Talentuose, geniali, intelligenti, sadiche, capricciose e spocchiose: chi conosce le Clamp, sa quanto questo quartetto di dolci donzelle possa essere amabile e al contempo detestabile. Conoscere le Clamp significa, tra le altre cose, essere consci di quanto amino autocelebrarsi e autocitarsi. Se già in passato avevano farcito le loro storie con crossover più o meno gradevoli (i più famosi riguardano la presenza dei personaggi di Tokyo Babylon e Clamp School Detective in X), nel 2003 tentano il grande passo: creare in contemporanea due storie strettamente intrecciate, Tsubasa Reservoir Chronicle e xxxHolic. L'apice dell'autocelebrazione Clampiana.
Sebbene i due manga vadano letti in contemporanea, per buona parte xxxHolic risulta una storia apprezzabile indipendentemente dalle vicende di Tsubasa, rivelandosi a mio parere, superiore a essa, nonostante ricopra in un certo senso il ruolo di "storia spalla".
Kimihiro Watanuki non è un liceale come tanti: per sua sfortuna riesce a vedere creature soprannaturali, gli spiriti, gli abitanti di un mondo invisibile alla gente comune. Le creature sono di vario tipo, alcune lo ignorano, altre sono benevole, altre ancora gli procurano problemi molto seri, ed è proprio uno di questi esseri problematici che un giorno lo spinge a varcare la porta del negozio di Yuko, la cosiddetta "Strega delle dimensioni", colei che, si dice, possa esaudire ogni desiderio in cambio di un giusto compenso. Da quel momento, definito da Yuko "inevitabile", prende piede la storia di xxxHolic e si dà il via alle avventure di Yuko e Watanuki, costretto a lavorare part time presso il negozio per pagare il giusto compenso alla strega che lo priverà della capacità di vedere le creature soprannaturali.
Ritengo xxxHolic una delle opere meglio riuscite delle Clamp, poiché sia per tematiche, che per intreccio narrativo e caratterizzazione dei personaggi, si dimostra un manga pregevole e di forte impatto. Si potrebbero spendere ore a parlare del simbolismo di cui l'opera è impregnata e della grande quantità di tematiche affrontate, ma il bello di xxxHolic è proprio il riuscire a scoprire tutto ciò andando avanti nella lettura, penetrando a fondo nelle maglie dell'intreccio, lasciandosi trascinare in un mondo magico, inspiegabile, a volte tenero e a volte terribilmente crudele.
xxxHolic ricorda per certi versi Tokyo Babylon, ma ne prende le distanza sia per lo svolgersi delle vicende che per l'approccio alle situazioni affrontate.
Alla base del manga troviamo una tematica fondamentale, quella riguardante gli esseri umani e i loro desideri. Yuko afferma che il suo negozio è visibile solo alle persone che ne hanno bisogno, a coloro che vogliono a tutti i costi esaudire un desiderio. L'umanità che si mostra agli occhi di un esterrefatto Watanuki è piuttosto variegata e così, alla porta di Yuko, si presentano esseri umani (e non solo) di ogni tipo: uomini, donne, vecchi, giovani, pusillanimi, codardi, ambiziosi, bugiardi, tutti accomunati dalla disperata necessità di veder esauditi i loro desideri. L'impossibilità delle persone di raggiungere i loro obiettivi, di realizzare i propri sogni, di guadagnare qualcosa o di liberarsi di qualcos'altro, trova concretizzazione nella figura di Yuko, personaggio apparentemente salvifico, ma in concreto motore passivo delle altrui azioni. Yuko non tiene conto della morale comune, non giudica i desideri dei suoi clienti, semplicemente li realizza, ponendosi rispetto a essi in una posizione di distacco emotivo. Il suo unico avvertimento è che ogni cosa ha un prezzo e guadagnare qualcosa significa perdere qualcos'altro, sempre. In tal modo, vediamo emergere tutta la debolezza dell'essere umano, tutta la pochezza di un cuore avido e mal predisposto a mettersi in gioco per ottenere ciò che desidera. A volte però, è possibile scorgere un desiderio puro, un bisogno atto a soddisfare non solo se stessi ma anche gli altri, esistono anche persone i cui desideri sono dettati dall'amore per gli altri, dal voler salvare qualcuno a cui si è legati.
