Marvel o DC Comics?


Vince così la Marvel e un po' era lecito aspettarselo! L'enorme successo cinematografico ottenuto di recente dai personaggi nati sotto l'egida di questa mitica casa editrice e il fatto di appartenere a quel colosso chiamato The Walt Disney Company di certo aiuta ad entrare se non nel cuore almeno nell'immaginario collettivo anche delle nuove generazioni.
Al di là di chi ha vinto o no, come è nello spirito di questa mia rubrica, lo scopo è stato quello di intavolare una discussione tra le varie componenti dell'utenza di animeclick.it riguardo ad un settore che sicuramente non fa parte dell'orientamento "made in Japan" del sito ma che ci si avvicina in quanto fandom molto legato al media del fumetto. I risultati mi sono sembrati davvero buoni, tra chi ha ammesso la sua ignoranza, manifestando la volontà a conoscerne di più, e chi, più esperto, ha fatto sentire la sua voce fatta di pura passione e non di strafottenza e snobberia.
Per concludere il discorso vi sottopongo questo articolo, letto tempo fa, che cerca di trovare le ragioni riguardo al perchè del ritrovato entusiasmo mondiale verso questi eroi mascherati. Ditemi, se vi va, cosa ne pensate!


Chi di voi non ha desiderato volare come Superman, o usare il lazo della verità di Wonder Woman?
Recentemente è “riscoppiata” la voglia di supereroi, sarà la crisi galoppante che ci induce a sognare?
Senza scomodare grandi sociologie e psicologi o entrare nell’analisi dei topoi narrativi, ho tratto alcune conclusioni con un amatore del genere Gianluca Orlovich e insieme abbiamo provato a dare qualche informazione e pensato ad una risposta ovviamente puramente soggettiva.

Prima però è il caso di fare una carrellata veloce sui soggetti: origini ed evoluzioni di genere.

I supereroi nascono con il primo numero del giornaletto «Action Comics», nel giugno 1938 con il personaggio Superman.
I personaggi della MarvelSpider-Man, Iron Man, gli X-Men, Hulk, i Fantastici Quattro, Thor e Captain America – e quelli della rivale DC ComicsSuperman, Batman, Wonder Woman, Aquaman, Flash – sono spesso figli di immigrati ebrei o comunque hanno un’adolescenza piuttosto difficile.
Sono tanti i super eroi come tante sono le caratteristiche che li accomunano: poteri che enfatizzano i 5 sensi, capacità di volare, sono abili nelle arti marziali, mettono a rischio la propria vita per gli altri, hanno sete di vendetta, forte senso di responsabilità, identità segreta, costumi sfavillanti spesso di stampo e colore americano, hanno un nemico forte, sono ricchi e non hanno bisogno di lavorare, oppure hanno un lavoro non troppo impegnativo che consente loro maggiore libertà, e comunque malgrado i super poteri hanno una debolezza insolita, un amore paradossale e grandi passioni.

Inizialmente era rappresentato da un uomo medio, bianco americano, poi pian piano diventano donne e di etnie diverse, insomma si globalizzano anche i super eroi…

Stan Lee, è il nome del mitico fumettista che negli anni Sessanta ha saputo dare vita a personaggi blasonati come Spiderman, Hulk, X-Men, Thor, Iron Man, creando una squadra magnifica che ha accompagnato milioni di lettori in un percorso fantastico fatto di momentanee sconfitte ma anche, e soprattutto, di splendide rivincite e vittorie.

Prendiamo alcuni di loro e vediamo chi erano, cosa diventano e quali sono le loro debolezze:

Cominciamo con il giovane Peter Parker, il quale si trova a dover affrontare i problemi legati all’adolescenza e alle sue insicurezze, cercando di districarsi tra la timidezza e i suoi modi di fare impacciati, e che da quel fatidico giorno in cui decide di recarsi ad una conferenza scientifica la sua vita cambia completamente. Diventando Spider-man/Uomo-Ragno.

Si potrebbe pensare anche al miliardario Bruce Wayne, la cui infanzia viene bruscamente rovinata dal brutale assassinio dei genitori, a cui assiste impotente, e che influenzerà la sua giovane mente a tal punto da spingerlo a usare tutte le sue risorse finanziarie per costruire su se stesso un immagine che incuterà terrore ai criminali di Gotham City, (città natale) con il personaggio di Batman.

Una sorte oscura toccherà similmente allo scienziato Bruce Banner, inventore di una bomba a raggi gamma la quale detonando inavvertitamente causerà qualcosa di molto peggio della morte del suo costruttore: altererà notevolmente la sua struttura molecolare facendo emergere il suo mostruoso (e verde) alter ego ogni qualvolta cederà alla rabbia diventando Hulk.

dc


Non vogliamo dimenticare, comunque, quello che viene spesso definito l’eroe per eccellenza: l’unico abitante del pianeta Krypton ad essere sopravvissuto all’estinzione del suo pianeta, e per questo spedito sulla terra in fasce, dove verrà allevato da una modesta coppia di contadini e dove scoprirà di possedere dei superpoteri strabilianti che metterà al servizio del genere umano.

