Sabato 29 aprile presso il Comicon di Napoli si è tenuto un incontro con Toyotaro, l'autore di Dragon Ball Super, presentato da Star Comics e Dario Moccia. Vi riportiamo di seguito le domande e risposte dell'incontro.

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Domanda: In che modo è stato scelto come successore di Akira Toriyama?

Toyotaro: Mi sono presentato a Shueisha dicendo che volevo disegnare Dragon Ball Super, e loro mi avevano dato la possibilità di disegnare la serie legata al videogioco e dopo tre mesi circa mi è stato proposto di disegnare due pagine di Dragon Ball Super e di lì è cominciato tutto, e sono stato molto contento.

D: Qual è il rapporto tra lei e il maestro Toriyama? Che consigli le dà?

T: Toriyama prima scrive la seneggiatura e il testo, poi io creo lo storyboard (il name), lo presento a Toriyama e Shueisha e dopo la loro approvazione comincio a disegnare.

D: Pensa di aver dato una continuità a quanto fatto da Toriyama?


T: Sì, si tratta comunque di una serie creata da Toriyama, quindi deve seguire il suo stile, ma io voglio metterci un po' di mia originalità e freschezza.

D: Quali sono questi elementi di originalità?

T: Riguardo la storia mantengo l'arco narrativo ma metto molto battute mie. Toriyama quindi crea le cose principali, ma poi io ci metto del mio, per esempio nelle coreografie dei combattimenti.

D: Qual è stata la scena più difficile da realizzare?

T: La tavola più difficile da realizzare è stata quella del volume 2, la scena in cui Mai è stata colpita e volevo disegnare Trunks disperato e furioso, anche perché prima era stata uccisa Bulma, e anche perché si rivela per la prima volta il nuovo nemico, fino ad allora rimasto sempre nell'ombra, Black Goku, in modo da stupire i lettori dato che ha lo stesso volto di Goku.

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D: Qualche commento su altre tavole, a partire dalla cover.

T: Essendo la cover del primo volume volevo fare qualcosa che richiamasse subito Dragon Ball, e questa non è stata un'idea di Toriyama, ma volevo proseguire il suo stile e dare molto movimento e ho immaginato Goku che faceva surf sul drago.

D: Questa tavola mostra un Goku molto annoiato, si è divertito a disegnarlo così?

T: Questa scena è stata indicata da Toriyama, ovvero Goku che lavora la terra e non ne ha voglia, ma lo fa perché la moglie Chichi lo ha costretto, per questo l'ho disegnato così.

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D: Questa tavola in cui Goku fa la sua prima Kamehameha in Dragon Ball Super è molto importante, cosa ha voluto far risaltare in questa scena?

T: La Kamehameha è una tecnica molto importante di Dragon Ball e viene disegnata tante volte, questa però è frontale, ma la seconda e terza volta l'ho disegnata lateralmente ed è stato più difficile rispetto alla prima volta.

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D: In questa tavola si affrontano per la prima volta in Dragon Ball Super Goku e Vegeta, si è divertito nel disegnarla?

T: Questa scena in realtà nello storyboard era solo un allenamento tra Goku e Vegeta, ma per dare più movimento all'episodio ho preferito disegnarla in modo più aggressivo per dare più impatto allo scontro.

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D: In questa tavola vediamo un personaggio molto simile a Freezer, tra l'altro in una delle sue pose più famose, è stato emozionante disegnarlo?

T: Questo personaggio è un'altra versione di Freezer, e per questo ho voluto dargli quella posa tipica di Freezer, e per questo poi ho disegnato anche Frost in quella posa.

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D: Abbiamo notato che in Dragon Ball Super i fisici dei personaggi sono passati da molto muscolosi a più snelli, come mai questa scelta? E qual è il super saiyan che più le piace disegnare?

T: Sì, lo stile ora è diventato più sottile e snello, infatti il super saiyan God è stato pensato snello proprio da Toriyama, quindi devo disegnarlo snello ma comunque muscoloso, e trovo difficoltà in questo, mentre per il super saiyan Blu è tornato l'aspetto del primo super saiyan, infatti essendo il manga in bianco e nero si ha proprio l'effetto del primo super saiyan.
A me piacciono tutti i super saiyan, mi diverto a disegnare anche il terzo e q
uarto, ma quello che mi viene meglio è il primo, quindi il blu.

D: Ascolta i consigli dei suoi fan? E nel caso come li mette in atto?

T: Io vorrei essere il primo fan di Dragon Ball, perché sono il primo a voler vedere Dragon Ball in un certo modo, Goku più forte ecc. E dato che tutti amano Dragon Ball, tutti hanno aspettative molto alte e io cerco di mettere tutti questi elementi. Per quanto riguarda il pubblico non ho molto modo di ascoltare tutti, ma spero che le mie idee soddisferanno tutti.

D: Ci può anticipare qualche evento sulla storia di Dragon Ball Super?

T: Supponiamo che avete letto almeno fino al volume 2, dove compare Black Goku, quindi scopriremo i relativi svolgimenti legati a lui. Poi ovviamente la storia deve finire come finisce la storia originale, in modo naturale e coerente, quindi perlomeno si sa che Goku, Vegeta e gli altri saranno vivi, quindi sicuramente questo potete aspettarvelo.

D: Come si sente a portare avanti un'opera così popolare?

T: Penso che Dragon Ball è ancora così amato perché è stato visto in tutto il mondo e perché tutto lo staff che ci ha lavorato è stato bravissimo, quindi io non voglio deludere i fan, pertanto disegno con molto senso di responsabilità.

D: Qual è stato l'evento più sconvolgente di Dragon Ball per lei?

T: Dragon Ball lo seguivo da quando andavo a scuola, e lo disegnavo sempre dopo colazione. L'evento che più mi ha sconvolto è stato quando Goku si trasforma per la prima volta in super saiyan contro Freezer, perché prima si pensava che fosse solo un aumento di forza, invece in quella scena si capì che c'era proprio una trasformazione con anche un cambio d'aspetto.

D: Ha un suo ricordo d'infanzia legato a Dragon Ball?

T: Un mio ricordo d'infanzia legato a Dragon Ball è che la mia famiglia mi organizzò una festa con i miei amici, ma era il giorno in cui trasmettevano Dragon Ball in tv, quindi accesi la tv e c'era la scena in cui Gohan bambino distrugge la navicella di Radditz e io ero molto arrabbiato perché a causa della festa non ho potuto vedere per bene quella puntata.

D: Qual è l'insegnamento più importante ricevuto da Toriyama?

T: Toriyama non mi ha dato degli insegnamenti diretti particolari, ma quello che ho percepito da lui, anche attraverso alcune interviste, è che il manga deve essere divertente, anche senza che ci sia un particolare significato, l'importante è divertire i lettori.

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