Altra importante tematica affrontata in xxxHolic è quella che riguarda il rapporto tra il mondo degli esseri umani e quello delle creature soprannaturali, due mondi diversi ma per molti aspetti simili che arrivano a sfiorarsi senza mai toccarsi, che sembrano non volersi comprendere per non contaminarsi. Esplicative in tal senso, sono le parole della Amewarashi (uno spirito della pioggia) che chiede a uno stupito Watanuki: "Visto che gli umani non aiutano noi esseri nobili, perché mai noi dovremmo aiutare gli umani?". Al contrario di molte altre storie di questo genere, non è data per scontata la possibilità che esseri umani e creature soprannaturali possano coesistere pacificamente, imparando le une dalle altre, perché in xxxHolic, gli spiriti nobili sono spesso mostrati come puri mentre gli esseri umani come impuri. La serie gioca sul dualismo di questi due mondi, permettendo a Watanuki di conoscere sempre meglio la realtà in cui vive e al contempo di scoprire cosa si nasconda in quel vasto universo che è causa del suo iniziale malessere.
Se il fascino dell'esotico e le tematiche sopraccitate sono due dei punti di forza di questa serie, non bisogna tralasciare ciò che rende il manga davvero meritevole di essere letto: la caratterizzazione dei personaggi.
Yuko è una donna molto affascinante e misteriosa, sembra nascondere in sé tutti i segreti e tutta la conoscenza del mondo. Parla sempre come se sapesse di preciso qual è la direzione che gli eventi prenderanno, come se riuscisse a leggere nel cuore delle persone, anche e soprattutto in quello di Watanuki. Conturbante e intrigante, Yuko è la figura femminile che posta accanto a Watanuki assurge al ruolo di "protettrice", ma anche di mentore, di amica, di sorella maggiore e a volte anche di mamma. Watanuki è un protagonista sfaccettato, impossibile da descrivere in due parole, la sua personalità dalle mille sfumature è esplicativa del disagio che porta dentro di sé, del suo passato, del mistero che avvolge la sua esistenza ma anche della sua voglia di vivere e dare sempre il meglio. Nonostante le esperienze di vita non proprio facili che ha dovuto affrontare, Watanuki è un ragazzo in gamba, sveglio, positivo e amichevole, forse paradossalmente un po' scettico, perché nonostante le sue capacità soprannaturali, a volte sembra non riuscire a comprendere lo straordinario mondo apparso dinnanzi ai suoi occhi dal momento in cui ha messo piede nel negozio di Yuko. Il rapporto che s'instaura tra Yuko e Watanuki è molto dolce, tenero e complesso; l'affetto che a poco a poco nasce tra i due riesce a coinvolgere il lettore in modo profondo, suscitando una miriade di sentimenti diversi. Non è facile descrivere un rapporto e un sentimento come quello che sboccia tra i due protagonisti di xxxHolic, un amore che non sia né romantico, né prettamente materno, né quello che unisce due amici, si parla di un affetto che va oltre ciò ma che al contempo racchiude tutto questo.
Ampio spazio e perfette caratterizzazioni anche per i personaggi secondari (che poi tanto secondari non sono), su tutti la piccola Mokona, lo scontroso Domeki e la dolce Himawari, gli ultimi due in particolare, rappresentano quelli che Yuko definisce "agenti del cambiamento" di Watanuki, coloro che possono portarlo all'auspicato cambiamento interiore, alla coscienza di sé e del proprio valore come essere umano.
xxxHolic riesce molto bene anche sul versante della comicità, che seppur ripetitiva, non risulta mai stancante.
Sul fronte del disegno, la situazione di xxxHolic è un po' particolare, almeno così è stato il mio approccio alla grafica di questo titolo. Lo ammetto, inizialmente non ho apprezzato per niente i disegni, stavolta affidati alla Nekoi, e da amante dello stile delicato e dolce di Card Captor Sakura e di quello bello, forte e deciso di X, ho storto il naso molte volte, necessitando di parecchio tempo per abituarmici. La Nekoi adotta uno stile di disegno simile a quello già usato in Angelic Layer, Wish o Lawful Drugstore, portandolo però a un livello superiore: i corpi sono ulteriormente allungati, sono molto morbidi e flessibili, in un certo senso un po' scimmieschi (gli arti sono davvero lunghi), gli occhi acquistano espressività con il procedere della storia, ma rimangono comunque non troppo particolareggiati. Le illustrazioni a colori prevedono spesso toni scuri di fondo e dettagli molto colorati, mentre i visi sono completamente bianchi. Gli sfondi di solito non sono molto curati, ma è impossibile non notare la cura maniacale per i dettagli, che siano oggetti magici, capigliature ma soprattutto vestiti: gli abiti di Yuko sono molto elaborati e ricchi di particolari, idem per le sue acconciature e gli accessori. Molto bello anche il design delle varie creature soprannaturali, tutte molto ben definite e con una precisa caratterizzazione grafica. Nonostante la perplessità iniziale, ho imparato ad apprezzare il chara design di xxxHolic, perfettamente congeniale all'aura di mistero, inquietudine e magia che traspare da ogni pagina.
