Gli appassionati di anime e manga sono un variopinto, fantastico caleidoscopio di persone che riescono a vivere la loro passione nei modi più disparati. Non mi stupisco ormai più di niente ma quando trovo nel web persone che riescono a far emergere il loro talento di pari passo con la loro passione non posso che rimanerne affascinato. Nel 2015 mi sono imbattuto in alcuni video su youtube di Opening e Ending anime ma cantate in italiano e ne ho voluto sapere di più. E' nata così una bella intervista alla realizzatrice di tali video: Alessia in arte Thymeka 

La ragazza, il cui nome artistico è dato dall'unione di Thyme (un gruppo giapponese che ascoltava anni fa) e Himeka (la vincitrice dell'ANISON del 2008), venne a trovarci e a cantare al primo Comicon con la nostra presenza. E ora? Che sta facendo? Andiamolo a scoprire insieme

Animeclick: Ciao Alessia, ci eravamo lasciati che stavi in Italia e ora? Ma sei in Giappone! Come mai ti trovi li?

Alessia: Ciao amici di Animeclick! Ebbene si, sono in Giappone! L’anno scorso ho partecipato al bando Overseas indetto dalla mia università e ho vinto! Così ho avuto l’opportunità di passare ben 6 mesi qui a Nagasaki.

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AC: Com'è vivere in Giappone da italiano?

A: Era la prima volta che venivo in Giappone e posso solo dire che non è affatto come me lo aspettavo, nel bene e nel male ovviamente. Vivere il Giappone da turista e viverlo da persona che ci vive crea una esperienza completamente diversa. Avere a che fare con la vita di tutti i giorni è stata una sfida perché, credetemi, è una realtà diversissima da quella europea (italiana soprattutto).
Ho avuto modo di parlare con altri europei che sono qui a studiare e tutti siamo d’accordo su alcune stranezze e abitudini, come, per dirne una, il tono di voce veramente basso con cui i giapponesi parlano. Le prime volte mi sembrava di urlare come un incivile, poi è anche vero che ci si abitua e che le cose “strane” diventano più familiari.


AC: Cosa ti ha colpito di più?

A: La cosa che mi ha più colpito è il rapporto tra le persone. In Giappone ho avuto modo di vivere la cortesia con la C maiuscola. Un rispetto incredibile (almeno all’apparenza poi) e anche nei confronti del cliente, un servizio che mi lascia ancora esterrefatta! Se hai qualche problema e provi a farti capire, sta sicuro che dall’altra parte ci sarà qualcuno che quantomeno proverà a venirti in contro con tutti i mezzi che ha a disposizione. Questa è una cosa che ho apprezzato molto e che mi ha aiutata a non farmi sentire sola, in una terra lontana da casa. Non hanno la stessa solarità degli italiani, ma hanno un altro tipo di gentilezza… credo si possa parlare di cuore gentile, un fatto di natura.


AC:Come procede la tua attività su youtube? Ricordiamo quello che fai a chi si era perso la precedente intervista.

A:La mia attività su youtube procede sempre anche se a rilento ultimamente e mi scuso tantissimo con chi mi segue! Per chi non lo sapesse, ho un canale youtube in cui mi occupo di tradurre e adattare in italiano le canzoni giapponesi che più mi piacciono, dal mondo dell’animazione a quello dei videogame!
Con questo fatto che sono in Giappone, avrei voluto pubblicare più video della mia esperienza qui ed infatti ho iniziato una nuova serie chiamata “Nagasaki LIFE” ma non sono riuscita ad essere costante anche a causa della mole di lavoro e studio che porto avanti all’università di Nagasaki e che mi tiene impegnata praticamente 7 giorni su 7. Spero di poter girare qualcosa e parlarvi del “mio” Giappone appena si calmeranno le acque e ovviamente non mancheranno le canzoni su cui sto lavorando anche mentre sono qui.

 


AC: Ho visto che hai realizzato la italian version di ben due canzoni di Your Name. Cosa ti ha dato questo film in generale e poi dal punto di vista musicale?

