Probabilmente molti di voi ci avranno fatto caso, ma ultimamente nelle fiere di fumetto (ed anche online) capita sempre più spesso di vedere light novel scritti da italiani: fino a qualche tempo fa era impensabile, ma oggi è una realtà in crescita ed il nostro Italian Indie Comics Award non ha voluto ignorarla. Ecco quindi a voi la prima news dell' IICA dedicata ad una light novel autoprodotta. Partiamo con Medusa Flames, di Luca 'Mega-Ne' Donnarumma (storia) e Rossana Zhan (illustrazioni).
 
Mega-Ne, nome d'arte di Luca Donnarumma, nasce come illustratore specializzato principalmente sul disegno in stile giapponese, e soprattutto in ragazze “moe”, per i primi sei anni come autodidatta, in seguito segue corsi dell’Accademia Europea di Manga e segue diversi stage con insegnati Giapponesi di cui uno presso la Yoyogi Animation Gakuin di Tokyo. Inizialmente si concentra sulla illustrazione e quindi lavora a commissioni, per privati e aziende, con il passare del tempo consolida le sue conoscenze e segue, per qualche tempo, come insegnante, i corsi introduttivi dell’Accademia Europea di Manga. In un secondo momento contatta Roxy e decide di creare la prima light novel italiana stampata su carta, Medusa Flames. Negli ultimi tempi sta lavorando anche a Itansha e Itasha (moto e auto ridipinte a tema anime/manga) dopo aver corso nel torneo supertwins con la sua ducati 999 con una veste del tutto in stile giapponese. Collabora da tempo con diverse realtà connesse al disegno giapponese, ed al Giappone in generale, ed ha aperto da poco più di un anno il proprio canale Youtube MEMO.live, dedicato a tutorial per il disegno manga in digitale e live sketching fatti in collaborazione con Ilaria Gelli. Attualmente è impegnato nella realizzazione di in una misteriosa opera a fumetti interamente a colori  in collaborazione con una scrittrice italiana di cui non ha ancora voluto divulgare l'identità.

Roxy, nome d'arte di Rossana Zhan, è un'illustratrice e fumettista japstyle di origini cinesi. Nata e cresciuta qui in Italia attualmente abita vicino a Venezia, dove frequenta l'Università Ca'Foscari. Inizia ad avvicinarsi al mondo del disegno durante il periodo delle superiori, guardando anime trasmessi in TV come Tokyo Mewmew, Mermaid Melody, Card Captor Sakura e tanti altri, per poi avvicinandosi al disegno in stile manga seguendo soprattutto i manga di Arina Tanemura. Durante gli ultimi anni delle superiori sviluppa uno stile più legato al disegno digitale ispirandosi a vari illustratori giapponesi, ma senza prendere nessuno come unico punto di riferimento. 
Successivamente conosce Luca attraverso un gruppo su Facebook che aveva aperto per incontrare altri appassionati di disegno come lei, ovvero Mangaka per passione, ed entusiasta del suo progetto accetta subito di fare le illustrazioni per Medusa Flames, di cui ha apprezzato la storia fin dal primo capitolo. 

Ecco la trama dell’opera:
 
Elisa è una Esper, ma non è molto felice di esserlo, anzi, non lo è proprio per nulla! Voleva una vita come tutti gli altri invece si ritrova costretta a frequentare un istituto segreto sotto i giardini di Porta Venezia a Milano. Una vera e propria città sotterranea nella quale vivono i ragazzi Esper e dove imparano a controllare le loro abilità nel periodo delle superiori. La storia inizia al primo giorno di scuola della prima superiore, dove Elisa inizialmente prova a non farsi notare troppo, senza però troppo successo visto che in un secondo momento i suoi poteri risulteranno più speciali di quello che già sono trasformando completamente la sua vita. A scuola comunque incontrerà amici che come lei hanno abilità speciali e proverà a costruirsi faticosamente un'adolescenza normale, ma l’ombra di qualcosa di oscuro e minaccioso si sta avvicinando al suo mondo...

La storia di questo romanzo illustrato nasce dal bisogno di Mega-Ne di raccontare della propria città, egli infatti abita a Rho un comune appena all’esterno di Milano, e di tirare fuori dal cappello un po' di storie che gli erano passate nella mente durante la sua vita quotidiana in periferia. Un connubio interessante che gli ha permesso di creare da una classica storia a leitmotiv scolastico qualcosa di più particolare e ricercato, incentrato fortemente sul territorio e sul raccontare lo sviluppo psicologico e sociale del personaggio principale, Elisa, secondo un punto di vista prettamente italiano.
 

