Yamato Video e Koch Media ci confermano ufficialmente il rinvio a novembre della programmazione cinematografica de La tomba delle lucciole. Il capolavoro d'animazione di Studio Ghibli e Isao Takahata era infatti atteso nei cinema italiani questo mese.

Allo stesso modo, possiamo finalmente rendere ufficiale il nuovo cast di voci del film, ritradotto, adattato e diretto in sala doppiaggio da Gualtiero Cannarsi, che ci offre anche una interessante presentazione del lungometraggio:

CAST COMPLETO
SEITA: Leonardo Caneva
SETSUKO: Chiara Fabiano
VEDOVA: Alessandra Chiari
MAMMA: Cristina Poccardi
VICINA: Chiara Oliviero
OBAYASHI: Oliviero Dinelli
CUGINA: Giulia Franceschetti
INQUILINO: Gianluca Solombrino
ADDETTO: Wladimiro Grana
NEGOZIANTE: Emidio Lavella
CONTADINO: Toni Orlandi
FATTORE: Pierluigi Astore
POLIZIOTTO: Paolo Lombardi
MEDICO: Elio Zamuto
ALTRE VOCI
Antonio Angrisano, Silvio Anselmo, Massimiliano Aresu, Alessandro Ballico, Emilio Mauro Barchiesi, Vittoria Bartolomei, Edoardo Benedetti, Patrizia Bracaglia, Nicola Braile, Raffaele Carpentieri, Rossella Celindano, Gilberta Crispino, Daniele De Lisi, Leonardo Della Bianca, Andrea Di Maggio, Maria Grazia Dominici, Mattia Fabiano, Pieraldo Ferrante, Gerry Gherardi, Elena Liberati, Monica Migliori, Carlotta Pescuma, Cristina Piras, Guido Sagliocca, Luigi Scribani, Serena Sigismondo, Gabriele Tacchi, Barbara Villa, Ludovico Versino, Dimitri Winter, Carolina Zaccarini.

Appuntamento nei cinema a novembre, dunque, con il capolavoro d'animazione di Isao Takahata e Studio Ghibli.

