Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Restino a letto i bambini perché la rubrica di oggi sarà "vietata ai minori". Non tre X ma ben quattro (tre di manga e una di anime): Love Celeb, HHH - Triple Ecchi, Kamasutra: The ultimate sex adventure e Nanoa to Kaoru.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


Per saperne di più continuate a leggere.


3.0/10
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Love Celeb è una serie di sette volumi di genere josei dell'autrice Mayu Shinjo; edito in Italia dalla Star Comics al prezzo di 3,90€, si presenta bene e non si rischia di ritrovarsi fra le mani pagine svolazzanti.

La trama si presenta semplice grazie ad una protagonista di nome Kirara Hanazono che, a causa della sua voglia di sfondare nel mondo dello spettacolo, cerca aiuto nel suo manager che altro non sa consigliarle se non di "prostituirsi gratuitamente" a qualche pezzo grosso del settore. Per sua fortuna, incontra un ragazzo chiamato Gin, e l'indomani Kirara è conosciuta da tutto il globo nipponico: chi sarà mai Gin?

Scommetto che già la trama vi deve aver convinto ad iniziare questa lettura, ma lasciate che vi descriva anche lo stile di disegno adottato dall'autrice poiché esso è un vero prodotto di fantasia, ove le proporzioni non sono mai esistite, a partire dal volto allungato senza misure degli uomini. Seguono gli occhi immensi, che potrebbero contenere una persona, delle ragazze; l'unico fattore positivo del tratto sono i capelli.

Vorrei poter discutere di come potesse risultare ai miei occhi la caratterizzazione dei vari personaggi, ma purtroppo quest'ultima è inesistente, però una cosa sarà chiara a fine lettura: la protagonista è un chiaro esempio di "inutilità umana". Essa è un capolavoro di vari abomini messi assieme, quali l'essere un'eterna ed ingenua apri-gambe, una semplice amante del masochismo e della libera prostituzione; tutti possono stuprarla, tutti possono abusare di lei in qualunque senso, ma non certo mentale dato che di neuroni non ne presenta.

Il ragazzo chiamato Gin è il classico maschio presente in tutte le opere dell'autrice: alto, scontroso, arrogante, viziato, sadico e popolare che, ovviamente, stuprerà mille volte la sua fidanzata mentre lei, gemente come una capretta, si lascerà violentare per renderlo felice dato che lui deve ottenere sempre ciò che vuole. I loro rapporti sessuali, almeno eccitassero, ma neppure quello dato che quella povera disgraziata della protagonista altro non fa che gemere come un animale torturato, sembra quasi un amplesso fra una pecora ed una scimmia, e per tanti potrebbe risultare strano, ma per l'autrice assolutamente no.

In conclusione, ritengo Love Celeb una lettura insolita, priva di logica ed estremamente volgare, pertanto la boccio e la sconsiglio a tutti.
Voto: 3



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"HHH - Triple H" è un manga hentai di Distance. Un bel manga hentai.
Il volume raccoglie la storia che dà il titolo al volume, lunga sei capitoli e altre due storie autoconclusive.
La trama della storia principale vede protagonista la bellissima Shigure Takashima, studentessa, e per di più, la migliore della scuola, brava in tutto, con i migliori voti. In verità la vera natura di Takashima è quella di ragazza molto arrapata, al punto che alla fine delle lezioni entra in un aula vuota per masturbarsi, cosa che fa spesso. Il caso vuole che, un pomeriggio, Kitakomatsu, ragazzo qualunque, ma innamoratissimo di lei, si trova nell'aula per le pulizie e si nasconde alla vista della ragazza, e dunque la coglie con le mani nel sacco. Cioè non proprio il sacco…lì.
Alla fine si fa scoprire.
Takashima per evitare che il ragazzo sveli a tutti quale sia il suo passatempo (anche se lui non aveva intenzione di raccontare nulla a nessuno) è disposta a scendere a compromessi, compromessi piacevoli per entrambi. Non fosse che Kitakomatsu, anzi il suo pisello, riesce a soddisfare completamente la ragazza, che da quel giorno lo renderà il suo schiavo sessuale. E Kitakomatsu ha pure il coraggio di lamentarsi.
Le altre due storie riguardano una, un ragazzo e una ragazza amici d'infanzia, ma lei è cresciuta, specialmente nella parte superiore del corpo e il ragazzo farà fatica a tenere le mani a posto.
L'altra invece vede per protagonista un padre e una figlia che hanno un segreto: nonostante lei sia cresciuta fa ancora il bagno insieme al padre…

Il manga non è originalissimo per la trama, specialmente nei due capitoli autoconclusivi, ma è un hentai, non è che si può pretendere molto.
Punto di forza di questo tipo di manga è la qualità nei disegni e nelle scene hentai disegnate da Distance. In questo caso non ci si può davvero lamentare, questo volume è uno dei migliori dell'autore, che dà davvero il meglio di sé, e il suo nome è già una garanzia.
Non deluderà sicuramente chi ha letto le sue opere precedenti, e i fan del genere.