Medusa Flames si fonda inoltre su un altro fondamento tutto particolare, ovvero la brillante sinergia tra i suoi due autori. La coppia infatti è basata su uno strano rapporto di amore-odio in cui i due autori quando son presenti assieme dal vivo non possono fare a meno di inaugurare una serie di siparietti e punzecchiature tipiche dei migliori dui comici giapponesi, come molti loro fan potranno testimoniare. La cosa naturalmente è puramente superficiale, i due sono in ottimi rapporti e si stimano reciprocamente, ma rende ben evidente quale sia l'origine dell'estro creativo dietro alla storia e ai dialoghi tra i personaggi, dando un taglio personale ed interessante a tutta la vicenda narrata incuriosendo ancora di più qualsiasi potenziale lettore.

Ecco quindi l'intervista:

Ciao ragazzi, è arrivato finalmente il momento dell'intervista, siete pronti?

Luca e Rossana: Sempre pronti! Io più pronto/a di lei/lui!

Qual’è il vostro maggiore riferimento artistico in campo light novel?  Quali sono le vostre preferite?

Luca: Se devo parlare di disegni, sicuramente il mio illustratore preferito di light novel è Yuugen, illustratore di Outbreak Company, ma anche di altre light novel che purtroppo in Italia sono praticamente sconosciute. Mentre se dobbiamo parlare di Novel e Light Novel in quanto a storie, tra le mie preferite ci sono sicuramente Welcome to NHK e Toradora, per quanto abbia apprezzato parecchio anche le prime di Hidan no Aria, Shakugan no shana e Chrome Shelled Regios.

Rossana: Abec, ovvero illustratore di Sword Art Online: adoro il suo tratto e le sue tavole in scala di grigi, per non parlare di quelle a colori.


Con che stile preferite disegnare? Quali tecniche usate?

Luca: Preferisco disegnare in stile moe, se così possiamo chiamarlo. Mi piace molto disegnare ragazze che siano carine e attraenti e a volte, perché no, anche un po’ ecchi. (ogni tanto scado nell’hentai :P ) Per quanto adori lavorare a mano, mi sono specializzato nel digitale, un po’ per motivi legati al tempo, ma un po’ anche perché sono prodotti più facili da vendere nel mio lavoro; un disegno digitale è spendibile su tutti i fronti, uno manuale purtroppo ha dei limiti.

Rossana: Sicuramente in stile giapponese, e solitamente in digitale ma di recente ho riscoperto il piacere della carta e degli acquerelli.
 
 
Cosa significa per voi fare light novel? Che cosa differenzia per voi i light novel dai fumetti e da tutto il resto?

Luca: Quando cominciai a scrivere light novel pensai che fosse carino portare questo stile di letteratura in Italia, un po’ perché è un modo più facile per avvicinarsi alla letteratura in generale. Ho sempre pensato che in abbiamo tanti prodotti di letteratura per bambini e per adulti, ma la fascia dei ragazzi è un po’ carente di prodotti accattivanti e che siano un al passo con i tempi. La light novel per me vuole essere un modo per far avvicinare i ragazzi al mondo della lettura, poi, se le mie light novel le vogliono leggere anche gli adulti sono ben felice, ma sicuramente il pubblico per il quale le ho pensate è quello dei ragazzi. Anche perché il modo in cui sono scritte è appunto “light” molti dialoghi, tempo presente, narratore interno, è tutto studiato per essere altamente scorrevole e permettere al lettore di entrare nella storia fin da subito, la storia si legge molto velocemente, un volume si legge tranquillamente anche in un giorno. La light novel la posizionerei a metà strada tra il romanzo e il fumetto, hai il piacere della lettura con quasi la scorrevolezza di un fumetto.

Rossana: È una bella domanda, sicuramente è il portare in Italia un qualcosa di ancora non molto conosciuto. Le Light Novel a differenza dei fumetti, come tutti i libri, lascia molta più spazio all'immaginazione del lettore, ma nonostante ciò è scritto in una tecnica molto “Light” “leggera” che lo fa assomigliare ad un fumetto; inoltre sono peculiari perché vengono accompagnate da illustrazioni che cercano di rappresentare le scene più importanti di ogni capitolo. Si può dire quindi qualcosa che concilia il mondo dei fumetti e quello dei libri, una storia trasmessa attraverso la forza della parola e anche dai disegni.

Cosa che vi piace del vostro lavoro come scrittore/illustratore? E cosa no? Raccontateci una  cosa che amate ed una cosa che odiate del mondo dell’autoproduzione e del vostro lavoro.

Luca: Adoro poter raccontare storie e adoro potermi raccontare. All’interno delle mie storie, ma anche delle mie illustrazioni c’è tantissimo di me, ogni personaggio ha uno spicchio del mio carattere amplificato, tanto da riconoscermi in ognuno di loro. Ma anche all’interno delle illustrazioni che faccio penso di mettere tantissimo di me. Come non amare un lavoro che fai col cuore. Invece non sopporto la considerazione che ricevono i disegnatori in Italia, grazie a dio il vento sta cambiando, ma il mondo di chi vuole lavorare in questo campo non è facile! Trovare lavoro non è troppo difficile, c’è spesso gente che ti chiede di lavorare, il problema è che pochi sembrano essere intenzionati a pagarti. Pensano tutti che chi vive della propria passione possa tranquillamente non mangiare!
Io invece mangio una cifra.