Ma allora, xxxHolic, ha almeno un difetto? Purtroppo sì. Come detto all'inizio, il manga è strettamente collegato a Tsubasa Reservoir Chronicle, quindi, seppur sia possibile ignorare il collegamento dall'inizio fino quasi alla fine della serie, purtroppo, per comprendere il finale di xxxHolic, risolvere ogni mistero e capire la vera essenza dell'"Hitsuzen" ("l'inevitabile") di cui parla Yuko, è necessario leggere Tsubasa Reservoir Chronicle. Il problema non è così grave se si conosce anche quest'ultimo, ma nel mio caso specifico, non avendo amato particolarmente Tsubasa, il suo legame con xxxHolic diventa un punto a sfavore e in un certo senso, un fastidio. A parte ciò, anche per altri motivi non sono riuscita ad apprezzare pienamente l'epilogo, ma a riguardo è impossibile dire altro senza cadere nello spoiler.
Le Clamp continuano a dimostrarsi ancora oggi molto affezionate a xxxHolic (attualmente stanno lavorando ad un sequel, xxxHolic Rei) e soprattutto al personaggio di Watanuki, che in modi e forme diverse, fa capolino in molte altre loro produzioni. Il manga ha avuto in patria un grande successo, meritandosi due serie anime (xxxHolic e xxxHolic Kei), un film, vari oav, un romanzo e un drama televisivo.
Sebbene i due manga vadano letti in contemporanea, per buona parte xxxHolic risulta una storia apprezzabile indipendentemente dalle vicende di Tsubasa, rivelandosi a mio parere, superiore a essa, nonostante ricopra in un certo senso il ruolo di "storia spalla".
Kimihiro Watanuki non è un liceale come tanti: per sua sfortuna riesce a vedere creature soprannaturali, gli spiriti, gli abitanti di un mondo invisibile alla gente comune. Le creature sono di vario tipo, alcune lo ignorano, altre sono benevole, altre ancora gli procurano problemi molto seri, ed è proprio uno di questi esseri problematici che un giorno lo spinge a varcare la porta del negozio di Yuko, la cosiddetta "Strega delle dimensioni", colei che, si dice, possa esaudire ogni desiderio in cambio di un giusto compenso. Da quel momento, definito da Yuko "inevitabile", prende piede la storia di xxxHolic e si dà il via alle avventure di Yuko e Watanuki, costretto a lavorare part time presso il negozio per pagare il giusto compenso alla strega che lo priverà della capacità di vedere le creature soprannaturali.
Ritengo xxxHolic una delle opere meglio riuscite delle Clamp, poiché sia per tematiche, che per intreccio narrativo e caratterizzazione dei personaggi, si dimostra un manga pregevole e di forte impatto. Si potrebbero spendere ore a parlare del simbolismo di cui l'opera è impregnata e della grande quantità di tematiche affrontate, ma il bello di xxxHolic è proprio il riuscire a scoprire tutto ciò andando avanti nella lettura, penetrando a fondo nelle maglie dell'intreccio, lasciandosi trascinare in un mondo magico, inspiegabile, a volte tenero e a volte terribilmente crudele.
xxxHolic ricorda per certi versi Tokyo Babylon, ma ne prende le distanza sia per lo svolgersi delle vicende che per l'approccio alle situazioni affrontate.
Alla base del manga troviamo una tematica fondamentale, quella riguardante gli esseri umani e i loro desideri. Yuko afferma che il suo negozio è visibile solo alle persone che ne hanno bisogno, a coloro che vogliono a tutti i costi esaudire un desiderio. L'umanità che si mostra agli occhi di un esterrefatto Watanuki è piuttosto variegata e così, alla porta di Yuko, si presentano esseri umani (e non solo) di ogni tipo: uomini, donne, vecchi, giovani, pusillanimi, codardi, ambiziosi, bugiardi, tutti accomunati dalla disperata necessità di veder esauditi i loro desideri. L'impossibilità delle persone di raggiungere i loro obiettivi, di realizzare i propri sogni, di guadagnare qualcosa o di liberarsi di qualcos'altro, trova concretizzazione nella figura di Yuko, personaggio apparentemente salvifico, ma in concreto motore passivo delle altrui azioni. Yuko non tiene conto della morale comune, non giudica i desideri dei suoi clienti, semplicemente li realizza, ponendosi rispetto a essi in una posizione di distacco emotivo. Il suo unico avvertimento è che ogni cosa ha un prezzo e guadagnare qualcosa significa perdere qualcos'altro, sempre. In tal modo, vediamo emergere tutta la debolezza dell'essere umano, tutta la pochezza di un cuore avido e mal predisposto a mettersi in gioco per ottenere ciò che desidera. A volte però, è possibile scorgere un desiderio puro, un bisogno atto a soddisfare non solo se stessi ma anche gli altri, esistono anche persone i cui desideri sono dettati dall'amore per gli altri, dal voler salvare qualcuno a cui si è legati.