Allo stesso modo, possiamo finalmente rendere ufficiale il nuovo cast di voci del film, ritradotto, adattato e diretto in sala doppiaggio da Gualtiero Cannarsi, che ci offre anche una interessante presentazione del lungometraggio:
La tomba delle lucciole (Hotaru no Haka), uscito nelle sale cinematografiche giapponesi nel 1988, è tra i lungometraggi più importanti dello Studio Ghibli, acclamato come uno dei più grandi capolavori del regista Takahata Isao, collega anziano di Miyazaki Hayao. La tomba delle lucciole è anche riconosciuto come un caposaldo indiscusso dell'animazione giapponese.
Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Nosaka Akiyuki, il racconto si ambienta negli ultimi, tragici anni della Seconda Guerra Mondiale per come vissuti dai civili giapponesi, in questo caso il protagonista Seita, un ragazzo di quattordici anni, e la sua sorellina Setsuko, di soli quattro anni.
La dichiarata passione per il cinema neorealista di Takahata Isao si manifesta qui in ogni singola scelta stilistica, inquadratura, o dialogo. Usando l'animazione quale "una specie di surrealismo", come il regista stesso la definisce, il film mostra un affresco umano più vivido che mai: il giovane Seita, rimasto orfano, non riuscendo a tollerare le brutture che la guerra gli imporrebbe, preferisce rifugiarsi in una grotta per "giocare alla famiglia" con la sorellina, che risulterà nei fatti condannata a morte dalla scelta escapista del fratello maggiore.
Benché celebrata forse a giusto titolo per la sua intrinseca carica antimilitarista, la pellicola di Takahata intende focalizzarsi piuttosto proprio sulle scelte del giovane protagonista, ovvero su motivi ed effetti di quelle. Un fanciullo che pare già 'addomesticato dal benessere' prima del miracolo economico postbellico, che indi si comporta 'anzitempo' come forse ogni ragazzo contemporaneo si comporterebbe oggi: rifiutando il male di cui è vittima e fuggendo. Proprio su questo paradossale anacronismo tra la mentalità del ragazzo e l'epoca storica in questione si appunta l'interesse del regista, che intendeva forse mostrare ai giovani degli anni ottanta una volto apparentemente già dimenticato del loro essere viziati dalla sicurezza: l'ineluttabile responsabilità degli atti umani.
È indubbio che simili contenuti rendono la pellicola quanto più attuale nella contemporanea società postmoderna, i cui membri sembrano sempre più proclivi all'escapismo e allo stordimento sociale e individuale, a tutte le età.
Più che mai cruciale nella proposizione di quest'opera è la sua localizzazione. La veridicità storica di un film neorealista vive nei dettagli della rappresentazione. L'originale giapponese vede i due protagonisti interpretati da giovani attori di età pressoché 'reale' sui personaggi: la doppiatrice della piccola Setsuko aveva ai tempi delle registrazioni appena sei anni. Riuscire a seguire questa netta linea artistica è una condizione indispensabile per vivificare il contenuto e tutta la poderosa portata comunicativa dell'opera, che potrebbe altrimenti risultare come uno 'strano film animato sulla guerra' dai tratti indebitamente retorici o patetici, laddove l'originale giapponese evita nettamente simili connotazioni proprio in virtù della franca, asciutta crudezza con cui è messo in scena.
Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Nosaka Akiyuki, il racconto si ambienta negli ultimi, tragici anni della Seconda Guerra Mondiale per come vissuti dai civili giapponesi, in questo caso il protagonista Seita, un ragazzo di quattordici anni, e la sua sorellina Setsuko, di soli quattro anni.
La dichiarata passione per il cinema neorealista di Takahata Isao si manifesta qui in ogni singola scelta stilistica, inquadratura, o dialogo. Usando l'animazione quale "una specie di surrealismo", come il regista stesso la definisce, il film mostra un affresco umano più vivido che mai: il giovane Seita, rimasto orfano, non riuscendo a tollerare le brutture che la guerra gli imporrebbe, preferisce rifugiarsi in una grotta per "giocare alla famiglia" con la sorellina, che risulterà nei fatti condannata a morte dalla scelta escapista del fratello maggiore.
Benché celebrata forse a giusto titolo per la sua intrinseca carica antimilitarista, la pellicola di Takahata intende focalizzarsi piuttosto proprio sulle scelte del giovane protagonista, ovvero su motivi ed effetti di quelle. Un fanciullo che pare già 'addomesticato dal benessere' prima del miracolo economico postbellico, che indi si comporta 'anzitempo' come forse ogni ragazzo contemporaneo si comporterebbe oggi: rifiutando il male di cui è vittima e fuggendo. Proprio su questo paradossale anacronismo tra la mentalità del ragazzo e l'epoca storica in questione si appunta l'interesse del regista, che intendeva forse mostrare ai giovani degli anni ottanta una volto apparentemente già dimenticato del loro essere viziati dalla sicurezza: l'ineluttabile responsabilità degli atti umani.
È indubbio che simili contenuti rendono la pellicola quanto più attuale nella contemporanea società postmoderna, i cui membri sembrano sempre più proclivi all'escapismo e allo stordimento sociale e individuale, a tutte le età.
Più che mai cruciale nella proposizione di quest'opera è la sua localizzazione. La veridicità storica di un film neorealista vive nei dettagli della rappresentazione. L'originale giapponese vede i due protagonisti interpretati da giovani attori di età pressoché 'reale' sui personaggi: la doppiatrice della piccola Setsuko aveva ai tempi delle registrazioni appena sei anni. Riuscire a seguire questa netta linea artistica è una condizione indispensabile per vivificare il contenuto e tutta la poderosa portata comunicativa dell'opera, che potrebbe altrimenti risultare come uno 'strano film animato sulla guerra' dai tratti indebitamente retorici o patetici, laddove l'originale giapponese evita nettamente simili connotazioni proprio in virtù della franca, asciutta crudezza con cui è messo in scena.

CAST COMPLETO
SEITA: Leonardo Caneva
SETSUKO: Chiara Fabiano
VEDOVA: Alessandra Chiari
MAMMA: Cristina Poccardi
VICINA: Chiara Oliviero
OBAYASHI: Oliviero Dinelli
CUGINA: Giulia Franceschetti
INQUILINO: Gianluca Solombrino
ADDETTO: Wladimiro Grana
NEGOZIANTE: Emidio Lavella
CONTADINO: Toni Orlandi
FATTORE: Pierluigi Astore
POLIZIOTTO: Paolo Lombardi
MEDICO: Elio Zamuto
ALTRE VOCI
Antonio Angrisano, Silvio Anselmo, Massimiliano Aresu, Alessandro Ballico, Emilio Mauro Barchiesi, Vittoria Bartolomei, Edoardo Benedetti, Patrizia Bracaglia, Nicola Braile, Raffaele Carpentieri, Rossella Celindano, Gilberta Crispino, Daniele De Lisi, Leonardo Della Bianca, Andrea Di Maggio, Maria Grazia Dominici, Mattia Fabiano, Pieraldo Ferrante, Gerry Gherardi, Elena Liberati, Monica Migliori, Carlotta Pescuma, Cristina Piras, Guido Sagliocca, Luigi Scribani, Serena Sigismondo, Gabriele Tacchi, Barbara Villa, Ludovico Versino, Dimitri Winter, Carolina Zaccarini.

