista, un giovane ragazzo di nome Kaede Rukawa, sarà poi tra i protagonisti di Slam Dunk.
Il suo primo vero manga pubblicato in monografico è Chameleon Jail, uscito nel 1989, ma la fama internazionale giunge con Slam Dunk, un manga incentrato sulle vicende di una squadra di pallacanestro liceale, mescolando azione e humor. L'opera è diventata un vero e proprio modello per le nuove generazioni di mangaka, ed ha avuto una grande influenza sulla cultura giapponese. Pubblicato per la prima volta nel 1991 in Giappone, il manga è stata la prima opera di Inoue ad essere pubblicata in Italia, in 62 numeri, nel periodo ottobre 1997 - giugno 2000, dalla Panini Comics. Attualmente Inoue è al lavoro su Vagabond e Real.

Specialista di storie di yokai Mizuki pubblicò il suo lavoro d’esordio, Rocketman, nel 1957. Da allora, ha pubblicato numerose opere, sia di yokai che lavori militari. Ha inoltre scritto molti libri su entrambi gli argomenti, tra cui un'autobiografia sul suo soggiorno sull'isola di Nuova Bretagna e una biografia manga su Adolf Hitler. Dedicandosi anche alla pittura di numerosi soggetti, anche se questi lavori non sono altrettanto conosciuti come quanto quelli letterari che lo hanno fatto diventare una celebrità.
La sua opera principale è Kitaro dei cimiteri “Gegege no Kitaro” creato da Shigeru Mizuki nel 1959, un manga importante, soprattutto se si pensa che non è stato che l'apri fila di numerose altre opere dello stesso genere e che al suo ideatore è già dedicata una strada di Sakaiminato, città in cui è nato, con ben 100 statue in bronzo di tutti i suoi personaggi.

È considerato uno dei pionieri dei manga comici, tanto da essere conosciuto come “Gag Manga King”. Nato in Manchuria iniziò la sua carriera da mangaka dedicandosi alla realizzazione di shojo, tuttavia, quando nel 1958 Nama-chan raggiunge il successo, si dedicò esclusivamente a manga comici, vincendo lo Shogakukan Manga Award nel 1964 con Osomatsu-kun e il Bungeishunju Manga Award nel 1971 con Tensai Bakabon.
Una peculiarità dei suoi lavori è la notorietà raggiunta dai personaggi secondari, che spesso hanno superato in fama i protagonisti. In Italia Fujio Akatsuka è noto soprattutto per Lo Specchio magico (Himitsu no Akko-chan), uno dei primi del genere maho shojo, da cui sono stati tratti una serie di anime a partire dal 1960.

È stata una delle prime disegnatrici di fumetti manga, iniziando la sua carriera nel lontano 1946 con le strisce della serie Sazae-san, sulla vita quotidiana della protagonista e della sua famiglia, uno specchio della famiglia giapponese. Hasegawa raggiunse la notorietà nazionale attraverso il quotidiano Asahi Shimbun, sul quale iniziò a pubblicare nel 1949 fino al suo ritiro nel febbraio 1974. Un successo incredibile, tanto che, fino alla metà degli anni '90 gli editori della Hasegawa avevano venduto oltre 60 milioni di copie nel solo Giappone.
Dopo la sua morte è stato aperto un museo in suo onore a Tokyo e a tutt’oggi Sazae-san domina incontrastata la classifica degli anime più visti in Giappone.

Mangaka, animatore, sceneggiatore, regista e produttore giapponese di anime di fama internazionale, Miyazaki è considerato all’unanimità come uno dei pilastri dell’animazione giapponese.
Miyazaki nel 1963 entrò a far parte dello staff dei disegnatori nella importante società della Toei. In quel periodo il maestro iniziò la sua collaborazione con Isao Takahata, con il quale iniziò a lavorare per la Zuiyo Pictures, poi Nippon Animation, partecipando ad alcune serie animate relative al famoso progetto World Masterpiece Theater, come Heidi, Marco (da Dagli Appennini alle Ande, una delle storie narrate nel libro Cuore), e Anna dai capelli rossi.