Altra importante tematica affrontata in xxxHolic è quella che riguarda il rapporto tra il mondo degli esseri umani e quello delle creature soprannaturali, due mondi diversi ma per molti aspetti simili che arrivano a sfiorarsi senza mai toccarsi, che sembrano non volersi comprendere per non contaminarsi. Esplicative in tal senso, sono le parole della Amewarashi (uno spirito della pioggia) che chiede a uno stupito Watanuki: "Visto che gli umani non aiutano noi esseri nobili, perché mai noi dovremmo aiutare gli umani?". Al contrario di molte altre storie di questo genere, non è data per scontata la possibilità che esseri umani e creature soprannaturali possano coesistere pacificamente, imparando le une dalle altre, perché in xxxHolic, gli spiriti nobili sono spesso mostrati come puri mentre gli esseri umani come impuri. La serie gioca sul dualismo di questi due mondi, permettendo a Watanuki di conoscere sempre meglio la realtà in cui vive e al contempo di scoprire cosa si nasconda in quel vasto universo che è causa del suo iniziale malessere.
Se il fascino dell'esotico e le tematiche sopraccitate sono due dei punti di forza di questa serie, non bisogna tralasciare ciò che rende il manga davvero meritevole di essere letto: la caratterizzazione dei personaggi.
Yuko è una donna molto affascinante e misteriosa, sembra nascondere in sé tutti i segreti e tutta la conoscenza del mondo. Parla sempre come se sapesse di preciso qual è la direzione che gli eventi prenderanno, come se riuscisse a leggere nel cuore delle persone, anche e soprattutto in quello di Watanuki. Conturbante e intrigante, Yuko è la figura femminile che posta accanto a Watanuki assurge al ruolo di "protettrice", ma anche di mentore, di amica, di sorella maggiore e a volte anche di mamma. Watanuki è un protagonista sfaccettato, impossibile da descrivere in due parole, la sua personalità dalle mille sfumature è esplicativa del disagio che porta dentro di sé, del suo passato, del mistero che avvolge la sua esistenza ma anche della sua voglia di vivere e dare sempre il meglio. Nonostante le esperienze di vita non proprio facili che ha dovuto affrontare, Watanuki è un ragazzo in gamba, sveglio, positivo e amichevole, forse paradossalmente un po' scettico, perché nonostante le sue capacità soprannaturali, a volte sembra non riuscire a comprendere lo straordinario mondo apparso dinnanzi ai suoi occhi dal momento in cui ha messo piede nel negozio di Yuko. Il rapporto che s'instaura tra Yuko e Watanuki è molto dolce, tenero e complesso; l'affetto che a poco a poco nasce tra i due riesce a coinvolgere il lettore in modo profondo, suscitando una miriade di sentimenti diversi. Non è facile descrivere un rapporto e un sentimento come quello che sboccia tra i due protagonisti di xxxHolic, un amore che non sia né romantico, né prettamente materno, né quello che unisce due amici, si parla di un affetto che va oltre ciò ma che al contempo racchiude tutto questo.
Ampio spazio e perfette caratterizzazioni anche per i personaggi secondari (che poi tanto secondari non sono), su tutti la piccola Mokona, lo scontroso Domeki e la dolce Himawari, gli ultimi due in particolare, rappresentano quelli che Yuko definisce "agenti del cambiamento" di Watanuki, coloro che possono portarlo all'auspicato cambiamento interiore, alla coscienza di sé e del proprio valore come essere umano.
xxxHolic riesce molto bene anche sul versante della comicità, che seppur ripetitiva, non risulta mai stancante.
Sul fronte del disegno, la situazione di xxxHolic è un po' particolare, almeno così è stato il mio approccio alla grafica di questo titolo. Lo ammetto, inizialmente non ho apprezzato per niente i disegni, stavolta affidati alla Nekoi, e da amante dello stile delicato e dolce di Card Captor Sakura e di quello bello, forte e deciso di X, ho storto il naso molte volte, necessitando di parecchio tempo per abituarmici. La Nekoi adotta uno stile di disegno simile a quello già usato in Angelic Layer, Wish o Lawful Drugstore, portandolo però a un livello superiore: i corpi sono ulteriormente allungati, sono molto morbidi e flessibili, in un certo senso un po' scimmieschi (gli arti sono davvero lunghi), gli occhi acquistano espressività con il procedere della storia, ma rimangono comunque non troppo particolareggiati. Le illustrazioni a colori prevedono spesso toni scuri di fondo e dettagli molto colorati, mentre i visi sono completamente bianchi. Gli sfondi di solito non sono molto curati, ma è impossibile non notare la cura maniacale per i dettagli, che siano oggetti magici, capigliature ma soprattutto vestiti: gli abiti di Yuko sono molto elaborati e ricchi di particolari, idem per le sue acconciature e gli accessori. Molto bello anche il design delle varie creature soprannaturali, tutte molto ben definite e con una precisa caratterizzazione grafica. Nonostante la perplessità iniziale, ho imparato ad apprezzare il chara design di xxxHolic, perfettamente congeniale all'aura di mistero, inquietudine e magia che traspare da ogni pagina.