Appuntamento nei cinema a novembre, dunque, con il capolavoro d'animazione di Isao Takahata e Studio Ghibli.
La visione al cinema è assicurata, se non fanno cazzate nel video anche l'acquisto dei BD.
Nonostante il passato grigio, per questo titolo le premesse sono ottime quindi Yamato avrà il mio sostegno.
Poi tanto YV farà come Harlock inserendo entrambi i doppiaggi nel BD.
Comunque sia potrei essere d'accordo, ma ha senso ridoppiare un film dopo 20 anni solo perchè a Cannarsi non garba la voce di Setsuko? Boh.
Il ridoppiaggio comunque ci stava. Per i fanboy Yamato detrattori di Cannarsi adesso sarà un bel dilemma... restare fedeli alle proprie idee e inveire contro i dialoghi di Cannarsi (e quindi Yamato per la scelta del direttore) oppure ingoiare il boccone e lodare magicamente sia uno che l'altro? Eheh!
In ogni caso aspetto a lavoro finito prima di giudicare, per me 2 scelte sono sempre meglio di una (poi ci sono casi in cui ce ne sono 3 e non me ne va bene una, vero Cagliostro?)..
Tra l'altro avrebbe molto meno senso dal punto di vista del marketing (questo sconosciuto) portare un anime al cinema senza ridoppiarlo, cosa che solo Dynit ha avuto il coraggio di fare con Akira, che infatti mi sono rifiutato di rivedere e ricomprare. Un'azienda mi deve dare una giustificazione, un motivo per rispendere soldi per qualcosa. Nuovo doppiaggio poi significa proiezioni a fiere ed anteprime, eventualmente, è davvero semplicistico dire che è "per volere" (lol) di GC.
comunque spero di vederlo al cinema!
Può darsi che si organizzino per vendere nell'intervallo, oltre a popcorn e bevande, anche fazzolettini di carta e stracci per asciugare le lacrime sul pavimento...
Coraggio un corno, avevano finito il budget comprando il doppiaggio delle varie serie TV di Sailor Moon.
In ogni caso, se non avete visto questo film, FATELO.
Non so, però, se avrò il coraggio di andare a vedere questo film al cinema... Mi ha fatto battere ogni record di apertura dei rubinetti: Alla prima visione, ho iniziato a piangere un attimo prima che apparisse il titolo sullo schermo (conoscevo la trama e la cosa non ha aiutato). E per il resto del film, non è andata meglio.
In ogni caso, comprerò di certo il blu-ray (sperando contenga entrambi i doppiaggi italiani, come L'Arcadia della mia Giovinezza).
Tsk, ed io che ero andato a comprare un pacco formato famiglia di fazzoletti.
Maschietti, avete pianto anche voi, ammettetelo!
Detto questo sono contento che esca al cinema, anche se mi rendo conto che un tale soggetto è uno dei più difficili da digerire per il pubblico generalista, mi auguro soltanto che possa aver successo. Però un piccolo dubbio mi rimane: il vecchio doppiaggio, per quanto sia legittimo pensare che le voci potevano essere scelte meglio, a me sembrava piuttosto buono, e anche l'adattamento dei dialoghi, così a sensazione (non conoscendo il giapponese non posso esserne sicuro) mi sembrava ben fatto, anche se di sicuro credo che Cannarsi farà un buon lavoro, era proprio necessario fare questo ridoppiaggio?
Setsuko nel film ha 4 anni.
Takahata Isao, nella sua sempre neorealista volontà registica, la fece doppiare da Shiraishi Ayano, che ai tempi aveva 6 (sei) anni.
La bravissima Perla Liberatori, ai tempi del doppiaggio Yamato, mi pare ne avesse circa 14.
Seita nel film ha 14 anni.
Takahata Isao, nella sua sempre neorealista volontà registica, lo fece doppiare da Tatsumi Tsutomu, che ai tempi aveva 16 anni.
Il bravissimo Corrado Conforti, ai tempi del doppiaggio Yamato, ne aveva circa 26.
Le età di Chiara Fabiano e Leonardo Caneva non sono identiche a quelle degli attori originali, ma gli si avvicinano molto, molto di più.
Chiara, che aveva già prestato la voce alla versione bimba di Horikoshi Kayo (Si alza il vento) e alla versione bimba di Gemma di Bambù (La storia della Principessa Splendente) ha doppiato Setsuko all'età di 10 (dieci) anni. Che non sono i 6 di Shiraishi Ayano, ma lasciatevi dire che tra un'interprete di dieci anni e una di quattordici ci passa tutta la differenza che c'è tra "bambina" e "adolescente". E Setsuko doveva davvero avere la voce di una bambina.
Per Seita ci siamo avvicinati di certo di più. Leonardo ha doppiato Seita a 17 (diciassette) anni. Appena uno in più del doppiatore originale. Inutile dire cosa significa doppiare Seita -quattordicenne- con un interprete diciassettenne invece di ventiseienne.
Questi sono dati obiettivi, fattuali. Non sono opinioni, non sono gusti.
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