Il 4 capitolo della “New Edit Version” della prima serie Tv di Psyco-Pass, che rimonta in 11 episodi di un'ora i 22 episodi della prima serie, non è stato trasmesso il 31 luglio scorso su Noitanima. Il sito ufficiale della serie ha parlato di generiche esigenze legate al palinsesto ma la redazione attraverso il profilo Twitter ha approfondito le spiegazioni:
Per quanto non sia stato specificatamente indicato, lo spostamento è collegabile direttamente all'omicidio della studentessa Aiwa Matsuo avvenuto nella città di Sasebo, prefettura di Nagasaki, pochi giorni prima della messa in onda dell'episodio. La ragazza viveva da sola dopo la morte della madre e la seconde nozze del padre, e della sua uccisione, fin troppo simile a un omicidio fra giovanissimi descritto nell'anime, è stata accusata una sua compagna di classe di quindici anni.
Crudeli e incomprensibili i dettagli della morte della giovanissima, Aiwa è stata colpita alla testa con un martello almeno una decina di volte e poi strangolata, quindi le è stata mozzata la mano sinistra e la testa con una sega da 25 cm. La minorenne accusata, di cui non sono state rivelate le generalità, avrebbe ammesso le sue responsabilità nell'omicidio, riaffermando di aver agito da sola, ma senza riuscire a dare una spiegazione di quanto accaduto.
Amici e conoscenti hanno descritto la quindicenne come "una ragazza molto intelligente ma con degli alti e bassi emotivi", ed in particolare un'altra compagna di classe ha testimoniato:
"È un tipo sincero ultimamente però aveva mostrato fragilità e instabilità: spesso scoppiava a piangere nel bel mezzo di una discussione"
Non è la prima volta che accadono episodi del genere in questa piccola cittadina vicina al Mar Cinese Orientale circa dieci anni orsono fu teatro di un altro omicidio fra giovanissime: nell'estate del 2004 una ragazzina di 11 anni tagliò la gola ad una propria compagna di classe Satomi Mitarai, 12 anni, con un coltellino multiuso durante la pausa del pranzo in un’aula deserta della scuola elementare che ambedue frequentavano. Dopo l'omicidio la ragazzina si recò nel cortile della scuola, con i vestiti grondanti di sangue. In quel caso - come raccontò dopo l'arresto l'assassina disperata - la causa scatenante furono alcuni messaggi pubblicati sul Web in cui veniva presa in giro per il suo peso e definita spregiativamente "Santarellina".
Anche all'epoca il nome della ragazzina non venne divulgato, e fu indicato soltanto come: «Ragazza A» ribattezzata dal web come Nevada-tan (la ragazzina Nevada) perché in una foto di classe indossava una maglietta con una scritta dedicata allo stato americano omonimo.

Il caso, oltre ad una morbosa attenzione sulle due giovanissime - una bambina con la t-shirt dell’università americana insanguinata - diventò un tormentone del Web, ispirando diversi manga e cosplayer, tutto facilmente ritrovabile in rete e riaccese la discussione in Giappone sulla responsabilità criminale dei minori, alcuni osservatori considerarono importante l'interesse della piccola assassina per il romanzo Battle Royale.
Nevada-tan venne affidata ad un riformatorio ed ha finito di scontare la sua pena nel 2008, in questi dieci anni le scuole di Sasebo si sono impegnate a promuovere il valore ed il significato della vita presso i propri studenti. Nel 2005 venne consegnato un diploma postumo a Satomi Mitarai, e lo stesso anno gli allievi delle scuole hanno ricevuto un album dedicato alla loro esperienza scolastica con una pagina bianca in cui inserire dediche e pensieri per la ragazzina, anche Nevada-tan ha ricevuto un diploma, affinché possa trovare anche lei la sua strada.
