Eccoci qui ancora una volta con l' Italian Indie Comics Award! Quest'oggi vi presentiamo Esso 2, un fumetto di Giorgio Abou Mrad.
 
Giorgio Abou Mrad è un fumettista classe ’93 che abita a Bra ma è nato a Sapri, sua madre è italiana mentre il padre libanese. Disegna da quando sa tenere una matita in mano e da quel momento non si è più voluto fermare. Ha sempre affiancato alla sua grande passione per il disegno quella per le materie scientifiche (tuttora è iscritto ad Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione al Politecnico di Torino), due ambienti opposti ma complementari che trova stimolante cercare di conciliare. Per la propria formazione artistica ha frequentato la Scuola di Fumetto e Illustrazione di Bra, ma anche durante i corsi non è riuscito a rimanere con le mani in mano: mentre frequentava ha collaborato nella realizzazione di illustrazioni per manuali di giochi di ruolo come Faith Empire e Arcan Myth e per un breve periodo ha anche preso parte ad un piccolo studio grafico indipendente, Motherboard Ink, dove con degli amici ha realizzato degli artwork e delle grafiche per producer internazionali. La svolta per la sua carriera è però avvenuta nel 2012, precisamente grazie alla vittoria del Lucca Project Contest per il suo progetto 666 nerd zombie, il quale venne selezionato tra i 15 migliori del suddetto concorso. Durante la sua elaborazione fu seguito da Luca Baino, il quale non esitò a contattarlo quando insieme a Manfredi Toraldo, Luca Amerio e Camillo Bosco decise di realizzare Esso - L'Ultimo Fumettista. Oltre a lavorare come illustratore freelance dal 2013 lavora quindi anche per ManFont con la quale sta pubblicando, dopo il successo avuto dal primo volume, gli ultimi due numeri della trilogia di Esso.

Il suo stile è condizionato da molti autori: Jamie Hewlett, Bryan Lee O'Malley, Dave Johnson, Adam Warren e molti altri, ma le sue vere fonti d’ispirazione, da un punto di vista che vuole definire “spirituale”, sono quei disegnatori italiani che lavorano per le importanti case editrici americane: Sara Pichelli, David Messina, Marco Checchetto, Giuseppe Camuncoli e tutti gli altri.

Ecco di seguito la trama di Esso 2:
 
Esso è l'ultimo fumettista libero e il suo obiettivo è quello di annientare la malvagia Piadini Publishing, casa editrice maligna e spietata. In questo capitolo della saga il protagonista si scontra con il perfido super-mega-editor-capo Wolfoi... ma non sarà facile sconfiggerlo! Vi aspettano inseguimenti nel deserto, cani giganti, paradossi temporali, flatulenze, ragazze svestite, azione e tutti quei riferimenti alla pop culture che piacciono tanto a noi nerdacci!

Esso è un fumetto comico, irriverente, dissacrante e politicamente scorretto: una visione dal “dentro” del mondo del fumetto e dell’editoria. L’opera offre una visione critica ma brillante (non troppo lontana dalla realtà per certi aspetti) di questo mondo che tanto amiamo. Nonostante le apparenze non ci troviamo però di fronte alla prima opera derivata dal successo di Esso, difatti nella continuity dell’opera tra i due primi volumi troviamo Before Esso: una serie di strisce uscita nel 2014 creata per dare informazioni aggiuntive sui personaggi ma senza creare un semplice prequel.
 

Questo fumetto però non è completamente opera di Giorgio perché non sarebbe mai nato senza l’aiuto di una serie di figure fondamentali tra cui Manfredi Toraldo, Luca Amerio e Luca Baino. Essi sono stati difatti i primi ideatori della storia, scaturita da un soggetto originale nato da una loro divertente chiaccherata in macchina che hanno poi deciso successivamente di concretizzare e trasformare in realtà, quasi per capriccio. Tra l'altro il concept originale della folle avventura degli indipendenti contro una malvagia casa editrice zombie era così ben definito che durante la stesura del soggetto del primo volume Manfredi ha principalmente fatto da moderatore alle molte idee che scaturivano dal resto del gruppo. Dopo questa fase di brain-storming però i ruoli si sono nuovamente divisi e Luca Amerio, Luca Baino e Camillo Bosco si son dedicate a scriverne la sceneggiatura definitiva, Giorgio si è occupato della parte grafica (studi, layout, matite e le chine insieme ad Alessandro Alessi Anghini) e Manfredi ha supervisionato il tutto. Il resto, ovviamente, è storia. Grazie al grande successo dell'opera le avventure di Esso sono infatti continuate, ma Manfredi, sempre più occupato dal suo ruolo di CEO alla ManFont, non ha potuto dare l'apporto forte che aveva dato al primo progetto lasciando il compito di editor a Barbara Nosenzo ed implementando nel gruppo dei soggettisti-sceneggiatori Marco Ventura. In questo modi si è creata l'attuale "famiglia" di Esso, un team davvero numeroso e variegato degno di rivaleggiare anche con le produzioni fumettistiche più blasonate.

Infine ecco lintervista a Giorgio:
Benvenuto Giorgio da noi dell'IICA, ecco che adesso c'è l'intervista: pronto?

Prontissimo!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Mi piace il disegno in bianco e nero. Di solito preferisco occuparmi delle matite nei fumetti perché non mi sento ancora molto sicuro nelle inchiostrazioni. Non sento di avere uno stile ben definito e alterno periodi di grande sintesi ad altri un po' più inclini al realismo. Ogni tanto mi cimento in illustrazioni ricercando un effetto pittorico ma su questo ho proprio tanto da imparare!

Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Per me fare fumetti é un po' come essere una specie di mago/prestigiatore. Chi fa fumetti cerca di suscitare emozioni in uno spettatore immergendolo in una situazione e usando trucchi di vario tipo. La vera magia però sta nella closure, lo spazio tra le vignette, dove avviene quella strana alchimia per cui l'autore chiede al lettore di mettere del suo nella storia che sta leggendo. L'equilibrio tra detto e non detto, mostrato e nascosto, visto e immaginato é la vera forza di questo grande medium.
 

Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Adoro disegnare e raccontare storie e il fumetto mi consente di conciliare le due cose. Mi piace leggere una sceneggiatura e immaginare le azioni dei personaggi nelle vignette, progettare la loro disposizione nella tavola e cercare di trovare il modo più efficiente e creativo per trasmettere un determinato concetto. Certo é un mestiere difficile per molti aspetti ma non saprei trovarne un lato negativo. La cosa che meno mi piace del mondo del fumetto non centra con la professione in sé ma più con l'ambiente che vi si forma attorno. Ogni tanto mi pare che si venga a creare una sorta di sistema a “clan” dove diverse squadre giocano le une contro le altre. L'ambiente del fumetto in Italia è abbastanza ristretto e sentire che ogni tanto si tenda a spartirlo piuttosto che unificarlo mi intristisce.
 

Com’è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?

Esso 2 – Back to the Closure è nato come naturale seguito di Esso – L'ultimo fumettista.
Quest'ultimo è uscito a Lucca Comics 2013 quasi per gioco ed é stato il primo volume originale cartaceo che ho autopubblicato grazie alla ManFont. Il finale aperto spinse molti lettori soddisfatti a richiederne un seguito. Nel 2014 pubblicammo su internet la serie di strisce Before Esso e a Lucca Comics 2015 abbiamo presentato Esso 2. Nel 2016 è in programma l'uscita di Esso 3 che chiuderà questa bella trilogia e darà una degna conclusione alle avventure di questo folle personaggio.
 

Cosa troveremo di nuovo in questo numero 2? Quali saranno le maggiori differenza dal primo volume?

Esso – L'Ultimo Fumettista, il primo capitolo della saga, come già detto è nato quasi per gioco. Gli sceneggiatori volevano produrre un fumetto divertente che prendesse in giro un po' tutto il fumettomondo senza esclusioni. L'albo era costruito per fare in modo che la gente di Lucca Comics & Games 2013 lo apprezzasse per la sua originalità e qualsiasi appassionato si sarebbe detto: “Ehi, sembra scritto per me!”. Questa idea di fondo ha condizionato molto la storia che pur rimanendo un prodotto totalmente nuovo presentava forti caratteristiche di parodia. Oltre al chiaro rimando ad Asso di Roberto Recchioni, Esso – L'Ultimo Fumettista presenta una dose smisurata di citazioni sia nei testi che nei disegni (sono ovunque: vi sfido a contarle!) e strizza l'occhio in più di una sequenza a fumetti o film di ogni genere. Con Esso 2 – Back to the Closure il lavoro é stato proprio quello di dare alla saga una caratterizzazione più propria diminuendo drasticamente le citazioni e cercando di compattare un universo che nel primo capitolo appare come confuso e frammentario. Esso 2 resta demenziale e fuori di testa come il suo predecessore ma con una sua identità più definita.
 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Adoro Esso perché é ciò che mi piacerebbe leggere in un fumetto. Tutti i membri del team hanno lavorato avendo come target gente come noi: gente a cui piace ridere, apprezzano quell'assurdità-tamarra che sfiora il trash, l'azione, le citazioni alla cultura pop e soprattutto il Fumetto. Chi ha letto Esso – L'ultimo fumettista sa di cosa sto parlando: quella ricerca del nuovo e dello sperimentale che resta al servizio della storia. Siamo gente appassionata che fa fumetti per persone che amano il fumetto quanto noi e spero che molti ci votino riconoscendosi nel nostro pubblico.
 

Quali sono i piani futuri oltre Esso 3? Sarà proprio la conclusione della saga?

La saga di Esso si concluderà con Esso 3 e non ci sono altri progetti in programma con questo personaggio. Non posso darvi la mia parola perché non si sa mai come vanno a finire queste cose... ma la nostra idea al momento è proprio questa. Dare una degna conclusione alla saga e dare ai nostri lettori il piacere di avere una bella trilogia sulla loro mensola dei fumetti. Io dopo Esso 3 vorrei provare a produrre qualcosa di mio come autore completo. Ci sto riflettendo da un sacco di tempo e chiuso Esso 3 e presa la laurea (speriamo presto!) vorrei dedicarmici interamente. Incrociate le dita per me!
 

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Grazie mille a voi di AnimeClick per questa bella intervista e soprattutto grazie a voi che avete letto tutte queste mie lunghissime risposte! Ed inoltre grazie a voi per tutto il vostro calore: se non fosse stato per questo immenso calore che ci avete dimostrato dopo aver letto Esso – L'ultimo fumettista e l'insistenza con cui ci avete chiesto un sequel probabilmente ci saremmo fermati. Inoltre, come ho già detto, Esso é costruito su gente come noi, su appassionati di pop culture e specialmente di fumetto! Quindi questo fumetto é anche merito vostro. Spero di beccarvi presto a qualche fiera allo stand ManFont per scambiare quattro chiacchiere! Stateme bbbene e buon voto!
 
  

Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!