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Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla
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Fonte consultata:
Dozodomo

In Giappone è consuetudine indossare una mascherina quando si è ammalati per evitare di contagiare le altre persone: nell'ottica che un giorno di malattia è un giorno di lavoro perso e questo non dovrebbe accadere mai, si cerca di limitare al massimo i danni. Ma non solo: le mascherine si usano anche se si è allergici ai pollini, se l'inquinamento è troppo elevato o semplicemente perché si ritiene kawaii indossarle.
Ma non tutti sono a conoscenza di questa abitudine: a Southport, vicino a Liverpool, in Inghilterra, hanno creduto di essere di fronte ad un attacco terroristico. La disavventura ha coinvolto un gruppo di turisti nipponici in visita alla regione e che stava facendo un po' di spesa in un supermercato.
Ma non tutti sono a conoscenza di questa abitudine: a Southport, vicino a Liverpool, in Inghilterra, hanno creduto di essere di fronte ad un attacco terroristico. La disavventura ha coinvolto un gruppo di turisti nipponici in visita alla regione e che stava facendo un po' di spesa in un supermercato.

La quasi totalità della comitiva indossava le mascherine che coprono buona parte del volto (di solito dal naso al mento). Fra i clienti locali del negozio ha iniziato a serpeggiare una tensione sempre più palpabile.
Una volta chiarito l'equivoco un cliente del supermarket ha dichiarato: "Non avevo mai visto niente di simile. Ho pensato immediatamente ad una qualche forma di terrorismo. Ho visto anche gli altri clienti molto agitati. Anche la mia famiglia aveva molta paura. Ho provato a chiedere ad un commesso cosa stava succedendo e mi ha risposto che probabilmente si trattava di una cosa insita nella loro cultura, ma ciò non mi ha affatto rassicurato. Le "persone mascherate" trasportavano delle grosse valigie che potevano contenere di tutto e di più".
Siamo di fronte ad un attacco di psicosi collettiva, figlia dei tempi in cui viviamo o è giusto attenersi al detto che "Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio"?
Una volta chiarito l'equivoco un cliente del supermarket ha dichiarato: "Non avevo mai visto niente di simile. Ho pensato immediatamente ad una qualche forma di terrorismo. Ho visto anche gli altri clienti molto agitati. Anche la mia famiglia aveva molta paura. Ho provato a chiedere ad un commesso cosa stava succedendo e mi ha risposto che probabilmente si trattava di una cosa insita nella loro cultura, ma ciò non mi ha affatto rassicurato. Le "persone mascherate" trasportavano delle grosse valigie che potevano contenere di tutto e di più".
Siamo di fronte ad un attacco di psicosi collettiva, figlia dei tempi in cui viviamo o è giusto attenersi al detto che "Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio"?

Ovviamente ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla
moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Fonte consultata:
Dozodomo
Ricordo che la prima volta che ho visto delle persone con mascherine simili non sapevo nemmeno che in Giappone fossero utilizzate così tanto, eppure provando a immedesimarmi in loro la prima cosa che mi è venuta in mente è che le usassero a causa di allergie o per proteggersi dall'inquinamento. Anzi, mi stupisco che qui da noi così poche persone le indossino, sarebbero davvero molto utili.
Alla fine mi sembra un comportamento molto simile a quando di inverno le persone vanno in giro con la sciarpa che li copre fino al naso, eppure quest'ultima cosa socialmente viene accettata molto di più.
Comunque, ce ne vuole per scambiare dei poveri turisti nipponici per dei terroristi solo perché magari, al posto di avere la solita mascherina bianca, ne hanno una personalizzata con disegnato Eren gigante su sfondo nero! Hahahahahahah
E non serve un genio per capire a cosa servono in quel caso.