Ma allora, xxxHolic, ha almeno un difetto? Purtroppo sì. Come detto all'inizio, il manga è strettamente collegato a Tsubasa Reservoir Chronicle, quindi, seppur sia possibile ignorare il collegamento dall'inizio fino quasi alla fine della serie, purtroppo, per comprendere il finale di xxxHolic, risolvere ogni mistero e capire la vera essenza dell'"Hitsuzen" ("l'inevitabile") di cui parla Yuko, è necessario leggere Tsubasa Reservoir Chronicle. Il problema non è così grave se si conosce anche quest'ultimo, ma nel mio caso specifico, non avendo amato particolarmente Tsubasa, il suo legame con xxxHolic diventa un punto a sfavore e in un certo senso, un fastidio. A parte ciò, anche per altri motivi non sono riuscita ad apprezzare pienamente l'epilogo, ma a riguardo è impossibile dire altro senza cadere nello spoiler.
Le Clamp continuano a dimostrarsi ancora oggi molto affezionate a xxxHolic (attualmente stanno lavorando ad un sequel, xxxHolic Rei) e soprattutto al personaggio di Watanuki, che in modi e forme diverse, fa capolino in molte altre loro produzioni. Il manga ha avuto in patria un grande successo, meritandosi due serie anime (xxxHolic e xxxHolic Kei), un film, vari oav, un romanzo e un drama televisivo.
xxxHolic è un bellissimo manga, il cui unico difetto è l'essere collegato a un'altra opera, a mio dire, non di pari bellezza e che quindi vive in un certo senso di luce riflessa. Quello di xxxHolic è un mondo magico, misterioso, tanto bello quanto crudele, in cui l'amore e la tenerezza si scontrano di continuo con la crudeltà e l'egoismo, dipingendo un'umanità dai mille volti, dalle tante virtù e dagli altrettanti difetti. La storia offre molti spunti di riflessione, tanto da arrivare a chiedersi: "Vorrei entrare nel negozio di Yuko? Ho bisogno del suo aiuto? Sarei disposta a pagare il prezzo necessario per realizzare il mio desiderio?". Le riflessioni di xxxHolic sono riflessioni sul mondo, sulla società e sull'essere umano, che troppo spesso ci mettono davanti ad una realtà crudele e difficile da accettare. Ma in fondo, se come dice Yuko, cambiare noi stessi significa cambiare il nostro destino, forse si può sempre andare incontro al miglioramento, forse si può davvero sperare che i desideri siano realizzabili.
In xxxHolic ho lasciato un pezzo di cuore, quel pezzo di cuore che in questo momento è lì con Yuko, Watanuki, Domeki, Himawari, Mokona, Maru e Moro, nel giardino del negozio, a bere sakè e a mangiare l'oden della volpe ammirando la luna piena.
In xxxHolic ho lasciato un pezzo di cuore, quel pezzo di cuore che in questo momento è lì con Yuko, Watanuki, Domeki, Himawari, Mokona, Maru e Moro, nel giardino del negozio, a bere sakè e a mangiare l'oden della volpe ammirando la luna piena.
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[CERCAMANGA_XXXHOLIC]
xxxHolic mi piace moltissimo, fra le opere Clamp che ho letto la posizionerei al terzo posto (dopo Tokyo Babylon e Clover). C'è da dire però che questa opera deve moltissimo a Tokyo Babylon...
Tralasciando la trama verticale riguardante Kimihiro, si presenta lo stesso schema di Tokyo Babylon, con qualcuno che ha bisogno di risolvere un problema e il protagonista (Subaru/Kimihiro) che cerca di risolverlo (usando o meno elementi paranormali); anche se per come la penso io, la profondità e drammaticità delle storie raccontate in Tokyo Babylon viene raggiunta soltanto in pochissimi casi in xxxHolic (adesso mi viene in mente soltanto la storia della piccola Kohane). Ovviamente scritto in questo modo il tutto sembra molto semplice e fa apparire xxxHolic come una copia di Tokyo Babylon quando non è certamente così. Anzi, per alcuni aspetti xxxHolic amplia quello che è stato fatto con Tokyo Babylon e certamente la trama verticale è molto più ampia (e, purtroppo confusionaria) in xxxHolic.
