Di tanto intanto l'argomento ritorna: i governi locali giapponesi hanno recentemente etichettato libri e manga che illustrano la storia dell'espressione sessuale come "pubblicazioni dannose". Ciononostante alcuni ritengono che tutto ciò sia inappropriato, se non eccessivo.

Ecco alcuni esempi: lo scorso 23 marzo la prefettura di Shiga ha nominato "dannoso" il libro Zenkoku-han Hi no Erohon Jihanki Tanbou-ki (Cronache della ricerca, in quel giorno, di distributori automatici di libri erotici. Edizione Nazionale); una settimana dopo in Hokkaido è stato segnalato il libro Ero Manga Hyougen-shi (L'espressione storica del manga erotico). Gli esperti ritengono che suddette pubblicazioni "ostacolino la sana crescita dei giovani" e, assieme all'ordinanza di Tokyo relativa alla crescita delle nuove generazioni, d'ora in poi vige il divieto di vendita di questi libri ai minori di diciotto anni. Inoltre, dagli scaffali dei negozio scompariranno tutti i volumi che le varie prefetture ritengono dannose.
 

Se prendiamo in esame i due titoli citati, vediamo che entrambi recano il suffisso -ero e le loro copertine mostrano corpi femminili e atti pseudo-sessuali. Quello che è necessario tenere in considerazione è che Ero Manga Hyogen-shi fa un'analisi dell'evoluzione dello stile di disegno dei caratteri sessuali secondari nei manga, mentre Zenkoku-han... presenta una digressione riguardo alla relazione tra i distributori automatici di libri erotici alla luce dell'era informatica. A tal proposito, la Japan Magazine Publisher Association (JMPA) ha messo in discussione la scelta di designare certe opere come "dannose", in quanto si tratta di libri che si occupano in ogni caso di analisi e rappresentano fonti  importanti per quegli specifici argomenti.

Ecco cosa ne pensano gli autori stessi.
Tetsuya Kurosawa, autore di Zenkoku-han... ha spiegato che crede che il suo libro sia una fonte molto rilevante per l'argomento: non esiste infatti nessun'altra analisi riguardo al rapporto tra l'era tecnologica e la distribuzione automatica e anonima di libri erotici. Il suo obiettivo è di descrivere un fenomeno che si sta lentamente estinguendo. Similmente, l'autrice di Ero Manga Hyougen-shi, Kimirito, ritiene che le illustrazioni a tema sessuale siano indispensabili per la sua opera, allo stesso modo in cui lo sono le immagini del corpo umano in un manuale di medicina. Proprio per questo non si sarebbe mai aspettata che il suo lavoro sarebbe stato etichettato come "dannoso". 
 
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Koutarou Ogino, fondatore di un'associazione no-profit per la libertà di espressione dice la sua: "quando un libro è designato come 'dannoso', diventa problematico esporlo in luoghi pubblici come le librerie", aggiungendo ironicamente: "d'altra parte, discutere della natura dell'espressione sessuale in luoghi pubblici, non mina forse alla sanità della società?". L'opinione dei giapponesi è, come al solito, divisa a metà. Alcuni ritengono che, sebbene ai fini della ricerca, immagini in appropriate non abbiano scusanti, mentre altri rispondono che "regolamentare libri di ricerca è a dir poco eccessivo".

Dopo l'approvazione dell'Articolo 156 nel 2010, la Tokyo Metropolitan Assembly ha imposto che "manga, anime e altre immagini (eccetto la fotografia della vita reale) che glorifichino o esagerino in modo ingiustificato" determinati atti sessuali o pseudo-sessuali, debbano essere revisionati a dovere. Già prima di quest'ultima modifica dell'articolo, alcuni governi di prefettura avevano etichettato una varietà di manga come "pubblicazioni dannose" a causa dei loro contenuti espliciti.


Fonte consultata:
Anime News Network