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In India Ryu e suo zio, il dr. Aikawa, rinvengono il corpo ghiacciato di Surya, antica principessa, e la riportano in vita con l'ausilio del Santo Graal da loro precedentemente rinvenuto. La bellissima ragazza inizierà una lunga cura per riprendere l'uso delle gambe, ed è in questo periodo che Ryu, con l'aiuto dell'assistente dello zio, la bella Shakty, sarà iniziato ai sensuali piaceri del kamasutra per prepararsi a quando dovrà, non s'è ben capito perché, soddisfare le voglie dell'indiana. Purtroppo per loro una setta, i Naga, ha anch'essa messo gli occhi addosso sulla principessa...

Uscito nel 1990 in 4 tankoubon, il manga "Kamasutra" non è, come suggerisce il titolo, una versione a fumetti del libro dell'amore (se si cerca un manuale delle posizioni è preferibile rivolgersi a "Futari H"), ma una sgangherata avventura dove convivono mitologia indiana, Santo Graal, sette sanguinarie, splatter, toni tipici della commedia demenziale e intermezzi hot, un disordinato e incoerente amalgama di follia e uno di quei fumetti, insomma, che difficilmente potremo mai vedere in Italia, anche se realizzato da quel pazzoide di Go Nagai che anche qui è celebrità. Bisogna sapersi accontentare dell'OVA realizzato due anni dopo, arrivato qui in VHS da Yamato Video, tra quei prodotti mai più riversati in DVD che oggi diventano cimelio per collezionisti e anticaglia sconosciuta per gli animefan nell'era del digitale.

OVA, incredibile a dirsi, ancora più assurdo della controparte cartacea, perché ideato come una sintesi estrema, in soli 40 minuti, dei 4 volumi originali. Non un antipasto, ma la storia completa: e se già prima ci si stupiva del senso di genio malato nel tratteggiare un calderone di simili proporzioni, figuriamoci quando, oltre alla riproposizione degli stessi ingredienti, vengono a mancare un antefatto, una spiegazione dei rapporti che legano i personaggi e altri tratti di una certa importanza. Non si capisce più o meno nulla, insomma, del come il dr. Aikawa convinca la sua assistente a dare le sue grazie al nipote; di come siano venuti in possesso del Santo Graal; del motivo per cui i Naga vogliano rapire la principessa Surya e di come si arrivi, nel finale, anche all'apparizione della città mitica di Shambhala. Narrativamente l'anime è una superficiale sintesi nel quale sono troncate intere porzioni del fumetto, ma se l'alto livello weird sembra sedurvi, allora apprezzerete lo stesso.

"Kamasutra" è infatti così assurdo che, complice anche la breve durata, non ci si annoia mai a guardarlo. Si rimane perennemente spiazzati per la mole di trovate trash (tra personaggi folli - Higegojira da Scuola senza pudore -, flashback sanguinari, ridicoli inseguimenti in auto, scene di sesso fuori contesto, intermezzi di battaglia con i cattivi in cui è scomodato anche l'esercito indiano [?] e una pazzesca deriva fantastica), rimanendo, insomma, rapiti dalla mancanza di logica che regna sovrana. Al punto che poco importa se i personaggi sono pessimi, le animazioni superficiali, i disegni fin troppo fedeli al tratto mediocre del Nagai anni '90, le scene di sesso poche e non particolarmente esplicite: l'importante è la caratura ridicola della baracconata, così priva di senso da risultare adorabile.
Visione pessima, indubbiamente, ma rispetto a molte altre intrattiene con dovere.



10.0/10
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Un film, un album, un dipinto... sono opere d'arte solo se riescono a dividere le opinioni di coloro che ne vengono in contatto, destabilendo o annoiando alcuni ed affascinando e scioccando altri! Leggendo le opinioni su questo manga mi è venuta subito in mente questa riflessione, così come mi è successo con film come Requiem for a Dream, Le Onde del Destino, Funny Games. 8 e Mezzo, oppure con libri come I Ragazzi dello Zoo di Berlino, che creano indifferenza e rifiuto in alcuni mentre per altri rappresentano momenti di pura e cruda realtà capaci di far riflettere profondamente! Nana to Kaoru è riuscito a farmi riflettere su un mondo che non conoscevo ma che ora ho in qualche modo capito! Non è pornografia e tanto meno lo è questo manga dove di esplicito e di sesso puro non si vede niente ma l'unica cosa che risalta è la psicologia ed il contesto di certi comportamenti. Per leggerlo tutto bisogna essere curiosi e predisposti a capire qualcosa che non si conosce (non credo che tanti conoscano il sadomaso): non per iniziare a praticarlo ma per la curiosità di conoscere e capire qualcosa di diverso da noi! Assegno quindi a questo manga il voto 10 perchè è riuscito a lasciare qualcosa senza passare inosservato e senza mai toccare la banalità.