E qui veniamo al punto dolente... secondo me xxxHolic sarebbe potuto essere un manga perfetto se non fosse per il suo difetto più grande: il legame con Tsubasa.
Non fraintendetemi, reputo che l'idea dei manga incrociati sia ottima se sviluppata a dovere, ma ciò non avviene con Holic e Tsubasa... purtroppo gli elementi che accomunano i due manga sono elementi invasivi, soprattutto per xxxHolic che ho sempre ritenuto essere l'opera più bistrattata da questa operazione, a differenza di Tsubasa che io reputo un manga di gran lunga inferiore a Holic (fra i peggiori delle Clamp), ma che gestisce la parte del crossover molto meglio rispetto a Holic.
Per quanto riguarda l'aspetto dei disegni invece mi inchino alla bellezza di certe tavole, davvero stupendo e in generale tutto il manga si mantiene su ottimi livelli (adoro le pagine introduttive dei capitoli!).
In definitiva considero xxxHolic un ottimo manga, certamente il migliore fra i manga "moderni" delle Clamp, ma che purtroppo soffre di un grandissimo handicap: il crossover. Se avete letto/state leggendo Tsubasa poco male, riuscirete a cavarvela; se invece non avete letto Tsubasa e non avete intenzione di farlo, vi consiglio di prestare meno attenzione alle parti che si intersecano con la storia di Shaoran e Sakura e di concentrarvi soltanto sulle bellissime storie dei clienti del negozio di Yuko.
Lo stile grafico delle Clamp in XXX Holic lo trovo veramente orrendo eppure ha qualcosa di originale e particolarmente espressivo.
Holic credo sia una delle opere delle CLAMP che mi piace di più, se non la preferita proprio... Purtroppo, come ha detto Arashi, la scelta di farne un crossover, se da una parte è un esperimento interessante, dall'altra lascia un senso di vuoto e costringe per forza a leggere l'altro manga per capire davvero come sono andate le cose. Si capisce anche non leggendo Tsubasa, ma se si vuole avere il quadro completo si deve fare. La fine, inoltre, è un po' tirata, ma quello è decisamente un difetto delle CLAMP che spesso e volentieri cannano il finale (anche perché penso che quello attorno al volume 9-10 potesse essere un ottimo finale).
Ho scoperto che sarebbe arrivato da noi così per caso, mi son fatto metter via un volumetto dal fumettaro alla cieca. Solo guardando la copertina mi sono innamorato istantaneamente dei disegni. Emanavano un connubio perfetto di oscurità e dolcezza, e quelle atmosfere, quei volti e quei dialoghi mi han catturato subito.
Yuuko, più che parlare ai personaggi, nei suoi discorsi sembra guardare nell'anima il lettore, leggendo le sue parole si riesce quasi a sentire nella testa la voce profonda di chi si prende cura di te e ti guida, cosa che si rispecchia nei kanji del suo nome.
Watanuki all'inizio non mi piaceva per niente, ma con lo scorrere del tempo affianco a Yuuko e svolgendo i "lavoretti" commissionati da lei, è maturato tantissimo e ha assorbito gli insegnamenti della padrona. Ho trovato inoltre molto ben caratterizzati i kami. Seppur il mondo umano e quello spirituale siano legati in maniera indissolubile, vi dev'essere un elemento che li contraddistingue distaccandoli dagli esseri umani. Più che solenni, io ho trovato le creature pregne di una malinconia esistenziale, a volte insospettabilmente umani, altre volte invalicabili e maestosi muri spirituali. Per non parlare dei clienti, nei quali spesso ci si può forse vergognosamente immedesimare, in quanto umani, così ben sfaccettati senza risultare forzati o eccessivi.
Il manga gradualmente prende una piega sempre più eterea, onirica, soffusa e malinconica. Lo scorrere degli eventi sempre più pressante fa divorare gli ultimi numeri con foga.
E, sì, forse suonerà strano ma io ho adorato il finale alla follia.
Ricordo che finito di leggere il numero 19 sono entrato in un limbo. Non mi era ancora arrivato nulla, non avevo ancora assimilato alcuna rivelazione.
Con la stessa fumosità con cui termina l'opera stessa, ho poi compreso gli avvenimenti.
Leggetevelo d'inverno, davanti al camino o sotto le coperte, immergendovi nella storia. Vi ritroverete presto "fisicamente" accanto ai personaggi, respirando atmosfere di cui non potrete saziarvi. Una delle migliori esperienze di lettura che possiate fare.