Nel 1978 Miyazaki presiede alla realizzazione della serie animata Conan, il ragazzo del futuro (Mirai shonen Konan) e nel 1979 diresse il suo primo lungometraggio, Lupin III - Il castello di Cagliostro (Rupan Sansei - Kariosutoro No Shiro), il secondo tra i film dedicati a Lupin, affiancato ancora una volta da Otsuka e Takahata.
Nel 1982 sulla rivista Animage iniziò la pubblicazione del manga Nausicaä della Valle del Vento, seguito dal lungometraggio del 1984. Proprio il successo ottenuto dal film permise al regista di fare il grande salto: fondare uno studio di produzione proprio, e così nel 1985 Miyazaki e Takahata diedero vita allo Studio Ghibli (dal nome dell'aereo italiano della Seconda guerra mondiale, tratto a sua volta da Ghibli, vento caldo del Sahara), luogo in cui i due registi si sarebbero potuti esprimere con la libertà che la loro creatività richiedeva e con le necessarie coperture finanziarie.
Da allora lo Studio Ghibli ha deliziato gli amanti dell’animazione con tanti lavori tra i quali: Laputa: castello nel cielo, Porco Rosso e la Principessa Mononoke, consentendo infine a Miyazaki di coronare la sua incredibile carriera con un Oscar ottenuto per il film La città incantata ed al Leone d'Oro alla carriera ricevuto alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2005.

Noto in particolare per la sua serie Kochira Katsushika-ku Kameari Koen-mae Hashutsujo, pubblicata senza interruzioni su Weekly Shonen Jump dal 1976. Un lavoro colossale che ad oggi conta oltre 1600 capitoli e 158 volumi, per un totale di 135 milioni di copie vendute. Kochikame è il manga più longevo nella storia giapponese.
Kochikame è ambientato ai giorni nostri, intorno alle varie stazioni di polizia della parte bassa della città di Tokyo, e parla delle disavventure di un agente di mezza età, Kankichi Ryotsu, chiamato dai colleghi Ryo-san. Tali situazioni non riguardano solamente la centrale di polizia, ma possiamo trovare Ryo-san in una moltitudine di diversi contesti, comunque in compagnia dei suoi colleghi. Il tutto viene rappresentato in modo divertente, anche con citazioni ad opere esterne al manga.
Grazie alla sua notorietà, ed al fatto che il manga è pubblicato da ormai più di trenta anni, il pubblico che segue KochiKame è molto vasto, andando dai giovani adolescenti, fino ai salarymen di mezza età che sono cresciuti assieme a questa serie.

Poco prima di laurearsi alla Meisei University in economia, nel 1982 vince il concorso Shogakukan "New Comic Artist", debuttando a livello professionale con il manga Beta!! nel 1983. Tra le sue opere maggiori vanno senza dubbio ricordate Yawara, le raccolte umoristiche Dancing Policeman e NASA - Nippon Amateur Space Association, la lunghissima serie Master Keaton, su testi di Hokusei Katsushika, Monster ed il più recente 20th Century Boys. Dal 2003 lavora a Pluto, manga ambientato nell'universo tezukiano di Astro Boy e nel 2008, dopo la conclusione di 21st Century boys, in inizia un nuovo manga, Billy Bat, che parodizza i supereroi americani.
Urasawa è autore che predilige senz'altro le trame complesse, ricche di colpi di scena, in cui spicca più la psicologia dei personaggi che non l'azione pura e semplice.
Tre delle sue opere sono state trasposte in anime: Yawara - Jenny la ragazza del judo, Master Keaton e Monster. Happy! è invece diventato un telefilm, mentre da 20th Century Boys sarà tratto un film nel 2008.
Dopo un primo colpo d'istinto che mi ha spinto verso Tezuka, ho votato Toriyama, perchè Tezuka lo voterei più per fama che per sue serie lette, mentre il Tori lo conosco di più, e la mia stima nei suoi confronti è grande.
Per me <i>Dragonball</i> rimarrà IL manga, è il titolo che mi ha avvicinato questo mondo quando avevo solo 12 anni (ora ne ho 27!) e che mi ha aperto le porte a tanti, tanti altri titoli. Toriyama ha portato le serie di combattimento su Mediaset, è riuscito a portare i film Dynit sulla Rai, ha dato vita ad una serie di record a livello mondiale invidiabile (fra cui un terrificante live action), ed è un autore a cui sono parecchio affezionato. Spero che indipendentemente dai toni della prossima opera che realizzerà -perché spero ne faccia ancora!- si tratti di una serie lunga e non di miniserie o oneshot.
