Eccoci alla fine di una nuova settimana passata con l'Italian Indie Comics Award! Oggi vi parleremo di Sugar Sea, opera di Sogno Condiviso.
 
Sogno Condiviso è una fumettista romana di 28 anni. Disegna fin da quando era piccola, cosa che si divertiva a fare soprattutto sulla lavagna della classe, in una testarda competizione con maestre e bidelli per mantenere viva la propria arte, mentre il suo amore per inventare storie si è sviluppato concretamente alle elementari grazie ad un tema sui pinguini per il quale venne lodata dalla madre, evento che le diede quell'incoraggiamento a lei necessario per continuare a scrivere con impegno da lì in avanti. Scrivere e disegnare fa decisamente parte di lei, dal 2005 al 2009 ha frequentato la Scuola Romana del Fumetto per cercare di valorizzare questa sua passione, arrivando al punto di asserire che creare fumetti le dà dipendenza.

Predilige i manga, soprattutto per lo stile narrativo, però dice di avere dei gusti molto variegati. Ama Dragon Ball, One Piece, Video Girl Ai, Death Note, Hanayori Dango, Skip Beat, La maschera di vetro e molti altri. Gli autori che apprezza maggiormente sono Katsura per via dei suoi disegni, Togashi per via della sua imprevedibilità, Watase perché infaticabile ed unica, Miuchi da lei ritenuto un genio della narrazione (quando non cerca di allungare il brodo) e, infine, Morinaga perché la fa morire dal ridere.

Ecco di seguito la trama di Sugar Sea:
 
La principessa Sarel, per salvare il suo regno, è costretta a chiedere aiuto a Robin, un mago potentissimo. Ma ciò che lui chiede in cambio è … avere lei! Basteranno la fierezza e il coraggio di Sarel a contrastare l'egoismo e l'irriverenza dell'astuto mago? Entrambi sono disposti a tutto per raggiungere il proprio obiettivo! Una storia che parla d'amore e di guerra, di magia e di astuzia, di destini che si intrecciano e di antiche e nuove maledizioni.

Sugar Sea è un’opera nata nel dicembre 2013, con il primo volume conclusosi lo scorso marzo. È una storia della quale per il momento possiamo ammirare solo i primi passi, del resto proprio questo primo volume è più una sorta di prefazione che permette al lettore di addentrarsi con calma nel mondo dell’opera, con tutte le sue stranezze e particolarità. L'intento dell’autrice infatti è quello di non dare una precisa impronta “temporale” al mondo da lei creato, ma variare di città in città con epoche e mode. Così fin dal primo incontro tra Sarel ed il mago Robin si può venire colpiti da piccoli dettagli, come i vestiti di Robin che poco hanno a che fare con quello che ci aspetteremmo dal contesto dell’opera dando un taglio più diverso e particolare a questa peculiare storia fantasy.
 

In futuro aspettatevi azione e scontri, ma soprattutto battaglie psicologiche e tante sorprese, per una storia che sta per entrare nel suo vivo! Al momento l’opera si può trovare in digitale su Facebook ed in cartaceo attraverso IBS (grazie alla piattaforma Youcanprint), ma durante l’ultimo Romics l’autrice si è anche premunita di promuovere Sugar Sea elargendo copie gratuite ad editori e non solo nella speranza di poter trovare una casa per la propria opera. Nel frattempo Sogno Condiviso continuerà a scrivere e disegnare la propria opera perchè semplicemente non riesce ad immaginare di poter smettere in quello che ritiene essere il mestiere più bello del mondo.

Ecco infine la nostra intervista:
 
Benvenuta tra i partecipanti dell'IICA, è il momento della tua intervista: pronta?
Allons-y!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?
Lo stile che prediligo è quello manga. Disegno le tavole al computer con la tavoletta digitale e Manga Studio. (b/n e retini digitali).
 

Che cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia i fumetti da tutto il resto?

I fumetti per me sono una forma d'arte in cui il pensiero si traduce in immagini, e che quindi si colloca a metà tra un romanzo ed un dipinto, riuscendo a coniugare e fonderne i linguaggi; il fumetto gode del privilegio di potersi servire del linguaggio visivo o di quello verbale a seconda del messaggio o della sensazione che si desidera suscitare. L'autore di fumetti è un po' come un regista (di quelli megalomani che sono contemporaneamente anche sceneggiatori ed attori), con la differenza che il fumettista si occupa in più anche delle scenografie (anche se spesso vorrebbe che fosse un altro ad occuparsene!), delle inquadrature, delle luci, etc! Quindi il difetto o il pregio dell'opera sono imputabili al 99% a lui! Fare fumetti significa dare vita ad emozioni e sentimenti fermandoli sulla carta, ed avere la possibilità di riviverli ogni volta.