Su Krypton si chiamava Kal-El, da noi sarà conosciuto, dal giugno del 1938 data che coincide appunto con l’uscita del suo primo fumetto Action Comics, col nome di Superman. Il mito del superuomo nietzschiano filtrato attraverso la sensibilità di un immigrato ebreo nell’anno in cui l’Europa – proprio come Krypton – sta per esplodere, la guerra mondiale è alle porte e la Grande Depressione che a nove anni dal crac di Wall Street continua a azzannare l’America che l’Uomo d’Acciaio ha conquistato il cuore dei giovani e meno giovani, sia sulla carta stampata che sul grande schermo. Superman non è uno di noi, a differenza di come lo possono essere gli altri superheroes, che sono comunque umani. E’ l’unico alieno a raggiungere il nostro mondo. Anche lui, come gli altri, conoscerà l’amore, i sentimenti, la frustrazione di non poter amare come vorrebbe la sua Lois Lane (collega giornalista) per lealtà verso la sua identità. Ma anche lui ha il suo tallone di Achille come ogni umano con le sue debolezze, la metaforica Kriptonite.

Tra tutti, anche molte eroine, quella per eccellenza è Wonder Women, giornalista americana che ha una forza sovrumana paragonabile a quella di Superman, la sua è un' origine da principessa amazzone. Athena le ha donato una grande saggezza e intelligenza perciò parla molte lingue terrestri. La sua esperienza come combattente è paragonabile a quella di Batman, se non superiore.
Wonder Woman ha come armi un indistruttibile lazo d’oro, che se avvolge una persona la costringe a dire solo la verità, una tiara che può essere usata come arma da distanza, e dei bracciali che – grazie all’azione congiunta con la sua velocità – possono respingere anche i raggi Omega di Darkseid.

Ma come nella quotidianità o nei libri o nelle poesie dantesche, la storia dei fumetti attribuisce un potere che contraddistingue spesso le donne già dai tempi biblici di Sansone e Dalila, infatti Crisi Infinite racconta che Wonder Woman persuade Batman a non sparare ad Alexander Luthor.

Essere supereroi ha un suo prezzo, nel bene e nel male, non importa da dove provieni. Se ne renderanno conto Spiderman, Batman, Hulk e “company”. Tutti loro affronteranno nelle loro storie momenti devastanti di solitudine, pur avendo l’amore a portata di mano e la “nostra” ammirazione. Una delle frasi più significative mai rivolte a uno di loro è quella dello zio Ben al suo amato nipote Peter (Spider-man) : “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. A questa grande verità non c’è mai fine. Ma sono supereroi e tali dovranno e vorranno rimanere.

Tuttavia i “nostri” supereroi dal loro esordio hanno vissuto una decostruzione e una rinascita e ora li vediamo esplodere nelle sale cinematografiche.

marvel heroes


Ma perché piacciono tanto?

Quello dei supereroi è un mondo affascinante, intenso, coinvolgente e talvolta metaforicamente realistico per la nostra quotidianità.

Ma i supereroi sono anche più simili a noi di quanto si pensi: nel nome della giustizia, dell’amore, della lealtà, diventano quello che vorrebbero – che vorremmo - essere.

Quale giovane studente introverso e vittima delle proprie fobie sociali non si rispecchierebbe ad esempio in Peter Parker (Spiderman), provando un senso di liberazione e di libertà nel vederlo scorazzare tra grattacieli, palazzi o quartieri?

Quale persona profondamente irritata per le proprie ingiustizie subìte non potrebbe comprendere le difficoltà di Bruce Banner (Hulk) nel controllare la propria rabbia nei momenti più critici, desiderando a volte di “esplodere” nella stessa maniera?

Quante volte è stato difficile, almeno quanto lo è stato per Superman, rivelare il proprio amore ad una collega o ad un amica?

Quale bambina non ha visto nel suo papà la forza e la protezione di Superman?

Quale donna impegnata tra casa, lavoro e famiglia non si è sentita un po’ Wonder Woman?

Quale uomo innamorato non vorrebbe apparire un Superman, Batman, Spiderman o qualsiasi eroe per la propria amata?

Quale donna non desidererebbe al suo fianco un uomo che la protegga o che abbia tutte le possibili qualità positive, confermando le teorie di proiezione Freudiane?

Insomma, i supereroi sono un po’ la nostra proiezione, i simboli delle nostre aspettative e rappresentano l’eco delle nostre angosce, paure, dei nostri incubi forse ma anche delle nostre speranze, sogni e desideri.

Ma se riflettiamo e ci guardiamo intorno i super eroi sono in mezzo a noi.

Tutti pazzi per i supereroi. Perché piacciono tanto?-di Sara Laveglia.
Fonte: http://notizie.tiscali.it/




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