Tutti i nomi nella top ten comunque, sono Mostri Sacri!
beh ad essere sincero mancano altri miei "idoli" tipo Kōji Seo, Jin Kobayashi e Syun Matsuena ma forse non sono ancora abbastanza bravi per entrare nella storia...
Oda è molto promettente però finchè non conclude il suo capolavoro non merita di essere nella top ten di sempre
Per quanto riguarda gli altri... la maggior parte neanche li conosco.
Stilare una classifica personale è praticamente impossibile dato che ogni autore ha degli "alti e bassi", tuttavia trovo scandaloso che in questa classifica manchino Hiro Mashima (troppo sottovalutato) e Kazuhiko Kato (anche noto come Monkey Punch).
Personalmente, al suo posto avrei tranquillamente messo gente come Adachi, Rumiko Takahashi, Moto Hagio, Naoko Takeuchi, Go Nagai, Shotaro Ishinomori, Mitsuteru Yokoyama, Tetsuya Chiba, Tetsuo Hara, Leiji Matsumoto, Masami Kurumada, Ryoko Ikeda...
(escludiamo Taniguchi perchè è troppo "a sè" per far la storia dei manga)
Nondimeno, fra le dieci proposte, fermo restando che, esclusi Oda, l'autore di Stilly e lo specchio magico che non conosco se non di nome e quello di Kochikame che io non metterei per motivi analoghi ai due succitati (poi non so se ha fatto altro prima di Kochikame) e Inoue di cui non ho letto nulla, gli altri son tutti grandissimi autori ho votato per Toriyama, che è riuscito a dare un'impronta "nuova" allo shonen manga dal 1980 in poi, condizionando in pratica tutto il mondo dell'editoria di questo genere, sia in Giappone sia all'estero.
Per quanto riguarda la classifica, ovviamente il mio voto va al Dio, tra i restanti invece mi spiace constatare l'assenza di disegnatrici shoujo. Certo, Katsuji Matsumoto forse era esagerato aspettarselo, ma non c'è nessun nome a rappresentare quel periodo di rivoluzione e innovazione di fine anni '60 e inizio anni '70 in cui lo shoujo divenne qualcosa di più che un fumetto per bambine. Mi pare strano non vedere nessuna tra Keiko Takemiya, Moto Hagio, Yumiko Oosima, Ryoko Yamagishi, Yoshiko Nishitani o Riyoko Ikeda... certo, tutte non potevano starci, ma la Ikeda l'avrei vista bene vista la sua indubbia importanza storica.
Anche le CLAMP, Kia Asamiya o Masamune Shirow mi paiono grandi assenti, i primi due per essere tra quelli che "riportarono gli anime su carta", il corrispettivo fumettistico della prima generazione otaku che segnò l'animazione, il secondo in quanto probabilmente maggior esponente del cyberpunk giapponese.
E infine ci sono anche tanti altri artisti storici, Leiji Matsumoto, Shotaro Ishinomori, Mitsuteru Yokoyama e altri, che non riesco a capire come possano stare dietro a gente come Oda e Inoue (che paiono messi li più per il loro impatto di vendite)
Certo che la presenza di Oda e Inoue è a dir poco ridicola...cos'hanno inventato di così eccezionale? hanno rivoluzionato qualcosa? No, hanno solo ottenuto un enorme successo dell'otaku medio, e non è sufficiente questo per fare la storia.
Trovo invece che sia grave la mancanza della Takahashi
p.s. ma Naoki Urasawa è uguale spiccicato al protagonista di Monster (perdonatemi ma non ricordo il nome
Un altro che ci metterei è Hideo Yamamoto
Mi viene poi in mente anche Taniguchi...
In realta si tratta di una classifica giapponese, sicuramente la visibilita di certi autori e' diversa tra i nostri due paese. Che dite, facciamo una nostra classifica?
si chiamava KENZO TENMA...