Scrivere storie e disegnarle inoltre è una parte fondamentale di me, di come sono fatta. Fare fumetti crea dipendenza tanto quanto leggerli, anzi, ne dà una peggiore! Perché ti permette di dare una forma all'immaginazione, ti fa scoprire mondi nuovi, e creature di cui puoi percepire i pensieri e i sentimenti, di cui conosci il destino prima che lo compiano su carta, e li vedi muoversi e sognare, cercare di cambiare la loro storia, come se fossero entità indipendenti, di cui osservi la vita e le emozioni. Fare fumetti significa creare universi e mostrarli agli altri per come li abbiamo visti! O cavolo, ho il complesso di onnipotenza!! O__O Comunque… quel che è certo, è che una volta che uno inizia, non troverà mai nessun "lavoro"/attività intellettuale che possa reggere il confronto... o almeno così è per me!
 

Cos'è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Quello che più amo: quando all'improvviso, quando meno te lo aspetti, pensi: "e se invece succedesse così, invece che colà?", e rivoluzioni un punto della trama, scoprendo che collima perfettamente con tutto, come se fosse sempre stato così, solo che ancora non lo avevi scoperto, e ti ritrovi a ragionare da solo, pieno di sorpresa, ed emozionato come un bambino con frasi tipo: "Ah! Ora capisco perché quella volta farà colà, o in passato ha agito così!" Ovvero ti ritrovi a parlare da solo di un personaggio inventato come se esistesse davvero. Fantastico! Quello che più odio invece è dover disegnare sfondi o scene di contorno, per esigenze di regia… e poter biasimare solo me stessa per doverlo fare!

Per quanto riguarda il mondo dei fumetti, mi infastidisce la chiusura mentale, o l'idea che per diventare fumettisti con stile orientale sia difficile, se non impossibile. Che molti ritengano che si debba scendere per forza a compromessi, che il marketing governi l'arte. Ciò che mi piace, invece, è che grazie ad iniziative come questa, le acque possano smuoversi, permettendo anche a piccole ed insignificanti creaturine come me di intravedere la luce tra le acque torbide. 
 
Che cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo dell'autoproduzione? 

Desideravo disegnare e leggere le mie storie e mi faceva piacere mostrarle ad un pubblico...
spero sempre che qualche editore mi pubblichi prima o poi, ma intanto… io comunque disegno e disegno!


Hai un nickname piuttosto particolare, cosa significa per te?

Sogno Condiviso, si riferisce ai sogni fatti contemporaneamente da due o più persone, che riescono ad incontrarsi nel mondo onirico. Semplicemente mi piacciono molto le storie coi sogni condivisi! E devo ammettere che molti particolari delle trame mi vengono in mente quando sogno… e soprattutto, vorrei che molte persone potessero sognare grazie alle mie storie!

Com'è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?

Sugar Sea è la terza storia lunga che ho ideato, e quella che ho scelto per iniziare. Perché mi diverte, e perché mi intriga. La storia è frutto in parte di letture scolastiche dei poemi cavallereschi (i nomi dei luoghi difatti sono un tributo), in parte del desiderio di leggere una storia con un'eroina forte e sveglia, che invece di arrendersi come una fessa al primo bishonen pervertito che incontra, cerca di tenergli testa, e non casca nei suoi tranelli. e poi sicuramente da qualche sogno stupido che ho fatto!

La trama nei suoi punti fermi è già tutta stabilita, e prevedo possa aggirarsi sulla decina di volumi.

 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Adoro il rapporto che si crea tra i personaggi nel corso della storia. Mi piace che pur restando fedeli a sé stessi e al proprio carattere, entrambi i protagonisti riescano a maturare, grazie all'altro. Perché secondo me è una bella storia che non mancherà di intrigare ed emozionare!

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico.

Grazie a tutti per aver letto fin qui, e grazie se vorrete darmi il vostro supporto! Spero che tante persone possano conoscere ed amare questa storia, e questi personaggi, così come piacciono a me!
 
  

Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!