Quali sono stati gli annunci più interessanti?


Risultati abbastanza prevedibili a questo giro, che premiano i titoli già noti e conosciuti tramite trasposizioni animate o precedenti edizioni già pubblicate in passato.

Richiesto a gran voce per anni in quasi tutte le conferenze, domande dal pubblico, poste ufficiali, alla fine Star Comics ha accontentato i fan annunciando la nuova edizione di Gintama di Hideaki Sorachi, già noto al pubblico italiano per la prima parte dell'anime trasmesso su Mtv nonchè per l'edizione Planeta DeAgostini, interrottasi al 18° volume.

Gintama 1Gintama 2Gintama 3


::Koizumi::
Per il manga Gintama
di genere Demenziale / Fantascienza / Azione
Volumetti Letti: 18 su 56 --- Voto: 9

I manga comici spesso non riescono a trovare il giusto riconoscimento fuori dai confini nipponici, e questo è un peccato. Andrebbe però fatta un'eccezione davanti a Gintama, manga veramente unico e molto più completo di quanto ci si aspetti.
Sorachi è talento unico, cristallino, come pochi ce ne sono in questa generazione: dotato di grande ironia e di un humor molto particolare, l'autore non si preoccupa di toccare spesso e volentieri argomenti delicati, inserendo critiche nemmeno troppo velate alla società giapponese e ad alcuni suoi usi e costumi assurdi, facendone una parodia in un contesto che è geniale ma demenziale allo stesso tempo.
Più spesso di quanto si possa pensare vista la tipologia di manga, Gintama ci regala poi dei volumi seri, riflessivi e con un pizzico di romanticismo che proprio non ci saremmo aspettati al primo approccio con la serie, cosa che rende il prodotto finale veramente completo, soprattutto se si considera che spesso e volentieri ogni storia contiene una morale di fondo, più o meno forte a seconda dei casi.
Non a caso, in patria il manga è apprezzato e osannato in modo costante fin dalla sua prima uscita, e nonostante si basi su storie autoconclusive che alla lunga potrebbero stancare, riesce a trovare sempre uno spunto per intrattenere il lettore, inserendo con grande maestria nuovi personaggi, approfondendo uno personaggio divertente o creando semplicemente un capitolo tremendamente comico.

L'universo in cui si svolge la vicenda è, come dicevo, geniale: nonostante le vicende vengano narrate in quello che a tutti gli effetti sembra essere l'equivalente del periodo Bakumatsu, la terra è stata però invasa dagli alieni, che ora regnano incontrastati.
Il mix è esplosivo, e dà il via ad una miriade di possibilità: abbiamo la shinsengumi, i rivoluzionari, i civili e gli alieni. Se da un lato alcune gag saranno basate sul rapporto con gli alieni e sul loro aspetto, dall'altra avremo pseudo intrighi politici portati avanti dai rivoluzionari con la shinsengumi a controllare il tutto. Gli alieni però, presumibilmente, hanno portato anche la tecnologia: ecco che quindi abbiamo macchine, scooter e… le idol con schiere di otaku al seguito!
Insomma, nonostante l'epoca indecifrabile, il Giappone ci viene dipinto come catino di mali vecchi, di mali recenti e di quelli che potrebbero essere mali futuri, in quello che è un universo che definire geniale è poco.

In un manga come questo non possono esserci che personaggi sopra le righe, e così è: oltre ad essere strampalati e tutti molto originali, è il modo in cui interagiscono tra di loro, spesso prendendosi in giro, ad essere unico e tremendamente realistico. Se ad un primo impatto però tutti i personaggi sembrano essere capaci solo a costruire gag assurde, risultando quindi completamente sbilanciati verso un'unica tonalità, è nelle storie più riflessive che invece vengono fuori i dettagli più sorprendenti: molti di loro hanno un passato difficile, condito dalla guerra o dalla solitudine, altri hanno un presente con non pochi enigmi, e l'autore cita spesso in maniera ironica il problema della disoccupazione.
Approfondendo la lettura, ogni personaggio ha più sfaccettature del previsto, ed è capace a recitare qualsiasi parte con tutte le tonalità di grigio disponibili.
Aggiungiamo al tutto uno stile grafico originale e pulito, che non fa gridare al miracolo ma che si riconoscerebbe fra mille, e abbiamo fra le mani quello che è, senza mezzi termini, un prodotto eccellente.

Una nota andrebbe fatta però sull'umorismo: non è certamente adatto a tutti. Gintama è infatti capace di far piangere dalle risate un certo tipo di pubblico dotato di un certo tipo di umorismo, ma potrebbe lasciare totalmente indifferente un'altra buona fetta di pubblico, con un tipo di umorismo diverso da quello molto particolare di Sorachi.
In questo caso il manga risulterebbe senz'altro privo di una gran parte dei suoi pregi, ma non saprete mai da che parte siete se prima non lo provate.
Io lo consiglio, e spero che possiate ad entrare a far parte dei fan di Gintama, trovandovi davanti ad un manga che proprio non vi aspettavate, sempre che la Planeta De Agostini ricominci a pubblicare la serie con regolarità, visto che qualche ombra sul suo futuro sembra esserci.


A Silent VoiceA seguire due classici intramontabili, Maison Ikkoku e Versailles no bara in una nuova edizione, e gli adattamenti cartacei di due film di Makoto Shinkai, tra i registi d'animazione più apprezzati degli ultimi anni: 5 cm per secondo e Il giardino delle parole.

E poi, al sesto posto, la vera sorpresa del sondaggio: A Silent Voice (Koe no katachi) di Yoshitoki Ooima, unico manga dell'elenco a superare i 100 voti senza il traino di una versione animata o una precedente edizione in lingua italiana. Considerato il recente annuncio della conclusione dell'opera, nonchè del suo prossimo adattamento animato, non si poteva scegliere momento migliore per portarlo nel nostro paese.

Trama: La storia racconta dell'incontro tra due bambini: Shouya Ishida, un ragazzino molto vivace e Shouko Nishimiya, una bambina sorda. Inizialmente le cose tra i due non vanno bene poiché Shouya si diverte a prendere in giro Shouko e a maltrattarla per il suo handicap. Il loro rapporto però non è così semplice ed entrambi si ritroveranno, nel corso degli anni, ad attraversare parecchie difficoltà.