Nuova settimana e nuovo articolo dell' Italian Indie Comics Award! Stavolta iniziamo con una light novel: Ryuuden di Kya.
 
Kya è una ragazza di Milano di 25 anni. Disegna da autodidatta da circa 12 anni, da piccola viveva di fronte la televisione, continuamente intenta a fare zapping tra tutti i canali per non perdersi nulla. A cinque anni ha cominciato ad ideare le sue prime storie, dei racconti che avevano come protagonisti degli animali, il tutto disegnato su dei post-it a bic che successivamente spillava rendendoli simili a dei libretti. La sua precocità vien ancora più in mostra quando a 13 anni scrive il suo primo libro! Una storia di circa 150 pagine su delle vampire molto stravaganti e particolari. Nello stesso periodo cresce il suo amore per il disegno, come testimoniava la sua stanza piena di quadretti disegnati da lei (con oggetto i suoi anime preferiti), fino a creare i suoi personaggi e i suoi primi manga.

La sua illustratrice preferita è Kazuki Yone, illustratrice di Hana Oni, novel non propriamente famosa in Italia che ha avuto il piacere di acquistare direttamente in Giappone. Tite Kubo, l’autore di Bleach, è stato invece il primo autore di manga al quale si è ispirata e tutt’ora riconosce il suo stile quando disegna i ragazzi ( ma per nulla quando fa le ragazze). Apprezza anche Black Bullet, light novel di Kanzaki Shiden, ed Ukai Saki, opera che ritiene a dir poco superlativa per quanto riguarda la composizione delle immagini e l’uso del colore.

Di seguito la trama di Ryuuden:
 
300 anni prima. La stirpe che regnava il nostro mondo era quella dei Draghi d’Argento, veri e propri dragoni di ghiaccio in grado di prendere sembianze umane. Ma un giorno la stirpe dei Draghi d’Argento cessò di esistere, a causa del tradimento delle Salamandre, draghi di fuoco che in una sola notte riuscirono a distruggere i regnanti, espandendo il loro potere sul nostro mondo e governandolo con ira.

Ci ritroviamo nel presente. Siamo in un villaggio sperduto, chiamato Adbraham, dove vive un ragazzo scontroso ed isolato da tutti, Edvarg. Il ragazzo passa tutte le sue giornate a pescare nel lago vicino casa, ma un giorno la sua lenza si incastrerà in un forziere e al suo interno troverà un bracciale d’oro ed una bimba dai capelli rosa, che ha ali e coda argentati. La piccola racconta di essere l’ultima sopravvissuta dei Draghi d’Argento e di voler vendicare la sua gente ponendo fine al governo tirannico delle Salamandre. Questo incontro casuale unirà le vite dei due che si troveranno a viaggiare verso il castello dei Dragoni, incontrando nel mentre nuovi improbabili compagni di viaggio, ma anche molti ostacoli parecchio pericolosi…

Ryuuden è una light novel che a prima vista potrebbe quindi sembrarvi un classico fantasy, del resto sono presenti molti pilastri del genere, a partire dall’importanza che hanno nella storia i draghi, ma l’autrice riuscirà a sorprendervi. Ryuuden infatti riesce a trasportare la magia di uno dei generi più amati in uno stile completamente diverso, che poco avrebbe a che fare con l’impronta datagli della trama. La narrazione molto veloce e leggera, i dialoghi sempre ben presenti e gli scontri all’ultimo sangue sono l’anima di quest’opera e se vorrete darci una lettura il susseguirsi di emozioni ed avvenimenti in essi trasmessi vi sapranno sapientemente intrattenere fino all'ultima pagina.