Tezuka lo conosco solo per fama, non mai letto niente di suo, mentre di urasawa ho letto anche troppo XD. Urasawa abbia fatto dei magnifici manga, (li ho letti tutti), ma non ho trovato in essi ciò che mi dato Slam dunk (il primo amore non si scorda mai xD).
Per Oda bisogna aspettare la fine di One Piece invece....
Eichiro Oda, per quanto geniale, è ancora troppo giovane e Miyazaki ha influito molto più sull'animazione (in quel caso avrei votato lui).
Comunque non direi ma che uno è migliore su tutti.
Detto questo io reputo le classifiche adatte solamente a competizioni sportive o a statistiche di vendita. In questi casi sono un po' fuori luogo.
ho votato Tezuka, ma la voglia di votare Miyazaki è stata tanta...
per quanto possa apprezzare Inoue (e l'apprezzo davvero tanto, non recupero Vagabond perché al momento "non posso farlo"... chi vuol capire capirà
Tuttavia tra "questi dieci" da il mio voto a Toriyama.
Anche se non darlo a Hayao Miyazaki mi sembra un sacrilegio
Ecco perché ho votato "Nessuno di questi", proprio perché non me la sento di escludere aprioristicamente nessuno. Ammetto, infatti, che di buona parte di questi autori non ho avuto modo di leggere ancora niente; quindi sarebbe poco corretto da parte mia votare il mangaka che conosco meglio quando, in primo luogo, non mi è richiesto questo e, in secondo luogo, non è detto che il suddetto mangaka abbia anche fatto la storia del manga.
Ovviamente secondo viene Toriyama, non tanto per la sua opera (personalmente Dragonball l'ho sempre ritenuto estremo e palloso), quanto piuttosto per l'impatto che ha avuto il suo manga al livello planetario.
A mio avviso al terzo posto si dovrebbe posizionare la Takahashi (secondo me la madre del manga) che al pari di Tezuka a contribuito a creare i manga (nel suo caso Lamù è la genialità in terra).
Quarto invece dovrebbe essere Urasawa che sta portando i manga ad un nuovo livello, le sue opere sono ciò che ci dovremmo aspettare in futuro come MANGA.
Quinto posto per Inoue per IL MANGA (Slam Dunk) e per il suo grande coraggio nel cambiare totalmente genere con Vagabond.
Sesto posto per Oda che sta creando con One Piece il logico successore di DragonBall.
Ne mancherebbero altri volendo (Ikeda, Adachi, Kurumada) ma "la regina dei manga" nella top ten ci dovrebbe entrare ad occhi chiusi a mio avviso
A parte questo anch'io ho votato per Akira Toriyama, insomma, Dragon Ball è stato il precursore di svariati titoli che ancora oggi ci accompagnano, più di così...!
Oda non ha fatto nulla per il mondo dei manga, cura "solo" la serie più venduta degli ultimi 10 anni, ma non per questo merita quel posto, anche solo per una questione d'età.
Comunque ho votato Toriyama.
Per quanto riguarda i risultati in generale concordo pienamente con quello che dice Kotaro e che mi meraviglio pure io non ci siano nomi come: Go Nagai, Leiji Matsumoto, Rumiko Takahashi, le Clamp, Adachi ecc ecc.
Dalla lista quelli che sinceramente toglierei per far posto ai mangaka citati sopra toglierei:Osamu Akimoto,Shigeru Mizuki, Fujio Akatsuka e anche Echiro Oda per lo stesso motivo detto da Kotaro perchè per quanto sia bravo e stupenda la sua opera non è ancora conclusa.
Hai ragione.
Il successo di <i>One Piece</i> è attestato, i suoi record pure, ma prima di inserirlo nell'Olimpo dei Magnifici 10, aspetterei che realizzasse qualcosa di più concreto e concludesse almeno la sua opera prima, lo vedo un maestro, senz'ombra di dubbio, ma è troppo 'fresco' a dispetto degli altri. Ma dalla presenza di Inoue -giovine a sua volta, seppur alle spalle con <i>Slam Dunk</i>, e lo splendido <i>Vagabond</i>- deduco che nella top figurino anche non solo ottimi cantastori e grandi disegnatori, ma pure maestri nelle vendite.