Ritengo xxxholic una delle migliori.
Anche se preferisco il disegno di mokona, ho trovato davvero fanastico il disegno di nekoi in questa opera, questo chiaro scuro, i vari dettagli, penso che siano davvero azzeccati per quanto riguarda l'opera.
I personaggi come gia scritto sono molto sfaccettati e penso che Yuko sia uno dei migliori personaggi che le clamp hanno mai disegnato, direi che la parola che più si addice per discriverla è : affascinante. Sia dal punto di vista psicologico che da quello fisico.
La storia scorre molto bene e mi ha preso davvero molto.
Purtroppo come già scritto nella recensione xxxholic soffre davvero molto del crossover con tsubasa, un'opera che ritengo sia nettamente inferiore a questa.
Però io ho trovato un altro difetto. Fino al volume 14 (circa) penso che la storia sia stata davvero fantastica, da 9/10 , però dopo mi è sembrato che il personaggio di Watanuki invece di progredire/crescere si sia appiattito su una posizione che l'abbia fatto tornare indietro. Per poi arrivare ad un finale che per me è anticlimax, una grandissima delusione, ed io sono uno che solitamente si accontenta facilmente. I finali di Ranma e Lost che vengono tanto criticati, paragonati a questo sono sublimi (vabbè che io li ho apprezzati entrambi).
In conclusione, direi che ho comunque apprezzato questo manga (darei un 7,5/8), purtroppo come già scritto soffre molto a causa del crossover e di un brutto finale.
Consiglio la lettura, a chi cerca una storia matura e ricca di mistero e di elementi onirici.
Ho comprato anche il sequel sperando che le clamp questa volta facciano le cose a modo!
Non condivido solo una cosa: Tsubasa non è semplicemente un manga più "brutto" rispetto a xxxHolic. È lo schifo. Incoerente, noioso, assurdo e patetico. Tutto il contrario della serie gemella.
Fra i tanti manga che hanno pubblicato xxxHolic sta sicuramente a un livello superiore. Peccato per il crossover..
xxxHolic, tra tutti i manga pubblicati dalle CLAMP è indubbiamente uno dei miei preferiti.
I punti di forza di questo manga ritengo siano molteplici. Mi piacciono tutte queste piccole storie raccontate in ciascun volume e capaci di mettere l'essere umano completamente a nudo, presentandoci personaggi di ogni tipo, tutti desiderosi di raggiungere i propri obbiettivi. Mi piace vedere come Watanuki maturi e prenda consapevolezza di quanto valga come persona, proprio grazie a tutte queste piccole storie, ma anche e probabilmente soprattutto all'aiuto dei suoi amici e compagni, tutti caratterizzati benissimo. Mi piace tantissimo il rapporto che si instaura tra Domeki e Watanuki, così come adoro il personaggio di Yuko che guida più o meno indirettamente Watanuki nel suo lungo percorso di crescita.
Per quanto riguarda i disegni, è vero, all'inizio forse bisogna farci un attimino l'occhio, ma devo dire che a me piacciono tantissimo e trovo che si adattino splendidamente a questo tipo di storia.
Come Arashi anche io penso che il vero e principale difetto di questo manga sia il fatto di essere strettamente legato a quello di Tsubasa, e lo è a maggior ragione visto che il manga di Tsubasa Reservoi Chronicle a me non è proprio piaciuto.
Gran recensione, su un titolo che ho sempre rimandato e di cui ho visto solo il film iniziale doppiato in italiano. Un anime che sembra essere un po' la via di mezzo tra due titoli che adoro, Jigoku Shoujo e Mokke, ma che purtroppo, almeno per quel poco che ho visto, non mi è piaciuto particolarmente, complice anche un disegno repellente (il film è tutto così):
prima o poi ripescherò le serie, perchè a detta di molti meritano, al di là del disegno.
Vedo che non sono l'unica a non aver apprezzato del tutto il finale e vedo che non sono l'unica a trovare Tsubasa un "fastidio" per il godimento di Holic. Devo però confessare una cosa a tal proposito: questa recensione è di due annetti fa e la scrissi subito dopo la mia seconda lettura di Holic. A quel tempo avevo provato a riprendere anche Tsubasa, ma la delusione della prima lettura era ancora cocente e non ci fu verso. l'anno dopo però mi misi d'impegno (perché davvero ce n'è voluto) e rilessi anche tutto Tsubasa, con più continuità e attenzione ad ogni dettaglio della narrazione (addirittura dopo ogni numero mi mettevo con un'amica ad analizzare le parti non chiare), e devo ammettere che questa rilettura è servita a farmi cambiare idea su Tsubasa, che ora posso affermare sia un manga che mi piace e anche abbastanza. Riuscendo a seguire tutto il filo del discorso sono riuscita ad apprezzarlo molto di più, quindi consiglio a chi come me era rimasto insoddisfatto (e anche irritato) dalla prima lettura, di dargli un'altra opportunità (se già non ci avete provato), leggendolo tutto di fila e soffermandovi per bene su tutti i passaggi. A parte questo, continuo a ritenere Tsubasa inferiore a Holic, sotto tutti i punti di vista. Il finale invece... a me non è piaciuto per motivi che non posso spoilerare, ma come immaginavo, le malnate si erano lasciate lo spazio per il sequel... -_- Insomma, non lo ritengo un finale "brutto" ma insoddisfacente.