Rossana: Mi piace riuscire a dare forma reale a ciò che la mia immaginazione crea attraverso le parole di Luca, e ancor più quando riesco a ricreare o superare l’immaginazione dei lettori. Ma forse proprio per la paura di non riuscire in questa impresa, delle volte trovo difficile riuscire a disegnare come vorrei le tavole. Ciò che amo dell’autoproduzione è sicuramente quel senso di nuovo e amatoriale che c'è in ogni lavoro, amo leggere opere in cui l'autore ha deciso di sperimentare e mettere tutto se stesso, e trovò sia questo il vero senso di fare arte: esprimere se stessi al massimo senza paure. È assolutamente bellissima la sensazione di creare qualcosa che era prima solo nella tua immaginazione. Che sia questo anche solo un disegno o un piccolo racconto, si è inconsapevoli di creare un piccolo mondo, un qualcosa che prima non aveva forma e che attraverso le tue abilità diventano qualcosa di concreto. Ecco quando penso a questo credo non vi sia nulla di negativo da dire, ma ovviamente nella realtà abbiamo anche qualcosa che si chiama denaro, e ha una forte influenza su tutto. L'unica pecca, se per così posso dire, è che l’autoproduzione è quasi una scommessa che l'autore fa con se stesso e i suoi lettori. Non vi sono garanzie di successo e ovviamente non si hanno grandi appoggi di nessun tipo da parte di case editrici. Perciò solitamente sta tutto nelle mani dei lettori. E in Italia, benché si abbiano così tante fantastiche opere autoprodotte, ho notato ancora una certa diffidenza nei lettori nell'acquisto di essi. Sicuramente c'è molto altro da dire ma non vorrei annoiarvi oltre ed inoltre mi scuso per la mia pessima capacità di espressione.
 

Com'è nata la vostra opera?  Quali sono i vostri piani per essa?

Luca: Come ho anticipato a inizio intervista Medusa Flames nasce dalla mia voglia di raccontarmi ma anche dalla voglia di lavorare con Roxy che secondo me meritava la visibilità che ultimamente sta ottenendo! Ho voluto darle una mano a uscire un po’ dal suo guscio, in quanto giovanissima, e farsi conoscere! Oltre a voler parlare ai ragazzi, sono stato per anni educatore proprio della fascia d’età che voglio coprire con Medusa Flames e quindi sapevo che la mia esperienza avrebbe potuto dare un qualche messaggio agli adolescenti! In futuro Medusa Flames proseguirà, per quanto la mia vita ultimamente sia cambiata continuerà! E la troverete ancora in fiera, almeno ancora per altri due numeri!

Rossana: Come dicevo, l'opera è un'idea originale di Luca, perciò lascio a lui la parola su questo punto. Dal canto mio, voglio solo continuare a migliorarmi nei disegni, per stupire sempre di più i lettori.


Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Luca: L’ho scritta io… amo tutto, sicuramente amo i miei personaggi, perché da bravo egocentrico mi rispecchiano e quindi mi sento fico e mi sembra di essere io a vivere l’avventura! Dovrebbero votarla perché… non ne ho idea! :P Io voterei una storia se mi piacesse e se mi coinvolgesse! Credo che Medusa Flames lo faccia, non a tutti, come qualsiasi altra storia. Votateci perché ci stiamo impegnando tanto e perché grazie a questo stiamo crescendo entrambi!

Rossana: Ovviamente non avrei mai accettato di illustrare l'opera se non avessi amato sin dal primo istante il suo contenuto. Ciò che mi piace è come in Medusa Flames vedo quel miscuglio fra realtà e fantasia, davvero reso bene dalle parole di Luca, così equilibrato da assorbirmi completamente in quel mondo. Votarla perché? Beh perché, provare per credere, è davvero un'ottima opera...e non parlo solo perché sono l'illustratrice.
 
 
Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Luca: Ciao Pubblico… grazie che continuate a sostenermi e che venite a prendere i numeri nuovi di Medusa Flames quando escono, che mi scrivete e che ci dite i vostri punti di vista! Trovarmi a rispondere a questa intervista su Animeclick.it per me è come raggiungere un piccolo traguardo, se penso che dieci anni fa mi avvicinai a questo sito come neofita di anime e manga e adesso posso essere in qualche modo protagonista mi rende infinitamente felice! E sicuramente (cosa smancerosa) senza i miei sostenitori non ci sarei arrivato! Poi vabbé, anche una bella dose di figaggine da parte mia non guasta! :P

Rossana: Grazie a tutti per aver letto fin qui! Grazie per aver sopportato la mia pessima abilità discorsiva! Grazie a Luca che mi ha aperto un mondo grazie a Medusa Flames e grazie ai ragazzi di Animeclick per il loro fantastico lavoro.

Grazie anche per l'opportunità di essere qui, grazie davvero.


Grazie a voi ed un MEGA in bocca al lupo ad entrambi!
 
 
 
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!