A: Ho lavorato sia alla versione italiana di ZEN ZEN ZEN SE che a quella di Nandemonaiya, tutto questo dopo aver avuto l’opportunità di vedere il film. Sto lavorando da alcuni giorni anche alla versione italiana di Sparkle che sarà disponibile su youtube, se tutto va bene, per settembre.
Sono una grande fan dei lavori di Makoto Shinkai, dall’uso dei colori, agli sfondi meravigliosi. Your Name è stato molto diverso dai suoi ultimi lavori, non tanto dal punto di vista grafico, ma da quello narrativo. Non è astratto come 5cm per second, o “adulto”, se così vogliamo definirlo, come Il Giardino della parole. Tutti abbiamo nel cuore qualcuno, quando sentiamo di non sapere chi è, è perché il filo rosso del destino ancora non ci tira con forza da quella parte. Questo, tra i tanti temi che ha il film, è stato il mio preferito. Potrei continuare a elencare quello che mi è piaciuto ma ho paura di fare spoiler, quindi diciamo che il colpo di scena mi ha veramente lasciata di sasso!

 



AC:Ora è uscita la Op di Fate Stay Night, tra l'altro a breve avremo anche il doppiaggio ita. Secondo te è possibile che le sigle degli anime possano tornare ad essere anche italiane o ormai sono legate a brand dal target scolastico/infantile?

A: Ho pubblicato qualche giorno fa BRAVE SHINE in lingua italiana e non vedo l’ora di vedere l’anime doppiato in italiano.
È ormai consuetudine pensare che l’anime, il cartone animato, sia legato ad un target scolastico/infantile. Se penso ad alcuni miei amici, per loro questo collegamento è quasi naturale. Chi invece nel mondo dell’animazione ci bazzica da un po’, sa che il mondo degli anime è vasto tanto quanto il target a cui può far riferimento. L’Italia ha una tradizione di sigle che si collega ai bambini, eppure ora che l’animazione non è più una cosa così di nicchia, forse anche qui in Italia potremmo riuscire a fare qualcosa che si stacchi dal mondo bambino e che diventi per me, per te e per chi è in grado di apprezzare e capire una canzone più matura. Mi piacerebbe vedere la varietà musicale giapponese qui in Italia, mi piacerebbe vederla perché sono sicura che sapremmo creare delle cose meravigliose. Se c’è una cosa che in Giappone sanno bene, è che l’Italia ha la musica nel sangue, ed io ci credo fermamente.

 


AC: Che difficoltà ci sono nel realizzare la versione italiana di queste canzoni?

A: Generalmente il testo di molte canzoni giapponesi non ha nulla a che vedere con l’anime per cui si prestano, dico generalmente perché non sempre è così. Inoltre il giapponese è una lingua molto astratta se si parla di canzoni e poesie. Quando si ascolta un adattamento non si può parlare quindi di traduzione proprio per questo motivo. Rendere un testo giapponese in italiano significa creare un mondo di incontro tra due paesi, dove il sentimento madre della canzone arriva con la stessa forza, e questo è ovviamente complicato. Dico complicato, ma non impossibile. Io stessa non mi reputo capace di saperlo fare, ma mi fa sempre piacere sapere che chi mi ascolta riesce ad apprezzare anche quella parte di me che esce fuori da quello che canto e scrivo.
Non sono l’unica a realizzare versioni italiane, e molti dei miei colleghi si staccano dal testo giapponese e personalizzano di più la canzone. Questa è una cosa che ammiro molto perché io non lo so fare. Mi sforzo sempre di trovare una via di mezzo, forse perché conoscendo la lingua mi viene quasi naturale. A volte però mi trovo a pensare che questo è solo un ostacolo. È bene se un adattamento non ha le stesse parole di un originale, non è sempre possibile. Un adattamento è anche una canzone “nuova”, con un autore vero e proprio. È impossibile non metterci del proprio e aggiungerei pure dicendo che sarebbe un peccato se un adattamento fosse solo una traduzione e niente di più.

 


AC: E ora il futuro....cosa farà Thymeka da ora in poi? Progetti? Nuove canzoni?

A:Le nuove canzoni non mancano mai. A Nagasaki non sono stata con le mani in mano si può dire! Come ho scritto prima sto lavorando alla versione italiana di Sparkle, sempre da Your Name, ma usciranno molto presto sigle da Boruto, Boku no Hero Academia ( anime che sto amando tantissimo) e molto molto altro. Spero di poter essere più presente per i miei fan quando tornerò, che mi supportano sempre e che non mi fanno mai mancare l’affetto. Sono contenta e onorata che quello che faccio unisca così le persone, sono felice che sia riuscita a creare questo tipo di magia. Quindi, tra raduni, nuove canzoni e prossimamente nuovi live, spero di farmi viva più spesso!
Grazie amici di Animeclick per aver reso questa intervista nuovamente possibile. Un grande in bocca al lupo a voi dello staff per il futuro, che ci tenete sempre aggiornati e che portate avanti questo portale meraviglioso. A prestissimo!