Ed AMO Takehiko Inoue, eh.
Poi per me c'è pure il creatore dei manga Il Sensei Osamu Tezuka !!!!!!!!!!!!!!
Sbaglio ma oltre ha Go Nagai manca pure Masakazu Katsura che ha fatto tantissimi manga importanti e poi manca anche il grande Kentaro Miura !!!!!!!!!!!!
Nagai, Ishinomori (recordman per quantità di manga prodotti) e Mastumoto fuori dalla classifica fanno un certo effetto.
Sazae-san in fondo è un pezzo della storia dei manga e degli anime, e ancor oggi la sua importanza è espressa nel dominio totale a livello televisivo, un'opera in grado di unire più generazioni ed esprimere la società giapponese.
Volendola ampliarla, avrei inserito...
-Shotaro Ishimori (forse anche un posto prima di Toriyama, a fianco a Tezuka)
-Masamune Shirow;
-Ryoko Ikeda (notare che c'è una sola donna in classifica, maschilisti che non sono altro
-Buronson!!!! assente clamoroso, assieme ad Hara;
-Tsukasa Hojo (come sopra, e meno male che qualche mese fa i suoi colleghi lo avevano omaggiato)...
-CLAMP (c'è pure Oda, perchè non aggiungere qualche altro mangaka ''contemporaneo''?);
-Tatsuya Egawa (va bene che le sue opere sono adatte in primis a chi vorrebbe sempre Federica accanto, ma sotto sotto....)
Non meritano di starci in classifica Togashi e Miura, meglio che continuino a fare le loro battute di pesca in quel di Kyushu (ovviamente è una battuta)...
Ah, voto per Urasawa che, se non fosse per occhiali e capelli lunghi, un pochino mi assomiglia
Comunque sono d' accordo, ci nomi ce ne sono proprio tanti.
Beh, Oda ha suo modo ha saputo rinnovare il genere avventuroso-piratesco.
Certo, aspetterei che "One piece" sia finito, anche se dura ormai da 13 anni.
Non gli getterei ora tutta questa "croce" addosso comunque. XD
Dire che anche la presenza di Inue è ridicola mi sembra troppo, visto che ha saputo dare un' impronta decisiva al panorama delle serie sportive. Poi boh!
Parlare solo di roba per otaku medio mi sembra troppo francamente.
In effetti, mi stupisce il fatto che sia secondo
Inoue lo metterei più in basso, mentre mancano ancora altri nomi illustri, come Otomo o Urasawa che secondo me nella top 10 dei migliori meritano.
Nulla da togliere agli altri (come Urasawa, ad esempio), però chi ha lasciato un'impronta nei MANGA (e non nelle animazioni) è sicuramente Toriyama.
Anche io avrei visto bene nella classifica Go Nagai e perchè no, anche la Takahashi
Oviamente, a parte le questioni di cuore, non può che essere Tezuka, senza il quale probabilmente i manga non esisterebbero.
Importanti anche gli altri, ma come è possibile votare il padre che ha dato il via ai manga?
Per cui, voto scontato e senza pensarci, Tezuka!
Ciao!
Tacchan
comunque ci sono tutti nomi molti illustri!
Penso che sia il mangaka contemporaneo che più sta cambiando l'universo dei manga.
Votare Tezuka sarebbe stato scontato, anche se ovviamente le basi di tutta la struttura le ha gettate lui XD
C'è gente in questa classifica che non è degna di legargli i calzari!!!
Non si può parlare di manga senza Nagai, santo cielo ha scritto DevilMan e ha inventato i Robottoni!
Sorprende la mancanza di 2 grandi:
Il primo shiotaro ishinomori: insomma è stato "l'antagonista" di tezuka, autore di grandi opere (ryu delle caverne, cyborg 009, kamen rider con cui ha dato vita a quelle serie live action particolari) , detentore del record di piu' tavole disegnate con musei in suo onore!!
Il secondo go nagai: parliamo di uno che ha spaziato quasi tutti i generi dall'horror allo shonen all'erotico fino alla creazione del genere robotico e scusate se è poco.
che poi queste classifiche siano anche farlocche e inaffidabili è un'altra questione
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