Si ma le mascherine in quel caso le usi in fabbrica, non ci vai in giro
Se la memoria degli anime (perché riscontri reali ne ho avuti pochi) la mascherina per evitare di contagiare gli altri è molto simile a quella chirurgica, ossia molto leggera; poi mi sembra molto strano che un gruppo di potenziali terroristi si riunisca in un unico luogo per farsi esplodere o rilasciare sostanze chimiche, sarebbe più logico dividersi in gruppi di una/due persone e tentare di colpire più bersagli.
E poi, cosa da non trascurare: immagino che la comitiva si muoveva con un po' di soggezione nel supermercato, mentre dei terroristi sarebbero andati a colpo sicuro nei punti dove potevano fare più danno - perché avevano visto in anticipo il posto o perché erano stati istruiti.
Forse sono cinico, ma visto che il mio ufficio si trova in un palazzo del centro storico di Firenze definito come "obbiettivo sensibile" ho fatto un po' il callo a queste situazioni per non vivere in continua apprensione (sono ansioso di mio per altre cose, ma su questo punto mi sento abbastanza tranquillo)
Ogni cosa che è diverso fa paura, anche una cosa banale come questa..ed è proprio su questo che marciano i veri terroristi: l'ignoranza!
Allora alle signore che indossano il burqa dovremmo vietare di uscire di casa? Rimango sempre allibita quando leggo queste cose...
non mi pare ci sia stata una reazione violenta....
Negli attacchi recenti che abbiamo subito mi sembra nessuno fosse mascherato, in attacchi passati (di più di 10 anni fa) in pratica il 90% era mascherato.
OT, scusate moderazione per i 3 messaggi consecutivi
Alla fine ogni paese ha le proprie regole.
Sì è vero, ma con passamontagna e tute mimetiche, non con mascherine antiallergia, magari con disegnini manga colorati.
a differenza di hijab, chimar e chador, penso che il niqad e il burqa risultino "pericolosi" in quanto, come uno con una maschera completa o il casco integrale, impediscano il riconoscimento completo del viso
Voglio dire: alcune persone in un luogo pubblico ad alto rischio (proprio come un supermarket), in un paese ad alto rischio per terrorismo (Inghilterra) si sono sentite a disagio nel vedere un discreto numero di persone col volto coperto.
E a quanto pare non è successo nulla a parte un piccolo equivoco (apparentemente chiarito subito).
Sarebbe successa la stessa cosa se si fossero trovati davanti ad alcune donne con il niqab (o qualcuno vuole insinuare che i giapponesi in mascherina vanno bene e le islamiche col velo no?).
@redazione: volevo leggere la fonte ma, cliccandoci sopra, la pagina torna sull'articolo di AC.
Potreste sistemare il link?
Ninjato mentre scrivevo XD
Si, gli abiti della tradizione islamica sono effettivamente più pericolosi (anni fa erano regolarmente usati per gli attacchi ai danni degli israeliani) ma se non sono vietati, allora non ci si può far nulla.
(e io sono uno che pensa che, per ragioni di sicurezza, potrebbero benissimo essere limitati nei luoghi pubblici)
Aggiustato: grazie per aver avvisato.
Resto sempre del parere che bisogna avere rispetto per tutte le forme di tradizione se no si rischia di pensare di essere superiori quando in realtà si è solo paranoici e fieri della propria ignoranza.
Se uno vuole essere pericoloso lo fa cmq anche a volto scoperto.
Andrebbe anche bene, ma a patto di non piegare le nostre regole e la nostra sicurezza in modo troppo significativo.
L'esempio più eclatante è la pretesa di avere la foto velata nella carta d'identità: la si può girare come si vuole, ma è una cosa oltremodo stupida e insensata XD
amen
Tuttavia è anche comprensibile l'atteggiamento di chi di questi tempi è diffidente nei confronti di chi va in giro col viso anche parzialmente coperto. Sì, quei turisti erano innocui, ma come si può essere certi che un vero gruppo di terroristi non si camuffi approfittando di certe innocue usanze? Questo al di là del fatto che da noi è contro legge andare in giro in modo da non essere riconosciuti... Perciò a mio avviso una soluzione ragionevole, che rispetti l'esigenza dei suddetti turisti ed anche quella di chi ha ormai troppo paura di un attentato potrebbe essere trovare il modo di realizzare mascherine che non coprano, ma che siano trasparenti, così da proteggere chi le indossa ma di consentire anche un più facile riconoscimento delle persone "mascherate".
