Il Giappone è spesso definito come "il paese delle contraddizioni" perché in esso convivono aspetti diametralmente opposti: oriente e occidente, tradizione e modernità.
C'è un altro aspetto, di cui si parla magari meno, che, una volta arrivati nel Sol Levante, balzerà ai vostri occhi, anzi per meglio dire, alle vostre orecchie: l'assurda commistione di silenzio e rumore.
Da un lato persone e luoghi quieti, dall'altro oggetti e mezzi di trasporto che parlano quasi in continuazione. I treni poi sono un capitolo a sé, avendo addirittura una loro colonna sonora, acquistabile in cd: le hassha melody, appunto!
 

Il video qui sopra vi ha fatto sentire una piccola selezione di hassha melody, che altro non sono che le musiche che nelle stazioni avvisano i passeggeri della partenza del proprio treno; "hassha" infatti vuol dire appunto "partenza".
Possono essere anche chiamate con altri nomi, come "hatsu-mero", "tetsumero" (testu è il primo ideogramma della parola "ferrovia"), "ekion" (dall'unione di eki che vuol dire "stazione" e on che significa "suono") mentre gli addetti ai lavori le identificano come "hassha beru" (dove beru sta per "bell" la parola inglese che significa campanello).

Sembra che la loro origine risalga all'agosto del 1971 quando furono adottate dalla compagnia ferroviaria privata che gestiva la tratta Kyoto-Osaka; ora sono usate principalmente dalla JR Higashi Nihon che copre la parte orientale del Giappone, compresa l’area metropolitana di Tokyo.
Qui andarono a sostituire campanelli elettrici che con il loro suono metallico e fastidioso aumentavano il cosiddetto "kakekomi josha" ossia il precipitarsi dei viaggiatori sulle carrozze mentre le porte si stanno chiudendo. Si cercò quindi un metodo alternativo per avvisare della partenza senza creare scompiglio, ma anzi cercando di avere anche un influsso positivo e rasserenante sulle migliaia di persone che ogni giorno transitavano nelle stazioni.
 

Così l'11 marzo del 1989 furono inaugurate 2 nuove melodie presso la stazione di Shibuya e ben 12 a Shinjuku, soprattutto sui binari della linea Yamanote che traghetta più di 4 milioni di passeggeri per tutta Tokyo.
Grazie ad un nuovo sistema di diffusione sviluppato dalla Yamaha (la famosa ditta di strumenti musicali), note di pianoforte ed arpa si diffusero sulle pensiline con un evidente effetto rilassante.
Visti i risultati ottenuti, nell’ottobre dello stesso anno anche il binario dello Shinkansen nella stazione di Sendai ebbe la propria melodia e a ruota seguirono anche altre tratte ferroviarie.

Il successo fu tale che all’inizio degli anni ’90 si decise di estendere sempre di più il loro impiego, ma poichè il sistema della Yamaha era troppo costoso, si interpellarono altre ditte specializzate, quali la Asahi Dentsu, l'Eiraku Electric o la UNI-PEX, che composero anche melodie originali.
Il problema fu però che alcune erano troppo lunghe rispetto alla fermata dei convogli (che in alcuni casi stazionavano solo pochi secondi) e invece di essere rilassanti rischiavano di ottenere l'effetto opposto!
Così la JR si rivolse alla Teichiku Records, una casa discografica e nello specifico a Isamu Haruna, musicista e produttore che effettuò numerose e approfondite ricerche sulle sonorità, sulle timbriche e sulle sensazioni che esse suscitano in chi le ascolta.
 

In questo modo Isamu Haruna scoprì nel suikinkutsu la sonorità adatta per sviluppare la timbrica delle hassha melody: infatti durante uno dei suoi viaggi il musicista visitò il giardino Zuishun-in nel tempio Shokoku-ji di Kyoto, dove si trova appunto un suikinkutsu, che è una sorta di strumento musicale naturale.
Dell'acqua trabocca da dei bacini in pietra (chozubachi) e finisce in una sorta di cassa armonica sotterranea scavata nella roccia: il suono delle gocce, simile a quello del koto (tradizionale strumento a corde giapponese), è udibile avvicinando l’orecchio alla parte superiore di una canna di bambù infilata nella roccia scavata.

Più tecnico invece l'approccio di Minoru Mukaya, famoso musicista e tastierista, per 26 anni leader della band Cassiopea, autore di numerose hassha melody e grande appassionato di treni.
Egli comprese l'importanza della velocità della musica e scoprì che il tempo ideale era di 105 battute al minuto; anche gli annunci diffusi nelle stazioni sono stati così registrati con programmi che scandiscono le parole alla stessa velocità. Questo tempo è conosciuto in musica con il termine "andante / quasi moderato", cioè il passo più comune delle persone che camminano nelle stazioni.
 

Non sempre però le hassha melody sono composizioni originali: sono stati usati anche brani classici già noti oppure legati alla storia di una stazione in particolare. È il caso della stazione di Takadanobaba, sulla Yamanote Line: poichè proprio in questa zona aveva il suo studio il famoso mangaka Osamu Tetsuka, dal 1 marzo del 2003 è la sigla di "Tetsuwan Atom", uno dei suoi capolavori, ad annunciare la partenza dei treni.

I fan di queste melodie sono talmente tanti che la casa discografica Teichiku ha pubblicato vari CD contenenti le oltre 100 melodie e un pianista, che ha trascritto le partiture (anche queste pubblicate), si è anche esibito in diversi concerti live davanti alle stazioni.

In concreto, se vi capiterà di andare in Giappone, state attenti al personale viaggiante che è quello che aziona le hassha melody: quando il treno si ferma, il controllore scende dall'ultima carrozza e preme un pulsante nero per far partire la melodia mentre controlla l'andirivieni dei passeggeri.
Prima di ripartire, la ferma con un pulsante rosso e così fa partire l'annuncio preregistrato che suona più o meno così: "Nibansen, doa ga shimarimasu. Go chui kudasai" che tradotto significa: "Al binario 2 si chiudono le porte. Prestate attenzione".
Quindi il controllore segnala al macchinista che è tutto ok, risale sulla carrozza e si procede verso la prossima stazione.

Fonte consultata:
Zenworld