Visto il passato dell'autrice non sorprende di certo scoprire che Ryuuden sia un’opera nata come manga, (potete trovare tuttora i primi capitoli su Mangakugan, dove veniva inizialmente pubblicata), ma dal quinto capitolo Kya ha compreso di non poter continuare il suo progetto così come lo aveva idealizzato e ha deciso di convertirlo in una light novel (spostandola quindi su Mangakugan Light). Arrivata al 10° capitolo ha deciso inoltre di interrompere anche questa fase del suo percorso artistico e rivedere/correggere l'intera opera rendendola un'esclusiva cartacea in maniera da potercisi finanziare direttamente e concluderla secondo le proprie previsioni entro il quinto volume. Alla sua conclusione i fan però non avranno tempo per rattristarsi, perché è già atteso un volume unico spin-off della serie: Leviathan – Cronache dei mercenari. Tale volume unico riprenderà una vecchia serie dell'autrice, Barong no Densetsu, una serie che ha visto i suoi primi 3 capitoli su Mangakugan alla quale l’autrice ha deciso di dare una vita nuova aggregandola al mondo di Ryuuden.

Infine ecco l’intervista a Kya:

Benvenuta Kya, ora è arrivato il momento dell'intervista! Pronta?

Prontissima! O almeno spero, incrociamo le dita va'!!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Senza dubbio utilizzo uno stile giapponese e non intendo cambiarlo. In Italia i “puristi” del genere vengono visibilmente snobbati rispetto ad artisti ibridi o con stili puramente occidentali, ma non potrei mai cambiare solo per una questione di apprezzamento. Disegnare in stile giapponese è quello che voglio fare e non lo sostituirei per nulla al mondo! Riguardo alle tecniche: lavoro interamente su tavola grafica, il manuale mi piace molto ma è decisamente troppo dispendioso, soprattutto per chi come me i soldi li deve davvero centellinare.

Cosa significa per te fare light novel? Che cosa differenzia per te le light novel dai fumetti e da tutto il resto?

Fare Light per me significa unire le due cose che amo, la scrittura ed il disegno. Non voglio cercare differenze, perché trovo che le Light siano semplicemente un nuovo pezzo del mercato manga/anime, del resto cosa accade in Giappone:  da un manga di successo nasce un anime e solitamente anche una novel, e viceversa. Sono tutte e tre valide alternative, solo che qui in Italia non si è ancora capito e si considera le Novel solo come qualcosa con “troppe scritte e pochi disegni”; ma in realtà hanno storie e mondi affascinanti, al pari livello dei cugini “solo illustrati”.
 

Cos’è che ti piace del tuo lavoro come scrittore/illustratore? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dell’autoproduzione e del tuo lavoro.

Scrivo ed illustro la mia Novel, adoro avere il massimo delle libertà. Parlando ad esempio di disegni, posso collocare le illustrazioni nei momenti che voglio e dare ai miei personaggi l’aspetto e l’espressione che desidero, sono molto pignola per quel che riguarda i miei bambini! Per questo non ho mai cercato collaboratori, come ad esempio è usuale per le Novel in Giappone (eccetto in rari casi, come Kamiya Yuu di No Game no Life). Non trovo pesante la cosa, credo che l’unico contro sia per Ryuuden in sé e non per me, perché magari potrebbe avere un illustratore migliore!

Del mondo delle autoproduzioni adoro gli artisti, è proprio un ambiente in cui mi trovo bene, si è molto in sintonia e ognuno capisce e rispetta il lavoro e la fatica degli altri, una cosa rara nell'ambiente esterno dove le persone sono convinte che disegnare occupi 5 minuti scarsi! Cosa non mi piace dell’autoproduzione di Novel, è l’assoluto snobbismo generale. Tralasciando il pubblico, che comunque non è facile da conquistare (io ed altri novelist abbiamo visto più volte la scena “OMG, è un libro!” seguita da relativa fuga), nei gruppi di produttori indie come nelle case editrici neonate non c’è posto per le Novel, anche online si possono trovare sempre più spazi per autori indie, ma al 99% SOLO per fumettisti. Se siamo i primi a non dargli spazio, non ci sono dubbi che la loro diffusione sarà sempre più difficile.

 

Quale pensi possa essere il futuro delle light novel in Italia?

