
Azzardi del genere non sono nuovi per la casa dei signori Rintaro e Kawajiri. Tra i grandi studi di produzione, Madhouse è quello più aperto alle sperimentazioni – latu sensu e strictu sensu – e quindi a correre anche rischi commerciali. Black Lagoon poteva essere un’incognita, per tutto un insieme di ragioni, ma ha pagato, e la Madhouse lo ripaga con una serie OAV, che è sinonimo di molti soldi in più per la realizzazione.
Il budget maggiorato si vede nella fattura delle componenti tecniche. Facile è pensare a disegni e animazioni, rifiniti rispetto a quelli delle precedenti stagioni. Tuttavia è più interessante spendere due parole per qualcos’altro.
In effetti ci sarebbe molto da dire su quanto è cambiata l’immagine negli anime di ultima generazione; su come si sta sfruttando e dove si sta muovendo la computer graphic, o il digitale più in generale, e sui risultati cui si è pervenuti. L’argomento è vasto, ma già Roberta’s Blood Trail offre, nel suo piccolo, un campionario dei traguardi ad ora raggiunti dalla CG.
In proposito mi viene da pensare alla Production I.G e a un paio di suoi titoli. Blood the Last Vampire e Ghost in the Shell – Stad Alone Complex furono tra i primi prodotti, se non i primi in assoluto, a utilizzare il PC per risolvere il dettaglio scenico e luministico, anche minuto. Una procedimento del genere adesso è la prassi affermata e gli OAV di Black Lagoon ne fanno uno sfoggio estensivo. Mani competenti stanno dietro la gestione dei filtri cromatici, degli ambienti texturizzati e di varie ed eventuali chicche fotografiche.
Mani più incerte sono quelle di Sunao Katabuchi. Qui la parentesi è un po’ più ampia, perché i suoi meriti, e demeriti, iniziano dove finiscono quelli di Hiroe.
Katabuchi non si limita alla conversione visiva e cinematica delle pagine del mangaka. Ci può stare. Magari ci deve anche stare, altrimenti il compitino sarebbe troppo facile, da una parte, e concettualmente sterile, dall’altra. Katabuchi sembra saperlo e mette del suo nel Baile de la Muerte, anche se sforbicia e riarrangia troppi passaggi del materiale di Hiroe, forse per problemi di metraggio – cinque episodi anziché sei. Ne perde la costruzione di alcune sequenze, ne guadagna la leziosità di certe altre, tra cui dei siparietti comici; aggiunte superflue, nei sparsi qua e là.

Ci sono delle citazioni importanti nei primi minuti di visione: Full Metal Jacket, Il cacciatore, Apocallypse Now. Ce n’è una musicale ricorrente, nell’ending: Il Dottor Stranamore. Apposizioni di Katabuchi, piccoli omaggi, ma non soltanto.
Guardando gli OAV si avverte un sapore “orientale” rispetto al Giappone; a est del Pacifico si trova il cinema statunitense. Da quei loci Hiroe attinge molto e Katabuchi lo evidenzia, marcando il substrato su cui poggia Roberta’s Blood Trail: Vietman e Guerra Fredda. La serie ne discute, tra le righe, per induzione rispetto all’intreccio vero e proprio. Discute anche di ciò che da quelle macerie discende, relazioni criminali e assetto politico internazionali, affari e manovre di potere dell’Idra a stelle e strisce.
C’è una consapevolezza né qualunque né qualunquista, a riguardo. E c’è un bel paratesto come filo rosso tra i passaggi action, caricati d’eccessi, spinti con consapevolezza – d’altronde così sono stati fin dagli esordi, è il bello del gioco della finzione, insegna Tarantino.
Ma questa è perlopiù farina del sacco di Hiroe. L’apporto che dà Katabuchi sta nel taglio registico e nell’impostazione visiva “occidentali”, nei modi di raccontare e rappresentare una storia, senza troppa retorica, tenendo i cavi in tensione, spingendo su un tono “maschio”, anch’esso americano, o meglio di un determinato tipo di cinematografia americana. La qual cosa, presa da sola, potrebbe essere tanto un pregio quanto un difetto.
È infatti legittimo chiedersi se sia un bene che l’animazione, nell’aspetto e nei contenuti, si faccia imago di un certo genere di film. Tuttavia, in un momento in cui la prima ricalca troppo spesso i medesimi luoghi, è un bene che dica altro da sé.
Non è la prima volta che Black Lagoon intraprende l’operazione, bisogna ammetterlo, non è una novità vera e propria. Eppure a ogni occasione ha saputo offrirsi sotto nuove declinazioni, evolvendo al contempo il suo carattere e quello dei suoi personaggi chiave, scelta intelligente e soprattutto lecita, se portata avanti con coerenza.
E comunque, così com’è, al di là delle speculazioni, Black Lagoon funziona maledettamente.
Non è la prima volta che Black Lagoon intraprende l’operazione, bisogna ammetterlo, non è una novità vera e propria. Eppure a ogni occasione ha saputo offrirsi sotto nuove declinazioni, evolvendo al contempo il suo carattere e quello dei suoi personaggi chiave, scelta intelligente e soprattutto lecita, se portata avanti con coerenza.