Per il discorso del burqa invece io lo vieterei proprio, anche per andarci in giro dato che copre totalmente il volto e lì si che si può nascondere un terrorista, come io non posso andare in giro con il casco integrale o il passamontagna...e poi è anche lesivo nella dignità della donna ma questo è un altro discorso.
Ma mi sembrano due cose un po diverse.
Non è che quando vai in moto non puoi usare il casco integrale, ovviamente non lo puoi usare per andarci in giro, non è nato per quello. Stessa cosa per il passamontagna...
Il burqa è diverso..fa parte di un concetto di tradizione per quanto per noi possa essere lesivo della dignità femminile. Ognuno sceglie di essere come vuole o di seguire ciò che vuole finché non si crea violenza al prossimo. Non è che chi si copre il volto deve essere per forza deviato.
La legge c'è, mica puoi girare in luoghi pubblici con passamontagna o casco integrale.
Diciamo che gli abiti della tradizione islamica sono un caso un po' spinoso perché per quanto impediscano il riconoscimento della persona sono indossati per motivi religiosi e quindi, in genere, si riconosce il giustificato motivo (ma ci sono state anche eccezioni nella storia recente del nostro paese).
Detto questo, una mascherina antismog/antiallergia dubito proprio impedisca il riconoscimento di una persona (a meno di non essere un supereroe, nel qual caso basta una striscia di tessuto per renderti irriconoscibile) quindi il problema non dovrebbe nemmeno porsi
Per guarire forse no, ma quanto meno eviti di contagiare gli altri...
Un terrorista non deve per forza essere un esibizionista, sennò perde il suo scopo, più passa inosservato meglio è .
tra l'altro le mascherine con filtro sono addirittura controproducenti se non si cambia...
Appunto per quello è abbastanza idiota allarmarsi per un gruppo di persone che portano le mascherine!
Magari temevano che dietro la mascherina potesse rivelarsi lei:
Ahahah, questo mi mancava...sembra un misto tra un trailer di Maccio Capatonda ed un film nippo-horror random!
La news originale è datata 28 marzo, e questo implica che la cosa sia accaduta uno o qualche giorno prima.
Io non darei dell'idiota a qualcuno che, 4-5 giorni prima, ha subito un attacco con vittime al proprio parlamento. Anche se la cosa si è effettivamente rivelata un nonnulla.
Direi che un eccesso di preoccupazione a una settimana da un attentato terroristico nel proprio paese sia un qualcosa di pienamente comprensibile.
E' la kuchisake-onna, protagonista di questa leggenda:
http://www.tuttogiappone.eu/lorribile-kuchisake-onna/
Mi pare che se ne sia parlato anche qui in passato nella rubrica di Hachi.
Comprensibilissimo, tanto basta un'auto o un camion scagliato ad alte velocità per fare una strage, mica è necessario un branco di turisti con delle mascherine...
Questa è la chiave del problema. Meno sai, più ogni cosa sembrerà estranea e pericolosa. Forse non è comune vedere persone con le mascherine in Occidente, ma dichiarare di non aver mai nemmeno visto o sentito parlare di una cosa del genere è pericoloso. Non è solo questione di ignoranza, è l'anticamera della psicosi. Da qui a stabilire cosa sia consono indossare, fare, essere ecc. il passo è breve. Si passa troppo facilmente dall'è al deve. Lo stesso processo alla base della paura. Che paradossalmente è proprio il meccanismo che vuole mettere in moto il terrorismo.
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