Da degna "figlia di Gutenberg" mi fa male ammetterlo, ma in realtà lo vedo molto nero. C'è parecchio da lavorare per fare in modo che le Light Novel spicchino, io le trovo un prodotto fantastico ma (almeno per ora) la diffusione procede a rilento e questo è inciso soprattutto dalla quasi assenza di lettori, che preferiscono qualcosa di più immediato come un manga, che ha "meno scritte" (N.d.A. non linciatemi, sono veri commenti che mi sono arrivati più volte in fiera!).

Prima di addentrarci su Ryuuden parliamo un attimo di Leviathan, il suo spinoff di prossima pubblicazione.

Questo spinoff è un prequel della storia con protagonisti Barong e Rangda, due mercenari che i lettori incontrano già nel primo volume di Ryuuden. Come già detto si tratta di un volume unico ed aggiunge alcuni dettagli interessanti che nella storia principale non trovavano spazio. Mi sono impegnata a scriverlo in maniera che la storia sia ben comprensibile anche a chi non segue Ryuuden, un modo insomma per provare ad attrarre anche lettori che magari sono spaventati all'idea di impegnarsi con una saga "lunga".

Com’è nata la tua opera?  Quali sono i tuoi piani per essa?

Lo sviluppo di Ryuuden è stato un po’ travagliato: un primo schizzo della protagonista femminile risale al 2010, c’erano anche due righe di una possibile storia sotto ma… dire che erano imbarazzanti non rende l’idea! Alla fine del 2011 nasce “Ryuu no Densetsu”, il manga di Ryuuden, che trova casa nel secondo numero di Mangakugan. Oddio, quei cinque capitoli usciti erano davvero tremendi di grafica! Ma nonostante tutto in molti hanno mostrato il loro apprezzamento per la storia, già completamente stravolta rispetto alle due righe iniziali del 2010. Poi con il tempo molti altri impegni mi si sono accavallati e continuare la serie mi era diventato impossibile, Ryuuden ha rischiato la cancellazione e spostarlo sulla rivista appendice Mangakugan Light rendendolo una Light Novel è stato l’unico metodo per poterlo continuare senza problemi. Ma subito dopo, per vari motivi, i rapporti con la rivista si sono interrotti, così come la serie, arrivata ad una decina di capitoli.

In quel periodo le Light Novel stavano facendo capolino sul mercato, allora ho fatto l’ultima e definitiva modifica all’opera, ho rivisto tutta la serie, raddrizzato ancora di più la trama (che nonostante gli anni, continua ad essere ritoccata per sistemare gli intrecci narrativi) e deciso di buttarmi autoproducendo la Novel su supporto cartaceo. A questo punto parlando di piani direi che l’unica altra “evoluzione” possibile sarebbe quella di vedere Ryuuden sotto l’etichetta di una casa di produzione, decisamente difficile ma non si sa mai nella vita! 

 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Sarò schietta: non sarà di sicuro l’opera più profonda e mistica, o la meglio disegnata, ma non ho incontrato ancora nessuno che sia stato deluso dall'averla letta. Le persone amano Ryuuden per la sua freschezza, l'intreccio della trama e per la caratterizzazione dei personaggi, ognuno di loro ha un carattere ben definito che tengo a far comprendere, sia con le scritte che con i disegni. L’opera in sé è qualcosa di leggero che riesce ad appassionare, basta solo un po’ di fiducia per iniziare a leggerlo, passato il fatto che si tratta di un “malvagio” libro, sono sicura che vi piacerà! Sarò di parte, ma orsù è il mio piccolo ed ormai ha passato i quattro anni, non posso non esserne super affezionata!

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Grazie a tutti coloro che mi sostengono, siete la mia spina dorsale e senza di voi ed il vostro incoraggiamento non potrei mai andare avanti! E grazie anche a coloro che mi hanno conosciuta oggi per la prima volta tramite questa intervista e sono riusciti ad arrivare fino a qui… ora filate a leggere ancora un po’ ed andate a vedervi il primo capitolo di Ryuuden, è gratis!
 
 
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!