E comunque, così com’è, al di là delle speculazioni, Black Lagoon funziona maledettamente.
personalmente, come anime, sono fermo alla prima serie doppiata, da schifo e lo sappiam tutti, in italia(c)ano... Dovrei vedermi la seconda (qualcuno la manda in tivi??) e questa serie di Oav l'ho già recuperata
PS: bello il link a "imago", ma invece che "latu sensu e strictu sensu" avrei preferito la versione italiana (ho capito quale sia ovviamente
Non fosse che il 10 non è ancora uscito, ma appunto non sono sicuro di comprarlo.
Spero che in animazione il supporto di tale Sunao Katabuchi sia significativo, perchè la materia prima su cui lavorare non è ottima.
E per intenderci, Black Lagoon mi piaceva, e parecchio pure. Solo che nel volume 6, cap. 44, inizia El Baile de la Muerte, che dura ben 33 capitoli fino al volume 9.
Se almeno avesse mantenuto le premesse iniziali...invece finisce tutto a tarallucci e vino.
E Roberta's Blood Trail non fa eccezione. O meglio, una eccezione la fa: stavolta, rispetto alla versione cartacea, ci sono delle differenze un pochino piu' evidenti, soprattutto nel finale. Non so come la prenderanno i fan, so solo che a me la versione manga di questa saga non era piaciuta molto, mentre invece la versione animata e' stata piu' godibile, e le differenze nel finale mi sono piaciute.
Meglio testare tutto in prima persona e a quel punto si è liberi di esprimere le proprie opinioni con maggiore cognizione di causa
Black Lagoon è una serie che adoro (specialmente in versione animata) gli OAV in questione ce li ho da parte ma li devo ancora vedere credo e spero che saranno in grado di emozionarmi quanto il resto dell'opera.
E' proprio un genere che non sopporto, a prescindere dalla qualità.
Ma non c'è stato.
Ok, concorde nel voler sempre fare qualche cosa di diverso nell'anime rispetto alla versione cartacea - anche se questa rasenta la perfezione -, concorde pure nel voler creare scene nuove di sana pianta per movimentare un po' il tutto, ma a me, l'unica impressione dopo aver visto l'ultimo episodio di questa serie è stata l'esclamazione "che cagata pazzesca!"
Vedendo solo l'anime comprendo appieno come non possa piacere a pelle una storia come Black Lagoon: non appassiona, ci si ferma sullo splatter e si soprassiede su altri punti cruciali, si modificano scene che invece sono fondamentali per lo svolgimento della storia e poi... il finale, quel finale che ha reso onore alla storia nel manga, nell'anime diventa quasi una satira del genere d'azione americano, rovinando il pathos e il significato insito nella storia. Se dovessi rivedere la serie, mi fermerei al penultimo episodio: non eccelso ma comunque "degno".
ad ogni modo anche con il manga sono molto indietro (pur avendoli tutti) .-.
* scusate ma non riuscirò mai a concepire "Revy" come diminutivo di Rebecca
Alla fine anche se apprezzo questi OVA io avrei preferito una terza serie,giusto per veder l'evoluzione della storia della Company,ma dovremmo aspettare ancora molto!!!
P.S. Viva Rebecca ma anche Ruberta è epic win!!!
PPS Son sempre cosi articolate le tue recensioni Limbes da lasciarmi col "mal di testa"!!
No perchè a me, che ho visto solo l'anime, sono piaciute molto le prime due serie, la terza inizialmente mi è sembrata un qualcosa di straordinario!
Dopo aver visto il primo episodio di "Roberta's Blood Trail" mi sono detto: <>
Poi però la conclusione mi è sembrata fin troppo affrettata, non so, la storia diventa fin troppo irreale e banale...e quindi mi ha deluso...
Non conosco nulla di Black lagoon, ma penso che comincerò da questa serie OAV, o OVA che dir si voglia.
Se non guardi precedentemente le prime due serie animate questi oAV non hanno molto senso...
Ok, sconsiglio accettato!
Dopo aver curiosato un pò in giro ho avuto l'impressione che oltre a Tarantino ci sia anche l'ombra del primo John Woo su questo titolo...
visto black lagoon è il mio fumetto/anime preferito al pari di evangelion, non posso non dire la mia! ^^
ho seguito questa serie da quando è uscito, ho guardato e riguardato le due stagioni talmente tante volte che da qui a poco mi si consumano i dvd... per questi ultimi oav (che per inciso aspettavo da una vita) e quando mi sono accorto che dalle prime battute il doppiaggio non era il solito a cui (molti di noi si sono affezionati) mi è venuto male... il cast utilizzato è prevalentemente francese e hanno avuto la pretesa di doppiare gli oav in italiano ovviamente con risultati a mio avviso deludenti
accettate un consiglio risparmiate i soldi, non comprate l'oav, buttatevi sulle prime due stagioni... sono soldi ben spesi!!!
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