Nessuno però può sapere cosa giace in fondo al cuore degli esseri umani.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
Japan Today
Sasebo Slashing
“Si è deciso che la messa in onda del 4° capitolo, programmata per questa settimana, non non è adeguata all'attuale situazione. Chiediamo la vostra gentile comprensione. Al momento non è in programma una futura la messa in onda dell’episodio”.
Per quanto non sia stato specificatamente indicato, lo spostamento è collegabile direttamente all'omicidio della studentessa Aiwa Matsuo avvenuto nella città di Sasebo, prefettura di Nagasaki, pochi giorni prima della messa in onda dell'episodio. La ragazza viveva da sola dopo la morte della madre e la seconde nozze del padre, e della sua uccisione, fin troppo simile a un omicidio fra giovanissimi descritto nell'anime, è stata accusata una sua compagna di classe di quindici anni.
Crudeli e incomprensibili i dettagli della morte della giovanissima, Aiwa è stata colpita alla testa con un martello almeno una decina di volte e poi strangolata, quindi le è stata mozzata la mano sinistra e la testa con una sega da 25 cm. La minorenne accusata, di cui non sono state rivelate le generalità, avrebbe ammesso le sue responsabilità nell'omicidio, riaffermando di aver agito da sola, ma senza riuscire a dare una spiegazione di quanto accaduto.
Amici e conoscenti hanno descritto la quindicenne come "una ragazza molto intelligente ma con degli alti e bassi emotivi", ed in particolare un'altra compagna di classe ha testimoniato:
"È un tipo sincero ultimamente però aveva mostrato fragilità e instabilità: spesso scoppiava a piangere nel bel mezzo di una discussione"
Non è la prima volta che accadono episodi del genere in questa piccola cittadina vicina al Mar Cinese Orientale circa dieci anni orsono fu teatro di un altro omicidio fra giovanissime: nell'estate del 2004 una ragazzina di 11 anni tagliò la gola ad una propria compagna di classe Satomi Mitarai, 12 anni, con un coltellino multiuso durante la pausa del pranzo in un’aula deserta della scuola elementare che ambedue frequentavano. Dopo l'omicidio la ragazzina si recò nel cortile della scuola, con i vestiti grondanti di sangue. In quel caso - come raccontò dopo l'arresto l'assassina disperata - la causa scatenante furono alcuni messaggi pubblicati sul Web in cui veniva presa in giro per il suo peso e definita spregiativamente "Santarellina".
Anche all'epoca il nome della ragazzina non venne divulgato, e fu indicato soltanto come: «Ragazza A» ribattezzata dal web come Nevada-tan (la ragazzina Nevada) perché in una foto di classe indossava una maglietta con una scritta dedicata allo stato americano omonimo.

Il caso, oltre ad una morbosa attenzione sulle due giovanissime - una bambina con la t-shirt dell’università americana insanguinata - diventò un tormentone del Web, ispirando diversi manga e cosplayer, tutto facilmente ritrovabile in rete e riaccese la discussione in Giappone sulla responsabilità criminale dei minori, alcuni osservatori considerarono importante l'interesse della piccola assassina per il romanzo Battle Royale.
Nevada-tan venne affidata ad un riformatorio ed ha finito di scontare la sua pena nel 2008, in questi dieci anni le scuole di Sasebo si sono impegnate a promuovere il valore ed il significato della vita presso i propri studenti. Nel 2005 venne consegnato un diploma postumo a Satomi Mitarai, e lo stesso anno gli allievi delle scuole hanno ricevuto un album dedicato alla loro esperienza scolastica con una pagina bianca in cui inserire dediche e pensieri per la ragazzina, anche Nevada-tan ha ricevuto un diploma, affinché possa trovare anche lei la sua strada.
Nessuno però può sapere cosa giace in fondo al cuore degli esseri umani.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
Japan Today
Sasebo Slashing
Spero solo che qualcuno non colga la palla al balzo per dire che "gli anime incitano alla violenza e vanno banditi": fiumi d'inchiostro (e svariati megabyte di caratteri) sono stati versati sul tema, ma non vorrei che si arrivasse a una nuova forma di censura verso gli anime. Come dice Luke41, spesso anime e manga sono lo specchio della società, difficile che riescano a influenzarla.
