Il protagonista di questa nuova fatica della Gonzo è un fotografo che si trova, nella società moderna, privo di una vera e propria ispirazione. Tutto pare piatto e i lavori che gli vengono commissionati non sono nulla più che servizi di routine a politici e VIP. Per lui, che ha fotografato situazioni drammatiche in guerra, la vita odierna è priva degli stimoli. Si trova tuttavia immischiato con un’organizzazione segreta che raggruppa le persone più in vista della società fa in modo che possano soddisfare le proprie più perverse fantasie. Riesce ad infiltrarsi e viene beccato, ma proprio quando per lui sembra essere la fine, viene baciato dalla ‘Dea’ che i soci adorano, e riceve un dono che gli permetterà di scappare.

Il bacio ha il potere di realizzare i desideri più nascosti dell’animo di chi lo riceve, ed è indicativo il fatto che il protagonista ora si trova con il micidiale potere di distruggere con una fato il soggetto inquadra con la macchina fotografica.

Trova inoltre nella ‘Dea’ la musa ispiratrice che cercava. Questa è in realtà la figlia di una potentissima e ricchissima famiglia. Viene maltrattata e usata, grazie all’ipnosi, dalla madre per le cerimonie che ricorda solo come terribili incubi.


Speed Grapher è un anime un po' controverso che, dopo quattro episodi, non riesco ancora a valutare. Per certe cose mi verrebbe da dire che non vale la pena di vederlo, che propone solo tematiche forti a fini commerciali e che il tutto risulta un po’ pacchiano. Tuttavia proprio le sue situazioni adulte, spesso inserite in modo forzato, e la atmosfera sporca che riesce a creare mi incuriosiscono a mi spingono a proseguire. Anche sotto il profilo tecnico non mi convince del tutto, visto che per ora sia il disegno che le animazioni si dimostrano abbastanza altalenanti.

Di certo ci troviamo di fronte ad un anime un po’ atipico. Nel caso decideste di guardarlo proseguite almeno per 3-4 episodi, visto che il primo impatto probabilmente non sarà dei migliori.

Per vedere qualche immagine e per scrivere la vostra opinione, cliccate qui