Ormai la primavera è alle porte, la natura si risveglia, le gemme sugli alberi sono pronte a sbocciare e tutto il Giappone è in fermento perchè stanno per fiorire i ciliegi! È tempo di hanami.

hanamidango

Il paese segue con trepidazione le notizie quotidiane che l'Agenzia del Meteo fornisce sulle date di fioritura nei vari angoli del paese (e devono essere molto precisi perché c'è tutta un'industria turistico-alberghiera che vive su questo!). Tra pochi giorni, quindi, scatterà la corsa ad accaparrarsi il posto migliore per godere appieno di questo meraviglioso e fugace spettacolo festeggiando con amici, parenti e colleghi. Una buona scusa per mangiare e bere dal mattino alla sera! Il fatto che un evento che dovrebbe invitare a riflettere e a meditare sia diventato una scusa per far baldoria ha fatto sì che fosse coniato il proverbio "Hana Yori Dango” che molti in Italia conosceranno di sicuro per il famoso manga di Yoko Kamio da cui è stata tratta la serie tv “Mille emozioni tra le pagine del destino per Marie Yvonne”). La traduzione letterale di questo proverbio è “meglio le polpette che i fiori” e cioè che la sostanza è meglio dell’apparenza (e nel manga attraverso un gioco di parole le polpette venivano sostituite dai ragazzi).

Ma esattamente queste fantomatiche "polpette" cosa sono? Ovviamente non c'entrano niente con le polpette di carne della cucina italiana. I dango sono una specie di gnocco di farina di riso cotto al vapore. Si mangiano tutto l'anno, serviti su uno spiedo in numero da tre a quattro.
andangoQuelli più popolari, che vengono serviti con il tè come noi facciamo con i biscotti, sono gli an-dango dolci e farciti con la particolare marmellata anko di fagioli di soia rossi. Di Dango però ve ne sono davvero molte varianti, non solo dolci ma anche salate e persino piccanti, che prendono il nome dal condimento servito con essi e anche in base alla stagione oppure alla ricorrenza cui sono legati. Ad esempio per l’Equinozio d’Autunno (tsukimi) si mangia lo tsukimi dango, a forma di piramide o di coniglietto, che, una volta preparato, è posto vicino alla finestra, in veranda o in un luogo dove è possibile mangiarlo mentre si ammira la luce della luna. Oppure per il 5 maggio, quando per la festa dei bambini si offrono ai ragazzi i chimaki dango, definite scherzosamente come le “polpette della saggezza”. Non ci si può scordare, infine, del bocchan dango, che avrete sicuramente visto in varie serie anime, dai tre colori all'italiana: bianco, rosso e verde (fagioli, uova e tè verde)

Tsukimi dango e bocchan dango

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Gli appassionati sapranno già che i dango sono la passione di Ferris Erris della serie The Legend of Legendary Heroes ma, soprattutto, sono i protagonisti della ending (e non solo) di Clannad: Dango Daikazoku.

Dango Daikazoku - ED della serie Clannad



Se voleste provare a rifarli a casa la ricetta è questa:
Ingredienti:
•500g di farina di riso
•250g di farina di soia
•250g di zucchero

Mescolare la farina di riso con acqua calda fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi fare delle piccole palline, tutte più o meno grandi uguali. Nel frattempo far scaldare dell’acqua e appena bolle buttarcele dentro e scolarle quando vengono a galla. Mescolare la farina di soia insieme allo zucchero e ricoprire con questo composto le palline appena scolate quindi lasciar raffreddare e... itadakimasu!

Fonti:www.italiajapan.com