Credo, e ne sono sempre più convinto, che un "cartone animato" rimane pur sempre un opera creata dall'uomo...niente di più. Non può, almeno non fino in fondo, influenzare così tanto il comportamento di una persona. Invece penso che siano ben altre le cose da migliorare affinchè questi episodi non si verifichino.
Un esempio è cattivo solamente quando c'è gente pronta a seguirlo.
Le persone affette da psicopatia non provano umanità o empatia per il prossimo, sopratutto non hanno una coscienza che gli fa distinguere il bene dal male. Per il loro uccidere un essere umano, è come affettare la carne per un macellaio, non provano risentimento.
Tuttavia non tutte le persone che hanno questo disturbo sono violente, a tal punto da compiere un omicidio, di solito questi avvenimenti avvengono quando la persona diventa instabile "emotivamente" più altri fattori.
Secondo alcuni studi americani le persone affette da questo disturbo, sul suolo americano ammonterebbero al l'1% della popolazione .
@emanuele676
A differenza del nostro paese, in Giappone e' abbastanza comune che un adolescente viva da solo per motivi familiari o quant'altro.
Brutta cosa...
Le circostanze che avete descritto non sono quelle della vittima, bensì dell'assassina.
La madre le era morta lo scorso autunno, e il padre, noto avvocato, si era rapidamente risposato con una donna molto più giovane di lui, trasferendosi in un'altra città.
La ragazzina era rimasta a vivere da sola, e la sua intenzione era quella di fare pratica nell'arrangiarsi per proprio conto, dato che programmava di andare a studiare all'estero.
La vittima viveva con i propri genitori.
Per questo discorso non sorprende che si siano velocemente prodigati a cancellare il suddetto capitolo. Nella cultura occidentale invece il caro numero quattro ha moltissime buone connotazioni che incominciano dalla matematica (il primo numero composto) e finiscono alla biologia. I Tedeschi non a caso hanno in questo numero tutta la loro economia e filosofia di pensiero. Potrei scrivere una tesi sul profondo significato di questo numero, ma sono cose che non interessano a quasi nessuno.
Sul discorso dell'omicidio preferisco tacere, perchè è un discorso molto complesso che richiama il profilo psicologico e ambientale della ragazzina killer.
Ulteriore conferma del fatto che i giapponesi siano socialmente esauriti ad alti livelli.
Il merito va anche ai genitori della killer, la madre muore e il padre abbandona la figlia di 15 anni che magari era già complessata di suo, questo e altri fattori avran spinto la tipa a sbottare e a tirar fuori la psicopatica che era in lei, gg.
Per stare in tema di Psycho Pass....mi auguro che risolvano il problema, mica possono permettere ad una ragazzina con un coefficiente di criminalità così elevato di andarsene liberamente in giro u_u [semicit.]
Certo, mettiamo in onda un episodio col numero che suona simile alla morte dove si svolge un omicidio simile a uno avvenuto pochi giorni prima che ha sconvolto il Giappone. Sensato. Logico.
In Italia invece orrori del genere non accadono...Non stereotipiamo a casaccio, su.
Tra le varie cose mi fa pensare ancora una volta come la società futuristica descritta in Psycho-Pass prenda parecchio spunto dalla realtà e di conseguenza come la critica esercitata verso quella sia incredibilmente vicina e valida anche per quella attuale.
Sulla questione se sia giusto o meno non trasmettere un episodio contenente elementi collegabili a recenti gravi fatti di cronaca non sono ancora riuscito a prendere una decisione, diciamo che ci sono valide motivazioni da entrambe le parti. Funimation, l'editore americano che si occupa del simulcast della serie, ha comunque messo in streaming l'episodio quindi si potrebbe dire che in questo caso è stata indirettamente offerta una soluzione alternativa per vederlo (in teoria anche per i giapponesi interessati, hanno solo il "fastidio" dei sottotitoli in inglese).