@Disillusion
La serie anime e il film di Holic hanno un disegno leggermente più "deformato" del manga, che dopo i primi volumi diventa più aggraziato ed elegante, senza contare la cura maniacale per i dettagli. E' pur sempre vero che si tratta di uno stile particolare, io stessa come ho scritto, ho avuto bisogno di tempo per farci l'occhio! ^^
@SamuelC
Vero che Blood C non è considerabile come "delle Clamp" perché hanno lavorato su un brand che già esisteva, ma concettualmente è un'opera molto "loro", sia perché ci hanno messo dei loro personaggi come dice Disillusion, sia perché come ben dici la Ohkawa ha curato la sceneggiatura, che alla fin fine è l'anima di una serie, infatti C si discosta molto dalla precedente serie di Blood, con sommo disappunto dei fan della vecchia Saya. E ovviamente anche il chara è loro. Insomma, non è come per Code Geass, del quale hanno curato solo il chara, qui la Ohkawa ha messo mani sulla cosa più importante, la sceneggiatura, quindi seppur la serie non sia loro, hanno fatto loro questo Blood C, e ne sono anche fiere mi sa data quella belle C maiuscola nel titolo! XD
lo stile dei disegni è molto particolare perché non solo le matite sono affidate alla Nekoi invece che alla Ohkawa ma anche perchè se ci fate caso non vi è uso alcuno dei retini (i mezzitoni sono resi con il tratteggio), una rarità per gli artisti giapponesi e questo può prendere contropiede chi usufruisce solo di manga e non è abiutato a tale cosa (tipica invece della scuola europea/italiana)
Però mi brucia ancora la rabbia che provai leggendo il finale: vi giuro, stavo per prendere la mia collezione e distruggerla con le mie dolci manine e un accendino. Devo ancora riprendermi.
Poiché però le mie finanze non condividevano la gioia del cuore, dovetti fare una scelta su quale delle due serie 'abortire' sul nascere, e così lasciai indietro Holic.
Con infinito rammarico, perché l'atmosfera "fumosa-zen-retrò" di cui mi pare sia vestito mi ispirava tantissimo, perché in pratica a distanza di tanti anni non l'ho ancora recuperato, e infine perché temo di non aver mai compreso del tutto lo stesso Tsubasa senza aver letto quest'opera
Ringrazio Arashi per questa recensione e per aver saputo incuriosire senza svelare, spero comunque di non farmi influenzare (nel bene e nel male) dalle sue impressioni (cosa ardua, visto che mi rimangono impresse anche quando non voglio XD), perché desidero che Holic rimanga per me una serie "incellophanata" finché non la farò mia.
In genere a me gli spoiler e/o le disquisizioni su manga e anime fanno un baffo, perché fortunatamente al momento della mia visione/lettura, ho bell'e dimenticato tutto e me ne accosto "in purezza".
Non così è per le opere che mi mancano e cui tengo un po' di più, per le quali non ho bisogno di un'ulteriore spinta, per così dire, e al tempo stesso non dimentico le impressioni altrui che ho letto/visto in giro.
Di conseguenza avrei dovuto tenermi lontana da questa recensione, ma poiché sono curiosa come una scimmia e del giudizio di Arashi mi fido come poche altre cose, eccomi qui a sfidare anche i miei principi
Circa il chara design, non andava a genio neppure a me. Abbagliata dai dettagli come sempre, questo sì, impossibile per me non esserlo, ma il disegno in Sakura e Rayearth è tutta un'altra cosa, per me.
Ciononostante, condivido l'opinione di Arashi sul fatto che un tipo di disegno così, che ricorda le stampe degli ukiyo-e nei suoi toni (fintamente) piatti, lo ritengo perfetto per l'aura soprannaturale (ma tanto giapponese) di quest'opera che (ribadisco) tuttora conosco troppo poco.
L'illustrazione di Yuko e Clow è una delle mie preferite di sempre, l'ho anche inserita nella mia tesi ^^
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