Dato che si è in argomento, per quanto leggermente fuori tema, sbaglio o nelle scene inedite di questo episodio c'era un'incongruenza?
SPOILER
Viene detto che l'Istituto Oso grazie a un permesso speciale svolge visite mediche annuali e perizie accademiche ma è dispensato dal controllo della tonalità e del coefficiente di criminalità, cosa che ci sta considerato che la scuola viene presentata fin da subito per essere vecchio stampo. Il problema è che una delle ragazze uccise da Rikako Oryo durante una conversazione con lei dice di essere preoccupata perché nel controllo della settimana prima il suo Psycho-Pass è risultato molto intorbidito... Ora o lei era tornata a casa e lì ha ricevuto il controllo o la cosa non quadra.
La mia impressione è che abbiano aggiunto questa cosa per far capire esplicitamente il motivo per cui Rikako riesce ad agire indisturbata (io ho sempre pensato che c'erano gli scanner ma, visto che danno una misurazione solo sommario a differenza del Dominator che fa un'analisi completa, lei non veniva rilevata) ma hanno solo ingarbugliato le cose
FINE SPOILER
Quanto avvenuto in Giappone con la rimozione dell'episodio di Psycho-Pass non ha nulla a che vedere con queste cose. E' una questione di buon gusto.
@MP, comunque anch'io sono assolutamente favorevole all'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole e all'approfondimento di tutti quei temi che buona parte degli adulti ritiene non adatta ai propri figli, come droga, pedofilia, alcol, omosessualità, e chi più ne ha, più ne metta.
Se è "simile" non vuol dire uguale quindi non capisco il collegamento tra questi 2 fatti distinti
@ MP Unico commento sensato
Per tutto il resto...gente, ovviamente ognuno ha il suo punto di vista. Ho cercato di esprimere il mio, in base al fatto principale di concepire l'espressione artistica (qualunque essa sia, dai manga alla musica e dalla pittura alla scrittura e chi più ne ha più ne metta) come l'unica cosa che effettivamente ritengo essere libera. Da questa, personale, interpretazione trovo assurdo cadere di fronte alla morale pubblica. Qui si parla di un omicidio, certamente una situazione di abisso, se mi passate il termine, per le famiglie coinvolte ma ricordiamoci che un omicidio non è nemmeno una goccia rispetto a ciò che accade nel mondo e/o nel cortile stesso della nostra cittadina di turno. Triste ma vero. Eppure trovo frustrante il ricordo di una mostra artistica tacciata di razzismo poiché rappresentante una visione (dell'artista) delle morti bianche in Africa ed in alcune zone, troppe, dell'Asia. A mio modesto parere non solo l'arte non dovrebbe conoscere limiti di alcuna sorta, soprattutto quelle della censura, ma dovrebbe anzi essere un metodo e veicolo per svegliare le coscienze di chi, come noi, vive nel "barbaro" mondo occidentale e/o "civilizzato". Ad ognuno la propria visione. Saluti, amici otaku.
Riguardo poi la nota di @MP ( anche se dopo aver letto certi articoli di stamane ne avrei scarsa voglia) credo sia sempre opportuno considerare la sensibilità sociale ed il contesto, trasmetterlo, ed a così pochi giorni dagli eventi sarebbe sembrato un voler esaltare il fatto.
Che si tratti di un "normale omicidio" mentre nello stesso tempo si consumano efferatezze ben superiori a queste non mi pare un ragionamento corretto. Occorre sempre valutare i diversi contesti e le persone coinvolte.
N.B. sul fatto che vivesse da sola...l'annotazione, ripetuta in più fonti, mi aveva sorpreso un pò ma credo che la spiegazione di mysantrope sia valida. Chiederò, comunque, ulteriori lumi ad un'amico che si trova in Giappone.
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